PRIMAVERA DI LIBRI - LILIANA FIUME
Nell'appuntamento di oggi con il "Calibrario della Primavera" vi presento Liliana Fiume, autrice del romanzo fantasy "Nel cerchio del tempo". Amore, mistero e magia in un fantasy ricco di passione! Prima di lasciar parlare la scrittrice, ecco una veloce presentazione del romanzo, i cui contenuti sono adatti a un pubblico adulto.
Titolo: Nel cerchio del tempo
Autore: Liliana Fiume
Editore: Autopubblicato
Genere: Fantasy
Formato: Ebook
Pagine: 312
Prezzo: 0,99
Disponibile su Amazon qui
Blog dell'autrice
Per scoprire di più sul libro.
Trama: Un re oppresso da un’oscura maledizione. Una donna che non ha mai conosciuto l’amore. Sulle rovine di un’antica civiltà sorge il loro regno, fondato su un terribile segreto. E
mentre complotti e lotte di potere dilaniano il paese, una serie di
morti misteriose insanguina la capitale preannunciando un pericolo
ancora più grande: dalle viscere della terra, dov’è rimasto nascosto per
mille anni, il male è risalito in superficie. Ferito, inerme,
tradito nei suoi affetti più cari, re Kronos sfiderà il destino e
ingannerà perfino la morte nel disperato tentativo di salvare il suo
popolo.
Le forze in campo sono impari, la lotta senza esclusione di colpi, il destino del mondo si giocherà in un’ultima partita dall’esito incerto. Intrighi, tradimenti, segreti e passioni s’intrecciano in una storia dall’ampio respiro, epica e nello stesso tempo romantica e sensuale.
Le forze in campo sono impari, la lotta senza esclusione di colpi, il destino del mondo si giocherà in un’ultima partita dall’esito incerto. Intrighi, tradimenti, segreti e passioni s’intrecciano in una storia dall’ampio respiro, epica e nello stesso tempo romantica e sensuale.
Non il classico fantasy alla Tolkien, ma un fantasy nuovo, avvincente e con una ben bilanciata componente di erotismo che non scade mai nella volgarità. Lo consiglio vivamente. (Recensione su Amazon)
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INTERVISTA
A LILIANA FIUME
Ciao Liliana,
parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?
Ciao Alessio, grazie per avermi
invitata nel tuo fantastico blog! Dunque,
che posso dire di me? Nella vita faccio l’impiegata, il lavoro mi costringe a
stare con i piedi per terra, così appena posso lascio galoppare la fantasia. I
miei interessi? Amo guardare film e serie Tv. Frequento mostre d’arte e mi
piace creare di tutto, dalle decorazioni natalizie alle sciarpe di lana, sperimentare
nuove ricette in cucina, fotografare la natura ma soprattutto leggere.
Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché
scrivi?
Leggere, scrivere, inventare storie
sono tutte cose che mi caratterizzano, non potrei vivere senza. Sono
sempre stata una lettrice appassionata e fin da ragazzina, piena di ammirazione
per gli autori dei libri che divoravo uno dietro l’altro, cercavo di emularli
scrivendo racconti, ma poi, presa da altri impegni, ho smesso. Infine, ho ricominciato
quasi per gioco, giusto per mettermi alla prova, e solo quando ho vinto un
concorso per aspiranti autrici ho capito che potevo farcela davvero. Scrivere è
qualcosa che mi appaga, una valvola di sfogo allo stress quotidiano. Inventare storie mi riempie di emozioni che spero di
condividere con i lettori. D’altro canto, richiede anche una grande quantità di
energia, un impegno costante e a volte diventa difficile conciliare la
scrittura con la vita quotidiana.
Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere?
Domanda difficile: se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, quale
sarebbe?
Leggo un po’di tutto, narrativa,
biografie, saggi, manuali. I generi
preferiti sono la fantascienza e il fantasy con i vari sottogeneri, i romanzi
storici, romantici, gialli e di avventura.
Il romanzo della mia vita?
Difficile rispondere… ci sono tanti libri che amo. Uno dei miei preferiti è “Il buio oltre la siepe” ma se proprio
devo sceglierne uno direi “Dune”.
Passiamo ai tuoi lavori. La prima domanda è un po’ scontata, e immagino
te l’abbiano già fatta in molti: come mai hai scelto la strada
dell’autopubblicazione? Quali vantaggi offre a uno scrittore? Come promuovi i
tuoi libri?
Ho scelto la strada
dell’autopubblicazione per una semplice questione di libertà. Inoltre il mondo dell’editoria è una vera giungla
dove molti autori sono truffati da gente senza scrupoli, perciò ho preferito evitare
problemi. Ho sempre avuto il sogno di
pubblicare un libro e sono felice di essere riuscita a realizzarlo da sola. La promozione, ahimè, è il punto dolente dell’autopubblicazione
perché richiede molto tempo e risorse. Mi arrabatto un po’ come tutti per
essere presente sui vari canali che offre il web, ma non è facile. Se pensiamo che anche molti editori non investono
nella promozione, allora, auto pubblicati o no, gli autori si ritrovano comunque
a promuoversi da soli.
Vuoi presentare ai lettori “Nel cerchio del tempo”? Come
nasce questo romanzo? Cosa volevi raccontare?
“Nel cerchio del tempo” è un
romanzo complesso, ambientato in un pianeta sopravvissuto a una spaventosa
catastrofe. Ci sono due razze principali, una nata per combattere e l’altra per
servire. Il mio mondo fantastico non è
fatto di pallidi elfi e donzelle indifese. E’ un mondo in guerra, aspro e
selvaggio, dove la lotta per la sopravvivenza è spesso drammatica. I
protagonisti non sono alla ricerca di qualche talismano fatato ma lottano con ogni
mezzo per riportare a casa la pelle. Rancori, gelosie, ambizione e desiderio di
vendetta sono i sentimenti che li animano. Come avviene nella realtà, alcuni
sono animati da nobili ideali, mentre altri sono cinici e spietati. Non si limitano a sognare l’amore, lo fanno.
“Nel cerchio del tempo” è un
fantasy per adulti, una storia corale ricca di personaggi e colpi di scena, dove
i conflitti personali si intrecciano con quelli razziali. L’ho scritto perché sono sempre
stata affascinata dalle storie Science-Fantasy e ho provato a cimentarmi, con
grande umiltà, col mio genere preferito.
C’è un personaggio, o più di uno, a cui sei particolarmente legata?
Perché?
Il libro è scritto secondo il punto
di vista dei vari personaggi, perciò ho dovuto immedesimarmi in loro e mi sento
legata un po’ a tutti. Quello che preferisco è il Re Sfregiato, un uomo ferito
nel corpo e nell’animo, sempre in bilico fra il bene e il male. Amo la
sua forza indomabile, la determinazione a non arrendersi mai, neanche quando
tutto sembra perduto, l’amore per la terra che è chiamato a custodire e difendere.
Generi e attualità: spesso, una certa critica miope (tutta italiana)
accusa la letteratura di genere di essere puro edonismo, eppure è possibile
servirsene per affrontare temi attuali e scottanti (qualche esempio? La
prostituzione, la violenza sulle donne, gli abusi sui minori, il tema del
diverso e quant’altro). Cosa ne pensi al riguardo?
Premetto che sono abituata a
considerare un libro per il suo valore e non per il genere di appartenenza e
poi le etichette sono comunque fastidiose.
Credo che anche attraverso la letteratura di genere sia possibile
mostrare il degrado della società odierna, pensiamo ad esempio al noir, o
mandare messaggi forti e che facciano riflettere i lettori. Anzi si può raggiungere un pubblico più vasto.
In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma
realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa
situazione critica? Un’idea, una ricetta “primaverile” per incentivare la
lettura, quale potrebbe essere secondo te?
Secondo me è importantissimo
l’approccio scolastico per coinvolgere i bambini, i futuri lettori di domani. Quando mio figlio frequentava la scuola
primaria, ogni bambino acquistava un libro di una collana per ragazzi e dopo
tre settimane lo scambiava con il resto della classe. Su ogni testo si svolgevano giochi ed
esercizi. In questo modo ognuno durante l’anno scolastico leggeva una ventina
di libri. “La casa sull’albero” di Bianca Pitzorno venne trasformato in una divertente
commedia interpretata allegramente da tutta la classe. Poi, purtroppo, questo
progetto è stato abbandonato invece sarebbe utile proporlo anche nelle scuole
superiori.
La disputa ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non sarebbe forse più
produttivo concentrare le forze su altro? Qual è la tua opinione? Gli ebook
possono aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere, meglio di quanto non
riescano a fare le piccole case editrici cartacee con tutti i loro ovvi limiti?
Per me non esiste nessuna disputa,
va bene tutto purché si legga! All’inizio
ho dovuto rassegnarmi a leggere in digitale perché non avevo più spazio per i
cartacei. Ora sono felice di averlo fatto perché così ho potuto conoscere tanti
autori che altrimenti non avrei mai letto.
Per me, cartaceo e Ebook possono tranquillamente convivere. Certo la
carta ha un altro fascino… eppure molti autori autopubblicati sono stati notati
proprio perché i loro ebook hanno scalato le classifiche quindi li ritengo un
utile strumento per farsi conoscere.
Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?
Attualmente sto scrivendo un
romantic suspense e poi ho in cantiere il seguito di “Nel cerchio del tempo”.
Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.
Grazie a te!
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