sabato 29 aprile 2017

Segnalazione "Per non perderti" di Daniel Di Benedetto

Segnalazione "PER NON PERDERTI" di Daniel Di Benedetto

Chiudiamo aprile, un mese ricchissimo di articoli, novità e libri, con la segnalazione di un libro uscito nel 2016, per Dark Zone Edizioni: "Per non perderti", il romanzo noir di Daniel Di Benedetto. 

Titolo: Per non perderti
Autore: Daniel Di Benedetto
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: romanzo noir.
Formato: cartaceo e digitale
Pagine: 100
Prezzo: 12,90 (cartaceo), 0,99 euro (digitale)

Disponibile sul sito di Dark Zone Edizioni e sui principali store online (Amazon).

Trama
Lorenzo Marrone è stato un cantante famoso. Quando lui e la sua fidanzata Marina vengono spazzati via da un'improvvisa esplosione, l'opinione pubblica rimane sconvolta e la casa discografica ne approfitta per cavalcare il successo postumo. Bruno Tortora è un ex giornalista di cronaca sull'orlo della depressione per un lutto familiare che si ritrova, suo malgrado, invischiato fino al collo in un'indagine che non ha cercato. 
Intanto, mentre una escort di alto bordo sembra essere in pericolo, il manager del cantante pare voler nascondere più di un segreto. Forse non è il solo e niente è davvero come sembra. Chi è la vittima? Chi il carnefice? Dov'è la verità?
Il primo raggio di luce che squarcia il buio di un'altra notte da non raccontare è una lama conficcata nel cuore e nella testa di Pier Ruggiero. Fino a poco tempo fa questo era il momento della giornata che preferiva. La vita che ricomincia. Un nuovo inizio. Guardare il giorno che nasce con gli occhi di un vincente che ha sconfitto come ogni giorno le tenebre e i cattivi pensieri.Ora, il suo sguardo sembra quello di un sopravvissuto, un reduce di una guerra invisibile e incomprensibile, ma soprattutto psicologicamente devastante. Quella contro se stessi e i propri fantasmi. (…)Il primo raggio di luce che squarcia il buio dell'ennesima note da dimenticare ha il sorriso accattivante e gli occhi profondi e scuri di Marina. Occhi da cerbiatta, nei quali abbandonarsi completamente per ritrovarsi mano nella mano a condividere un piacere sempre rubato e nascosto, e i sogni mai confessati davvero a nessun'altra ragazza.

Contatti: 
Pagina Facebook "I libri di Daniel".
Blog dell'autore.
Instagram dell'autore.
Twitter dell'autore.

Biografia dell’autore: 
Daniel Di Benedetto nasce a Torino il 21 ottobre del 1981 e tuttora, nonostante tutto, vive da quelle parti.
Ha un pensiero fisso nella testa. Vedere sorridere le persone.
Scrive su un blog da oltre dieci anni, inoltre collabora periodicamente col sito internet www.nabikiblob.com dove si occupa dello spazio dedicato ai “cassetti della memoria”, dal quale è nato un vero e proprio “spin off”, un blog molto seguito e apprezzato  e nel pochissimo tempo libero, oltre a cercare sempre l'ispirazione per provare a raccontare storie nuove,  ha un classicissimo lavoro da impiegato.
Ha pubblicato, nel 2016, il noir breve “Per non perderti”, edito Dark Zone, oltre a una raccolta di racconti self dal titolo “Petali di Spine” e una silloge poetica con la scrittrice marchigiana Eleonora Monti, intitolata “Segreti oltre lo specchio”.
Ha preso parte alle raccolte di racconti “Le Favole della BuonaNotte della Dark Zone” e a varie antologie di racconti, tra cui “Maledetta Primavera” dell'associazione S.E.U.
Ha due passioni: una è il calcio (è orgogliosamente "gobbo" dalla nascita, e ha giocato per oltre vent'anni a pallone come portiere in tutte le categorie dilettantistiche regionali). L'altra è la sua Piccola Principessa. Sua figlia. Che sorride molto più di lui. E molto meglio.


venerdì 28 aprile 2017

Segnalazione "La natura oltre natura" di Eleonora Monti

Segnalazione "LA NATURA OLTRE NATURA" di Eleonora Monti


Secondo appuntamento con Eleonora Monti e con i suoi libri. Dopo aver scoperto "La magia in tavola" (articolo qua), oggi è il turno di "La natura oltre natura", un libro breve ma molto intenso e interessante, che ha la particolarità di essere disponibile anche in spagnolo. Scopriamolo!

Titolo: La Natura Oltre Natura
Autore: Eleonora Monti
Editore: Simple
Genere: Natura - Saggio
Formato: Cartaceo
Pagine: 72
Prezzo: €10
ISBN: 978-8862594691 

Il libro è disponibile su Amazon e sui principali store di libri.


Trama
Saggio ispirato alla natura che va oltre il semplice limitarsi a guardare con gli occhi quanto ci circonda, con suggerimenti e tecniche pratiche per riavvicinarsi ad essa donandoci modi sempre diversi per guardare la vita. Descrizione di una raccolta di piante con tanto di leggende, curiosità e tradizioni che seguono ai principali rimedi officinali.


Nel mondo della natura molteplici sono le piante medicamentose e medicinali a cui ricorriamo in caso di bisogno. Anche nella medicina tradizionale possiamo ritrovare vari elementi e vari preparati alcuni ormai dimenticati, ma altri assolutamente consueti.
In tempi passati le uniche cure erano quelle naturali ed il più delle volte queste non venivano comprese. Per la maggior parte si occupavano di erbe le donne, così da dar vita alla “Caccia alle Streghe” iniziata in modo circoscritto nel 1200 per poi diffondersi e “spopolare”, letteralmente, raggiungendo il suo culmine intorno al 1600.[…]
Myrtus Communis
Appartenente alla famiglia delle Mirtacee, il Mirto non è molto nota come pianta aromatica, la si trova soprattutto in zone dove si mantiene viva come tradizione popolare.
HABITAT: arbusto alto fino a tre metri che ha foglioline lanceolate lucenti, con fiori bianchi e bacche di colore blu-nero, cresce su isole e penisole sino a settecento-ottocento metri.
RIMEDI VERDI: si utilizzano le foglie e i frutti.
È un aiuto in inverno contro le malattie da raffreddamento, in particolare contro sinusite e tosse. 
Viene preparato con questa pianta un liquore digestivo, senza ombra di dubbio molto conosciuto, che se viene aggiunto in piccole quantità (un cucchiaino per ogni tazza) ad un thè o ad una tisana calda, aiuta a liberare le vie respiratorie in caso di forte raffreddore.
LEGGENDE: nella mitologia greca il mirto era considerato simbolo di amore e bellezza e sacro era alla dea Venere, in quanto la protesse dagli sguardi indiscreti di un satiro quando uscì nuda dalla schiuma del mare.
TRADIZIONE: è tradizione per il nuovo anno mangiare carne di maiale cucinata sulla brace dopo averla interamente rivestita da grandi rami della pianta, in segno di fecondità e abbondanza.
CURIOSITA’: con il succo delle bacche si confeziona uno sciroppo zuccherino per bambini utile a riequilibrare l’intestino.[…]

***




Titolo: La Naturaleza más allá de la Naturaleza
Autore: Eleonora Monti
Editore: autoprodotto
Genere: Natura - Saggio
Formato: Ebook
Pagine: 72
Prezzo: €0,99

Disponibile in ebook su Amazon.

Trama: Hierbas medicinales, leyendas, tradiciones y curiosidades de las cuales ustedes ignoraban su existencia.
¿Qué puede ser más bonito en el mundo que detenerse a admirar las bellezas y las maravillas de la naturaleza?Es suficiente intentar observar todo lo que nos rodea de una manera sincera, sin pensar en algo más, al menos por un momento, y quedarnos asombrados de lo mucho que ella está tan cerca de nosotros, tan discreta y tan sobresaliente; pensar en todo lo que nos regala sin pedir nada a cambio.Aunque nosotros deberíamos demostrarle un poco más de respeto y atención.Sumergirse en la naturaleza puede dar a la vida un sentido más justo y más lleno, y también hacernos sentir mejor.Si por cada persona que respetara la naturaleza naciera un árbol, el mundo sería un pequeño jardín en medio de un desierto estéril.Si por cada planta o árbol destruido pudiera nacer un hombre bueno, el mundo sería un enorme jardín con los más grandes y variados tonos de verde para dar paz al alma humana de quien se hubiera quedado a vivir en la naturaleza y, a lo mejor, más allá.
Biografia dell’autore
Eleonora Monti nasce nelle Marche il 13 agosto 1981.
Studia piante officinali, rimedi, antiche e magiche leggende da che ha memoria. Parallelamente la passione per il mistero e l’occulto ha sempre avuto un posto rilevante nella sua vita portandola a ricercare risposte ai misteri in ogni dove. Ama la musica, in special modo Rock, gli sport estremi, libri e cinema del genere Fantasy, Paranormale, Horror, Gotico e Mitologico.

Scrittrice dal 2011, ha presentato le sue opere in diversi Saloni del Libro in giro per l’Italia.

Per contattarla, ecco la sua pagina facebook e il suo blog.


mercoledì 26 aprile 2017

Recensione "Legio M Ultima - Sfida all'impero" dei Demiurghi

Recensione "Legio M Ultima - Sfida all'impero" dei Demiurghi

Tornano i Demiurghi sul blog "I mondi fantastici", dopo essere stati ospiti a dicembre con una tappa del blog tour della "Legio M Ultima". Durante lo scorso Lucca Comics avevo acquistato il libro al (bellissimo) stand Astro Edizioni, colpito dalla fighissima copertina (opera di Fabio Porfidia!) e dalla presentazione della storia, un romanzo fantastico ambientato durante l'Impero Romano. Intrigante! Devo dire che le aspettative, per quanto riguarda la trama e l'atmosfera del libro, non sono rimaste deluse.

Siamo alla fine del terzo secolo DC, durante il "Dominato" di Diocleziano, l'imperatore che pose fine alla crisi del terzo secolo, iniziata con l'Anarchia Militare, riportando un certo ordine e stabilità nell'Impero Romano. La storia ruota attorno alla Legio M Ultima, ossia l'ultima legione, un corpo speciale di guerrieri (e non soltanto) della Specula, il suo braccio armato e operativo sul campo. Il libro "Sfida all'impero" segue appunto alcune avventure di questa ultima legione, guidata dal potente (e assai rustico) guerriero Gautighot.

Il libro è diviso in varie parti, ciascuna incentrata su un tema o su una missione particolare. All'inizio scopriamo la storia di Azia, una delle protagoniste del libro. Senza svelare troppo, la sua storia è molto particolare e si mescola con quella di Keres, la Furia di Plutone. Compaiono, infatti, nel corso del libro, vari riferimenti alla mitologia romana (ma non soltanto romano) e all'immaginario fantastico del periodo (furie, lamie, divinità, poteri di chiaroveggenza e quant'altro!). Elementi questi che ho decisamente apprezzato, anche perché, per quanto i romani fossero un popolo pratico, con i piedi per terra, erano comunque profondamente immersi nel sacro e nel fantastico, che permeava le loro esistenze, manifestandosi spesso in riti e cerimoniali particolari. Ammetto che Azia, di tutti i personaggi, è quella che mi è stata più sulle palle, e le avrei dato volentieri tanti calci in culo due volte su tre. :-) 

Il mio personaggio preferito è stato Gautighot, che è come deve essere un vero guerriero, soprattutto un comandante che ha l'onore, e l'onere, di guidare l'ultima legione a difesa di Roma: fiero, potente, deciso, orgoglioso, non accetta rimbrotti né rifiuti. In battaglia diventa un mastino, quasi dominato dal furor, un signor guerriero che si merita di guidare l'ultima legione.

Anche Pendaran è interessante (nome che mi ha ricordato Pendragon, non so se è un caso), mi piacciono i personaggi sciamanici, veggenti ecc. In particolare ho apprezzato, più dei personaggi in sé (che vi invito a scoprire, perché sono tutti diversi, interessanti e con molto da dire), i rapporti e le interazioni tra i personaggi, che oscillano tra rispetto, sudditanza ma anche cameratismo, sfottò, quasi amicizia in alcuni casi. Una varietà di legami, così come una varietà di soggetti.

Non mancano l'azione e le avventure: battaglie, scontri, missioni pericolose, creature fantastiche, intrighi e raggiri (anche politici) sono agli ordini del giorno, per una squadra che deve combattere non soltanto con il ferro, ma anche con la mente. Di sicuro è un libro appassionante, che sarà apprezzato soprattutto dagli amanti dei giochi di ruolo, dei fantasy epici e battaglieri. Una nota finale sul glossario, al termine del libro: utile e pratico per fissare o ricordare alcuni termini latini citati nella storia. 



E presto uscirà, sempre per Astro Edizioni, una nuova avventura della Legio Ultima. Rimanete sintonizzati! :)

lunedì 24 aprile 2017

Intervista a Elena Mandolini

INTERVISTA A ELENA MANDOLINI

Signore e signori, elfi, draghi e lupastri, proseguono le interviste del blog "i mondi fantastici". Oggi abbiamo nostra gradita ospite Elena Mandolini, autrice del romanzo "Il signore dei racconti" (articolo qua) e dell'horror "Biancaneve zombie" (articolo qua). Segnalo che proprio "Biancaneve zombie" ha ricevuto il primo posto ex-aequo (assieme a "Pestilentia" del sig. Stefano Mancini!) al Premio Cittadella 2017. Complimentoni, quindi! Elena ci racconterà un po' di sé, del suo approccio alla scrittura e dei suoi gusti letterari. Pronti per conoscere una giovane promessa del fantastico italiano? ;)



Ciao Elena, benvenuta sul blog “I mondi fantastici”. Parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?

Ciao Alessio, grazie a te per avermi invitata! Fin da piccola sono sempre stata appassionata di cinema e avendo una sorella di nove anni più grande di me, sono subito stata catapultata in suggestioni horror, tra mannaie e fantasmi, in mondi futuristici e nelle storie della Hollywood degli anni d’oro. La prima volta che ho visto Beetlejuice (e ti parlo della prima visione su Italia Uno) mi sono innamorata di quei colori a contrasto col grigio e di quella comicità nera. Crescendo ho capito che il cinema era ormai parte di me e una volta finito il liceo mi sono iscritta al DAMS di Roma Tre e dopo la laurea ho preso un Master in scrittura per cinema e tv. Ho lavorato per diversi anni come critica cinematografica e tuttora il mio sogno sarebbe scrivere per il grande schermo. Adesso lavoro nel web marketing come social media specialist e community manager, ma senza fantasia e libri non riuscirei a sopravvivere…

Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? Quali generi, o quali tipi di storie, senti più affini?

Scrivo perché è una necessità, perché senza mi sentirei incompleta. E lo affermo per esperienza personale. Quando per cause di forza maggiore ho smesso di lavorare come critica cinematografica e ho intrapreso dei lavori più stabili, è stato tremendo. Sentivo come se stessi tradendo me stessa. Da lì ho capito quanto avessi bisogno di ritagliarmi del tempo per le mie passioni e, così, ho deciso di scrivere le tante storie che ho sempre avuto in mente. Da un momento cupo è nata la mia svolta. Da scrittrice spero che le persone si emozionino nel leggere le mie storie, che trovino qualcosa di affine tra ciò che racconto e ciò che hanno vissuto o stanno vivendo: una bella spinta per continuare.

Quali sono, invece, le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?

Leggo tantissimo e spazio tra diversi generi, ma quelli che amo sono anche quelli che prediligo scrivere: horror, urban fantasy, sci-fi e paranormal romance. Scegliere un solo romanzo è difficile, ma la risposta più giusta è It di Stephen King: è stato il primo libro comprato per mio unico piacere. Ed ero davvero piccola! È stato subito amore…

Passiamo al tuo romanzo “Il signore dei racconti”. Come è nata l’idea di questo libro? Cosa volevi raccontare?

Tutto nasce da un incubo avuto tanti anni fa. C’era questo strano e ambiguo Essere che, curvo sul suo scrittoio, scriveva affannosamente. Non alzò mai la testa per guardarmi, ma nel sogno sapevo che lui sentiva la mia presenza. Quando mi risvegliai, ero incuriosita e spaventata allo stesso tempo. Mi chiesi chi o cosa fosse e che cosa volesse da me. Il romanzo, quindi, nasce proprio dalla figura del Signore dei Racconti e il protagonista, Giulio, paradossalmente, è nato dopo, proprio per permettere a questo strano Essere di raccontarsi. Tramite questo romanzo volevo descrivere la fragilità e le mille sfaccettature dell’animo umano. Ambizione e alti obiettivi sono spinte notevoli nelle nostre vite, ma non devono esserne il perno e non devono trasformarsi in smania di potere o eccessi. Soprattutto se ciò che andiamo a perdere sono i sentimenti e gli affetti.

Ho notato varie citazioni nascoste nel testo, di film, fumetti e serie tv. Quanto è nerd Elena Mandolini?

Credo di essere talmente nerd che potrei scrivere un dialogo tra Sheldon, Leonard, Howard e Raj… Mi ricordo quando ho visto l’episodio in cui Amy distrugge Indiana Jones di fronte a Sheldon: ho avuto la sua stessa reazione!

Parliamo di “Biancaneve Zombie”. Come è nato questo libro?

È nato per caso. Stavo scrivendo una trilogia urban fantasy horror a cui tengo molto, ma che mi stava procurando diversi incubi; soprattutto una scena che avrei dovuto scrivere dopo qualche settimana. Decisi quindi di mettere un attimo da parte quei romanzi e dedicarmi a qualcosa di più “leggero”. Le fiabe hanno una forte anima dark che mi ha sempre affascinata e ho pensato sarebbe stata una bella sfida lavorarci sopra. Per esempio, la prima versione di Biancaneve dei fratelli Grimm, è molto cupa e la protagonista viene dipinta come una ragazza molto ingenua, tant’è i nani la salvano per ben due volte prima del morso alla fantomatica mela stregata. E non c’è neanche il bacio del principe! Biancaneve si risveglia dopo che la sua bara si apre accidentalmente e il suo corpo rotola per la radura facendole sputare il pezzo di mela avvelenata che le era rimasto incastrato in gola. Per questo romanzo mi è semplicemente bastato trovare la giusta chiave di lettura. Mi sono chiesta: è davvero finita con e vissero felici e contenti? Davvero Biancaneve ha trovato subito il vero amore della sua vita? Non si tratta, quindi, di una rivisitazione, ma bensì di un sequel in chiave gotica, in cui si fondono horror e romance.

Hai in mente di scrivere altre storie ispirate a versioni alternative di fiabe?

Attualmente sto lavorando a un’altra fiaba di cui non posso ancora rivelare nulla…

Due parole sulla promozione. Come può fare un autore emergente a farsi notare?

Bisogna armarsi di tanta pazienza e perseveranza. Fare un piano di attacco ben strutturato. Lavorare molto sui social e creare buoni e duraturi rapporti coi blogger. Booktrailer, blogtour, presentazioni e incontri con autori nelle librerie. Soprattutto non demoralizzarsi se all’inizio si fatica a farsi conoscere. Se si è costanti e la storia funziona, prima o poi si viene notati!

Infine, i tuoi progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

Tanti, tantissimi progetti e vorrei poter vivere di soli romanzi… davvero un bel sogno! Mi sto muovendo tra sci–fi distopico, steampunk e horror. I primi due saranno autoconclusivi, ma per l’horror credo sia arrivato il momento di riprendere in mano quella mia trilogia…

Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.

Grazie a te! È stato un vero piacere!

sabato 22 aprile 2017

Segnalazione "ELIAL. Il figlio dei due popoli" di Giovanni Nikiforos

Segnalazione "Elial. Il figlio dei due popoli" di Giovanni Nikiforos

Bentornati, amici dei "mondi fantastici". Come avrete notato, questo mese di aprile è ricco di uscite, di eventi e di articoli sui libri, motivo per cui ho allargato anche al sabato il giorno delle segnalazioni. Oggi tocca a un bel romanzo fantastico "Elial. Il figlio dei due popoli", di Giovanni Nikiforos, che mi è stato segnalato dall'agenzia Saper Scrivere, che ringrazio per aver portato questo testo interessante alla mia attenzione. Voi lo conoscevate? Scopriamo insieme di cosa si tratta! :)


Titolo: Elial. Il figlio dei due popoli
Autore: Giovanni Nikiforos
Editore: Atene Edizioni
Genere: fantasy
Formato: cartaceo
Prezzo: 19,90 € (copertina flessibile)
Pagine: 408
Età di lettura: dai 14 anni

Il romanzo è disponibile sul sito dell'editore e sui principali store di libri.

Trama: Un male assoluto sta sorgendo su lande un tempo pacifiche: arcane potenze devastano la Natura, seminando la desolazione fra i popoli liberi. In un universo dominato dalla magia, che si manifesta attraverso i doni della madre, a una strana Compagnia viene affidata una missione dal Principe Drago, garante di pace e armonia, contrapposto all'oscuro gemello. La missione si trasformerà ben presto in un'epica vicenda che deciderà le sorti del mondo, sul filo di una profezia che ha due facce e che può significare vita oppure morte. Tutto ruota intorno alla figura del giovane Elial, il figlio dei Due Popoli, erede inconsapevole di stirpi che affondano le proprie radici negli elementi primordiali. Il potere di cui è depositario potrà portare alla sopraffazione totale di ogni cosa buona o al ristabilirsi dell'equilibrio e del benessere. 

Muovendosi a partire da un impianto classico, che richiama Il Signore degli Anelli per la netta caratterizzazione delle componenti buone e di quelle cattive e per il tema della missione quasi disperata da cui dipende il destino di popoli e terre, questo romanzo manifesta tratti di spiccata originalità grazie all'inventiva dell'autore, mantenendosi a cavallo fra la tradizione e l'innovazione. Brani dal respiro profondo si alternano ad altri meno usuali, con sipari divertenti e invenzioni fantasiose.

La scrittura raffinata, elegante, a tratti epica e a tratti poetica, talora scherzosa o ludica, ci accompagna in un cosmo incantato e avvincente, in grado di affascinare lettori di tutte le età. Avventure, amori, magie e stregonerie, personaggi curiosi, situazioni straordinarie, creature fiabesche, il tutto pervaso da un grande amore per la natura, fanno di quest'opera una lettura irrinunciabile per gli appassionati del genere e per tutti coloro che amino il fantastico. 


Percorrendo mulattiere e aggirando cenge, discendendo valloni e inerpicandosi fra pareti rocciose, giunsero alfine sotto la Mammella della Montagna posta a occidente. 
I Gigantopitechi li condussero a una grotta celata alla vista da un groviglio di pini mughi e circondata dal bosco, che si rivelò un labirinto di anfratti e stalagmiti. Callimate risuonava a tratti fra le infiorescenze minerali, mentre superavano entrate morte, vicoli ciechi e trappole di roccia sotto la guida delle due Scimmie Immani. 
La compagnia perse la cognizione degli spazi e del percorso, limitandosi a seguire le fiaccole di Badoo e del compagno. Penetrarono così, dopo volute e spire fatte di passi, in una delle Arterie del Verdetappeto.

Per rimanere aggiornati sul romanzo e sui lavori dell'autore, questa la sua pagina Facebook.

venerdì 21 aprile 2017

Segnalazione "La magia in tavola" di Eleonora Monti

Segnalazione "LA MAGIA IN TAVOLA" di Eleonora Monti

Pronti per la novità? Da oggi, per tre venerdì, il blog "I mondi fantastici" ospita tre appuntamenti con la giovane autrice Eleonora Monti, che ci presenterà i suoi lavori, che spaziano da magie culinarie al fantastico e alla poesia. Mettetevi comodi, seduti a tavola possibilmente, perché scopriremo alcune ricette particolari, condite con ingredienti che non tutti sanno riconoscere. Pubblicati da Dark Zone Edizioni, i tre volumi di "La magia in tavola" sono una vera e propria chicca.

Titolo: La Magia in Tavola – A Tavola con i Wiccan
Autore: Eleonora Monti
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: Cucina
Formato: Cartaceo
Pagine: 80
Prezzo: €8,00
ISBN: 978-8899845018
Il libro è acquistabile dal sito dell'editore Dark Zone e su tutti gli store di libri.

Trama: La magia è ovunque, basta saperla vedere. Imparare ad utilizzare ingredienti poco comuni in cucina può rendere “magici” i vostri cibi. Rispettate la natura e i doni che offre e lei rispetterà voi.
Il vento del Nord porta tempesta di rinnovamento, il vento dell’Est porta novità, quello del Sud l’amore, quello dell’Ovest il riposo... la rede è un consiglio, scegliete quello adatto a voi negli aspetti della vita. MieleCosì semplice e così complesso insieme.Cibo prezioso creato da piccoli esseri straordinari, le api.Ogni ape crea un cucchiaino di miele durante l’intero arco di tutta la sua vita, se guardiamo alle proporzioni, questa sì che è magia!

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Titolo: La Magia in Tavola – Il Tesoro della Terra
Autore: Eleonora Monti
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: Cucina
Formato: Cartaceo
Pagine: 80
Prezzo: €8,00

Il libro è acquistabile sul sito Dark Zone edizioni e su tutti gli store di libri.

Trama: Ancestrale la terra con i suoi doni, alla riscoperta di cibi e bevande nati da racconti al confine tra leggenda e realtà. Vieni a scoprirli con me?
Carica e corroborante la cucina in questo libro sarà conforto e riscoperta di una tradizione che guarda oltre i luoghi comuni.Il buon cibo è da sempre accompagnato dal buon bere, dal più classico al meno consueto.Trasformiamo allora il consueto in qualcosa di nuovo, in grado di portare il benessere fitoterapico di piante, erbe e spezie al piacere di concedersi una pausa da soli o, ancora meglio, in compagnia, accompagnando il tutto con enigmi, curiosità e leggende che rendono ancora più piacevole lo stare insieme.

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Titolo: La Magia in Tavola – La Lama Verde
Autore: Eleonora Monti 
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: Cucina 
Formato: Cartaceo 
Pagine: 64
Prezzo: €8,00
ISBN: 978-8899845049
Il libro è acquistabile sul sito Dark Zone edizioni e su tutti gli store di libri.

Trama: Erbe e piante aromatiche per un grande gusto in cucina ed allo stesso tempo leggero si mescolano al loro significato magico per ricordarci che l’unica cosa che ci impedisce di guardare oltre è la nostra mente. Scoprirete non solo la magia delle erbe ma anche delle pietre, doni di natura.
La natura ci fa doni preziosi, erbe e piante ricche di virtù per cambiare lo stile alimentare senza rinunciare al piacere confortevole del buon cibo.Datteri Ripieni Il DatteroPhoenix Dactifera appartiene alla famiglia delle Palmacee.Dal frutto fermentato si crea un particolare liquore, tipo acquavite, chiamato arrak.Dal frutto fresco si ricava un prodotto tipico chiamato “miele di dattero”, utilizzato nei dolci mentre dai datteri duri essiccati si ricava una farina con cui si fa un pane tipico. 
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Contatti:
Pagina Facebook: Eleonora Monti
Blog dell’autore: 

Biografia dell’autore: 
Eleonora Monti nasce nelle Marche il 13 agosto 1981.
Studia piante officinali, rimedi, antiche e magiche leggende da che ha memoria. Parallelamente la passione per il mistero e l’occulto ha sempre avuto un posto rilevante nella sua vita portandola a ricercare risposte ai misteri in ogni dove. Ama la musica, in special modo Rock, gli sport estremi, libri e cinema del genere Fantasy, Paranormale, Horror, Gotico e Mitologico.
Scrittrice dal 2011, ha presentato le sue opere in diversi Saloni del Libro in giro per l’Italia.



mercoledì 19 aprile 2017

Recensione "Dodici porte" di Daisy Franchetto

Recensione "Dodici porte" di Daisy Franchetto

Amici lettori, oggi vi parlo di un romanzo che mi ha sorpreso positivamente, ossia "Dodici porte", di Daisy Franchetto, edito da Dark Zone Edizioni. Avevo acquistato il libro allo scorso Lucca Comics ma purtroppo era rimasto in attesa sulla libreria fino ad ora. E cosa mi ero perso! Devo dire, è stata une lettura decisamente piacevole e di gran lunga migliore di quanto mi fossi aspettato. Ma andiamo con ordine; ecco intanto qualche notizia sulla trama.

"Dodici porte" inizia con una violenza. Lunar, la protagonista del romanzo, una ragazza semplice, che ama la vita e gli amici, viene violentata una sera in cui sta tornando a casa, senza che l'amico che la accompagnava la aiuti. Anzi, viene abbandonata lì, alla mercè dell'uomo che le rovinerà la vita. La prima parte è molto "realistica": la ragazza viene circondata dall'affetto dei genitori, che cercano di fare il possibile per riportare il sorriso sul suo animo spezzato, si barcamena tra ospedali e polizia, finché, durante uno di questi incontri, Lunar si trova di fronte l'uomo che l'ha violentata: Lucàs, e sente la sua storia. La sente nella mente (o forse nel cuore), apprende e partecipa al suo dolore. Da lì il romanzo prende una svolta fantastica, a tratti onirica, e Lunar inizia un viaggio attraverso dodici tappe, quasi delle prove che la nostra protagonista è tenuta a superare per ritrovare se stessa, per rimettere insieme i pezzi di un'anima rotta. Per fare questo si reca alla Casa.
"Non so come uscirne, non so a che cosa aggrapparmi, sembra che dovrò rinunciare a me stessa per sempre, se voglio continuare a stare in questo mondo. E questa non è una via d'uscita".
Ah, la Casa (non quella del Grande Fratello, per fortuna!), luogo di incontri e di magia, un po' la Roma della situazione, perché dalla Casa partono mille strade, che viaggiano tra i mondi, sentieri che Lunar dovrà attraversare e, come nel più classico viaggio dell'eroe, non sarà da sola. In questi viaggi, in queste porte che attraverserà, incontrerà personaggi sempre nuovi e, per gusto personale, credo che i personaggi siano tra i punti di forza del romanzo. Tutti grandiosi, tratteggiati ottimamente, originali, alcuni direi stravaganti: si va dalla Loba, a Mamà, al simpatico Virgilio con le sue ciabattine rosa, al mitico Sigfrido, il gatto acchiappa pensieri, e poi a tutti gli abitanti di Anguuna e Ural. 

Questa parte, quella centrale direi, è la più "classica" come impostazione, la storia sembra acquisire i tratti di un fantasy avventuroso, di viaggio e scoperta, ma l'autrice non dimentica mai qual è l'obiettivo principale di Lunar. Certo, salvare la regina di Anguuna è fondamentale,  per riportare l'equilibrio nel mondo e tra Anguuna e Ural, ma la sua missione va oltre, il suo viaggio non è ancora concluso. Tappe, prove, incontri, ma soprattutto scoperta di sé: Lunar imparerà molto in questo viaggio, ogni prova è un'occasione per testare se stessa, in termini di pazienza, capacità di discernimento, rapporto con gli altri, fiducia nel futuro. Quella che all'inizio era una ragazza rotta, che faticava a respirare, poi uscirà da tutta questa storia a testa alta; certo, il ricordo del trauma subito non svanirà, ma non le impedirà comunque di andare avanti, forte anche dei rapporti stretti durante le dodici prove. Quello con Sinbad, personaggio affascinante e misterioso, in particolar modo.

Il mondo creato da Daisy Franchetto è un mondo dove le donne sono figure importanti, spesso dimenticate o messe ai margini dagli autori fantasy. Per l'autrice, invece, sono figure centrali, da molti punti di vista, non soltanto per la scelta di una protagonista, ma anche per i ruoli che rivestono nel corso del romanzo: Mamà, la misteriosa matrona della Casa; la Loba, nelle sue forme umana e animale; Alma, la profetessa saggia e sempre attenta, e poi Maravé, la regina Anguuna, le donne Ural, tutte figure forti, in grado di adombrare quelle maschili. In generale, aggiungerei, c'è una forte attenzione dell'autrice verso le figure considerate solitamente "deboli" o "diverse", che nasconde una giusta critica verso certi pregiudizi, ma anche la speranza e la possibilità che le cose possano migliorare, che il futuro possa essere all'altezza dei sogni degli individui. Un po' come accade a Lunar che, pur con fatica e sofferenza, riesce a trovare la sua strada. 


Un'ultima precisazione: "Dodici porte" è il primo romanzo di una trilogia, che prosegue con "Sei pietre bianche" (articolo qua). Certo, alcuni aspetti rimangono in sospeso, ma il libro è sufficientemente conclusivo, adatto anche a chi non ama le saghe infinite: il percorso di rinascita di Lunar avviene attraverso dodici porte, le apriamo tutte e scopriamo i mondi che celano, come fossero una prima grande tappa. Di certo, la nostra protagonista non ha finito di raccontarci tutto, quell'anello che porta al dito, e quel cane che la segue come un'ombra, sospetto che abbiano ancora storie da narrare! E noi saremo ben lieti di scoprirle.

Buona lettura a tutti! Buon viaggio attraverso le dodici porte di Lunar!

Chi è l'autrice? Conosciamo Daisy Franchetto!
Sono nata a Vicenza, città intrisa di grazia palladiana, ma vivo a Torino, città del mistero, e mi occupo di counseling.
La scrittura è una passione nascosta che ho iniziato a coltivare tardi.
Ciò che scrivo nasce dalle esperienze vissute. Il lavoro nelle comunità psichiatriche e per disabili, i viaggi come volontaria in zone di guerra, l’impegno per la difesa dei diritti umani. L’ascolto delle persone in difficoltà e, prima ancora, l’ascolto di me stessa. Il mondo onirico e la ventennale attività di scavo nella mia psiche.
La scrittura mi rende una persona migliore.
Oltre a scrivere ramanzi, racconti e brevi articoli, gestisco da qualche anno un blog nel quale riverso i miei pensieri e il mio punto di vista sul mondo. Da poche settimane è nata la mia nuova rubrica onirica: I don’t sleep, I dream. Piccolo appuntamento nel quale ospito scrittori emergenti chiedendo loro di condividere un sogno.


lunedì 17 aprile 2017

Intervista a Daniela Tresconi

INTERVISTA A DANIELA TRESCONI

Oggi il blog "i mondi fantastici" torna a ospitare Daniela Tresconi, ciclonica scrittrice di Arcola, autrice di vari racconti ("Il piccolo faro", nella pluricitata antologia "Sognando") e del romanzo mistery storico "La linea del destino" (recensito qua), edito da Panesi Edizioni. Il libro, ambientato ad Arcola, questo bel borgo medievale, arroccato in cima a un colle e rivolto verso la valle del Magra, segue le vicende di tre donne, in tre epoche diverse, tre simboli della femminilità. 

Oggi Daniela, ospite del blog, ci racconterà di sé, del suo approccio alla scrittura e di cosa ha voluto raccontare con questo libro. Buona lettura!

Ciao Daniela, benvenuta sul blog “I mondi fantastici”.
Parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?

Quando parlo di me, amo definirmi “chiassosa”, nel senso che ci si accorge sempre che ci sono. Rido e sorrido, sono molto estroversa e amo dare del tu a tutti. Mi appassiono alle cose e alle persone che mi fanno stare bene. Amo il mare, la buona compagnia, adoro ballare, viaggiare e camminare. Amo leggere e scrivere. Scrivo sempre, sia per lavoro (sono Giornalista iscritta all’Albo) che per passione.

Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? Quali generi, o quali tipi di storie, senti più affini?

La scrittura è per me quello che la cioccolata è per un goloso. A volte non riesci proprio a farne a meno. Le immagini, le trame e i personaggi bussano nella tua testa e devi per forza iniziare a scrivere. Mi capita di vedere un luogo, una foto o ascoltare qualcuno, ed ecco la storia è tutta lì, nella mia mente, devo solo trasformarla in parole. E poi scrivere è consolatorio: quando sono un po’ triste o arriva uno di quei periodi in cui ti sembra che tutto vada storto, mi siedo davanti al pc e lascio che i pensieri fluiscano lentamente, finché non si trasformano in parole scritte.
Ovviamente scrivere per la cronaca di un giornale è diverso poiché mette soprattutto in luce la capacità di sintesi e la necessità di chiarezza ma sicuramente mi ha aiutato molto nel rendere accessibile a tutti quello che scrivo.
Adoro scrivere testi dove la storia, quella con la S maiuscola si intreccia con la storia fantastica. Dove ci sia leggenda, mistero, intrigo, sovrannaturale ed esoterismo. Cerco un luogo o un evento storico reale e ci costruisco sopra una narrazione per i miei personaggi.

Quali sono, invece, le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?

In generale sono una lettrice onnivora, con una lacuna: i romanzi sentimentali e gli “hot”. Mi piacciono i fantasy, le saghe, i grandi romanzi di avventura e i thriller storici. Ho lungamente amato “I pilastri della Terra” di Ken Follet e  "Il nome della rosa" di Eco.

Passiamo al tuo romanzo “La linea del destino”. Come è nata l’idea di questo libro? Cosa volevi raccontare?

Alla base c’è soprattutto un amore profondo per il mio paese, Arcola, dove è ambientata tutta la storia. L’idea è nata essenzialmente dall’incrocio di due momenti: il primo legato ad una lettura di un testo storico che parlava di Arcola, mi sono imbattuta in una frase per me terribile. Il paese veniva così descritto: “Arcola è come tanti altri paesi dove si mangia e si beve e si dorme e si vegeta e sterilmente s’invecchia”. Ho pensato che nessun posto è realmente così, che dietro alle quiete facciate si può sempre nascondere qualcosa. E dunque perché non qualcosa di inquietante? E qui entra in gioco il secondo evento, reale e devastante per il nostro territorio:  da lì immediatamente tutti i tasselli sono andati al loro posto, anche se c’è voluto un anno per scriverlo tutto, soprattutto perché volevo che molti eventi e i luoghi fossero reali, riconoscibili da chi avrebbe sfogliato le pagine.

C’è un personaggio, tra le tre protagoniste, a cui ti senti maggiormente legata? Se sì, perché?

Mi è difficile scegliere tra le mie protagoniste, le amo tutte e tre in egual misura ma se proprio dovessi scegliere forse sceglierei Vanda, quella più anziana. Rappresenta la “piccola storia” e la saggezza. Una di quelle migliaia di donne che durante i terribili momenti della guerra hanno continuato a portare avanti le proprie famiglie mentre gli uomini combattevano al fronte. Di loro difficilmente si parla nella grande Storia. Senza Vanda probabilmente Valentina si sarebbe arresa e non ci sarebbe stata giustizia per Amelia.

Descrivi Amelia, Vanda e Valentina con tre aggettivi per una.

Amelia: coraggiosa, vinta (ma non sconfitta), indomita
Vanda: saggia, materna e combattiva
Valentina: tenace, sensibile e intraprendente

Dal romanzo traspare un grande amore per la tua terra, Arcola (SP), dove la vicenda è ambientata. Sei legata particolarmente al territorio, vero? Come ha reagito la comunità al tuo libro?

Sono molto legata alla mia terra: per me che sono cresciuta nella Piana di Arcola (quindi nella zona che negli anni '70 era soprattutto agricola ed industriale), Arcola Ponte e il Borgo hanno sempre rappresentato il fulcro della mia infanzia ed adolescenza. Gli amici della panchina, le camminate a piedi dentro i “carobbi” e le corse sfrenate in bicicletta lungo la strada che dal paese ti riportava al piano. Ora ad Arcola io vivo e lavoro, credo di aver assimilato da questo paese e dalle sue genti, quella speciale ruvidità, tipica di chi è abituato a sudarsi tutte le cose, ma soprattutto, superata l’iniziale diffidenza, la capacità di accogliere e aprirsi agli altri. L’uscita del mio libro ha rappresentato per la comunità una ventata di ottimismo, tutti mi hanno dimostrato il loro affetto e continuano ogni giorno a sostenermi. La cosa che in qualche modo mi ha sorpreso è il fatto che La Linea del destino è diventato un romanzo corale, nel senso che tutto il paese se lo sente suo e lo sfoggia con orgoglio in ogni occasione.

Due parole sulla promozione. Come può fare un autore emergente a farsi notare?

Io sono solo all’inizio e credo che su questo argomento posso solo imparare dagli altri. Quello che ho capito sicuramente, è che è importante fare squadra: unirsi ai gruppi, ascoltare, leggere e commentare anche i libri degli altri, senza ostinarsi a parlare solo del proprio. In questo modo si crea una rete virtuosa tra esordienti e ci si sostiene gli uni con gli altri: la mia esperienza con il gruppo Nati per scrivere (scrittori toscani e non), mi sta insegnando molto da questo punto di vista. Inoltre la bellissima esperienza al Salone del libro di Firenze ha aggiunto un valore alla promozione: incontrare i lettori e promuovere il proprio libro è entusiasmante. Purtroppo questo non è sempre accessibile a tutti noi esordienti.

Infine, i tuoi progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

Vi annuncio con entusiasmo che il romanzo è stato ammesso alle selezioni del Premio Letterario "Il borgo italiano" e che mi aspetta una lunga estate ricca di eventi e di presentazioni, sembra che tutti vogliano avere "La Linea del Destino"!!!
Nel frattempo ho iniziato il nuovo romanzo: il genere è lo stesso e quindi al momento sono nella fase della ricerca storica. Un altro mistero sull’origine di un paese alla fine del 1500: la storia quella vera dà una versione, sarà quella giusta? O forse c’è una verità segreta che deve restare celata?

Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.