mercoledì 10 maggio 2017

Recensione "Sei pietre bianche" di Daisy Franchetto

Recensione "SEI PIETRE BIANCHE" di Daisy Franchetto

Torna Daisy Franchetto sul blog "i mondi fantastici". Dopo avervi parlato del bel romanzo "Dodici porte" (articolo qua), oggi vi porto nuovamente nel mondo di Lunar, un personaggio che possiamo davvero considerare un'ospite perfetta per questo blog, dato che si muove letteralmente tra i mondi. Ricordate le avventure della giovane veggente? In "Dodici porte" Lunar ha dovuto affrontare una grande prova, superare un trauma che ha scosso con violenza la sua vita, finora placida, e l'ha costretta a rimettersi in gioco, a ritrovare se stessa, a smettere di colpevolizzarsi e farsi male e tornare ad amare la vita. Come ha fatto? Beh, ha avuto validi amici e ha vissuto tante avventure che le hanno permesso di crescere. E adesso Lunar è cresciuta, non è più la ragazzina che aveva bisogno d'aiuto per ritrovare il sorriso, adesso sta diventando una donna.

Sono passati tre anni dagli eventi narrati in "Dodici porte", a cui l'autrice a volte fa riferimento ma sempre in modo pacato e ben studiato, permettendo anche a chi non ha letto quel romanzo di poter fruire di "Sei pietre bianche" senza particolari problemi di comprensione. Dicevamo, sono passati tre anni e Lunar vive con il suo adorato cane Sinbad (un cane mooolto particolare, dato che viene dal Mondo Ctonio). Non sapete cos'è il Mondo Ctonio? Male, vuol dire che non avete prestato ascolto alle lezioni della saggia Alma sull'ovoide delle dimensioni. In tal caso l'immagine qua sopra può aiutarvi. In sintesi, non esiste una sola dimensione, bensì molteplici, tutte interconnesse e tutte con una propria storia, cultura, cosmogonia. Lunar, piano piano, le sta girando tutte! :-)

Tutto inizia quando un bambino viene rapito da un orfanotrofio. Ovviamente, con Lunar di mezzo, non può trattarsi di un bambino normale. Ed ecco che la ragazza e Sinbad si ritrovano di nuovo... dall'altra parte, catapultati in una serie di avventure che abbracciano vari mondi e coinvolgono tanti personaggi. Rivediamo facce note (che i lettori di "Dodici porte" apprezzeranno) come Alma, Sinbad, l'angelo Amos, e conosceremo nuovi personaggi, come Altea, Odilon e Nabis, i draghi (sììì, proprio i draghi!), regine perfide e vittime della solitudine, orchi cattivi, guerrieri bastardi, anime spezzate. C'è spazio per tutti nei mondi fantastici creati da Daisy Franchetto, spazio per tutti coloro che hanno una storia da raccontare, perché tutti questi personaggi non riempiono solo le pagine, hanno una storia, un vissuto, emozioni da cui vengono sopraffatti, nel bene e nel male. Ecco allora che il viaggio di Lunar tra i mondi, passando da una porta (ops, pardon, da una pietra!) all'altra, diventa un viaggio nella vita di tutte queste persone, vissute, viventi o che dovranno ancora nascere. 

Non sveliamo troppo, ma le avventure non mancano, come non mancano le lacrime, perché non tutte le storie sono destinate al lieto fine. A volte, per vincere, bisogna perdere. Lunar impara anche questo, oltre a capire finalmente chi è e a cosa è destinata. Devo dire che è stata una bella lettura, sostenuta da uno stile chiaro, semplice, diretto, ritmata da incontri, separazioni e colpi di scena e che ha dato il giusto spazio ai turbamenti dell'animo dei vari personaggi, un aspetto che a volte nei romanzi fantastici avventurosi viene messo da parte a scapito dell'azione pura e cruda.


Concludo ricordando che:
1) "Sei pietre bianche" è la seconda parte della trilogia "Io sono Lunar", iniziata con "Dodici porte" e destinata a concludersi... tra pochi giorni, quando uscirà "Tre lacrime d'oro".
2) Daisy Franchetto sarà presente allo stand Dark Zone al salone del libro di Torino, giovedì 18, sabato 20 e lunedì 22 maggio. Padiglione 2, stand G116-H113 (articolo qua).
3) in occasione del salone del libro di Torino uscirà "Tre lacrime d'oro" e una nuova bellissima edizione di "Dodici porte" e "Sei pietre bianche", corredate da una copertina fantastica! Non perdetela!

Ovviamente vi aspetto a Torino, perché ci sarò anch'io allo stand Dark Zone! ;)






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