lunedì 27 giugno 2016

L'ora del diavolo - racconto "Gli uomini della neve"

L'ORA DEL DIAVOLO - racconto "Gli uomini della neve"

Nuovo appuntamento con le leggende lucchesi. Oggi tocca al racconto "Gli uomini della neve", inserito nell'antologia "L'ora del diavolo". "Gli uomini della neve" è un racconto inedito, uscito direttamente nel volume antologico, a cui sono molto affezionato, perché è tratto da una storia vera, quella appunto dei coraggiosi uomini della neve, su cui poi ho ricamato un'avventura in chiave fantastica.


Chi erano gli uomini della neve? Erano delle persone che partivano da Cardoso e dai paesi delle basse Apuane e andavano su, in cima alla Pania della Croce, alle Buche della Neve, degli avvallamenti particolari dove l'acqua si fermava e si congelava durante l'inverno. Andavano su, lavoravano il ghiaccio, lo tagliavano e se lo caricavano in spalla, servendosi di gerle particolari, e poi tornavano giù in paese per rivenderlo ai signori che volevano pasteggiare con il ghiaccio! All'epoca, e parliamo di un periodo durato fino al secondo Dopoguerra, non c'erano ovviamente i condizionatori e le macchine per fare il ghiaccio, per cui se qualcuno ne voleva un po', questo era l'unico modo per averlo. Per molte persone, soprattutto uomini di mezza età, è stato per anni una fonte di sostentamento.
Era giovane, mio nonno, ancora un bambino, quando suo padre lo portò la prima volta con sé, lassù, in alto, alle Buche della Neve, dove gelidi spirano i venti e portano con sé il lamento dei dannati. Era giovane, ma sveglio, attento e consapevole, tre doti che, nella lunga salita fino alla cima della Pania, potevano fare la differenza tra salvezza e sconfitta, tra vita e oblio.
Pania. Ormai la chiamano tutti così, non soltanto i turisti, che vengono a scattar du’ foto; mangiano i tordelli della Rina, con due o tre bicchieri di vino rosso, e ciao, ecco il loro viaggio.
Pania ormai la chiamano pure i nativi, che hanno dimenticato le sue origini, e le loro. La regina delle Apuane, la signora delle Montagne della Luna, così maestosa da abbagliare l’Ariosto, così fredda che Dante ne trasse il ghiaccio con cui coprì il Cocito, anche se Pania non era ancora. Era Pietrapana, la Pietra delle Apuane e del popolo indomito che le aveva abitate prima che fossero cacciati. I Liguri Apuani. I nostri antenati.
Mio nonno, dei Liguri, doveva avere il sangue, perché mai si è tratto indietro, sempre pronto a seguire la via che saliva su, al Passo degli Uomini della Neve.
Ispirato a questa storia vera, ho scritto il racconto "Gli uomini della neve", narrato dalla nipote dell'ultimo uomo della neve, che ricorda l'impavida figura del nonno, che con i suoi amici andava a scalare Pietrapana (la Pania, secondo gli antichi Liguri Apuani), sfidando le avversità della montagna, spesso causate dal diavolo che, immancabilmente, ci mette lo zampino. Tra le leggende citate, quella dell'Omo Selvatico, della menta della Pania e la rappresentazione del diavolo come un caprone che sputa fuoco dalle narici.

Per leggere "Gli uomini della neve", potete acquistare il libro "L'ora del diavolo" su tutti gli store (Ibs, Amazon, Mondadori Store ecc). Buona lettura! ;)

Nessun commento:

Posta un commento