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mercoledì 27 settembre 2017

Recensione "Elial. Il figlio dei due popoli" di Giovanni Nikiforos

Recensione "Elial. Il figlio dei due popoli" di Giovanni Nikiforos

Buongiorno, amici dei mondi fantastici! Oggi vi parlo di "Elial. Il figlio dei due popoli", romanzo fantasy classico di Giovanni Nikiforos. Ve lo avevo già presentato qualche mese fa e adesso, grazie alla collaborazione con l'agenzia Saper Scrivere, finalmente riesco a parlarvene.


"Elial" si configura fin da subito come un romanzo fantasy classico, in cui sono presenti tanti elementi tipici di questo genere: c'è l'eroe, il prescelto, il predestinato (in questo caso, appunto, Elial, facilmente riconoscibile non solo dai poteri ma anche dai suoi capelli particolari, di due colori diversi, come i popoli che rappresenta), c'è una compagnia di eroi, tra cui Medoro, Ponzibombo, Elinor, c'è un regno da salvare e ovviamente c'è il cattivo della situazione, un vero e proprio signore oscuro: il perfido Dio che Deforma.
Era nato, per la seconda volta. La Terra, dopo averlo di nuovo partorito, ne ebbe paura. Il Fato l’aveva chiamata a quella gestazione, perché così era deciso che fosse. Immani pareti di roccia riflettevano le luci emanate dall’infante, ancora fioche. La sua mente, mai del tutto sopita, si muoveva veloce, pregustando il momento in cui sarebbe riuscito a rimettersi in piedi, per non essere più abbattuto. Serviva ancora tempo, ma il tempo pare un’inezia a chi abbia riposato per ere covando propositi di vendetta. Incominciò a respirare e crescere. Due occhi lo osservarono, poi il loro proprietario prese a risalire l’altissima scalinata quasi verticale. Si stava preparando un’epoca di dolore.
Nel romanzo dominano l'avventura, le battaglie, le magie, come nel Signore degli Anelli. Molto forte è il tema del viaggio, un classico di molti fantasy, sia attraverso il mondo per cercare Elial e poi per sconfiggere Zegeo. C'è anche, in realtà, un viaggio interiore, nell'animo dei personaggi, che crescono e progrediscono, come lo stesso Elial che prende confidenza con il proprio potere e con la sua responsabilità. Durante questo viaggio incontreranno un sacco di creature bizzarre: ci sono molti animali protagonisti, da ambo i fronti della guerra, e questa è una cosa molto carina, come pure il Dono di Elial che gli permette di parlare con i vari animali, tra cui i suoi amici montoni.

Un'altra cosa che ho apprezzato è stata l'originalità dei nomi, composti da caratteristiche, come appunto il Dio che Deforma, o il Bardo che Chiama dalle Nubi, o la Saliva di Madrande. Aggiunge un pizzico di originalità a un romanzo che si innesta su una tradizione molto classica. 

Forse avrei gradito qualche variabile maggiore, ad esempio sui personaggi, che mi sembrano un po' troppo fissi nei loro ruoli (eroe guerriero, prescelto, aiutante, signore oscuro ecc), ma nel complesso il romanzo fila bene e sicuramente sarà apprezzato dai fan del fantasy classico. Tra l'altro l'assenza di scene particolarmente crude, di sesso o scontri, lo rende leggibile anche dai piccoli lettori, un po' come Lo Hobbit.

Infine, altra nota positiva, è la presenza di varie cartine, realizzate in maniera semplice e pulita, molto dettagliate, utilissime per avere sempre sott'occhio la geografia del mondo e capire dove si trovano Tizio e Caio.



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sabato 22 aprile 2017

Segnalazione "ELIAL. Il figlio dei due popoli" di Giovanni Nikiforos

Segnalazione "Elial. Il figlio dei due popoli" di Giovanni Nikiforos

Bentornati, amici dei "mondi fantastici". Come avrete notato, questo mese di aprile è ricco di uscite, di eventi e di articoli sui libri, motivo per cui ho allargato anche al sabato il giorno delle segnalazioni. Oggi tocca a un bel romanzo fantastico "Elial. Il figlio dei due popoli", di Giovanni Nikiforos, che mi è stato segnalato dall'agenzia Saper Scrivere, che ringrazio per aver portato questo testo interessante alla mia attenzione. Voi lo conoscevate? Scopriamo insieme di cosa si tratta! :)


Titolo: Elial. Il figlio dei due popoli
Autore: Giovanni Nikiforos
Editore: Atene Edizioni
Genere: fantasy
Formato: cartaceo
Prezzo: 19,90 € (copertina flessibile)
Pagine: 408
Età di lettura: dai 14 anni

Il romanzo è disponibile sul sito dell'editore e sui principali store di libri.

Trama: Un male assoluto sta sorgendo su lande un tempo pacifiche: arcane potenze devastano la Natura, seminando la desolazione fra i popoli liberi. In un universo dominato dalla magia, che si manifesta attraverso i doni della madre, a una strana Compagnia viene affidata una missione dal Principe Drago, garante di pace e armonia, contrapposto all'oscuro gemello. La missione si trasformerà ben presto in un'epica vicenda che deciderà le sorti del mondo, sul filo di una profezia che ha due facce e che può significare vita oppure morte. Tutto ruota intorno alla figura del giovane Elial, il figlio dei Due Popoli, erede inconsapevole di stirpi che affondano le proprie radici negli elementi primordiali. Il potere di cui è depositario potrà portare alla sopraffazione totale di ogni cosa buona o al ristabilirsi dell'equilibrio e del benessere. 

Muovendosi a partire da un impianto classico, che richiama Il Signore degli Anelli per la netta caratterizzazione delle componenti buone e di quelle cattive e per il tema della missione quasi disperata da cui dipende il destino di popoli e terre, questo romanzo manifesta tratti di spiccata originalità grazie all'inventiva dell'autore, mantenendosi a cavallo fra la tradizione e l'innovazione. Brani dal respiro profondo si alternano ad altri meno usuali, con sipari divertenti e invenzioni fantasiose.

La scrittura raffinata, elegante, a tratti epica e a tratti poetica, talora scherzosa o ludica, ci accompagna in un cosmo incantato e avvincente, in grado di affascinare lettori di tutte le età. Avventure, amori, magie e stregonerie, personaggi curiosi, situazioni straordinarie, creature fiabesche, il tutto pervaso da un grande amore per la natura, fanno di quest'opera una lettura irrinunciabile per gli appassionati del genere e per tutti coloro che amino il fantastico. 


Percorrendo mulattiere e aggirando cenge, discendendo valloni e inerpicandosi fra pareti rocciose, giunsero alfine sotto la Mammella della Montagna posta a occidente. 
I Gigantopitechi li condussero a una grotta celata alla vista da un groviglio di pini mughi e circondata dal bosco, che si rivelò un labirinto di anfratti e stalagmiti. Callimate risuonava a tratti fra le infiorescenze minerali, mentre superavano entrate morte, vicoli ciechi e trappole di roccia sotto la guida delle due Scimmie Immani. 
La compagnia perse la cognizione degli spazi e del percorso, limitandosi a seguire le fiaccole di Badoo e del compagno. Penetrarono così, dopo volute e spire fatte di passi, in una delle Arterie del Verdetappeto.

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