PRIMAVERA DI LIBRI - GIORGIA VASAPERNA
Prosegue la Primavera di Libri, con un'intervista inedita a Giorgia Vasaperna, autrice del romanzo fantasy "Like lions", primo capitolo di una trilogia fantastica che proseguirà con “Only The Winds” e “The Diary Of Jane”. Edito da Panesi Edizioni, il libro è disponibile su tutti gli store di ebook (ed è anche già stato segnalato qua sul blog "I mondi fantastici"). Questa la trama: "Per
Avril la vita è come un bivio senza indicazioni: non è facile capire cos’è
giusto o sbagliato. D’altronde, chi non avrebbe difficoltà con una madre come
Tenebra, l’incarnazione del Male? Il Castello Oscuro non dovrebbe essere un
posto per ragazzini, eppure lei convive ogni giorno con il dolore dei Servi, le
anime degli esseri umani più crudeli mai vissuti sulla Terra. Avril infatti
vive su Kyom, il pianeta dei morti, ma non ha mai lasciato le mura del Castello
Oscuro. È persino convinta di non avere un padre, finché un
giorno un giovane guerriero le rivelerà una verità che le cambierà la vita per
sempre."
INTERVISTA A GIORGIA
VASAPERNA
Ciao Giorgia, parlaci un po’ di te.
Quali sono i tuoi interessi, le tue
passioni?
Amo tante cose: scrivere, leggere, recitare (dovrei
riprendere, onestamente!), guardare e parlare di cinema e serie tv.
Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi?
Direi che è stato (ed è) piuttosto naturale, come qualcosa che era già insita dentro di me e che con il tempo si è manifestata. Ho iniziato a scrivere perché, da lettrice, amo le storie e i loro molteplici significati. Un giorno mi sono detta: “Beh, perché non inventarne una io, che inizia e finisce come voglio?”.
Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi?
Direi che è stato (ed è) piuttosto naturale, come qualcosa che era già insita dentro di me e che con il tempo si è manifestata. Ho iniziato a scrivere perché, da lettrice, amo le storie e i loro molteplici significati. Un giorno mi sono detta: “Beh, perché non inventarne una io, che inizia e finisce come voglio?”.
Verso quali generi, o
quali tipi di storie, sei orientata? O non ti piace parlare di genere,
preferisci scrivere ciò di cui ti va di scrivere, senza limitazioni?
Mi rispecchia più la seconda. Ho iniziato dal Fantasy, ma adesso sto lavorando a un Paranormal Thriller.
Mi rispecchia più la seconda. Ho iniziato dal Fantasy, ma adesso sto lavorando a un Paranormal Thriller.
“Like Lions” è un libro fantasy ambientato su Kyom, il pianeta dei morti. Vuoi
raccontarci qualcosa al riguardo? Come è nato questo romanzo? Quali sono stati i
tuoi modelli di riferimento?
Come ho detto altre volte, non ho dei modelli di riferimento. Credo che farsi influenzare da altri autori e dai loro lavori sia controproducente, si perde la propria genuinità. Imparare l’aspetto tecnico e le sue variazioni sì, ma il resto è qualcosa che deve rimanere soggettivo.
Questo romanzo è nato dalla volontà di raccontare una storia fantastica che andasse controcorrente: non più bene contro male, ma bene e male.
Come ho detto altre volte, non ho dei modelli di riferimento. Credo che farsi influenzare da altri autori e dai loro lavori sia controproducente, si perde la propria genuinità. Imparare l’aspetto tecnico e le sue variazioni sì, ma il resto è qualcosa che deve rimanere soggettivo.
Questo romanzo è nato dalla volontà di raccontare una storia fantastica che andasse controcorrente: non più bene contro male, ma bene e male.
Come scegli i nomi per
i tuoi personaggi? Gusto personale? Suonano bene? Sono legati a dei significati
particolari?
Dipende dalla storia. In “Like Lions” è semplicemente scattata la scintilla non appena li sentivo/leggevo, ancora non mi è capitato di scegliere un nome perché necessitavo di un significato. Credo che in alcuni casi suoni come una stonatura e che sia poco realistico.
La ricerca, comunque, è estenuante. Ci sono state volte in cui ho passato due ore a leggere liste su Nomix!
Dipende dalla storia. In “Like Lions” è semplicemente scattata la scintilla non appena li sentivo/leggevo, ancora non mi è capitato di scegliere un nome perché necessitavo di un significato. Credo che in alcuni casi suoni come una stonatura e che sia poco realistico.
La ricerca, comunque, è estenuante. Ci sono state volte in cui ho passato due ore a leggere liste su Nomix!
C’è un (o più di uno)
personaggio a cui sei particolarmente legata? Perché?
Sono legata a tutti. I miei preferiti sono Avril e Matteo, perché in loro risiede forse un po’ troppo di me; però vi dirò una cosa: per conoscermi davvero, allora dovete conoscere tutti i miei personaggi. C’è sempre qualcosa di me, lato oscuro compreso.
Cosa dobbiamo
aspettarci dai libri successivi della trilogia? Senza anticiparci spoiler,
ovviamente!
In “Only The Winds” e “The Diary Of Jane” le atmosfere del libro cambieranno gradualmente: da infantile a cupa. Verranno svelati tutti i misteri, ad ogni domanda troverete una risposta. Avril capirà che la vita, per quanto bella, ha anche molti momenti difficili. Non sarà affatto facile affrontare quello che le aspetta!
In “Only The Winds” e “The Diary Of Jane” le atmosfere del libro cambieranno gradualmente: da infantile a cupa. Verranno svelati tutti i misteri, ad ogni domanda troverete una risposta. Avril capirà che la vita, per quanto bella, ha anche molti momenti difficili. Non sarà affatto facile affrontare quello che le aspetta!
In Italia ci sono più
scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i
problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa situazione critica? Un’idea,
una ricetta “primaverile” per incentivare la lettura, quale potrebbe essere
secondo te?
Agli scrittori: se volete diventare bravi (e, fidatevi, non lo siete), allora dovete confrontarvi con altre opere e scuole di pensiero. Solo così imparerete come si scrive e riuscirete a capire da soli se state scrivendo delle cretinate o dei potenziali Lavori. Essere incoerente non è nel mio stile, perciò ci tengo a sottolineare che questo discorso vale per il punto di vista tecnico, il resto dovrà venire da voi. L’originalità è tutto nel nostro campo.
Ai lettori impigriti: leggere è importante per diventare persone migliori. Cose come l’empatia devono essere esercitate e la lettura è il miglior modo per farlo.
Agli scrittori: se volete diventare bravi (e, fidatevi, non lo siete), allora dovete confrontarvi con altre opere e scuole di pensiero. Solo così imparerete come si scrive e riuscirete a capire da soli se state scrivendo delle cretinate o dei potenziali Lavori. Essere incoerente non è nel mio stile, perciò ci tengo a sottolineare che questo discorso vale per il punto di vista tecnico, il resto dovrà venire da voi. L’originalità è tutto nel nostro campo.
Ai lettori impigriti: leggere è importante per diventare persone migliori. Cose come l’empatia devono essere esercitate e la lettura è il miglior modo per farlo.
La disputa
ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non sarebbe forse più produttivo
concentrare le forze su altro? Qual è la tua opinione? Gli ebook possono
aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere, meglio di quanto non riescano a
fare le piccole case editrici cartacee con tutti i loro ovvi limiti?
Sulla disputa “Ebook VS Cartaceo” dirò solo una cosa: è inutile parlarne. Se non si legge per moda, ma per passione, allora ad un vero lettore non dovrebbe importare su cosa legge.
Gli autori esordienti possono utilizzare il prezzo conveniente del digitale per invogliare un possibile lettore ad interessarsi alla propria opera, però ammetto che una distribuzione cartacea alle volte è più efficace (qui in Italia, per lo meno). Non per questo bisogna demordere! Se un libro è bello e si ha del talento, allora si può star certi che alla fine andrà tutto bene.
Sulla disputa “Ebook VS Cartaceo” dirò solo una cosa: è inutile parlarne. Se non si legge per moda, ma per passione, allora ad un vero lettore non dovrebbe importare su cosa legge.
Gli autori esordienti possono utilizzare il prezzo conveniente del digitale per invogliare un possibile lettore ad interessarsi alla propria opera, però ammetto che una distribuzione cartacea alle volte è più efficace (qui in Italia, per lo meno). Non per questo bisogna demordere! Se un libro è bello e si ha del talento, allora si può star certi che alla fine andrà tutto bene.
Infine, qual è il
libro che consiglieresti ai lettori? Un libro che ti rappresenta e parla di te?
Se la metti, così dovrei elencare tutti i libri che ho letto! Ogni libro, che ci piaccia o meno, lo abbiamo scelto perché in noi è scattato qualcosa (orrore o interesse, questo dipende dal singolo). Non mi rimane che consigliare un libro bello e uno brutto che fungano da manuale di scrittura e da manuale di non-scrittura. Allora… consiglierei “L’Ombra del vento” e “Le cronache del mondo emerso”.
Se la metti, così dovrei elencare tutti i libri che ho letto! Ogni libro, che ci piaccia o meno, lo abbiamo scelto perché in noi è scattato qualcosa (orrore o interesse, questo dipende dal singolo). Non mi rimane che consigliare un libro bello e uno brutto che fungano da manuale di scrittura e da manuale di non-scrittura. Allora… consiglierei “L’Ombra del vento” e “Le cronache del mondo emerso”.
Grazie per essere
stata ospite del blog “I mondi fantastici”.
Grazie a te per avermi ospitata!
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