martedì 29 marzo 2016

Novità Sad Dog Project

NOVITA' SAD DOG PROJECT

Oggi voglio presentarvi alcune novità del progetto Sad Dog, già ospitato qua sul blog "I mondi fantastici" a dicembre. Per chi non lo conoscesse, vi rimando al loro sito. Si tratta di un collettivo di scrittori che ha come scopo proporre dei racconti di narrativa di genere (fantastici, horror, thriller ecc) di alta qualità, fruibili sia in digitale che in cartaceo. Dopo le prime quattro uscite del 2015, e "Il profeta" di Giuseppe Monea (intervistato pure qua sul blog), ecco che la primavera ha portato quattro interessanti novità in casa Sad Dog! Andiamo con ordine!

DUE NUOVI RACCONTI: "48 ORE: VINCENT" di Luigi Settimini e "TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO" di Diego Tonini.

Titolo: 48 ore: Vincent
Autore: Luigi Settimini
Editore: Sad Dog Project
Genere: racconto
Formato: digitale e cartaceo
Prezzo: 0,99 euro (digitale), gratis (per Kindle Unlimited), 3,69 euro (cartaceo)
Disponibile su Amazon.
Link acquisto.
Trama: Una storia ai confini della realtà che vi farà riflettere. Immaginate che vi comunichino il momento esatto in cui morirete. Non come o dove, ma solo quando.Come affrontereste il resto della vostra vita? E se vi dicessero che tale momento arriverà dopo sole quarantotto ore, sareste in grado di trascorrere con lucidità il tempo che vi rimane? Sapreste impiegarlo nel modo migliore? Questo è quello che accade a Vincent.
 

***

Titolo: Trattamento di fine rapporto
Autore: Diego Tonini
Editore: Sad Dog Project
Genere: racconto
Pagine: 78
Formato:  digitale e cartaceo
Prezzo: 0,99 euro (digitale), gratis (per Kindle Unlimited), 3,49 euro (cartaceo)
Disponibile su Amazon.
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Trama: Jack è un ribelle, non tollera che qualcuno lo obblighi a soffrire rinchiuso in ufficio dalle otto alle diciotto cinque giorni a settimana, quella non è vita, è una prigione legalizzata... ma è anche bravo in quello che fa, le aziende lo corteggiano e il bisogno di soldi lo porta spesso a dover scendere a compromessi con i suoi desideri, anche se a ogni nuovo impiego la voglia di scappare cresce sempre di più fino a diventare insostenibile. Questa volta però sembra diverso: un nuovo lavoro, un capo gentile, colleghi simpatici, una receptionist bella da mozzare il fiato... Sembra tutto perfetto e per la prima volta Jack si sente appagato, arriva perfino ad amare quello che fa, a sentirsi parte di quel gran meccanismo che ha sempre combattuto con tutte le sue forze. Ma il mondo del lavoro è una guerra, e il marcio si nasconde proprio dove tutto sembra essere più luccicante... Ma non è solo una questione di soldi, Jack dovrà lottare per la sua vita, oltre che per ottenere il giusto Trattamento di Fine Rapporto.

A breve inoltre (aprile 2016) uscirà il nuovo racconto di Lorenzo Sartori, già autore di "Home run" per Sad Dog. "Sonata Per Violino" sarà un racconto onirico e inquietante, ambientato tra Milano e gli Appennini. Per ora abbiamo soltanto la cover. Bella, eh?


La terza novità riguarda la divisione delle collane di Sad Dog, che adesso si compongono di "Short dogs", per i racconti brevi, e di "Wolf pack" per le antologie. Inaugura questa collana "Fughe" di Mario Pacchiarotti.

Titolo: Fughe
Autore: Mario Pacchiarotti
Editore: Sad Dog Project
Genere: Antologia di racconti
Formato: digitale e cartaceo
Prezzo
Disponibile su Amazon.
Link per acquisto

Trama: Quattordici racconti in totale, alcuni dei quali già pubblicati in varia forma, sia con editori che come indie, altri del tutto inediti. L’ambientazione fantastica viene sfruttata per giocare con le situazioni, spesso ribaltandole, coinvolgendo il lettore nella ricerca di risposte a domande complesse. L’ironia è una nota costante nella maggior parte di queste storie anche se in alcune si abbandona la leggerezza per affrontare temi più impegnativi. Il sorriso allora tende a farsi amaro, nonostante un’eco canzonatoria rimanga comunque percettibile. Tutto gira intorno ai difetti dell’uomo: razzismo, odio, passioni carnali, guerre, avidità e sfruttamento, egocentrismo. Per ogni situazione, per ogni racconto, un piccolo stralcio di fantastico viene creato solo per accogliere una storia, per creare una situazione da raccontare. Porre domande fuori dagli schemi, immaginare situazioni diverse da quelle che affrontiamo tutti i giorni, mettersi nei panni degli altri, sono tutti passi imprescindibile per la ricerca di qualsiasi risposta. Specialmente di quelle che coinvolgono l’animo umano e le sue mille sfaccettature.

I racconti contenuti nella raccolta:

Come ai vecchi tempi - Il figlio di Dio torna tra noi per una nuova missione di salvezza. Nasce in una favela brasiliana e conduce una folla oceanica… L’epilogo fornisce spunti di riflessione. 
 
Teutovirus - Uno scienziato fa una scoperta di grande importanza ma, spinto da un certo razzismo paternalista, decide di utilizzare questa conoscenza per cambiare i “cittadini inferiori”. Le cose non andranno come pianificato.

Dente per dente - In un futuro inquietante la punizione per i reati contro la persona assume, grazie alla tecnologia, la forma del contrappasso. La realtà quotidiana rende però alquanto difficile considerare questa una forma di giustizia perfetta.

Cena Vegana - Commesso viaggiatore con la passione per la gastronomia insegue nuovi sapori, esperienze nuove. Avrà forse più di quel che sperava.

La soluzione - Un manipolo di soldati super specializzati utilizza una nuova arma per sgominare gli avversari definitivamente. Nessuna passione, nessun pentimento nel dare la morte. Ma il sapore della vittoria sarà duraturo?

La valigia color ciclamino - Una strana valigia viene abbandonata su un aereo di linea. Una bomba? Semplice dimenticanza? Le caratteristiche dello strano bagaglio sono tali da innescare una progressione senza senso.

Acqua su Marte - Gli uomini finalmente sbarcano su Marte. Sarà quindi svelato il mistero sulla presunta presenza di acqua. La missione avrà un successo inaspettato.

Macellai - A volte la fede cieca nei propri principi ci porta a tradirli nella sostanza anche se apparentemente li seguiamo alla lettera nella forma. Il conflitto tra vegani e carnivori viene portato in questa piccola distopia alla sua estrema conseguenza.

La preda perfetta - L’uomo è spesso un predatore nei confronti delle femmine della sua specie. Questa passione può risultare tuttavia piuttosto pericolosa.

Il cacciatore - Le forze della natura si risvegliano di fronte all’ennesimo affronto dell’uomo.

Inshallah - Oggi tocca a noi affrontare con l’accoglienza una migrazione di proporzioni bibliche. Chissà che il futuro non ci riservi qualcosa di diverso?

Paleocoder - Siamo in un futuro dove programmare è un’arte dimenticata e riservata a pochi eletti, i Paleocoder, mentre i lavori più infimi nei data center vengono svolti da subumani appositamente creati. Ironia, sprazzi di futuro e puro gioco narrativo.

Madre Terra - Viaggiare tra le stelle è possibile, dei portali ci consentono di viaggiare istantaneamente tra i mondi, ma solo se pesiamo meno di quaranta chili.

La Strada - Un uomo, preso nei suoi pensieri, dimentica di uscire dall’autostrada e si trova imprigionato in un viaggio apparentemente senza fine. 

sabato 26 marzo 2016

Dentro un libro: "Una canzone all'improvviso" di Elena Covani

DENTRO UN LIBRO: "Una canzone all'improvviso" di Elena Covani

Nuova rubrica del blog, in cui entriamo dentro i libri per mettere insieme tutte le citazioni di libri, film e canzoni presenti. Iniziamo con "Una canzone all'improvviso", la commedia romantica di Elena Covani con protagonista Cassandra, una trentenne pasticciona, fiera della sua indipendente vita da single che si imbatte in un uomo affascinante, costretta dai propri sentimenti a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto. "Una canzone all'improvviso" è un romanzo divertente e molto piacevole da leggere, anche per il pubblico maschile, ed è ricco di citazioni di canzoni, che accompagnano Cassandra nelle sue giornate. Cuffie pronte, musica via!

Vivo sola con il mio gatto Gaspare [...] Ormai è quasi cieco, anche se lui non lo vuol far sapere. Mi piace pensare che sia tutta una messa in scena per depistarmi e che quando me ne vado al lavoro organizzi in segreto grandi festini con gli altri castrati della zona al ritmo di "We are family".

Uscii dal negozio ed esattamente in quel momento gli altoparlanti della strada stavano passando "Ricomincio da qui". Non è mai stato possibile per me ignorare questi segni del destino e sulle note di Malika Ayane rientrai nel negozio e chiesi di essere assunta come commessa.

Non sono proprio un tipo da televisione, preferisco di gran lunga leggere, ascoltare musica o navigare in internet, ma come ogni ossessiva compulsiva ho i miei programmi preferiti, durante i quali a nessuno è concesso disturbare, neanche a qualcuno in fin di vita. Negli anni Ottanta c'era Kiss me Licia, negli anni Novanta E.R. Medici in prima linea, adesso C.S.I, la scena del crimine.


Istintivamente accendo la radio e comincia "Bohemian rhapsody" dei Queen, Freddy cantando mi ricorda una cosa che non ho ancora fatto in tutto il giorno e che potrebbe costarmi molto caro: cavolo, devo chiamare mia madre. Prendo il cellulare digitando la chiamata rapida numero tre e la voce perennemente allarmata di mia madre mi risponde al secondo squillo.

Arrivo al lavoro, apro la serranda e accendo la radio: "I gotta feeling" dei Black Eyed Peas, qualcosa di giusto per darmi la carica. Comincio a sculettare tra le tisane diuretiche e gli integratori alimentari quando, nel bel mezzo del ritornello che stavo cantando con un tubo di balsamo alle erbe come mircofono, mi accorgo che qualcuno è entrato in negozio. Ops. Cominciamo bene la mattinata.

La serata con Stella e le altre non mi sembra più così male dopo la giornata di oggi, devo solo trovare qualcosa da mettere. Monto in macchina e la radio, amica fedele, passa "Stuck in a moment" degli U2: "It's just a moment, this time will pass...". Giusto, è solo un momento, poi passa tutto. Magicamente mi ritorna il sorriso.


Caffè, bagno, Gaspare, eccetera eccetera, tutto regolare. Monto in macchina e stamani la radio mi regala una perla: "Satellite of love", Lou Red. Con il cuore leggero arrivo a lavoro e comincio la solita trafila di sistemazioni.

E' fantastico stare in negozio con questa pace, è spuntato un po' di sole quindi tanta gente si sarà riversata sulle spiagge piuttosto che venire a cuocere in centro e, come a sottolineare i miei pensieri, alla radio cominciano le note di "Vamos a la playa".

La radio passa "You are just too good to be true". La prima cosa positiva è che sono riuscita a non fare alcun danno; la seconda è che in effetti è veramente bello. La terza è che il suo modo di invitarmi stasera è stato veramente intrigante e originale, quindi non ho più dubbi e neanche scuse. Mi metto a cercare spasmodicamente il cellulare. 

Marco, Stella e Margherita non gli fanno neanche finire la frase che sono già seduti, mentre io mi incammino con molta cautela lungo il bordo della piscina fino a un tavolo a ridosso del piccolo palco, dove una band sta suonando e una ragazza canta "Summertime".


Cantando a squarciagola una vecchissima versione di "Because the night" penso al fatto che oggi dovrò passare la giornata al telefono, ripetendo almeno quattro volte la stessa versione della serata.

Attacco il telefono con un sorriso ebete, ringraziando il cielo che non sia stata una videochiamata, mi avvicino allo stereo camminando su nuvolette rosa e azzurre mentre sopra la mia testa piccoli pony e stelline luccicanti volteggiano insieme. Premo play e, mentre le note di un vecchio album di Franco Battiato fanno svolazzare come impazzite le farfalle nel mio stomaco, sul divano la mia vecchia copia di "I fiori del male" è aperto alla pagina della poesia "Il gatto".
Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;
trattieni le unghie della zampa,
e lasciami sprofondare nei tuoi begli occhi striati
di metallo e d'agata.
Quando le dita indugiano ad accarezzare
la tua testa e il dorso elastico
e la mano s'inebria del piacere di palpare
il tuo corpo elettrico,
vedo la mia donna in spirito. Il suo sguardo
come il tuo, amabile bestia,
profondo e freddo, taglia e fende come un dardo,
e, dai piedi fino alla testa,
un'aria sottile, un minaccioso profumo
circolano attorno al suo corpo bruno.
Finalmente riesco a trovare un minuto per guardare il cellulare, che avevo tenuto fino a quel momento con la suoneria spenta per essere sicura di non interrompere qualcosa d'importante con "Waka waka" di Shakira.

Ci sistema in un tavolino vicino al lago apparecchiato con una vivace tovaglia a quadri bianchi e verdi, un bel mazzolino di fiori di campo al centro e illuminato da una candela; nell'aria risuona una vecchia versione di "That's amore", fatto che aumenta di una buona percentuale il mio nervosismo ma che tuttavia sparisce immediatamente in quanto, non appena ci sediamo, arriva una ragazza con un cestino pieno di focaccia calda sulla quale mi tuffo neanche non mangiassi da un mese intero.

Arrivata finalmente a casa mi preparo per prendermi cura di me stessa: metto nello stereo un vecchio disco di George Michael e sulle note di "Freedom" accendo l'acqua della doccia e comincio a spogliarmi. Nell'esatto momento in cui mi infilo sotto l'acqua, suonano alla porta.
Cominciano a riaffiorare nella mia memoria le varie storie passate nelle quali, anche solo per poco tempo, sono riuscita a sentirmi felice. La tristezza velocemente si trasforma in tenerezza e in un rammarico dolce e amaro per il tempo che è passato. E' così che ci si sente vecchi? Spero proprio di no. Con in bocca questo sapere strano e comunque ricco, monto in macchina e torno alla mia vita, magari solitaria, ma pur sempre tranquilla e serena, mentre mi accompagna Alanis Morrisette, con le note di "Ironic": "Life is a funny way stinking you up when you thing everything's ok and everything's going right..."

"E se domani un altro bacio dimmi che sapore avrà...". Ci si mette anche la radio a buttare giù il mio morale, già a terra a livelli storici. Guidando verso casa ho la sensazione di stare per implodere da un momento all'altro.

Non hanno capito niente, non è assolutamente vero. Io sono sempre io. Mi sto solo godendo il momento perché tanto finirà. Finisce sempre. Al solo pensiero mi assale una sensazione di vuoto nello stomaco che si espande sempre di più fino ad arrivare alle gambe: meno male che sono seduta, altrimenti cadrei come una pera. La voce di Gianni Morandi comincia a cantare: "La verità ti fa male, lo sai...". Maledetto revival!

Arriviamo al bancone e ordiniamo due consumazioni; mentre aspetto la ragazza che maneggia lo shaker neanche Tom Cruise in Cocktail, alzo gli occhi e noto che Luigi mi sta guardando con aria interrogativa. Cerco di sorridergli, ma la tristezza nei miei occhi è visibile a chiunque.

La strada verso casa di mia madre la faccio correndo come una pazza, scappando dalle fiamme di quell'inferno personale che è la mia vita in questo momento. Cerco di non pensare a quello che ho appena fatto e di svuotare la mente da qualsiasi cosa, stranamente ci riesco fino a che la radio non comincia a trasmettere "The end" dei Doors. "Taci maledetta!". Con un colpo la spengo.

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-1243
Poi nel corso del romanzo vengono citati i Depeche Mode, i Muse, i Maroon 5, Gloria Gaynor, i Kiss, Chet Baker, Fabri Fibra e altri cantanti e attori che lascio al lettore il piacere di scoprire. Se volete scoprire qualcosa di più su "Una canzone all'improvviso", ecco la recensione qui sul blog "I mondi fantastici": buona lettura!


martedì 22 marzo 2016

Concorsi letterari e fotografici in corso

CONCORSI LETTERARI E FOTOGRAFICI IN CORSO

CONCORSO LETTERARIO "Lugalè - Panesi Edizioni": Un'edicolante a sorpresa.

La cartolibreria LUGALE’ e la casa editrice digitale PANESI EDIZIONI indicono un nuovo concorso a tema per romanzi inediti. La partecipazione è libera e GRATUITA e il miglior romanzo sarà pubblicato da Panesi Edizioni.
Per partecipare al concorso letterario è necessario inviare la propria opera inedita all’indirizzo info@panesiedizioni.it dal 15/02/2016 al 30/09/2016 e attenersi al presente regolamento. Pena l’esclusione dalla gara. Pagina Facebook del concorso.
REGOLAMENTO
1) Il concorso è rivolto a romanzi appartenenti a qualunque genere narrativo.
2) Il tema di questa edizione è “Una edicolante a sorpresa” per cui la protagonista principale deve essere una donna edicolante.
3) Ogni autore può partecipare con UNA SOLA opera.
4) L’opera inviata deve essere lunga dalle 60 alle 150 cartelle editoriali così formattate: formato A4, 12 pt di carattere (circa 30 righe di testo per cartella). I formati digitali accettati sono: .doc e .docx, .rtf, .txt. No PDF.
5) L’opera deve essere inedita, mai pubblicata né in cartaceo né in digitale, e non deve essere stata postata né parzialmente né per intero su internet (social network, blog, siti personali, ecc.).
6) Il termine ultimo per l’invio della propria opera è il 30/09/2016.
7) Oggetto dell’email dev’essere: Concorso Lugale-Panesi.
8) Unitamente all’opera deve essere compilato e inviato il MODULO DI ISCRIZIONE. La mancanza di tale documento costituisce l’esclusione dal concorso.
9) La partecipazione implica l’accettazione del presente bando in tutte le sue parti.
10) I partecipanti dichiarano che le opere inviate sono frutto del loro ingegno e libere da ogni vincolo con case editrici.
11) Gli autori ovviamente restano gli unici proprietari delle loro opere: partecipando al presente concorso non cedono alcun diritto.
12) L’Organizzazione declina ogni responsabilità circa il contenuto delle opere pervenute.
13) Saranno premiati i 3 romanzi più meritevoli.
14) Premi:
- 1° classificato: contratto di pubblicazione digitale con Panesi Edizioni e targa di merito;
- 2° classificato: realizzazione dell’e-book per proprio romanzo e targa di merito;
- 3° classificato: targa di merito.
15) I risultati saranno comunicati il 15/12/2016 sul nostro sito internet dedicato https://concorsoletterariolugalepanesi.blogspot.com e sui social network.
16) La giuria sarà così composta:
- Laura Pasi, titolare cartolibreria Lugale’
- Annalisa Panesi, titolare Panesi Edizioni
- Virginia Leoni, giornalista presso “Il Nuovo Levante” e blogger presso “Le Recensioni della Libraia”
- Cristina Carbone, scrittrice
- Sandro Sansò, giornalista e scrittore
17) La giuria selezionerà le migliori tra le opere pervenute e potrà decidere di escludere dalla partecipazione quelle opere che saranno considerate lesive della dignità personale, inneggianti all'odio razziale o per altro motivo non accettabili.
18) Ogni opera pervenuta sarà valutata nella forma e nel contenuto secondo i seguenti parametri: correttezza, stile, suggestione, originalità, coerenza.
19) La decisione della giuria è inappellabile.
20) Il concorrente dà il proprio consenso al trattamento dei propri dati personali ai sensi del D. Lgs 196/2003; i dati verranno trattati esclusivamente per la gestione amministrativa del concorso e non saranno divulgati.
Il Concorso letterario “Lugale’-Panesi Edizioni” è da considerarsi escluso dalla normativa del DPR 430/2001, art. 6 punto 1 comma a) in quanto finalizzato alla diffusione della cultura. 
 
CONCORSO FOTOGRAFICO "UNA FOTO CON PANESI EDIZIONI"
 
 
Fino al 30 aprile fatevi o fatevi fare una fotografia con un e-book o con un cartaceo di Panesi Edizioni, pubblicatela sulla pagina dell'evento e datele un titolo. Ma siate creativi! La foto più interessante, innovativa, fuori dagli schemi... insomma, la più bella, sarà premiata con due e-book e un cartaceo a scelta all'interno del nostro catalogo!  La partecipazione è aperta a tutti, anche agli autori Panesi Edizioni.
 
Pagina del regolamento su Facebook.
 
Potete scattare una foto anche con "Favola di una falena"!
 
 CONCORSO LETTERARIO "Trame tra le mura" di Nativi Digitali Edizioni
 
 
A chi si rivolge: a scrittori che vogliono raccontare l’esperienza della condivisione di un appartamento, senza limitazioni particolari di genere e stili narrativi. L’unico vincolo: tutto il racconto deve essere ambientato all’interno dell’appartamento. Le storie possono reinterpretare esperienze vissute dall’autore o da altri (nel qual caso, si prega di usare nomi fittizi e di non fare riferimento diretto a fatti e eventi reali) oppure essere totalmente finzionali. La partecipazione è completamente gratuita.
 
Regole: i partecipanti per prima cosa devono inviarci un’email (a info@natividigitaliedizioni.it) con oggetto “Trame tra le mura entro il 27 marzo 2016, contenente un abstract in formato .doc o .pdf che riassuma in modo accattivante l’idea dietro il racconto, in massimo 600 caratteri (spazi inclusi). L’obiettivo dell’abstract è quello di proporre al potenziale pubblico un’idea di racconto in grado di incuriosirlo e stimolarlo.
 
Esempio di abstract (puramente indicativo): “Un attico nel centro di Bologna ospita Piercarlo, studente al DAMS fuoricorso e un po’ “fattone”, Clodoveo, secondo anno di Giurisprudenza e molto puntiglioso, Ernesta, cameriera con la passione per la fotografia e due gatti, e Pilar, studentessa Erasmus che si esprime a malapena in italiano. I quattro, legati da una forte amicizia, un giorno ricevono una busta anonima contenente 10.000 euro; dopo i primi festeggiamenti scatenati, i soldi sembrano gradualmente mettere in crisi i loro rapporti, fino a che non si presenterà un losco individuo a reclamarli…”
 
Per capirci… ecco il videotrailer!
 
 
 
L’abstract può presentare l’idea dietro al racconto in varie forme: ironica, surreale, descrittiva, spiazzante, cupa, allegra, legata a uno specifico genere letterario… scegliete voi, l’importante è che sia d’impatto!
 
Dopo una preselezione a cura di Nativi Digitali Edizioni in base alla pertinenza rispetto al tema, gli abstract saranno pubblicati, in formato immagine, in una gallery sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di Nativi Digitali. I quindici abstract che entro la data limite riceveranno più “Mi Piace” (sommando quelli su Facebook e quelli su Instagram, esclusivamente sulle pagine di Nativi Digitali Edizioni) passeranno il turno, e agli autori sarà richiesto di inviare il racconto completo, tra 20.000 e 30.000 caratteri spazi inclusi, sempre via email a info@natividigitaliedizioni.it.
Di questi racconti, dopo una selezione finale a cura di Nativi Digitali Edizioni, cinque saranno i vincitori del concorso.
 
Pubblicazione:
i cinque racconti che passeranno la selezione finale saranno pubblicati in un’antologia dal titolo “Trame tra le mura” distribuita su tutte le maggiori librerie e in cartaceo (print on demand su Amazon), con regolare contratto di pubblicazione comprensivo di royalties per gli autori.
 
Tempistiche:
27 marzo: data limite per inviare gli Abstract
8 aprile: pubblicazione degli Abstract in formato immagine sulle pagina Facebook e Instagram di NDE
18 aprile (ore 12.00): conteggio dei “mi piace” sugli Abstract e successiva proclamazione dei 15 autori che passeranno il turno
18 maggio: data limite per inviare i racconti
7 giugno: annuncio dei racconti vincenti
Entro il 20 luglio: pubblicazione dell’antologia
 
Tante occasioni per vincere libri o un pubblicazione! Pronti per partecipare?
 
 
 

domenica 20 marzo 2016

Primavera di libri - Le fate del Travancore

PRIMAVERA DI LIBRI - LE FATE DEL TRAVANCORE

Siamo quasi in fondo a questo Calibrario che ci ha portato, con tanti libri (non solo fantasy), alla primavera. Il libro di oggi è appena uscito e si prospetta una bella lettura, molto interessante e istruttiva: si tratta di "Le fate del Travancore", di Nicola Tenani, edito in digitale da Panesi Edizioni, e in formato cartaceo da Edizioni dell'Eremo. Un viaggio spirituale nel Kerala indiano, tra i suoi paesi e i suoi abitanti.

Titolo: Le fate del travancore
Autore: Nicola Tenani
Editore (digitale): Panesi Edizioni
Editore (cartaceo): Edizioni dell'Eremo
Genere: Narrativa di viaggio
Formato: digitale e cartaceo
Prezzo: 2,99 euro (digitale) /  10 euro (cartaceo)
Disponibile su tutti gli store, ad esempio Amazon.

Il Travancore è una regione situata nell’India precedente l’Indipendenza del 1947, un regno a cavallo tra gli attuali confini meridionali dello stato del Kerala (allora suddiviso in tre regioni, Travancore, Kochi, Malabar) e parte del confinante Tamil Nadu. Oggi i confini sono definiti in modalità diverse, ma il Travancore esiste nella sua cultura, in cibi, usanze, aspetti naturalistici, templi, luoghi, storie di uomini e donne forgiate nei millenni al senso dell’armonia interreligiosa e alla convivenza tra caste ed etnie variegate.

Chi sono le fate del Travancore? Sono le donne di questo angolo di tropico indiano. All’interno del romanzo viaggerete in quelle terre attraverso spaccati delle loro vite, delusioni, sofferenze, sogni, disillusioni e successi. In questo percorso letterario sarete non solo viaggiatori, ma soffrirete e gioirete al fianco della vedova Subha e della sua rivincita su un karma in precedenza negativo, al fianco della giovane Sajitha, danzatrice di Mohiniyattam alla scoperta di sé e del legame con la sua insegnante, della povera Judy, cristiana sposata con un marito alcolizzato e violento, del suo dolore sulle rive del mare d’Arabia.


Per conoscere Nicola Tenani, qui una bella intervista sul sito Panesi Edizioni.
 

sabato 19 marzo 2016

PRIMAVERA DI LIBRI - L'ORA DEL DIAVOLO

PRIMAVERA DI LIBRI - L'ORA DEL DIAVOLO

Siamo quasi in fondo al Calibrario della Primavera. Due giorni e poi inizierà la nuova stagione che, spero, possiate godere con uno (o più) dei tanti libri segnalati sul blog in quest'iniziativa. Oggi vi presento il mio nuovo libro "L'ora del diavolo", un'antologia di racconti fantastici ispirati a tradizioni e leggende popolari della Lucchesia e delle Alpi Apuane. Ne ho già parlato in un articolo quando è uscito, due mesi fa; da oggi inizierò una piccola rubrica di approfondimento dedicata alle leggende e alle tradizioni folkloristiche che stanno dietro a ciascun racconto. Iniziamo proprio con il racconto "L'ora del diavolo", che dà il titolo all'intera raccolta. E', tra l'altro, anche il primo racconto che ho scritto della serie.

Originariamente questo racconto è comparso nell'antologia "I mondi del fantasy IV" di Limana Umanita Edizioni, presentata a Lucca Comics and Games nel 2014.


"L'ora del diavolo" è un racconto fantastico, dalle sfumature horror, ambientato in una Lucca nebbiosa, con protagonista Lucida Mansi, che si ritrova a correre disperata per le strade della città, inseguita dai cerberi infernali e dai fantasmi del suo passato, che non la lasciano in pace, continuano a perseguitarla fino alla fine.

Questo racconto è ispirato a una celebre figura, ossia quella di Lucida Mansi, una nobildonna lucchese vissuta nel Diciassettesimo Secolo, che ha dato adito addirittura a una leggenda, in cui storia e mito si intersecano, influenzandosi a vicenda. Il sito "La soglia oscura" riporta che "la leggenda sostiene che la ricca nobildonna Lucida Mansi, oltre ad avere una spiccata attitudine all’omicidio dei suoi numerosi amanti, temesse la vecchiaia e la perdita della bellezza. Quando si accorse che il suo volto accennava a lasciare spazio alla maturità, con la comparsa delle prime rughe, stipulò un patto scellerato col demonio in persona: la sua anima in cambio della bellezza e della giovinezza nei 30 anni successivi." Ma, come tutti i patti con il diavolo, c'è sempre il rovescio della medaglia e infatti trenta anni dopo il diavolo venne a reclamare il suo tributo, che Lucida però, così aggrappata alla vita, non voleva pagare. Così "la donna scappò, cercando di raggiungere la Torre delle Ore per fermare l’orologio, pensando così di annullare il contratto diabolico. Salì velocemente la rampa delle scale, ogni gradino la faceva ansimare, il cuore impazziva nel petto ma doveva bloccare le lancette… Sarebbe riuscita ad ingannare il terrificante richiedente?"

Lo scoprirete nel racconto "L'ora del diavolo", di cui vi lascio l'incipit:
Correva. Da ore correva, da quanto non lo sapeva più neppure lei, per le strade di una città immersa nella nebbia e sorda alle sue grida. Com’era possibile che nessuno la udisse? Che nessuno sentisse le invocazioni disperate che stava rivolgendo al Salvatore e a tutti i suoi angeli?
Affannata, si voltò a guardarsi indietro, inciampando nella lunga gonna col pizzo e cadendo a terra, tra le pietre umide dell’acciottolato. Aveva piovuto per tutto il giorno, quel lunghissimo giorno che avrebbe dovuto essere l’ultimo della sua vita, impedendole di ammirare la sua città risplendere sotto il sole. Una città forte, elegante e stoica, proprio come lei.
Quando la pioggia era cessata, era calata la sera brumosa, sprofondando Lucca e la sua campagna nel silenzio. Che ci fosse il suo zampino, Lucida Mansi non aveva dubbi. Il diavolo non si era dimenticato di lei e voleva divertirsi un po’, torturandola fino a farle implorare la morte. Fino a farle desiderare lo scoccare dell’ultima ora e il pagamento del conto.
Tutti i crediti, in fondo, dovevano essere pagati, e lei lo sapeva bene, lei che per trent’anni aveva avuto tutto dalla vita.
Il latrare furioso la riscosse, portandola a rialzarsi, stringendo i denti per il dolore alla caviglia e per i piedi gonfi, non abituati a correre in scarpe eleganti. Dietro di lei non c’era nessuno, solo una foschia scura che aveva invaso tutta Via Fillungo, nascondendone i palazzi antichi, le botteghe e i ricordi di giorni in cui vi aveva camminato ammirata da tutti. Ma Lucida sapeva che stavano arrivando, le sembrava quasi di sentirli ansimare sul collo, quei fetidi cani infernali.
«Manca poco! Ce la posso fare!», si disse, voltandosi e fissando un punto imprecisato davanti a sé, nel cuore di Lucca, dove stava cercando di arrivare da ore. Di certo il diavolo doveva aver compreso il suo proposito, cambiando la disposizione dei palazzi della città e generando illusioni che Lucida non riusciva a superare. Era impossibile, del resto, che non fosse ancora giunta alla Torre delle Ore.
Riprendendo fiato, la nobildonna ricominciò a correre, incurante dei ringhi alle sue spalle. Non doveva farsi distrarre; contro i cerberi non avrebbe avuto speranza. La sua unica possibilità era lassù, nascosta oltre la cappa di morte che saturava l’aria di Lucca, nella più alta torre della città.
Per chi vuole approfondire consiglio "La bella degli specchi", di Mario Tobino, e il saggio "Lucida Mansi nella leggenda e nella storia" di Eugenio Lazzereschi (segnalato pure qui sul blog). La prossima volta scopriremo il racconto "Il guardiano degli Oceanini".

L'antologia "L'ora del diavolo" è disponibile su tutti gli store di libri (Amazon, Ibs, Mondadori Store, Libreria Universitara) e sul sito della casa editrice Sensoinverso Edizioni.
 

giovedì 17 marzo 2016

Primavera di libri - Valentina Bellettini



PRIMAVERA DI LIBRI - VALENTINA BELLETTINI

Oggi il blog "I mondi fantastici" ospita la giovane autrice Valentina Bellettini, curatrice, tra l'altro, di un bel blog dedito alla letteratura fantastica. Valentina ha pubblicato numerosi racconti e romanzi, tutti ben presentati sul suo sito, tra cui ricordo: "Profumo d'incenso", Giraldi Editore, un fantasy mitologico ambientato nell'Antico Egitto; "Eleinda - Una leggenda dal futuro", Nulla Die Edizioni, di cui è disponibile anche il prequel gratuitamente. Ma andiamo a scoprire qualcosa sull'autrice!

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INTERVISTA A VALENTINA BELLETTINI

Ciao Valentina,

parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?

Ciao Alessio, e un saluto a tutti coloro che stanno leggendo! Ho tanti interessi e passioni, per questo avrei bisogno di giornate più lunghe di 24 ore per seguirle tutte! Mi piace leggere, scrivere, gestire il mio blog Universi Incantati, portare a spasso la mia adorata beagle, guardare serie tv, giocare ai videogames… e una volta a settimana vado a lezione di danza del ventre, ma l’allenamento si protrae quando si tratta di prepararsi per le esibizioni! Tra le mie passioni c’è anche il Giappone, per cui leggo manga e guardo anime in attesa di visitarlo un giorno dal vivo. Adoro anche viaggiare e scoprire posti nuovi e realtà diverse dalla nostra.



Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? 

Per me scrivere è indispensabile, al punto che tra tutte le passioni che ho elencato poco sopra, negli ultimi tempi, ne ho abbandonate quasi la metà. Posso rinunciare a tante cose, ma se dovessi pensare a smettere di scrivere la mia vita non avrebbe più senso; mi sentirei triste e insoddisfatta, e nel frattempo so che continuerei a sentire l’impulso di afferrare carta e penna per scrivere una storia (mi succede quando lascio passare troppo tempo)! Fa parte del mio essere, è la mia linfa vitale. Posso passare giornate pesanti e da incubo, ma durante la scrittura tutti i cattivi pensieri e le preoccupazioni se ne vanno; ritrovo una serenità e una positività come per magia. Quando scrivo mi sento libera, ed è come se volassi…

Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Domanda difficile: se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, quale sarebbe?

Leggo un po’ di tutto ma il mio genere preferito è quello fantastico in ogni stile e forma, quindi fantasy (in particolare urban, paranormal romance, storico, mitologico, travel time, gotico) e fantascienza (soprattutto la distopia), ma anche thriller (specie se psicologico) e narrativa mainstream. Ad ogni modo, un libro che ha almeno un elemento che attinge all’irrealtà mi attira come una calamita. Il romanzo della mia vita? “Il Piccolo Principe”, perché sono tornata a leggerlo più volte nel corso degli anni, e perché voglio continuare a guardare il mondo sapendo che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Non voglio perdere il bambino che c’è in me; è la parte più genuina, sana, ingenua e istintiva, ma che sa essere anche saggia, perché “Il piccolo principe” è un osservatore curioso, umile e obiettivo su ciò che lo circonda. Aiuta a rendersi conto che le cose più importanti sono quelle semplici (quelle che tendenzialmente diamo per scontato) e immateriali; l’amicizia e l’amore.


Passiamo ai tuoi lavori. “Profumo d’incenso” è un romanzo ispirato alla mitologia egizia. Sembra molto interessante, anche perché adoro la mitologia in generale. Come è nata questa storia? Cosa volevi raccontare?

Il tema alla base di “Profumo d’incenso” è la difficoltà di una comune adolescente di quattordici anni riguardo la scelta delle scuole superiori, perché a quell’età (consapevolmente o meno) si sceglie quello che sarà il nostro futuro; queste scuole ci indirizzano verso un preciso lavoro (che poi io da ragioniera sia diventata una commerciante/autrice, questa è un’altra storia!). “Profumo d’incenso” è un racconto di formazione travestito da fantasy mitologico e travel time, poiché la protagonista Marta, indecisa, deve imparare a conoscere se stessa prima di capire cosa vuole e chi sarà nell’età adulta. La sua crescita emotiva e spirituale avviene grazie a un evento straordinario attraverso il quale si ritrova catapultata nell’Antico Egitto all’epoca degli dei, e lei stessa veste i panni della famosa e potente dea Iside! Oltretutto, l’incarnazione avviene in uno dei momenti peggiori della vita della dea: durante il rito di mummificazione del marito e dio Osiride. Provando sentimenti che prima d’ora non aveva mai vissuto sulla propria pelle in Italia, ma che qui in Egitto sembrano reali come se fosse stata sempre quella, la sua vera esistenza, dovrà affrontare anche il male e vendicarsi sul malvagio dio Seth, ripercorrendo i passi narrati nelle leggende, ma con la sua personalità. 



Parliamo invece di “Eleinda”, un romanzo che, a leggere la sinossi, sembra davvero appassionante e ricco di azione. Un po’ fantastico, un po’ mistery, un po’ anche percorso di formazione. Vuoi parlarcene un po’? 

Nelle storie che scrivo c’è sempre una morale e la crescita dei personaggi ;) “Eleinda”, però, ha un contenuto più maturo: la protagonista Eleonora ha più di vent’anni, e diversamente da Marta di “Profumo d’incenso”, ha le idee ben chiare e dei forti valori e ideali che vanno in controtendenza rispetto alla società futuristica di un’Italia schiava del progresso. Disprezza, ad esempio, che gli scienziati producano delle creature in laboratorio, ma poi ne incontra una che ribalta tutte le sue certezze: trova un cucciolo di drago, una creatura che doveva essere un esperimento segreto finalizzato a piani diabolici che l’antagonista dottor Brandi svelerà completamente solo in “Eleinda 2 – La formula dell’immortalità”. Tra il drago e la ragazza, inoltre, col passare del tempo cresce l’empatia, e i due trovano l’uno nell’altra quel senso di appartenenza e completezza. Entrambi erano soli e disadattati, e insieme partono per un viaggio alla ricerca delle origini (mitologiche) di Indaco per tentare di ricostruire il suo presente, e sfuggire a un futuro dove il dottor Brandi vuole riprenderselo a tutti i costi. E’ una storia a cui stanno a cuore i temi sociali, ambientali, e perché no, anche politici ed economici. L’ambientazione è futuristica ma piuttosto soft (non ci sono navicelle spaziali o alieni; solo una tecnologia avanzata), e abbraccia la distopia, perché, dopotutto, è una critica verso la società moderna. Il tema centrale è comunque l’amore, quello che può nascere anche tra due esseri diversi, e quello in grado di sconfiggere il male.

C’è un personaggio, o più di uno, tra tutti i tuoi lavori, a cui sei particolarmente legata? Perché?

Sicuramente Eleonora e Indaco di “Eleinda”, che un po’ come tutti gli altri personaggi di questa serie mi tengono compagnia da diversi anni: ho iniziato la prima stesura del romanzo nel 2008! Dopo numerose revisioni l’ho pubblicato nel 2014 con Nulla Die, nel maggio dello stesso anno ho scritto il racconto prequel (“Eleinda Prequel – La Vita prima della Leggenda” disponibile gratis qui), e quest’anno è uscito il secondo volume della serie. Sono personaggi a cui penso tuttora perché ho in mente tante altre avventure che li riguardano; l’intreccio con gli altri protagonisti si fa sempre più complicato! Indaco ed Eleonora sono ormai diventati un riferimento per il mio immaginario, e insieme rappresentano, nella realtà, il legame saldo e incondizionato che vorrei vivere anch’io per sempre, con la stessa intensità e certezza.

In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa situazione critica? Un’idea, una ricetta “primaverile” per incentivare la lettura, quale potrebbe essere secondo te?

Onestamente lascerei perdere i non-lettori e mi concentrerei su chi legge abitualmente, anche solo un paio di libri all’anno. Gli proporrei di iscriversi a qualche iniziativa tipo le sfide di lettura organizzate nei vari book blog: quest’anno ho deciso anch’io di partecipare a ben due sfide di questo tipo su due blog diversi, e vedo con piacere che ho già avuto una buona dose di letture che altrimenti non so se sarei riuscita a completare; queste sfide mi stimolano anche perché ci sono dei premi in palio, alla fine! Leggere mi piace tantissimo, ma è un’attività che tendo a sacrificare perché presa da altre urgenze (lavoro, incombenze quotidiane…), eppure ho visto che riesco a incastrarla benissimo se mi organizzo ponendomi degli obiettivi come accade con queste sfide mensili. 

La disputa ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non sarebbe forse più produttivo concentrare le forze su altro? Qual è la tua opinione? Gli ebook possono aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere, meglio di quanto non riescano a fare le piccole case editrici cartacee con tutti i loro ovvi limiti? 

Non faccio distinzioni, infatti leggo sia ebook sia cartacei. Non so quanto gli ebook possano aiutare gli autori emergenti di più rispetto a un libro edito da un piccolo editore, perché, in fondo, sono entrambi prodotti di nicchia. Per cui, la distinzione che farei è quella tra i due mercati: librerie e store online. Infatti, il lettore che è abituato a fare i suoi acquisti in libreria (e legge i soliti noti) non andrà negli store online; in libreria non ci sono né gli ebook ne i libri di un piccolo/medio editore, ecco perché la situazione non cambia. Chi compra online, invece, può notare in egual misura un ebook o un cartaceo, che sia pubblicato da una piccola realtà editoriale o self; tutto dipende dalla promozione che fa l’autore stesso/l’editore, o chi per lui, per farsi conoscere. L’unico vantaggio degli ebook, secondo me, è il prezzo. Ma se devo pagare un ebook più di 10 euro, preferisco spendere anche di più e prendere il cartaceo. Mi piace guardarli e collezionarli nella libreria di casa!

Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

Sicuramente Eleinda 3 ed Eleinda 4: ho entrambe le storie già pronte nella mia testa (e negli appunti contenuti in un bauletto segreto! XD), poi avrei altri due racconti nel cassetto e un romanzo autobiografico che scriverò solo quando sentirò d’essere davvero pronta. Insomma, ho sempre tante cose da dire! Pensare che nella vita offline sono così taciturna…

Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.

Grazie a te per l’accoglienza e l’ospitalità!