PRIMAVERA DI LIBRI - ALESSANDRA LEONARDI
Settimo giorno del Calibrario dell'Avvento, dedicato a una giovane scrittrice romana: Alessandra Leonardi, con cui ho in comune alcune antologie dove sono stati pubblicati dei nostri racconti, ad esempio l'antologia "Dreamscapes - I racconti perduti (vol.2)" di Editrice GDS, recensita anche qua sul blog. Tra gli altri lavori di Alessandra, ricordo "Roma Nord", nell'antologia "Racconti capitolini", edita da Historica Edizioni, e "Wiccan" inserito in antologia digitale "Halloween all'Italiana 2015", acquistabile su Amazon. Per scoprire qualcosa di più su di lei, potete seguire la sua Pagina Facebook.
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INTERVISTA A ALESSANDRA
LEONARDI
Ciao Alessandra,
parlaci un po’ di te.
Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?
Innanzitutto, Alessio,
grazie per l’ospitalità sul tuo interessante blog! Sono nata e vivo a Roma,
dove lavoro free-lance nel settore della post-produzione cine-televisiva. Ho
tanti interessi, oltre alla lettura e
alla scrittura, amo il cinema, viaggiare , fotografare, il calcio,
l’archeologia, disegnare, creo bijoux, inoltre scrivo brevi recensioni
cinematografiche e reperisco news televisive per un sito: sono anche una
telefilm-addicted! Ho anche una discreta collezione di fumetti (grande! NdAle).
Com’è stato, e com’è
tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi?
Sin da piccola, amavo scrivere storie, usando
soprattutto i personaggi di fumetti e cartoni animati: delle vere fan fiction,
insomma! Nel corso degli anni, ho continuato a scrivere, racconti e poesie; ma
solo da un paio di anni a questa parte ho deciso di pubblicare i miei racconti,
e di dedicarmi di più alla scrittura. Scrivo perché ho tante idee fantasiose
che vogliono uscire dalla mia testa, finire su carta per poi intrattenere, e
anche spingere alla riflessione, chi li legge.
Quali sono le tue letture
preferite? Che generi preferisci leggere? Domanda difficile: se tu dovessi scegliere
il romanzo della tua vita, quale sarebbe?
I generi che preferisco leggere, e anche
scrivere, sono il fantasy e la fantascienza, però leggo anche altro: saggi,
romanzi storici, classici… Circa il romanzo della mia vita, mi piacerebbe dirti
che sono come Morgana ne “Le nebbie di Avalon”, o una eroina romantica e
passionale come Scarlett O’Hara in ” Via col Vento”…mma nulla di tutto questo!
Non c’è un romanzo della mia vita, o meglio, magari c’è e ancora non l’ho
letto; però, circa 15 anni fa lessi un libro, “L’albergo delle donne tristi”di
Marcela Serrano, la cui protagonista viveva esattamente la situazione che
vivevo io in quel preciso periodo, a livello sentimentale ed emotivo, e mi
identificai molto con lei.
Passiamo ai tuoi lavori. Nel
2014 hai pubblicato il racconto “Cupole”, nell’antologia Dreamscapes – I
racconti perduti (volume 2). Come è nato questo racconto? Cosa volevi
raccontare?
Questo racconto nasce da una riflessione sulla
società contemporanea: ormai l’industria dell’intrattenimento è una delle più
fiorenti del pianeta: sembra che gli individui vengano spinti il più possibile
verso la distrazione, lo svago, il divertimento, per spostarne l’attenzione dai
fatti gravi, seri che accadono del mondo, e anche come forma di controllo
sociale, una sorta di ‘sedazione’ per il popolo. Nel racconto “Cupole”, che è
ambientato a Roma nel futuro, questo concetto è portato all’esasperazione, con
una società che controlla ogni minima azione dei cittadini e li inonda di
eventi spettacolari per distoglierli dalla realtà dei fatti, dal riflettere,
dall’indagare: il ‘panem et circenses’ dell’antica Roma. E se lo dico io, che sono una divoratrice di …entertainment!
Di recente invece è
uscito il tuo nuovo racconto “Sibilla”. Di cosa parla? Cosa ti ha ispirato per
questo racconto?
“Sibilla” è un racconto breve
fantasy-mitologico, ambientato nel VI sec. A.C. circa a Cuma, quindi Magna
Grecia, e parla di una giovane che si reca all’antro della Sibilla cumana per
chiedere conto di un vaticinio che ebbe da piccola, ma che non si stava
verificando . Sono molto amante della storia classica, greca e romana,
soprattutto per quanto riguarda la società, il pensiero, il modo di vivere
dell’epoca; il racconto è stato ispirato dalla figura dei veggenti, che mi
hanno sempre incuriosito ed affascinato: sono presenti nei poemi omerici
(Cassandra), nelle tragedie del teatro greco, anche la Bibbia è piena di figure
profetiche, anche se molto diverse da quelle classiche. Mi chiedo se questi oracoli siano vissuti
veramente, figure capaci di vedere nel tempo e nello spazio, oppure da cosa
derivasse questo mito, che tipo di archetipo potesse rappresentare.
Come mai, nel caso di
“Sibilla”, hai scelto la strada dell’autopubblicazione? Quali vantaggi credi
che possa offrire a uno scrittore emergente?
“Sibilla” è un racconto molto breve, di sole
cinque pagine, ed era impensabile una pubblicazione da parte di un editore, se
non in una eventuale antologia; così ho pensato di pubblicarlo da sola,
gratuitamente, sulla piattaforma di Meetale. L’autopubblicazione è utilissima
per un emergente, innanzitutto per farsi conoscere, e poi perché non è facile
trovare un editore serio disposto a pubblicare racconti di sconosciuti o quasi,
nonostante molti giovani scrittori abbiano veramente talento. Di contro, il web
è invaso da romanzi, racconti e storie di vario genere che sono scritte
malissimo! L’ideale, in fin dei conti, sarebbe sempre trovare una vera casa
editrice, seppur piccola, che scommetta sull’autore anche se poco conosciuto,
lo segua e lo pubblicizzi, ma questo non sempre si verifica. E allora, meno
male che c’è il self-publishing!
In Italia ci sono più
scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i
problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa situazione critica? Un’idea,
una ricetta “primaverile” per incentivare la lettura, quale potrebbe essere
secondo te?
Per incentivare la lettura bisogna ‘lavorare’
soprattutto sui giovanissimi: a questo proposito, Daniel Pennac ha scritto un
saggio , “Come un romanzo” , che spiega per filo e per segno i motivi per i
quali gli adolescenti, anche se da piccoli adoravano leggere favole e storie,
poi si allontanino dalla lettura: in sintesi perché li si obbliga a farlo a
scuola, costringendoli a leggere per forza romanzi che non interessano, con
tanto di compilazione finale di scheda
critica! Secondo me si dovrebbe lasciarli liberi di leggere ciò che vogliono,
senza obblighi di tempo (es: leggere entro un mese l’Ulisse di Joyce) e di
commenti vari, per mantenerli interessati e appassionati. I classici li
leggeranno quando si sentiranno pronti per farlo, anche da adulti. Per quanto riguarda questi ultimi, la
possibilità di leggere libri ed ebook gratis è un bell’incentivo: ci sono
biblioteche pubbliche, anche ben fornite, c’è il book-crossing, ci sono caffè
letterari, che di sicuro sono utili a recuperare, coinvolgere anche coloro che non leggono. Le
web-novità possono essere molto utili:
ad esempio c’è Wattpad, ove è possibile leggere storie gratis su ogni dispositivo,
anche lo smartphone, che tutti ormai digitiamo di continuo come invasati!
La disputa
ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non sarebbe forse più produttivo
concentrare le forze su altro? Qual è la tua opinione? Gli ebook possono
aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere, meglio di quanto non riescano a
fare le piccole case editrici cartacee con tutti i loro ovvi limiti?
La disputa non ha nessun senso: di certo tutti
i lettori amano il libro di carta, il suo odore, sfogliare le pagine ecc, ma
l’e-reader è comodissimo: grande spazio di archiviazione (quando a casa gli
scaffali urlano pietà!), prezzi ridotti dei libri, molti testi gratuiti disponibili,
vocabolario compreso: una svolta! Una cosa non esclude l’altra. Come
scrittrice, ribadisco che sono indispensabili per farsi conoscere : le piccole
case editrici sono più propense a pubblicare ebook che cartacei, perché
abbattono i costi. Idem riguardo l’autopubblicazione in e-book, che non ha
praticamente spese.
Progetti letterari per il
futuro? Puoi anticiparci qualcosa?
Ultimamente ho scritto tre racconti brevi, da
revisionare: un horror, un fantasy e un distopico, inoltre sto scrivendo un
romanzo per ragazzi, a tema urban-fantasy-mitologico-archeologico: sono
destinati ad alcuni concorsi letterari. Inoltre, presto dovrebbe uscire una mia
poesia su una antologia gratuita, dedicata alla mia poetessa preferita, Alda
Merini: non potevo non partecipare al progetto!
Grazie per essere stata
ospite del blog “I mondi fantastici”.
Grazie a te per avermi ospitato, e complimenti per tutto!
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