giovedì 30 aprile 2020

Segnalazione "Il lasciato IV. La fiamma del corvo" di Stefano Caruso

Segnalazione "Il lasciato IV" di Stefano Caruso

Bentrovati, lettori. Oggi vi segnalo un'importante uscita, il quarto attesissimo volume della saga di Stefano Caruso "Il lascito", già ospitato sul blog: La fiamma del corvo.

Titolo: Il Lascito IV: La Fiamma del Corvo 
Autore: Stefano Caruso 
Contatti Autore: Calvin_Idol (Instagram), Stefano Caruso – Protowrite (Facebook) 
Editore: Self-Published (mia etichetta indipendente Protowrite) 
Genere: Dark Fantasy 
Uscita: 29/04/2020 
Prezzo: 4€ ebook 
Link Amazon Kindle.

Sinossi: 
Gli eroi muoiono. 
Oltremare, una terra medievaleggiante sconvolta dalla guerra civile dove magia tecnologia sono in contrapposizione, dove gli umani vengono ibridati con uno speciale minerale per creare gli arswyd, macchine da guerra in grado di ribaltare le sorti di interi popoli. 
La minaccia più grande che Oltremare abbia mai affrontato sta per essere risvegliata e non c'è nessuno pronto ad affrontarla. 
Rogh, il principe dei ribelli dovrà affrontare un'impresa senza speranza e dovrà prendere delle decisioni che lo cambieranno per sempre. 
Kahyra e Cento affronteranno i propri demoni e il proprio passato, sperando di non commettere più gli stessi errori. 
Corvo dovrà uscire allo scoperto e mostrare ciò di cui è capace ai suoi lord. 
L'arswyd Gareth, inviato lontano da Oltremare per una missione segreta, dovrà affrontare nuove minacce e pericoli in una terra sconosciuta: l'impero Dornic. 
In pochi vedranno la fine dell'estate. 

domenica 26 aprile 2020

Recensione di "Nicolas Grimm. Caccia all'esule" di Fabrizio Fortino

Recensione di "Nicolas Grimm. Caccia all'esule" di Fabrizio Fortino

Bentrovati, lettori. Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto di recente: "Nicolas Grimm. Caccia all'esule", di Fabrizio Fortino (Dark Zone Edizioni), già segnalato in passato il blog. Si tratta di un'investigazione che si svolge in un'Inghilterra alternativa del Diciannovesimo Secolo, rivisitata in chiave steampunk.

Devo dire che è stata una lettura piacevole e veloce, di cui ho apprezzato l'ambientazione, il ritmo e lo stile pulito e curato. L'ambientazione è il punto di forza del romanzo, intesa come mondo che l'autore è riuscito a creare: siamo in Inghilterra, sì, però non quella che conosciamo noi. Questa è un'Inghilterra Ottocentesca in cui scienza e tecnologia sono progredite a livelli elevati, quasi fantascientifici, con qualche componente esoterica. Una commistione affascinante, che funziona, soprattutto perché non è mai pesante: il lettore ha tutto il tempo di entrare nel mondo in cui si muovono i personaggi, che gli viene svelato pian piano, senza eccessi di descrizioni o particolari, cosa che ho apprezzato molto.

Il ritmo è davvero entusiasmante. All'inizio seguiamo due personaggi principali: Francis Barret Browning, sorvegliante del Dipartimento di Sicurezza Interna, un "agente segreto", diciamo così, molto inglese, che raramente si scompone, pensa al suo dovere prima di tutto, equipaggiato con macchine, attrezzature, persino ibridi! Il nostro Francis si ritrova impelagato in un'indagine particolare, che segnerà in maniera decisiva il suo destino, coadiuvato da due personaggi decisamente originali: Grammith e MIA (Marionetta Ibrida Antiaggressione), di cui vorrei parlarvi, ma così facendo rischierei di svelare troppo. Invece, come già detto, questo è un romanzo che si svela piano piano, e così deve essere per apprezzarlo a pieno.

L'altra trama riguarda il secondo protagonista, che dà il nome al libro: Nicolas Grimm, giovane e talentuoso bioingegnere, un ragazzo che soffre ancora per la perdita del padre, su cui aleggia un alone di mistero. Ho apprezzato che si tratti di un personaggio talentuoso e dotato, senza che però questo sfoci in una super celebrazione, come spesso c'è il rischio avvenga con i protagonisti troppo brevi. Anzi, Nicolas è un po' imbranato e naif, in certe situazioni, però possiede la curiosità, uno spirito avventuroso che lo portano a non demordere mai e a ingegnarsi per risolvere anche le situazioni più impossibili. Cosa che avverrà spesso, dato che le avventure dei nostri eroi sono molto rocambolesche.

Lo stile, concludendo, è pulito e ben curato, segno di un attento lavoro sul testo, non solo a livello narrativo, anche formale.

Immagino che le avventure di Nicolas Grimm non finiscano qua, come fa intuire il doppio titolo (della saga e del libro), ma ciò non toglie gusto e divertimento all'avventura, in cui l'indagine giunge comunque a compimento. Se seguiranno altri volumi, ce li godremo con lo stesso spirito curioso e indagatore di Nicolas!

Il romanzo "Caccia all'esule" è disponibile su tutti gli store di libri e ebook e sul sito Dark Zone.


mercoledì 22 aprile 2020

Contest fotografico #IoLeggoNPS

Contest fotografico #IoLeggoNPS

Buongiorno, amici lettori. Oggi vi segnalo il contest fotografico promosso, per il secondo anno, dall'associazione culturale "Nati per scrivere": partecipare è facile e gratuito e permette di vincere una borsa di libri! Scoprite come.


L'associazione Nati per scrivere il contest fotografico gratuito #IoLeggoNPS, per premiare e fidelizzare i lettori del proprio marchio editoriale NPS Edizioni!

Per partecipare, è necessario postare una propria fotografia, insieme a un libro CARTACEO di NPS Edizioni. Fotografie con ebook non saranno accettate in gara.

Le fotografie possono essere allegre, simpatiche, divertenti, bizzarre, originali, purché siano inedite, scattate per l'occasione, e non fotomontaggi!

Non esistono limiti al numero di fotografie che un utente può postare.

Come postarle?
Le fotografie possono essere postate:
- su Instagram, taggando l'associazione @natiperscrivere e inserendo il tag #IoLeggoNPS
Profilo IG di Nati per scrivere: https://www.instagram.com/natiperscrivere/

- oppure possono essere postate su questa pagina evento di Facebook, taggando NPSedizioni e inserendo il tag #IoLeggoNPS

L'uso del tag #ioLeggoNPS è obbligatorio, ai fini della partecipazione. 

Scadenza: 30 luglio 2020.

Nel mese di agosto il consiglio di NPS sceglierà una rosa di fotografie finaliste, i cui titolari saranno invitati a partecipare alla cerimonia di premiazione, che si terrà domenica 30 agosto al Real Collegio di Lucca, durante il festival Lucca Città di Carta 2020! 


Il vincitore riceverà in premio una borsa piena di libri, dal valore minimo di 50 euro.

Il giudizio della giuria è insindacabile.
I finalisti sono tenuti a partecipare alla cerimonia di premiazione, al fine di ricevere i premi. Qualora non possano presenziare, possono inviare un delegato a sostituirli. In caso di assenza di vincitore e delegato, i premi saranno inviati via corriere, con spedizione a carico del vincitore.

Nel caso in cui, a causa dell'emergenza sanitaria in corso, il festival Lucca CDC non dovesse tenersi, i premi saranno spediti al vincitore a carico dell'associazione.

Buona partecipazione a tutti! Sorprendeteci con i vostri scatti! 

mercoledì 8 aprile 2020

"Lucca Città di Carta" slitta ad agosto 2020

“LUCCA CITTA’ DI CARTA” SI SPOSTA AL 28, 29, 30 AGOSTO SEMPRE AL REAL COLLEGIO

GLI ORGANIZZATORI: “NON MOLLIAMO, SERVE SPERANZA PER LA CULTURA E PER TUTTI NOI”
“È stato un mese difficilissimo: accanto alle notizie dei morti e dei malati, alcuni anche a noi vicini, abbiamo visto vanificare il lavoro di un anno intero e abbiamo perso completamente i primi investimenti fatti sul festival, ma non vogliamo mollare, non vogliamo annullare, anche per l’incoraggiamento che ogni giorno ci arriva da tutti quelli che, nei mesi, sono diventati “gli abitanti” della nostra Lucca Città di Carta e sono tanti”.
Così Alessio Del Debbio e Romina Lombardi, insieme a tutto il team delle Associazioni Nati per Scrivere e L’Ordinario, annunciano lo spostamento della prima edizione del Festival Lucca Città di Carta al 28, 29 e 30 agosto sempre al Real Collegio (l’evento era in programmazione dal 24 al 26 aprile), ovviamente fine dell’emergenza sanitaria permettendo. 

“Ripensare oltre 120 eventi non è un’impresa facile – spiegano gli organizzatori -  così come non è stato semplice trovare una data utile in mezzo a eventi già spostati e ad altri inseriti nella normale programmazione autunnale. Ma la fine dell’estate, che speriamo in realtà coincida con l’inizio di una nuova stagione per tutti noi, ci è sembrata una data-simbolo, un modo per rendere il Festival una festa inaugurale, una ricongiunzione, uno dei primi momenti, speriamo, per stare di nuovo insieme. Chiaramente siamo in balia degli sviluppi, imprevedibili al momento, del virus e delle varie fasi di ripartenza, ma noi, almeno fino a fine giugno, lavoreremo con entusiasmo e passione affinché il festival ad agosto si faccia”.


In previsione delle nuove date, il Festival cambia leggermente abito ma non spirito. Si prospetta, visto il periodo, anche un’apertura serale con accorciamento di quella mattutina, eccetto la domenica. Sarà mantenuta la trasversalità dei temi e degli incontri, che fin da subito ha caratterizzato la manifestazione, e l’area riservata alla storia e all’arte della carta resterà una delle due anime del festival. Proprio in questi giorni, inoltre, sulla Pagina Facebook del festival è partita l’iniziativa ‘Destinazione… Lucca Città di Carta’, video interviste a distanza agli ospiti e partner dell’evento, curate dal presentatore ufficiale della manifestazione Christian Dallari e da tutto lo staff. Un modo per far conoscere meglio l’iniziativa e cominciare, in questo momento di distanza, un viaggio virtuale di avvicinamento al Festival. Anche con il cambio data, che non coincide con il periodo scolastico, l’organizzazione proporrà comunque dei contenuti di importanza etica e sociale per ragazzi e porta avanti il Premio Ordinario Scuole, la cui data di scadenza per presentare gli elaborati è stata prolungata al 30 giugno. 

“In questo periodo ci sono arrivate mail che ci hanno davvero emozionato, mail di professoresse e professori che ci chiedono di non annullare il Premio perché, insieme ai propri alunni, anche da casa, stanno lavorando con impegno e dedizione sul tema e ci tengono molto a partecipare. Sono segnali importanti, che ci dicono che non possiamo mollare, come si fa? – raccontano ancora gli organizzatori – Non finiremo mai di ringraziare le persone, i partner, in primis il Real Collegio, che ogni giorno ci chiamano e ci confermano la loro voglia di esserci. Speriamo che arrivino degli aiuti, anche dalle istituzioni (al momento bloccati per via della situazione nazionale) o da sponsor privati, per poter davvero realizzare la nostra festa estiva della cultura. Perché senza la cultura, e lo abbiamo visto nei numerosi video “dalla quarantena” di gente comune e personaggi famosi,  non si riesce a vivere, e  neanche a sopravvivere. Cogliamo l’occasione per augurare una Buona Pasqua a tutti, a tutto il mondo, chissà che questa volta, la fine dell’emergenza, non ci trovi davvero tutti uniti in un’unica direzione: il bene comune”. 

Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito ufficiale o chiamare il numero 347/1917818. 

martedì 7 aprile 2020

Recensione "Memorie dal buio. La bestia" di Elisa Pagliarini

Recensione "Memorie dal buio. La bestia" di Elisa Pagliarini

In questi giorni di quarantena, recupero un po' di recensioni che avevo in mente da...lla scorsa estate, ahimè! Il tempo è sempre poco e anche adesso, lavorando da casa, finisce per mancare, ma almeno un articolo a settimana, dedicato ai libri che mi sono piaciuti, voglio dedicarlo.

Ecco quindi "Memorie dal buio. La bestia", romanzo di genere fantastico di Elisa Pagliarini (Dark Zone Edizioni). Quando è uscito questo libro, ho letto subito la trama, incuriosito da tutto ciò che riguarda mutaforma e creature fantastiche, e mi è balzata all'occhio una cosa. Vi incollo la quarta di copertina, così potete leggerla anche voi.
Milano, 1792.L’estate nella campagna intorno alla città risuona dei canti e delle risate dei bambini.Ma dall’ombra emerge una Bestia, una creatura atavica assetata di sangue, che li prende uno per uno e li divora.Così, in un mondo già proiettato verso il progresso illuminista, un nemico ancestrale tenta di artigliare il raziocinio e riportarlo nel pieno dell’oscurità superstiziosa dei Secoli Bui.Toccherà alla giovane Cécile e all’astuto nonno Draco fronteggiare questo Male primitivo e tentare di fermarlo.Ispirato a una storia vera, La Bestia è un romanzo che attraversa vari generi – dal fantastico allo storico al paranormale – per raccontare una nuova e affascinante versione delle insolute vicende che funestarono la provincia milanese sul finire del Settecento.Fu un’estate di sangue e di orrore, di violenza e paura. Fu l’estate della Bestia.

Ok, se siete appassionati di storie e leggende locali, in particolare relative ai lupi, avrete riconosciuto certamente la storia della fiera bestia del milanese, una storia documentata negli archivi, che ha sconvolto la campagna milanese nell'estate del 1792.

Conoscevo la leggenda per averla letta nel libro "Storia dei licantropi", di Luca Barbieri (Odoya Edizioni), e mi aveva affascinato fin dall'inizio. Oltre tutto, proprio l'anno scorso, ho scritto un racconto ispirato a questa storia ("La fiera bestia del milanese", confluito nell'antologia "Bestie d'Italia - volume 2"), per cui sapere che qualcuno aveva scritto un romanzo sull'argomento mi ha spinto ad acquistare e a leggerlo. Ed è stata proprio una bella lettura.

Il romanzo è corposo, ma non si sente affatto il peso delle pagine, complice una scrittura curata, a tratti raffinata, e sempre attenta al linguaggio, e un avvicendarsi di vicende affascinanti, impreziosite dai personaggi creati dall'autrice. La protagonista è una ragazza e, per fortuna, una ragazza simpatica, in gamba, una di quelle che si merita di essere la protagonista, senza essere pompata a dismisura: a volte ingenua, nel suo agire, molto dotta e sapiente, attenta, di mentalità aperta (anche troppo, per l'epoca). Cecile riesce a strappare molti sorrisi, soprattutto nel suo approccio con gli uomini.

La trama è misteriosa, si dipana piano piano, svelando l'enigma che sta dietro questi attacchi, condotti da una bestia (La Bestia!) terribile e spietata. Ma tale Bestia non è certo l'unica creatura sovrannaturale che si annida nei dintorni, ce ne sono altre, con le loro pulsioni, i loro appetiti, i loro desideri, e Cecile dovrà confrontarsi con loro, e con segreti di famiglia che il nonno troppo a lungo le ha taciuto.

Come si evince leggendo, il romanzo si inserisce all'interno di un mondo fantastico creato dall'autrice, ma i riferimenti ad altre opere sono minimi e non costituiscono nel complesso un ostacolo alla lettura del libro, che rimane autonomo. Permane, forse, alla fine la curiosità di sapere qualcosa di più su Draco (non Malfoy!) e sul suo misterioso fratello.

Nel complesso, quindi, una lettura piacevole, scorrevole e ben curata, abbellita dalla copertina di Livia De Simone, che ha colto l'ombra della Bestia in uno dei rari momenti in cui è lasciata intravedere, proprio così, tra i boschi, alle porte del villaggio. Spetta a Cecile il compito di tenere gli abitanti al sicuro, anche se poi tutta quella simpatia il popolino non suscita, soprattutto verso di lei e di suo nonno, ma questo non le impedirà di prendere le decisioni giuste, quelle prese col cuore.

"Memorie dal buio. La bestia" di Elisa Pagliarini, disponibile su tutti gli store di libri e ebook (Amazon) e sul sito Dark Zone Edizioni. 

domenica 5 aprile 2020

Recensione "Il sommo incantatore" di Francesco Zamboni

Recensione "Il sommo incantatore" di Francesco Zamboni

Bentrovati, amici lettori. Cosa state leggendo in questo periodo di reclusione? Fantasy, spero, a gogò! Io oggi vi consiglio l'ultima uscita della Dark Zone Edizioni: "Il sommo incantatore", di Francesco Zamboni, che vi terrà incollati alle pagine, precipitandovi in un'avventura davvero appassionante, e anche istruttiva, sotto alcuni aspetti.

Intanto vi lascio la trama che, come potete leggere, già è molto stuzzicante e ci invita a saperne di più.


Quarta di copertina: Per Joras, sedici anni, l’incanto è una cosa seria. Il suo sogno è quello di diventare il nuovo Sommo Incanta­tore della città di Nidlun, ma le ambizioni, si sa, ri­chiedono sacrificio. Tra duri allenamenti e duelli dall’alto tasso esplosivo, nulla sembra poterlo disto­gliere dai suoi intenti. La routine si spezza però quando una delegazione di maghi raggiunge la città. È la prima volta che due arti così diverse come Incanto e Magia si incontrano e la tensione è quasi palpabile nell’aria.
La situazione precipita quando Joras viene aggredito da un individuo misterioso, proprio mentre un mago subisce la stessa sorte nel punto opposto della città. Qualcuno sembra tramare per fare in modo che le due fazioni entrino in conflitto e Joras vuole evitarlo a ogni costo. Ma forse le sue sole forze potrebbero non bastare. Servono alleati per smascherare il complotto, ma ora a Nidlun non ci si può fidare di nessuno …

La prima cosa che ho amato del romanzo è stato il protagonista: Joras, che ha tutti gli elementi per essere uno dei miei personaggi preferiti. Di eroico non ha niente (quantomeno all'apparenza, precisiamo!) o comunque non vuole esserlo, non ci tiene a essere al centro dell'attenzione, e non ama neppure la compagnia, essendo molto introverso, e sempre in rivalità con altri soggetti più aperti e solari. Insomma, è un po' orso, come molti adolescenti, e in questo sta il suo fascino. Anche perché Joras sarà sì chiuso in sé, ma approfitta di questa solitudine che si è creato attorno per dedicarsi ai suoi studi, con l'ambizione di essere il sommo incantatore. Studi che, pian piano, gli permettono di ottenere risultati.

Anche se, più che risultati, addosso gli piovono grane e disgrazie, una dietro l'altra. E questo è il secondo elemento di forza del romanzo: un ritmo veloce, che non annoia. La sorpresa, il colpo di scena, il bivio da prendere, sono sempre dietro a ogni pagina, e siamo davvero portati a sfogliare, a divorare una storia che scivola veloce verso l'adrenalinico finale, nonostante la consistenza del volume.

Ultimo elemento, di non poco conto, l'ambientazione, anzi oserei dire l'atmosfera, che riprende l'incanto delle terre orientali, riempiendole di magia, mistero, ma anche di valori eterni, come l'amicizia, la voglia di scoprire il mondo, la crescita (che è sia individuale, personale, che collettiva). Un romanzo che è anche un viaggio di formazione, adatto sia ai giovani lettori (direi dalle scuole medie in su) che agli adulti. Perché tutti siamo Joras, ogni tanto, quando il mondo ci delude e ci dà contro e ci creiamo il nostro personale, magico, mondo privato! ;)

Concludo infine sottolineando che si tratta di un volume autoconclusivo, che si può leggere senza aver letto altro. Il finale è chiuso il giusto, poiché conclude questa avventura, lasciando spazio a nuovi misteri, per altre storie future.

Da menzionare la splendida copertina a cura dell'illustratore Antonello Venditti!

"Il sommo incantatore", di Francesco Zamboni (DZ Edizioni), è disponibile su tutti gli store di libri e ebook e sul sito della Dark Zone. Buona lettura!