Segnalazione libro "I quattro universi", di Simone Pontelli
Buongiorno, lettori. Oggi vi presento un romanzo particolare, che oscilla tra fantasy e fantascienza, le avventure del giovane Tommy che si ritrova catapultato in un'avventura fantastica. Scoprite il libro "I quattro universi", di Simone Pontelli.
Titolo del libro: I Quattro Universi
Casa editrice: Placebook Publishing
Genere: Fantasy/Fantascienza
Prezzo: 12,48 € cartaceo, 4,90 € ebook
Pagine: 172
Disponibile su Amazon.
Trama: La tranquilla normalità di Tommy viene sconvolta dal ritrovamento di una strana pietra. Un oggetto al quale fin da subito si sente legato in maniera particolare. Dal giorno del ritrovamento strani accadimenti lo accompagneranno e lo porteranno alla scoperta della verità.
Un fantasy che porta il lettore a viaggiare in mondi paralleli e fantastici...
La piramide iniziò ad emettere bagliori di luce, Tommy sapeva bene cosa stava per accadere.
Un raggio di luce scaturito dalla sua punta investì Gulak, il figlio di kulkan sorrideva soddisfatto. All’improvviso però, sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla, si voltò di scatto e di fronte a se trovò il volto di Tommy sudato.
Era riuscito con uno scatto poderoso, a raggiungerlo prima che scomparisse.
La meraviglia seguita dalla rabbia assalì il figlio di kulkan che però non ebbe il tempo di reagire, una sensazione di leggerezza e pace lo avvolse e d’improvviso ebbe la sensazione di volare.
Tommy quando riuscì ad afferrare Gulak, prima che questo fosse risucchiato dalla luce, lanciò un sospiro di sollievo.
Credeva proprio di non farcela e la faccia contratta che assunse Gulak appena lo vide, gli diede un’ulteriore soddisfazione. Quando la strana sensazione che ricordava bene, lo avvolse, capì che stava partendo insieme al figlio di kulkan e si lasciò andare.
Ricordando la volta precedente, chiuse gli occhi prima che la luce lo accecasse.
Li riaprì solo quando tutto fu finito. Quello che vide quasi lo spaventò, una tetra luce rossa avvolgeva tutto, il terreno tutto intorno era brullo e arido, ricordava un deserto.
Era un ambiente molto diverso sia dalla terra che da Lucernia.
Il suo sguardo incontrò il compagno di viaggio che ancora non si era ripreso dall’esperienza del viaggio interdimensionale e annaspava a tentoni ancora accecato
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