giovedì 17 marzo 2016

Primavera di libri - Valentina Bellettini



PRIMAVERA DI LIBRI - VALENTINA BELLETTINI

Oggi il blog "I mondi fantastici" ospita la giovane autrice Valentina Bellettini, curatrice, tra l'altro, di un bel blog dedito alla letteratura fantastica. Valentina ha pubblicato numerosi racconti e romanzi, tutti ben presentati sul suo sito, tra cui ricordo: "Profumo d'incenso", Giraldi Editore, un fantasy mitologico ambientato nell'Antico Egitto; "Eleinda - Una leggenda dal futuro", Nulla Die Edizioni, di cui è disponibile anche il prequel gratuitamente. Ma andiamo a scoprire qualcosa sull'autrice!

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INTERVISTA A VALENTINA BELLETTINI

Ciao Valentina,

parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?

Ciao Alessio, e un saluto a tutti coloro che stanno leggendo! Ho tanti interessi e passioni, per questo avrei bisogno di giornate più lunghe di 24 ore per seguirle tutte! Mi piace leggere, scrivere, gestire il mio blog Universi Incantati, portare a spasso la mia adorata beagle, guardare serie tv, giocare ai videogames… e una volta a settimana vado a lezione di danza del ventre, ma l’allenamento si protrae quando si tratta di prepararsi per le esibizioni! Tra le mie passioni c’è anche il Giappone, per cui leggo manga e guardo anime in attesa di visitarlo un giorno dal vivo. Adoro anche viaggiare e scoprire posti nuovi e realtà diverse dalla nostra.



Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? 

Per me scrivere è indispensabile, al punto che tra tutte le passioni che ho elencato poco sopra, negli ultimi tempi, ne ho abbandonate quasi la metà. Posso rinunciare a tante cose, ma se dovessi pensare a smettere di scrivere la mia vita non avrebbe più senso; mi sentirei triste e insoddisfatta, e nel frattempo so che continuerei a sentire l’impulso di afferrare carta e penna per scrivere una storia (mi succede quando lascio passare troppo tempo)! Fa parte del mio essere, è la mia linfa vitale. Posso passare giornate pesanti e da incubo, ma durante la scrittura tutti i cattivi pensieri e le preoccupazioni se ne vanno; ritrovo una serenità e una positività come per magia. Quando scrivo mi sento libera, ed è come se volassi…

Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Domanda difficile: se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, quale sarebbe?

Leggo un po’ di tutto ma il mio genere preferito è quello fantastico in ogni stile e forma, quindi fantasy (in particolare urban, paranormal romance, storico, mitologico, travel time, gotico) e fantascienza (soprattutto la distopia), ma anche thriller (specie se psicologico) e narrativa mainstream. Ad ogni modo, un libro che ha almeno un elemento che attinge all’irrealtà mi attira come una calamita. Il romanzo della mia vita? “Il Piccolo Principe”, perché sono tornata a leggerlo più volte nel corso degli anni, e perché voglio continuare a guardare il mondo sapendo che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Non voglio perdere il bambino che c’è in me; è la parte più genuina, sana, ingenua e istintiva, ma che sa essere anche saggia, perché “Il piccolo principe” è un osservatore curioso, umile e obiettivo su ciò che lo circonda. Aiuta a rendersi conto che le cose più importanti sono quelle semplici (quelle che tendenzialmente diamo per scontato) e immateriali; l’amicizia e l’amore.


Passiamo ai tuoi lavori. “Profumo d’incenso” è un romanzo ispirato alla mitologia egizia. Sembra molto interessante, anche perché adoro la mitologia in generale. Come è nata questa storia? Cosa volevi raccontare?

Il tema alla base di “Profumo d’incenso” è la difficoltà di una comune adolescente di quattordici anni riguardo la scelta delle scuole superiori, perché a quell’età (consapevolmente o meno) si sceglie quello che sarà il nostro futuro; queste scuole ci indirizzano verso un preciso lavoro (che poi io da ragioniera sia diventata una commerciante/autrice, questa è un’altra storia!). “Profumo d’incenso” è un racconto di formazione travestito da fantasy mitologico e travel time, poiché la protagonista Marta, indecisa, deve imparare a conoscere se stessa prima di capire cosa vuole e chi sarà nell’età adulta. La sua crescita emotiva e spirituale avviene grazie a un evento straordinario attraverso il quale si ritrova catapultata nell’Antico Egitto all’epoca degli dei, e lei stessa veste i panni della famosa e potente dea Iside! Oltretutto, l’incarnazione avviene in uno dei momenti peggiori della vita della dea: durante il rito di mummificazione del marito e dio Osiride. Provando sentimenti che prima d’ora non aveva mai vissuto sulla propria pelle in Italia, ma che qui in Egitto sembrano reali come se fosse stata sempre quella, la sua vera esistenza, dovrà affrontare anche il male e vendicarsi sul malvagio dio Seth, ripercorrendo i passi narrati nelle leggende, ma con la sua personalità. 



Parliamo invece di “Eleinda”, un romanzo che, a leggere la sinossi, sembra davvero appassionante e ricco di azione. Un po’ fantastico, un po’ mistery, un po’ anche percorso di formazione. Vuoi parlarcene un po’? 

Nelle storie che scrivo c’è sempre una morale e la crescita dei personaggi ;) “Eleinda”, però, ha un contenuto più maturo: la protagonista Eleonora ha più di vent’anni, e diversamente da Marta di “Profumo d’incenso”, ha le idee ben chiare e dei forti valori e ideali che vanno in controtendenza rispetto alla società futuristica di un’Italia schiava del progresso. Disprezza, ad esempio, che gli scienziati producano delle creature in laboratorio, ma poi ne incontra una che ribalta tutte le sue certezze: trova un cucciolo di drago, una creatura che doveva essere un esperimento segreto finalizzato a piani diabolici che l’antagonista dottor Brandi svelerà completamente solo in “Eleinda 2 – La formula dell’immortalità”. Tra il drago e la ragazza, inoltre, col passare del tempo cresce l’empatia, e i due trovano l’uno nell’altra quel senso di appartenenza e completezza. Entrambi erano soli e disadattati, e insieme partono per un viaggio alla ricerca delle origini (mitologiche) di Indaco per tentare di ricostruire il suo presente, e sfuggire a un futuro dove il dottor Brandi vuole riprenderselo a tutti i costi. E’ una storia a cui stanno a cuore i temi sociali, ambientali, e perché no, anche politici ed economici. L’ambientazione è futuristica ma piuttosto soft (non ci sono navicelle spaziali o alieni; solo una tecnologia avanzata), e abbraccia la distopia, perché, dopotutto, è una critica verso la società moderna. Il tema centrale è comunque l’amore, quello che può nascere anche tra due esseri diversi, e quello in grado di sconfiggere il male.

C’è un personaggio, o più di uno, tra tutti i tuoi lavori, a cui sei particolarmente legata? Perché?

Sicuramente Eleonora e Indaco di “Eleinda”, che un po’ come tutti gli altri personaggi di questa serie mi tengono compagnia da diversi anni: ho iniziato la prima stesura del romanzo nel 2008! Dopo numerose revisioni l’ho pubblicato nel 2014 con Nulla Die, nel maggio dello stesso anno ho scritto il racconto prequel (“Eleinda Prequel – La Vita prima della Leggenda” disponibile gratis qui), e quest’anno è uscito il secondo volume della serie. Sono personaggi a cui penso tuttora perché ho in mente tante altre avventure che li riguardano; l’intreccio con gli altri protagonisti si fa sempre più complicato! Indaco ed Eleonora sono ormai diventati un riferimento per il mio immaginario, e insieme rappresentano, nella realtà, il legame saldo e incondizionato che vorrei vivere anch’io per sempre, con la stessa intensità e certezza.

In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa situazione critica? Un’idea, una ricetta “primaverile” per incentivare la lettura, quale potrebbe essere secondo te?

Onestamente lascerei perdere i non-lettori e mi concentrerei su chi legge abitualmente, anche solo un paio di libri all’anno. Gli proporrei di iscriversi a qualche iniziativa tipo le sfide di lettura organizzate nei vari book blog: quest’anno ho deciso anch’io di partecipare a ben due sfide di questo tipo su due blog diversi, e vedo con piacere che ho già avuto una buona dose di letture che altrimenti non so se sarei riuscita a completare; queste sfide mi stimolano anche perché ci sono dei premi in palio, alla fine! Leggere mi piace tantissimo, ma è un’attività che tendo a sacrificare perché presa da altre urgenze (lavoro, incombenze quotidiane…), eppure ho visto che riesco a incastrarla benissimo se mi organizzo ponendomi degli obiettivi come accade con queste sfide mensili. 

La disputa ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non sarebbe forse più produttivo concentrare le forze su altro? Qual è la tua opinione? Gli ebook possono aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere, meglio di quanto non riescano a fare le piccole case editrici cartacee con tutti i loro ovvi limiti? 

Non faccio distinzioni, infatti leggo sia ebook sia cartacei. Non so quanto gli ebook possano aiutare gli autori emergenti di più rispetto a un libro edito da un piccolo editore, perché, in fondo, sono entrambi prodotti di nicchia. Per cui, la distinzione che farei è quella tra i due mercati: librerie e store online. Infatti, il lettore che è abituato a fare i suoi acquisti in libreria (e legge i soliti noti) non andrà negli store online; in libreria non ci sono né gli ebook ne i libri di un piccolo/medio editore, ecco perché la situazione non cambia. Chi compra online, invece, può notare in egual misura un ebook o un cartaceo, che sia pubblicato da una piccola realtà editoriale o self; tutto dipende dalla promozione che fa l’autore stesso/l’editore, o chi per lui, per farsi conoscere. L’unico vantaggio degli ebook, secondo me, è il prezzo. Ma se devo pagare un ebook più di 10 euro, preferisco spendere anche di più e prendere il cartaceo. Mi piace guardarli e collezionarli nella libreria di casa!

Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

Sicuramente Eleinda 3 ed Eleinda 4: ho entrambe le storie già pronte nella mia testa (e negli appunti contenuti in un bauletto segreto! XD), poi avrei altri due racconti nel cassetto e un romanzo autobiografico che scriverò solo quando sentirò d’essere davvero pronta. Insomma, ho sempre tante cose da dire! Pensare che nella vita offline sono così taciturna…

Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.

Grazie a te per l’accoglienza e l’ospitalità!


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