mercoledì 23 novembre 2016

Recensione "I MONDI DEL FANTASY VI" di Limana Umanìta

Recensione "I MONDI DEL FANTASY VI" di Limana Umanìta Edizioni

Come ogni anno, il premio "I mondi del fantasy" (organizzato da Limana Umanìta Edizioni) si è concluso con la realizzazione di un'antologia contenente i racconti selezionati tra i numerosi partecipanti, tutti scritti da giovani autori italiani e tutti ovviamente appartenenti al genere fantastico, nella più ampia accezione del termine. E' proprio questa doppia varietà, di scrittori e di generi e sottogeneri, il punto di forza della raccolta, che riunisce racconti molto diversi tra di loro, sia come argomenti che come atmosfere, tutti accomunati dall'ottima cura formale con cui il volume è stato anche quest'anno realizzato.

Nello specifico "I mondi del fantasy VI" contiene 18 racconti: 
- La lente di sinistra, di Luca Simioni (già ospite del blog)
- La leggenda di Dio, di Annarita Petrino
- Letice, di Marcello Maestri
- Notte rosa a Riccione, di Marco Filippazzi
- Parasomnia Berlin, mio racconto dark fantasy! 
- Murtair, di Marco Bertoli
- Mamacita, di Alessandro Frailis
- Helga, di Francesca Cappelli
- Le montagne di nessuno, di Alberto Pietrantoni
- Il mio nome significa speranza, di Selina Pasquero
- Effetti ignoti, di Marco Losi
- I cosiddetti fantasmi, di Alessandra Leonardi
- La messaggera dello specchio, di Giuseppe Gallato
- Il pirata Stevenson, di Daniele Gabrielli
- Desert rose, di Serena Arturo
- La vendetta del signore degli zombie, di Marco Lovisolo
- Non di re o di governanti, di Diego Gnesi Bartolani
- Time in an hourless house, di Valentina Zunino

Alcuni racconti sono di autori di cui ho già letto altri racconti, perché magari siamo stati selezionati assieme per altre antologie, come nei casi di Alessandra Leonardi e Marco Bertoli, e di cui ho già avuto modo di apprezzare stile e inventiva; altri hanno già partecipato alle precedenti antologie "I mondi del fantasy", per cui già conoscevo il loro modo di raccontare; altri invece sono scrittori che non conoscevo e che ho scoperto in questo volume. Un'altra cosa bella di queste antologie è, appunto, quello di scoprire altri appassionati di fantastico e vedere come lo interpretano, cosa riescono a inventarsi per sorprendere la redazione di Scriptorama e Limana Umanita. 

I racconti sono molto vari, si passa dal fantascientifico al distopico, ad altri con sfumature horror o dark fantasy; ci sono un paio di racconti non dico umoristici, ma che comunque ironizzano su alcuni stilemi del fantastico; altri con creature bizzarre, riferimenti mitologici, ambientazioni originali e altri ancora con ambientazioni italiane (un urban fantasy in Toscana! Allora non sono l'unico a scriverli!). Ci sono anche un paio di racconti che sfruttano quello che chiamo l'effetto Sentinella (avete letto il racconto "La sentinella" di Fredric Brown? No? Correte a rimediare!), creando un finale con effetto straniante, ovviamente non vi anticipo quali.

Nel complesso l'antologia mi è piaciuta molto, forse anche più del quinto volume. Segnalo alcuni racconti che mi hanno particolarmente colpito: "La lente di sinistra" di Luca Simioni è stata una piacevole sorpresa, in quanto dell'autore avevo letto il romanzo "La legge dell'oblio" (recensito qua), di tutt'altro genere e atmosfera, per cui ho apprezzato l'ambientazione futuristica; "La leggenda di Dio" pure mi è piaciuto molto nella parte finale (mi ha ricordato un po' Maze Runner) ma non aggiungo altro, per non fare spoiler. "I cosiddetti fantasmi" pure è stata una lettura piacevole, con una protagonista originale (molto romanesca!). "Letice" mi ha strappato qualche sorriso. "Helga" è stato uno dei miei preferiti, più che altro per l'ambientazione (tutta toscana), e lo vedrei bene come parte di un progetto più ampio (magari un romanzo). Stesso discorso per "La messaggera dello specchio" e "Il mio nome significa speranza", potrebbero decisamente essere ampliati, visto che offrono un sacco di spunti per nuove avventure, sia precedenti che successive ai fatti. 

Riguardo al mio racconto, "Parasomnia Berlin", appartiene a una nuova serie di racconti che sto scrivendo, tutti ambientati a Berlino e caratterizzati da un'atmosfera più dark rispetto ad altri, ispirati a leggende e folklore tedesco. Questo strizza l'occhio alla storia di Peter Pan, per quanto il "Peter" in questione sia Knecht Ruprecht, un personaggio del folklore tedesco molto pericoloso, una specie di Babbo Natale oscuro che entra nelle case a dicembre per rapire i bambini. E li porta a Mariendorf Weg, un ospedale abbandonato di Berlino... 

L'antologia è acquistabile dal sito di Limana Umanita Edizioni e, presto, anche su Amazon. Buona lettura!







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