mercoledì 30 gennaio 2019

Intervista a Livia De Simone

Intervista a Livia De Simone

Ciao a tutti. Oggi sul blog abbiamo una super ospite: Livia De Simone, disegnatrice, grafica, illustratrice, nonché autrice di tantissime belle copertine di libri che sono girate su questo blog (il mio romanzo "Berserkr", giusto per citarne uno, o "I fuochi di Valencia", di Elena Covani) e che molti di voi avranno letto. Oggi Livia ci parla un po' di sé, della sua professione, della sua carriera.

1) Buongiorno Livia e benvenuta sul blog. Parlaci un po’ di te, chi sei? Cosa fai? Dove vai?

Ciao Alessio, intanto grazie a te e al tuo blog per l’intervista! Che dire, sono un’illustratrice  e mi occupo  principalmente di realizzare cover e illustrazioni per libri, ma spesso mi capita anche di realizzare libri illustrati. Collaboro con case editrici e con autori self e non. 

Amo il fantasy un po’ in tutte le sue  forme e per questo ho cercato di improntare il mio lavoro su questo genere. Mi capita però di lavorare anche con copertine per horror o thriller . Solitamente preferisco occuparmi di illustrazione, ma a volte mi viene chiesto di realizzare delle copertine con la foto-manipolazione.

Dove sto andando… non so con esattezza. Quello che so è che amo questo lavoro e cerco sempre di approfondire e migliorare il mio modo di disegnare. 

2) Come ti sei approcciata al disegno e all’illustrazione?

Ho sempre amato il disegno, e ho cercato di coltivare questa passione negli anni, anche se per un certo lasso di tempo ho lasciato questa passione nel cassetto. In un momento della mia vita in cui ero un po’ ferma su altro, ho ripreso in mano la matita e mi sono avvicinata al mondo del digitale che stava prendendo piede in quegli anni. Da quel momento non mi sono più fermata e sono entrata nel mondo dell’illustrazione.

3) Tra i tuoi lavori, disegni molte copertine per libri e autori fantasy. Come sei entrata nel mondo dell’editoria?

UN passetto alla volta, iniziando con il passaparola tra alcuni autori self che conoscevo per i loro libri che avevo letto. Poi pian piano sono arrivate le prime collaborazioni con le case editrici. Ho fatto un po’ di strada in questo mondo, ma ne devo fare ancora tanta!

4) Cosa ti piace, in particolare, nel realizzare copertine o illustrazioni di libri fantasy?

Sicuramente il fatto che siano per la maggior parte soggetti fantasy è una cosa che adoro! Una delle sfide maggiori nel realizzare una copertina è riuscire a dar vita ai personaggi delle storie, dar loro un’anima e un aspetto che  rispecchi quello che ha in testa l’autore. Quando ci si riesce è una bella soddisfazione!

5) Se tu potessi scegliere, c’è un libro (fantasy, ma non necessariamente) che vorresti illustrare?

Mi fanno spesso questa domanda. In realtà non c’è un libro specifico, ci sono alcuni personaggi legati a libri che mi piacciono molto e che non ho mai avuto l’opportunità di disegnare. Te ne posso citare un paio: Drizzt Do’Urden, elfo oscuro della saga di R.A.Salvatore. Rainstlin Majere, il mago di Dragonlance.

6) Come ti approcci alla realizzazione di una copertina, solitamente?

Come prima cosa cerco di avere svariate informazioni dall’autore sul libro: storia, personaggi principali con caratteristiche fisiche e tipo di carattere, ambientazione generale. Dopo di che si passa alla realizzazione di uno o più bozzetti, il numero varia in base alle idee che possono venirmi in mente, o che mi può aver chiesto l’autore se aveva già qualcosa in testa. Una volta approvato un bozzetto, si passa alla fase successiva, e a volte mostro dei work in progress all’autore per far vedere l’evoluzione del lavoro.

7) Molti tuoi disegni sono stati riuniti in volumi. Ci parli del tuo ultimo lavoro: “Dei del Nord” (articolo qua)?

Dei del Nord è un libro illustrato dedicato alla mitologia Norrena. Non è solo una raccolta di illustrazioni però, c’è un testo che accompagna le immagini. Una storia che si sviluppa come una sorta di viaggio onirico: un uomo del nord, durante la notte fa un sogno che lo porta a viaggiare attraverso i nove mondi della mitologia nordica. Attraverso questo viaggio incontra alcune delle principali divinità e creature di questa affascinante mitologia. I testi sono stati scritti da un autore molto bravo, che conosco da qualche anno, Alessandro Fusco.

8) Sei tra i fondatori di Imaginaria, ci parli di questa idea?

L’idea di Imaginaria è nata un po’ per caso. Una chiacchierata con Rita Micozzi, collega e amica, ci ha portate a voler realizzare un lavoro insieme con altri artisti. Questa prima collaborazione ci ha poi portati a creare un vero e proprio collettivo, che devo dire ha preso il via! Ora stiamo lavorando a due progetti di cui per ora non posso dire nulla, ma presto sulla pagina del collettivo usciranno un po’ di informazioni!

9) Credi nella collaborazione tra gli artisti?

Sì, penso sia una bella cosa. Sicuramente ci vuole il giusto affiatamento, e non è sempre facile trovare persone con cui lavorare assieme. Devo dire che con Imaginaria siamo stati fortunati!

10) Infine, parliamo di te come lettrice. Hai un libro preferito, un libro che senti tuo?

Ho letto sempre tanto. Ho la libreria piena zeppa di libri XD. Quasi tutti i libri che ho letto li ho amati per qualcosa. Forse tra i miei preferiti posso mettere "Il signore degli anelli" e la trilogia dell’elfo scuro ( per tornare al personaggio di Drizzt Do’Urden di cui parlavo prima).

11) Progetti e idee per il futuro?

Di progetti che ne sono tanti, il problema è riuscire a trovare il tempo di realizzarli tutti XD. Per primo sicuramente il prossimo libro illustrato, che sarà in qualche modo legato a Dei del Nord. Con Alessandro Fusco infatti abbiamo pensato di non fermaci al “Nord” e di spostarci verso Ovest, trattando questa volta la mitologia Celtica.

Grazie per essere stata ospite del blog.

Grazie ancora per la disponibilità, e un saluto a tutti i lettori del blog!

Potete seguire Livia De Simone sul suo sito e sulla sua pagina Facebook: Livia De Simone Art.

lunedì 28 gennaio 2019

Aperitivo urban fantasy a Viareggio - 3/02/2019

 Aperitivo urban fantasy a Viareggio - 3/02/2019

Bentrovati, lettori. Oggi vi invito con piacere a un aperitivo in compagnia! Domenica prossima, 3 febbraio, appuntamento al "4/20 Electricafè", nella zona del mercato di Viareggio, per una serata di cocktail e libri. Presenterò "Berserkr", insieme alla mia complice Elena Covani, con il suo libro "I fuochi di Valencia". Una serata "urban fantasy". Vi aspetto! ^^


LICANTROPI, BERSERKR E DEMONI INVADONO VIAREGGIO
APERITIVO URBAN FANTASY AL 4/20 ELECTRICAFE’

APERITIVO URBAN FANTASY
Domenica 3 febbraio, ore 20.00
4/20 Electricafè,
Via Leonardo da Vinci angolo Via Fratti, Viareggio (LU)

Domenica 3 febbraio 2019 il “4/20 Electricafè” di Viareggio sarà invaso da licantropi, demoni e stregoni. L’associazione culturale “Nati per scrivere”, da anni in prima linea per sostenere e valorizzare meritevoli scrittori italiani, organizza l’Aperitivo Urban Fantasy, dedicato al fantasy urbano e contemporaneo. Ospiti saranno due autori locali, che presenteranno i loro romanzi, in cui il fantastico e il meraviglioso entrano con prepotenza nella vita quotidiana: Elena Covani, con “I fuochi di Valencia” (NPS Edizioni, 2018), e Alessio Del Debbio, con “Berserkr” (DZ Edizioni, 2017). Due libri ricchi di folklore, leggende e mitologia.

“I fuochi di Valencia” è ambientato in Spagna, durante i giorni del carnevale di Las Fallas, quando i demoni Erjes escono allo scoperto per contaminare gli umani. Spetta alle Sentinelle di Valencia, i pipistrelli, combatterli, in una guerra che non è più finalizzata al controllo della città, bensì al controllo dell’evoluzione umana (articolo qua).

Berserkr”, di Alessio Del Debbio, ci porta in una Berlino alternativa, che stenta a riprendersi dalla Guerra Calda, combattuta tra le antiche stirpi sovrannaturali che la popolavano e che ha portato alla divisione della città in sette zone, ciascuna affidata a una delle stirpi. Quando il precario equilibrio sembra rompersi, la Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di indagare. Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo spirito protettore della città, l'Orso di Berlino, la cui missione è proteggere tutti i suoi abitanti (articolo qua).

L’Aperitivo Urban Fantasy si svolgerà presso il 4/20 Electricafè, Via Leonardo da Vinci angolo Via Fratti, a Viareggio, domenica 3 febbraio, alle ore 20.00: un’occasione per rilassarsi, sorseggiando un drink in compagnia di scrittori indipendenti, in un contesto informale e piacevole. 

Per rimanere aggiornati sull’evento, è online anche la pagina Facebook.

Contatti:
L’associazione culturale “Nati per scrivere” nasce nel 2016, da un gruppo di appassionati lettori, decisi a promuovere la cultura del libro e a valorizzare gli scrittori emergenti, soprattutto locali. Organizza eventi e incontri letterari, reading e laboratori di scrittura creativa.

Associazione culturale “Nati per scrivere”
Piazza Diaz 10, 55041 Camaiore (LU)
Riceviamo solo su appuntamento.
Pagina Facebook “Nati per scrivere”.
Sito “Nati per scrivere".

sabato 26 gennaio 2019

Recensione "Fairfax & Coldwin" di Alessio Filisdeo

Recensione "Fairfax & Coldwin" di Alessio Filisdeo

Bentrovati, lettori. Oggi, in vista del weekend, vi porto in un viaggio indietro nel tempo, nell'Europa di inizio Ottocento, con il romanzo "Fairfax & Coldwin", di Alessio Filisdeo, edito da Nativi Digitali Edizioni. L'avevo già segnalato (qua) e di recente ho avuto il piacere di leggerlo, immergendomi nelle atmosfere create dall'autore.

Sì, perché la prima cosa che salta all'occhio, leggendo "Farifax & Coldwin", ma anche altri romanzi di Alessio Filisdeo, è la cura, l'attenzione all'ambientazione, intesa non come mero sfondo in cui si muovono i personaggi, bensì come una realtà vivida, pulsante, attiva, presente e pressante nella vita dei vari protagonisti. Una realtà fatta di spazi, luoghi, ma anche di odori, aromi, emozioni, modi di dire, di fare e di pensare, una realtà in cui si muovono le creature sovrannaturali care all'autore: i vampiri.

Personalmente, ammetto di non avere una gran simpatia per i vampiri, preferendo lupi e stregoni, per cui rimango sempre piacevolmente impressionato quando leggo delle storie appassionanti, che mi intrigano e mi coinvolgono, e mi portano persino a dimenticare che i vampiri non mi piacciono. Mi è successo con "Né a Dio, né al diavolo", l'urban fantasy contemporaneo di Aislinn (recensione qua), mi è successo di nuovo con "Fairfax & Coldwin". In primis perché mi sono affezionato ai personaggi. Dopo l'ambientazione, infatti, il secondo punto a favore del romanzo sta proprio nell'approfondimento dei personaggi. I due protagonisti sono rappresentati magnificamente: uniti ma divisi, legati, quasi vincolati da un segreto che li obbliga a vivere insieme, in questa strana e arcana simbiosi che, se potessero, spezzerebbero subito. Due caratteri diversi, due modi diversi di pensare e relazionarsi con gli altri: dalla (falsa) cortesia di Fairfax, con la sua eloquenza ben curata, al rude materialismo di Coldwin.
La cosa che più aborro della vostra barbara figura è quell'espressione! Sì, quella stessa che mi state rivolgendo or proprio: sufficienza! Sembra sempre che nulla vi tocchi e nulla vi ferisca. 
Sembra sempre che non abbiate idee vostre, che non v'importi di niente e di nessuno, che non vediate alcun futuro. Io sono stanco di voi. Ne ho abbastanza della vostra indecorosa compagnia...

Ho adorato le frasi di Fairfax, il modo fine, elegante, ma sempre diretto e tagliente con cui esprime i suoi pensieri e le sue parole. Eleganza, sì, ma senza mai mettere da parte la sua vera natura, quella di Fratello, di figlio della notte. Di vampiro. Una caratteristica, quest'oscurità connaturata nell'animo di tutti i personaggi che incrociamo nel romanzo, che non viene mai meno e che ci ricorda, di continuo, che siamo in presenza di creature violenti, pericolose, terribili e temibili, creature in grado di spaccare, eviscerare, distruggere, insomma uccidere e massacrare in tanti simpatici e violenti modi.


Infine, già lo ho anticipato, ho adorato lo stile di scrittura: decisamente adatto all'atmosfera e all'ambientazione. Uno stile che sa elevarsi nei dialoghi più curati, e farsi più popolare nei contesti che lo richiedono. Uno stile mutevole, ma curato, infarcito di quell'attenzione al dettaglio che troppo spesso gli scrittori emergenti rifuggono o trascurano. Uno stile che dà anche il ritmo al romanzo.

Dopo un inizio fortemente adrenalinico, la storia si dipana seguendo le vicende di Fairfax & Coldwin, tra Inghilterra e Francia, nel periodo napoleonico. Una trama ricca, di eventi, personaggi e anche situazioni, che strizzano l'occhio alla Storia, la vera storia, quella dei manuali, rivista e reinterpretata in chiave fantastica. Qualche passaggio è un po' lento, pur senza mai essere prolisso, ma è forse adatto al genere, che ricorda molto i romanzi gotici ottocenteschi, per quanto raccontato con uno stile più scorrevole e moderno.

Quanto stava cambiando il mondo! Con quanta veemenza si stava scrollando di dosso l'opulenza e la sontuosità del Settecento italiano a favore del rinato classicismo inglese! 
Un vero ritorno alle origini, quelle origini volgari, prive di spirito e sinceramente noiose che avevano già abbondantemente tediato nei secoli passati per potersi arrogare il diritto di una seconda giovinezza!

Nel complesso, una lettura consigliata, per chi cerca un libro sui vampiri (i veri vampiri! non quelli di Twilight), una storia d'atmosfera e avventura, misteri e colpi di scena, verità non dette e nascoste, personaggi forti e nient'affatto stereotipati. Alla prossima avventura di Fairfax & Coldwin!

venerdì 25 gennaio 2019

Segnalazione "Stanza 218" di Giacomo Ferraiuolo

Segnalazione "Stanza 218" di Giacomo Ferraiuolo

Bentrovati, lettori. Oggi vi porto nel mondo creato da Giacomo Ferraiuolo. Ma, attenzione! Non è proprio un bel mondo!^^ Esce infatti per DZ Edizioni "Stanza 218", un romanzo horror, dalle tinte molto forti, per lettori che non temono l'oscurità che si addensa nelle pagine. Se avete letto "Nora" (recensito qua), questo libro può considerarsi un prequel, ma sono comunque due romanzi conclusivi e autonomi. Scopriamolo insieme!

Titolo: Stanza 218
Autore: Giacomo Ferraiuolo
Editore: DZ Edizioni
Genere: horror
Copertina a cura di Livia de Simone Art.
Disponibile sul sito della Dark Zone e presto sui vari store di libri.
In uscita ufficiale per il Festival del fumetto a Novegro (MI).

Quarta di copertina:
Doveva essere una vacanza spensierata per Antonio e sua madre, da trascorrere a casa di zia Adele. Si ritroveranno invece prigionieri di una follia che dilagherà priva di freni, facendoli sprofondare in un labirinto senza fine di rancore e vendetta. 
In questo humus di malvagità, e tormentato dal suo passato, Antonio scoprirà che i suoi incubi sono reali e che non c'è  via di scampo quando il male è accanto.

Dall'autore di Nora, l'horror che ha terrorizzato e conquistato i lettori, un prequel che riprende le stesse atmosfere claustrofobiche, tramutando le paure più agghiaccianti in terribili realtà.

***
Spasmi improvvisi cominciarono a scuotere Vera. Le due donne scivolarono fuori dalla stanza e vennero ingoiate dalle ombre che le attendevano nel corridoio.  
La pozza di sangue continuava ad allargarsi sul letto e a gocciare sul pavimento. Un lago di dolore si espandeva e una strana calma iniziò ad abbracciare Vera e a insinuarsi nella ferita ancora pulsante.  
Il dolore cominciò a mutare, trasformandosi in un piacere così malsano e Vera ne volle di più.  
Allargò le gambe e qualcosa le tirò, un altro spruzzo di sangue la bagnò.  
La porta d’ingresso sbatté violentemente e la luce dell’abatjour si spense. 
L’oscurità si liberò e abbracciò il suo corpo dolorante, stringendolo in una morsa di sofferenza. 

Biografia: Giacomo Ferraiuolo.
Una mente in burrasca, dita che pigiano freneticamente i tasti del Mac.
Tramonti che dipingono lo scorrere del tempo.
Storie intrise di oscurità.
Questo sono io.
Mi occupo di Social Media e di Comunicazione, dico la mia, sempre e comunque, su Twitter, e immortalo la poesia del mondo su Instagram. Quando posso scrivo, a qualsiasi ora, in qualsiasi posto. Racconto di me nel mio blog e pubblico storie di paura, che non sono altro che storie di umanità.

Nel 2016 ho pubblicato ‘Non Devi Dormire‘ (DZedizioni), raccolta di racconti horror, #1 su Amazon per oltre un mese (articolo qua).

Nel 2017 ho pubblicato il romanzo ‘Nora‘ (DZedizioni), Sold Out al Salone Internazionale del Libro, #1 su Amazon.

A febbraio 2019 sempre per la DZedizioni uscirà ‘Stanza 218’.

Dal 2015 ho preso parte a oltre 10 pubblicazioni e il mio racconto ‘L’Ossario‘ ha vinto il premio 24hr Writing.

mercoledì 23 gennaio 2019

Segnalazione "I quattro regni" di Pietro Davide Tulipano

Segnalazione "I quattro regni" di Pietro Davide Tulipano

Bentrovati, lettori. Vi ricordate di "I quattro regni", il fantasy più spammato del web? Il famoso romanzo con il bordino verde? Orbene, Pietro Davide Tulipano è tornato, con una nuova versione del suo libro d'esordio e una copertina molto accattivante. Pronti per scoprirlo?

Titolo: I Quattro Regni
Autore: Pietro Tulipano
Editore: Astro Edizioni
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo, EBook
Pagine: 431
Prezzo: 15,90

Trama: La pace, salda da secoli, è minacciata dall’improvviso riarmo degli orchi, umiliati da antichi trattati. Il re degli uomini si rivolge ai suoi alleati, che nominano un’ambasciata composta dai loro guerrieri più fidati e da uno dei paladini, saggi custodi della pace. Con il benestare del re, si unisce alla spedizione una giovane ragazza, Aisling, figlia di un nobile generale del regno.

Una volta in viaggio, il gruppo si imbatte in Deltan, un contadino desideroso di scoprire il mondo. Col passare del tempo, tra lui e Aisling nasce un amore difficile, ostacolato dalle loro diverse origini.

La partecipazione del ragazzo all’impresa, però, non è passata inosservata e segnali misteriosi sembrano accompagnarlo. Per Deltan inizia così un’avventura fatta di difficoltà, crescita e dilemmi morali che lo porterà a conoscere molte verità taciute e a scoprire se stesso.

Link acquisto (sito Astro Edizioni).

«La verità è in grado di cambiare continuamente, fino a ribaltarsi del tutto. La si ottiene solo analizzando tutti i punti di vista, e nessuno mai potrà servirtela altruisticamente sul lucente vassoio dell’oggettività.»

Biografia dell’autore: Pietro Davide Tulipano, diplomato in Scienze sociali, studia Storia all’università. Nel 2012 ha vinto il terzo premio al concorso letterario “69-80 Anni dell’odio. Riflessioni sulla violenza nelle manifestazioni pubbliche a partire dagli anni di piombo”, indetto dalla Provincia di Milano. Ha frequentato un corso di scrittura creativa alla scuola Flannery O’Connor, presso il Centro culturale di Milano.
Nel 2018, ha pubblicato il romanzo Il Cavaliere Nero per DZ Edizioni (articolo qua).

Per rimanere aggiornati, ecco la pagina Facebook di Pietro Tulipano autore.


lunedì 21 gennaio 2019

Workshop Scrittura creativa e Editoria - Primavera 2019, Viareggio

Workshop Scrittura creativa e Editoria - Primavera 2019, Viareggio

Bentrovati, viaggiatori di mondi fantastici. So che tra di voi ci sono molti scrittori, redattori, blogger e appassionati di scrittura e editoria. Questo articolo potrebbe interessarvi. L'associazione culturale che presiedo, "Nati per scrivere", propone per la primavera 2019 quattro interessanti workshop tematici, che si svolgeranno in un'unica giornata (il sabato), dalle 10 alle 17, con un'ora di pausa pranzo, a Viareggio, presso la sede operativa di NPS. 

In caso di interesse, potete contattare l'associazione ai riferimenti indicati. Buon lavoro! :)


WORKSHOP DI SCRITTURA CREATIVA E EDITORIA 2019

WORKSHOP (Scrittura e lettura creativa): “Raccontare il territorio”
Imparare a elaborare e a scrivere una storia, partendo da un’ambientazione conosciuta e lavorando con la fantasia, per valorizzare un territorio, sotto vari aspetti.
Contenuti teorici, letture di brani e racconti e esercitazioni pratiche.

Data: 16 febbraio 2019
Luogo: sede operativa NPS - Viareggio
Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Docente: Alessio Del Debbio, scrittore e direttore editoriale NPS
Costo: 60 euro 
Tariffa promozionale: 50 euro, per iscrizioni e pagamento entro il 31 gennaio 2019.

Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste (come Con.tempo e StreetBook Magazine) e in antologie, cartacee e digitali (come I mondi del fantasy, di Limana Umanìta Edizioni, Racconti Toscani, di Historica Edizioni, Sognando, di Panesi Edizioni). I suoi ultimi libri sono l'antologia di racconti L'ora del diavolo (NPS Edizioni, 2018) e i fantasy contemporanei Ulfhednar War – La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e Berserkr (Dark Zone, 2017).

Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori di fantasy italiano. Scrive articoli per il magazine "L'ordinario”. È presidente dell’associazione culturale “Nati per scrivere” che sostiene gli scrittori emergenti, soprattutto locali, e d’estate organizza la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari a Viareggio, per far conoscere autori toscani.

Dal 2018 è direttore editoriale di NPS Edizioni, il marchio editoriale dell'associazione "Nati per scrivere".

*


WORKSHOP (Scrittura e lettura creativa): "La musica delle parole"
Un incontro di scrittura creativa dedicato all'intenso legame tra musica e letteratura, prendendo spunto da racconti, romanzi e testi di canzoni, di autori quali Lev Tolstoj, Julian Barnes, Murakami Haruki, Nick Hornby, Bruce Springsteen, Bob Dylan, Leonard Cohen e molti altri.
Contenuti teorici, letture di brani e racconti e esercitazioni pratiche.

Data: 2 marzo 2019
Luogo: sede operativa NPS - Viareggio
Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Docente: Mirko Tondi, scrittore e giornalista
Costo: 60 euro
Tariffa promozionale: 50 euro, per iscrizioni e pagamento entro il 15 febbraio 2019.

Mirko Tondi è nato a Firenze nel 1977. Per i suoi racconti ha ricevuto menzioni speciali e segnalazioni della giuria di importanti premi nazionali (Premio Troisi, 2005; Premio Castelfiorentino, 2014), oltre all'inserimento in riviste (Con.tempo, Streetbook, A few words) e in varie antologie (fra queste, i Gialli Mondadori nel 2010, Nelle fauci del mostro per Felici Editore nel 2016, Nero urlante per Polistampa, 2017). Il suo ultimo libro è Vederci doppio, una raccolta di racconti edita da Robin Edizioni. Oltre a essere autore, ha una qualifica di redattore editoriale ed è docente di corsi e laboratori di scrittura, per adulti e bambini.
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WORKSHOP (editoria): "Come creare un ebook"
Incontro dedicato all’editoria digitale, per capire cos’è un ebook, come realizzarlo e come distribuirlo. 
Contenuti teorici, esercizi pratici.

Data: 30 marzo 2019
Luogo: sede operativa NPS - Viareggio
Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Docente: Annalisa Panesi, direttrice editoriale di Panesi Edizioni
Costo: 60 euro
Tariffa promozionale: 50 euro, per iscrizioni e pagamento entro il 15 marzo 2019.
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WORKSHOP (editoria): "Ufficio stampa e promozione"
Un incontro per scoprire il ruolo e le funzioni di un ufficio stampa, il valore della notizia, l’elaborazione di strategie di comunicazione, con particolare attenzione al mondo editoriale e alla promozione di un libro, tramite i media tradizionali, i social media e in eventi dal vivo.
Contenuti teorici, esercizi pratici. 

Data: 6 aprile 2019
Luogo: sede operativa NPS - Viareggio
Orario: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Docente: Romina Lombardi, direttrice editoriale del magazine "L'ordinario"
Costo: 60 euro
Tariffa promozionale: 50 euro, per iscrizioni e pagamento entro il 15 marzo 2019.
Nata a Lucca, Romina Lombardi ha vissuto a Roma, Vicenza e Brescia. Inaugura la sua passione per la poesia a sei anni, scrivendo versetti in rima per far ridere parenti e amici. Nel tempo la scrittura diventa una passione e, anche quando si butta a capofitto nel mondo, non si allontana mai dalle “parole”. 

Giornalista dal 2006, lavora all’agenzia Ansa di Roma e, come ufficio stampa, segue l’edizione 7 e 8 del Grande Fratello e alcuni programmi Rai. Contribuisce a lanciare grandi eventi culturali come il Festival del Vittoriale e il Villa Reale Festival e lavora come esperta di comunicazione per importanti rassegne, campagne sociali e istituzionali. 

Dal 2018 è a capo del progetto culturale-editoriale L’Ordinario.

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Tutti i workshop presuppongono l’iscrizione all’associazione culturale “Nati per scrivere”. Per i non ancora iscritti, il costo annuale per il 2019 è di 25 euro.

Tutti i workshop sono autonomi e perfettamente fruibili senza aver frequentato altri laboratori NPS.

I workshop e i laboratori saranno preceduti da un incontro conoscitivo, che si terrà a Pietrasanta, sabato 9 febbraio 2019 (luogo e orario da definire): un Open Day, durante il quale verranno presentate le attività 2019 dell’associazione “Nati per scrivere”.

Scontistica “L’ordinario”: 
I titolari della card dell'associazione "L'ordinario" (Lucca) avranno diritto allo sconto del 20% sul prezzo del laboratorio (48 euro), come da programma di partnership.

Per iscrizioni: inviare scansione modulo di iscrizione attività compilato e firmato (indicando il workshop che si desidera frequentare) alla mail di “Nati per scrivere”: natiperscrivere@hotmail.com assieme alla ricevuta di pagamento.
Per informazioni: contattare associazione culturale “Nati per scrivere”.

venerdì 18 gennaio 2019

Ultime uscite SEU - Gruppo Scrittori Emergenti Uniti

Ultime uscite SEU - Gruppo Scrittori Emergenti Uniti

Bentrovati, lettori. Oggi vi faccio una segnalazione collettiva, che racchiude vari libri pubblicati da scrittori italiani, del gruppo SEU Scrittori Emergenti Uniti (un tempo associazione culturale, adesso solo gruppo Facebook). Pronti per scoprirli?

"Negli ultimi mesi del 2018 il catalogo SEU si è arricchito di nuovi autori e libri. Si va dal fantasy al giallo, dalla narrativa al romance, dal fantastico al romanzo storico: tante novità fresche e interessanti per gli amici lettori, che potranno seguire i nostri autori su questo blog e sul nostro gruppo FacebookScopriamo dunque insieme questa prima tornata 2019 di novità targate SEU!"

Claudio Bolle, Il fiume si divide (L’Impero d’Acciaio, 1)
Che cosa succederebbe se quattro uomini della nostra epoca, in seguito a un repentino quanto inspiegabile salto nel tempo, si trovassero catapultati dapprima nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale e in seguito, insieme a tre soldati alleati, nell’antica Roma? Lo scoprirete leggendo Il fiume si divide di Claudio Bolle, un romanzo fantastico dall’ambientazione storica coinvolgente e accurata, primo volume della trilogia L’Impero d’Acciaio.

Editore: Lettere Animate
Pagine: 420
Prezzo ebook: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 13,90 €
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Sabrina Guaragno, La strega della fonte (La saga di Alaisa, 1)
La giovane Alaisa intraprende un viaggio per realizzare il suo sogno fin da quando era bambina: diventare l’apprendista della famosa Strega della Fonte e imparare la magia. Il mondo delle streghe, tuttavia, è fatto di luci e di ombre: Alaisa dovrà capire di chi fidarsi e, al contrario, da chi difendersi. Un fantasy affascinante, che alterna atmosfere romantiche e cupe, dove la magia può dare vita ai sogni o creare i peggiori incubi.

Editore: Nativi Digitali Edizioni
Pagine: 332
Prezzo ebook: 3,99 €
Prezzo cartaceo: 14,00 €
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Jessica Maccario, L’amore non si arrende (Gli Elementali, 3)

Con L’amore non si arrende, Jessica Maccario conclude la trilogia fantasy Gli Elementali, iniziata con il romanzo Insieme verso la libertà e proseguita con La spada degli Elfi. Ritroviamo dunque i personaggi di questa saga coinvolgente: il giovane Peter, che, superate le sue insicurezze, sta imparando a relazionarsi con gli altri, e la sua amata Lucy; Angelica, che deve misurarsi con nuove difficoltà e con un segreto nascosto dai suoi amici elfi; Clarissa, nella cui vita irrompe un passato sconosciuto. Il bosco e le sue creature magiche celano ancora misteri e avventure tutte da leggere.

Editore: Self
Pagine: 337
Prezzo ebook: 0,99 €
Prezzo cartaceo: 13,00 €
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mercoledì 16 gennaio 2019

Recensione "Volo su Titano" di S. Weinbaum

Recensione "Volo su Titano" di S. Weinbaum

Volo su Titano” è un’antologia contenente undici racconti di fantascienza di Stanley Weinbaum, edita da Fratini Editore nel 2013, nella collana Mellonta Tauta, dedicata alla letteratura pulp. Alcuni di questi racconti sono inediti, altri erano già stati tradotti in italiano ma dispersi in varie antologie, quindi questa è la prima volta in cui sono riuniti in un unico volume. La traduzione è stata affidata a Roberto Chiavini, che ha curato anche altre traduzioni di autori americani degli anni Trenta (sempre con Fratini Editore, ad esempio, ha tradotto i racconti western di Robert E. Howard e quelli horror di Henry S. Whitehead).

I racconti sono stati tutti scritti da Weinbaum negli anni Trenta e pubblicati su riviste di settore, come Wonder Stories o Astounding, negli anni in cui spopolavano le riviste pulp e i racconti di Lovecraft e altri mostri sacri del fantastico. Weinbaum, come stile, originalità e capacità di creare mondi fantastici, non è secondo a nessuno, tanto che venne lodato pure da Azimov e da Lovecraft, sebbene la morte prematura abbia impedito l’esplodere di questa stella nascente. Alcuni racconti infatti sono stati pubblicati postumi, non senza qualche aneddoto.

Il volume è preceduto da un’introduzione del critico Gian Filippo Pizzo e si conclude con una nota di Weinbaum stesso in cui espone la sua opinione sulla fantascienza.

Questi i racconti presenti nel volume:

Volo su Titano (Nome originale: “Flight on Titan”, comparso per la prima volta sulla rivista Astounding, numero 1/1935, non era mai stato pubblicato in Italia): Il racconto d’apertura, uno dei più lunghi e, quindi, meglio sviluppati, è un’avventura spaziale su Titano, gelido satellite di Saturno. Siamo nel 2142, l’anno del collasso della Confederazione del Commercio Planetario, causato da una speculazione sfrenata, una crisi che investe anche Timothy Wick e la moglie Diane, i quali, non sapendo come riuscire a campare decidono di andare su Titano per recuperare delle orchidee di fiamma, delle gemme preziose che, rivendendole, avrebbero fatto guadagnare loro parecchi soldi. Il coraggio e lo spirito d’avventura dei protagonisti, disposti a tutto pur di uscire dalla crisi, si scontrano però con le gelide e inospitali condizioni del satellite, popolato da una razza di nativi che camminano strisciando, dagli alberi frusta (gommosi ed elastici) e da strane creature, come gli uccelli-coltello o le formiche di ghiaccio. Un mondo lontano dalla Terra ma che Weinbaum riesce a ricreare con coerenza, dandone al lettore una rappresentazione quasi scientifica e originale.

Gli occhiali di Pigmalione (Nome originale: “Pygmalion’s Spectacles”, comparso per la prima volta sulla rivista Wonder Stories, numero 6/1935, già edito in Italia ma in una raccolta di racconti di autori vari): una storia che risponde all’interrogativo: Cos’è la realtà? E infatti l’intero racconto si sviluppa attorno alla percezione del reale (e del non reale) di Dan Burke che, complice l’invenzione del professor Ludwig, si ritrova a osservare il mondo tramite degli occhiali speciali, in grado di catapultarlo in un altro mondo, diverso dal proprio, con regole proprie (anche strambe) e personaggi autonomi. Agli occhi del lettore moderno, forse questo racconto può apparire un po’ ingenuo, ma è importante ricordare che fu scritto ottant’anni fa, quando molte invenzioni, oggi utilizzate comunemente, erano lungi dall’arrivare.

Questo racconto ricorda quelli del ciclo di van Manderpootz, con un professore geniale quanto bizzarro e un ingenuo e sognatore studente-cavia, che si innamora di una donna bellissima quanto eterea.

L’isola di Proteo (Nome originale: “Proteus Island” comparso postumo sulla rivista Astounding, numero 8/1936). Un interessante racconto d’azione, ambientato ad Austin Island, un’isola a sud della Nuova Zelanda, che mette in scena una perigliosa avventura vissuta dallo zoologo Alan Carver, venuto a contatto con un mondo di flora e fauna sconosciute, a tratti inquietanti. Alberi diversi l’uno dall’altro, canidi e felini che camminano su due zampe e una fanciulla misteriosa che parla un linguaggio sconosciuto portano l’orgoglioso protagonista a chiedersi se le teorie isolazioniste di Darwin non abbiano generato un paradiso perduto, privo di legami con le altre isole.

Il cerchio di Zero (Nome originale: “The Circle of Zero” comparso postumo per la prima volta sulla rivista Thrilling Wonder Stories, numero 8/1936). Un racconto suddiviso in quattro parti, iscrivibile al ciclo di van Manderpootz come idea e come personaggi presenti, infatti vi compaiono un bislacco scienziato, il vecchio de Neant, e uno studente cavia, Jack Anders, ingenuo e sognatore, ma terribilmente attratto dalle potenzialità offerte dalle idee del professore di psicologia. Sono, queste, idee che frantumano la concezione del tempo di Jack, sprofondandolo in un viaggio mentale in un universo dove non esistono più passato, presente e futuro, ma solo un ciclo che, nella concezione di de Neant, è destinato a ripetersi. Così Jack vede paesaggi immaginari, che richiamano certe fantasticherie lovecraftiane, come Termopilis, la Città della Fine, o la donna Pironiva. Un racconto apprezzabile per la forte componente onirica.

Il grafico (Nome originale: “Graph” comparso postumo per la prima volta sulla rivista Fantasy Magazine, numero 9/1936): racconto breve e dal tono leggero, senza infamia e senza lode, tradotto per la prima volta in Italia da Roberto Chiavini.

L’orlo dell’infinito (Nome originale: “The Brink of Infinity” comparso postumo per la prima volta sulla rivista Thrilling Wonder Stories, numero 12/1936): un racconto più per gli appassionati di matematica e logica, che non per il comune lettore che può annoiarsi in mezzo a quel continuo discutere di formule. C’è un aneddoto dietro la realizzazione di questa storia che, pare sia stata scritta da Weinbaum per esclusivo divertimento della moglie, non per la pubblicazione (in quanto passibile di plagio). Il testo è infatti una ripresentazione dei fatti del racconto The Tenth Question di George Allan England, ma la moglie per errore lo consegnò ai redattori di Thrilling Wonder e finì per essere pubblicato.

Il dittatore (Nome originale: “Revolution of 1950” comparso postumo per la prima volta sulla rivista Amazing, numero 10-11/1938): un racconto lungo (o romanzo breve) che oggi definiremmo distopico, ambientato in un futuro recente (gli anni Sessanta) in cui gli Stati Uniti da democrazia sono diventati una pericolosa tirannia guidata dal presidente Steel Jeffers. Al suo fianco il grifagno e barbuto Segretario di Stato, James Dougherty, l’ammiraglio Southworth e il dottor Vierecke, depositari di un segreto chiave per mantenere salda la politica presidenziale. Spetta al coraggioso e intraprendente tenente Jack Adams, segretamente uno dei patrioti che combattono per la libertà della nazione, imbastire un piano per sbarazzarsi della tirannia e tornare a essere la gloriosa repubblica americana.
Un’avventura dal ritmo incalzante, in cui Weinbaum non solo avverte sulle conseguenze di un accentramento di poteri (in un’epoca, gli anni Trenta, in cui molte nazioni stavano sprofondando nel totalitarismo), ma ci ricorda che con la devozione alla causa e molto buon senso anche le più impervie difficoltà possono essere superate.

Segue il ciclo dello scienziato pazzo Haskel van Manderpootz (un mad doctor che, però, nell’ottica di Weinbaum non è cattivo bensì eccentrico, un po’ strambo), che ricorda, agli appassionati del genere, il Doc dei film “Ritorno al Futuro”, un simpatico scienziato tronfio ideatore di genialità usate in maniera dannosa e imprevedibile. In ogni racconto, narrato in prima persona dal protagonista, Dixon Wells (rampollo della N. J. Wells Corporation, Ingegneri Straordinari, perennemente in ritardo), assistiamo a uno sconvolgente esperimento messo in atto dal professor van Manderpootz, che crea invenzioni, a sentir lui, degne di essere ricordate negli annali, come il suo ipotevisore, che mostra cosa sarebbe successo se avessimo fatto scelte diverse, oppure il suo idealizzatore, che mostra i pensieri ideali di chi lo prova, o infine il rilevatore di propensione individuale, che permette a chi lo indossa di adottare il punto di vista di un altro. Racconti leggeri, in cui, tra inorgoglite dichiarazioni di sapienza del professore e le sventurate avventure di Dixon, che si ritrova sempre a innamorarsi della ragazza sbagliata, il lieto fine è garantito.

Nello specifico, i tre racconti sono:
1) I mondi del se (Nome originale: “The Worlds of If” comparso per la prima volta sulla rivista Wonder Stories, numero 8/1935)
2) L’ideale (Nome originale: “The Ideal” comparso per la prima volta sulla rivista Wonder Stories, numero 9/1935)
3) Il punto di vista (Nome originale: “The Point of View” comparso postumo per la prima volta sulla rivista Wonder Stories, numero 1/1936): prima traduzione italiana, da parte di Roberto Chiavini, che ha spinto i curatori a inserire anche i due precedenti, già noti in Italia, per avere la trilogia raccolta in un solo volume.

Infine Il verde bagliore della morte (Nome originale: “Green Glow of Death” comparso per la prima volta sulla rivista Crack Detective and Mystery Stories, numero 7/1957): a differenza degli altri, questo non è un racconto di fantascienza bensì un giallo, in cui l’assicuratore Bill Ketchall si ritrova a indagare sul furto di uno smeraldo per conto della propria compagnia. Uno sviluppo un po’ ingenuo e scontato ma apprezzabile il tentativo di cimentarsi con un genere diverso.

In appendice un extra di Weinbaum stesso:

Io e la fantascienza (in originale: An Autobiographical Sketch of Stanley G. Weinbaum): un articolo apparso su Fantasy Magazine nel giugno 1935 in cui l’autore espone il proprio punto di vista sulla fantascienza. Secondo Weinbaum, la fantascienza non ha limiti (a differenza delle storie d’amore o western): “può criticare condizioni sociali, morali, tecnologiche, politiche o intellettuali”, “è un’arma per scrittori intelligenti”. Lui, la sua, di certo l’ha usata per regalarci pagine indimenticabili.

Considerazioni:

Lo stile di Weinbaum è fresco, semplice, diretto, molto americano, alla Hemingway. Non si perde in discorsi complicati (tranne nei pomposi deliri del professor van Manderpootz, ma questi sono ben studiati per dare spessore al simpatico personaggio!) o in paroloni assurdi, preferendo un linguaggio più concreto. L’azione, la concitazione del ritmo, il senso dell’avventura, del fantastico e del meraviglioso sono preferiti rispetto alla psicologia del personaggi (molto semplice, in verità) o a qualsiasi tentativo di introspezione. C’è una dicotomia piuttosto marcata tra personaggi postivi (eroici o vinti) e personaggi negativi, ossia i cattivi. La traduzione è buona e il testo è scorrevole.

L’antologia “Volo su Titano” offre un bell’esempio di come gli scrittori americani degli anni Trenta intendessero la fantascienza, non necessariamente e non soltanto viaggi spaziali ma anche la capacità di creare mondi fantastici, diversi e lontani dall’ordinario, evasioni mentali, futuri ipotetici, invenzioni imprevedibili in grado di scardinare l’equilibrato vivere di ogni giorno. Certo, al lettore moderno, abituato (e forse esasperato) dall’eccessiva invasività della tecnologia, alcune “invenzioni” forse non sembreranno tali, e anche alcune idee narrative appariranno ingenue, forse superate da scrittori Novecenteschi o del nuovi millennio, ma è importante ricordare che questi racconti furono scritti negli anni Trenta, quando non soltanto la tecnologia non era quella di oggi, ma anche la stessa concezione di fantascienza si stava formando (per non parlare della letteratura di evasione). 

Fatta questa premessa, risultano apprezzabili i tentativi di Weinbaum di ritagliarsi il proprio spazio in un momento di grande affollamento di scrittori (americani) che stavano virando, o emergendo, nel settore fantastico. Con uno stile fresco e curato, parole semplici ma ben scelte, il giovane scrittore riesce a regalare al lettore viaggi gratuiti in altri mondi, sia l’inospitale satellite di Saturno, siano le isole dell’Oceania o gli universi atemporali del vecchio de Neant. Questo senza considerare l’interesse nel leggere come un autore degli anni Trenta immaginava il suo futuro, ovvero il nostro presente.

Per avere una copia del libro si può scrivere a fratinieditore@gmail.com