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mercoledì 7 settembre 2016

Recensione di "Diario di un'assassina" di Bianca Marconero

Recensione di "DIARIO DI UN'ASSASSINA" di Bianca Marconero

Mancava questo all'appello. "Diario di un'assassina", una novella scritta da Bianca Marconero, appartenente al ciclo dell'Albion College. Come si posiziona rispetto ai romanzi della saga? Possiamo considerarla sia un prequel che un midquel, ossia la trama di questa novella si svolge sia prima del romanzo Albion che durante, creando una sottotrama parallela incentrata sul personaggio di Samira. Per ammissione della stessa autrice, dalla prima versione di "Albion" sono state tolte un po' di parti relative a Samira, un personaggio affascinante e misterioso che però ha meno spazio rispetto a Marco e agli altri. Allora, per approfondire, ecco che l'autrice ha ben pensato di regalarci questa novella autonoma, da leggere DOPO la lettura di "Albion", ovviamente. "Diario di un'assassina" è disponibile su Amazon in digitale e sul sito della casa editrice (in pdf e epub) Limited Editions.

Mi chiamano Samira, ho più o meno tredici anni e sono un'Assassina.
"Ed eccolo qui, il 'Diario di un'Assassina', la voce di Sam offerta e dedicata a quanti hanno letto Albion. Diffiderei chiunque non l'abbia fatto a intraprenderne la lettura perché non è una storia che sta in piedi da sola. Acquisisce senso solo se conoscete gli eventi narrati in Albion. Così come le risposte interessano solo a chi si è posto le domande."

Samira è un personaggio secondario nel primo romanzo, ma determinante per lo svolgersi di alcune vicende all'Albion college; potremmo definirla una specie di eminenza grigia che, non vista, trama nell'ombra e indirizza i passi dei vari personaggi. Qualche esempio? Ovviamente è lei a chiudere Marco e Deacon nella sala dell'archivio e a tramortire Erek, ed è sempre lei a testare più di una volta il legame tra il re e i suoi Cavalieri, mettendo spesso Marco in difficoltà. Lo avevamo intuito e ci era stato spiegato nel finale, a Cassino, quando la copertura della ragazza salta e ci viene presentata come un'infiltrata da parte del Tempio. Non sapevamo la sua storia, però, non conoscevamo la sua infanzia, passata a rubare del cibo per sopravvivere, né il suo legame con Bashir (un mentore, un fratello, qualcos'altro?). "Diario di un'assassina" rimedia a questo, portandoci al finale di "Albion" da una strada diversa. Una strada interessante, e anche un po' diversa.

In "Albion" a fare da padrone sono le aule scolastiche e i rapporti interni al college. In questa novella, invece, respiriamo la sabbia del deserto, l'odore del sangue che naufraga da ferite aperte, il sapore della violenza di cui la vita di Sam è stata intrisa fin da bambina. Samira, in fondo, cos'è se non un nome, uno come un altro, certo non quello che i suoi genitori avrebbero voluto darle. Una storia di sofferenza la sua, ma anche di riscatto, di crescita e di fede nella sua missione e negli ideali del Tempio.
"Mi chiamano Samira, ho più o meno tredici anni e non sono una ragazza come tante. 
Io e la mia gente siamo ciò che resta dei Nizariti, i fumatori di hashish seguaci di Hasan-i Sabbah, noto anche come il Vecchio della Montagna. La Montagna è ancora oggi la nostra casa, ci accoglia e ci educa facendo di noi quello che siamo. È il centro delle nostre esistenze. Siamo emanazioni della sua volontà, esecutori implacabili dei suoi mandati.
I nostri 'amici', gli alleati che sono da sempre al nostro fianco, preferiscono identificarci con il luogo da cui proveniamo, e ci chiamano "agenti della Montagna", quasi avessero pudore di dichiarare ad alta voce il nostro vero nome. Perché noi siamo la Setta del Veglio, e "assassino" è una parola che non piace a nessuno."
Samira ha un modo di ragionare e di porsi molto logico, da soldato, come è stata addestrata a essere. Non vede gli altri come amici, solo come bersagli o obiettivi. E' divertente, in un certo senso, vederla aggirarsi tra gli studenti dell'Albion college vestita come una scolaretta, recitando una farsa, quando invece sta raccogliendo dati e studiando i vari candidati. Divertente è anche il modo in cui vede gli altri, Cinquedraghi con la sua faccia da schiaffi, Lancaster, affetto da una grave forma di narcisismo, Deacon Emrys, la mediocrità fatta persona, Helena, insulsa ma con un po' di cervello (detto da lei, è quanto di più vicino a un complimento!), infine Erek, sempre sorridente. O ha una paralisi, a detta sua, o è stupido.

Proprio Erek è lo studente con cui si ritrova a interagire di più, forse perché lui è sempre sorridente e gentile con tutti, forse perché credeva che tra loro ci fosse qualcosa. Sta di fatto che, alla fine, quando l'inganno è svelato, Erek è anche il primo a prendere le distanze da lei, sentendosi offeso, umiliato e tradito. Il tempo lenirà anche questo problema. Forse. Nell'attesa Samira non si ferma, la missione al primo posto, e continua le sue ricerche. Anche se, quasi senza accorgersene, si fa coinvolgere dai drammi dei suoi compagni (amici? No, parola troppo forte per lei, ma compagni è già un passo avanti da obiettivi), sviluppando una certa empatia per loro. (Che la porterà, del resto, a determinate scelte in "Ombre").
C'è qualcosa di bellissimo, di magico in quella persona che può ridare la vita agli altri e che sceglie di farlo anche se gli costa quell'inferno. Per la prima volta da quando sono all'Albion provo qualcosa di simile alla vera felicità. E non so neppure perché.
In chiusura ricordo il corretto ordine di lettura della saga di Albion.

Ciclo del primo anno:
- Albion (1)
- Diario di un'assassina (1.5)
- Albion - Ombre (2)
- Il principe spezzato (2.5)

Ciclo della Cerca:
- Eredità (3). Lo aspettiamo con trepidazione! :)

sabato 20 agosto 2016

Segnalazione fantasy "Il principe spezzato" di Bianca Marconero

"IL PRINCIPE SPEZZATO" di Bianca Marconero


Una segnalazione importante quest'oggi, dedicata all'autrice di una saga che adoro, a dir poco. Il 18 agosto è infatti uscito, su tutti gli store di ebook, "Il principe spezzato", una novella incentrata su Riccardo Cinquedraghi (fratello di Marco, il ben più famoso fratello, protagonista della saga di Albion) e sul suo rapporto con Morgana. Avendola letta, posso dire... wow! Nei prossimi giorni arriverà anche la recensione, per il momento gustiamoci questo articolo di presentazione.

Titolo: Il principe spezzato
Autore: Bianca Marconero
Editore: Limited Edition Books
Genere: novella fantasy
Formato: digitale
Prezzo: gratuito
Pagine: 190
Disponibile gratis su tutti gli store di ebook dal 18/8/2016
Pagina Facebook della saga di Albion

Trama: Riccardo, 99 minuti prima della fine. Morgana, 1167 giorni prima dell’inizio. Un conto alla rovescia verso l’inevitabile. Il racconto di due vite legate per spezzarsi. Due strade che portano verso un unico istante, che è una fine e un inizio.  "Albion – il principe spezzato" narra l’antefatto della saga. Accanto a Riccardo e Morgana si muovono i personaggi che hanno reso unica la saga. 

Ecco un veloce schema riassuntivo della saga di Albion:

Libri del primo anno 
Albion (Albion #1) (recensito qui sul blog)
Albion – Diario di un’Assassina (Albion #1.5) 
Albion – Ombre (Albion #2) (recensito qui sul blog)
Albion – Il principe spezzato (Albion #2.5) 
 
Ciclo della Cerca 

Albion  - Eredità (Albion #3) – in uscita nel 2016 


Chi è l'autrice?
Bianca Marconero, laureata in Lettere, con una tesi su un poema cavalleresco, dal 2008 lavora come redattrice di riviste per teenagers, legate a popolari brand, pubblicate da GP Publishing, divisione editoriale di Giochi Preziosi. Nel 2012 ha ideato e scritto i testi di una serie di libri per la prima infanzia, editi da RTI Mediaset. Autrice della Saga di Albion, tradotta in inglese e spagnolo. Nel 2016 è uscito per Netwon Compton il suo romanzo “La prima cosa bella”. 

Allora, che aspettate a scaricarlo e scoprire così cos'è successo a Riccardo Cinquedraghi? ;)



martedì 28 giugno 2016

Recensione di "Albion - Ombre" di Bianca Marconero

RECENSIONE DI "ALBION - OMBRE" di Bianca Marconero

E dopo il primo, bellissimo "Albion", sono tornato all'Albion College con Marco, Lance e gli altri ragazzi dal destino mitico, nell'appassionante romanzo "Albion - Ombre" di Bianca Marconero (disponibile su tutti gli store di libri). Un titolo semplice, niente di esagerato e commerciale, come spesso capita nei romanzi fantastici contemporanei, ma decisamente evocativo e che ben riassume l'essenza del libro, che copre la seconda parte dell'anno scolastico, dal ritorno degli amici dalle vacanze invernali fino all'estate e alla fine del terzo anno (per Marco, il primo anno). Un romanzo ricco di ombre, infatti, ombre che si addensano sull'Albion college, ombre che si annidano all'interno dell'Albion college e ombre, ahimè, che si infiltrano nel gruppo di amici, oscurandone gli ideali e allontanandoli uno dall'altro. Ombre che scaturiscono dall'incomprensione che si va creando (fomentata anche da qualcuno, ovvio!) all'interno del gruppo e che i caratteri ribelli (e forse ancora infantili, in fondo sono ragazzi) dei vari personaggi contribuiscono a rinsaldare. Il povero Lance ci prova a tenere tutti uniti, ma non è facile avere a che fare con una testa di fagiolo come Marco, o con Helena e Deacon, che se ne va in giro nudo la notte a far follie! :)

La frattura tra gli amici sembra quasi insanabile, ogni volta che sono sul punto di chiarire ecco che succede qualcosa, o qualcuno ci mette lo zampino, e tutto crolla di nuovo, fino alla risoluzione finale del conflitto. Non voglio anticipare nulla, perché libri di questo genere è bello scoprirli da soli, assaporandoli piano, pagina dopo pagina, e al riguardo devo dire che sebbene si tratti di un tomo di 500 pagine non è per nulla pesante, anzi vuoi per lo stile piacevole e scorrevole dell'autrice, vuoi perché le vicende sono interessanti (e le varie sottotrame intrigano sempre più), è facile arrivare in fondo senza accorgersene e dire: oh, ma è già finito?! 

Un punto di forza del romanzo, come già nel primo libro, sono i personaggi e questa, per gusto personale, è una cosa che mi fa molto piacere. A volte, molti autori, soprattutto emergenti e, ahimè, soprattutto italiani, puntano tutto sul sensazionalismo, sull'idea originale, anche stravagante, qualcosa che di sicuro attirerà i lettori, ma poi non dedicano abbastanza cura all'approfondimento dei personaggi che, per me, sono fondamentali. Dopo aver scoperto e amato le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, mi risulta difficile apprezzare un libro dove non ci sia la giusta cura dei personaggi, che per me sono sullo stesso livello di importanza della trama e dello stile. Bianca Marconero non delude, al riguardo, regalandoci dei personaggi completi, con un'ottima caratterizzazione, dando loro voci diverse, pensieri diversi e soprattutto sentimenti. Traspare, dalle pagine del libro, l'enorme amore dell'autrice per i suoi personaggi, quasi come fossero figli o fratelli suoi, e anche il lettore si ritrova a camminare con loro per i corridoi dell'Albion, chiedendosi (e forse anche immaginando già) come reagirà Marco a quella notizia, cosa farà Deacon adesso o cosa starà combinando Lance di nascosto da tutti. Trovo che sia bello quando arrivi a vivere un libro con i suoi personaggi, ridendo e soffrendo con loro. 
 Lance ricordava tutte le sue prime volte. La prima volta che aveva capito che niente è eterno. La prima volta che era stato a un funerale. La prima volta che era entrato in un cimitero. Erano ricordi che poteva legare a un odore, a un colore, ma del tutto privi di partecipazione. Nel caso del suo primo contatto con la morte, il defunto era un prozio che aveva incontrato un paio di volte. Lance era piccolo e non aveva afferrato la situazione fino in fondo. Ora, a distanza di quasi dieci anni, ammetteva di non comprendere ancora. Probabilmente era una di quelle esperienze che non si possono immaginare, ma si devono provare da vicino. Avrebbe capito il lutto solo il giorno in cui fosse stato ferito, mutilato da una perdita importante. E Lance, dopotutto, non aveva alcuna fretta.
A proposito di personaggi, il mio preferito è e rimane Lance. Adoro la sua aria (apparente) di imperturbabilità, come se i drammi degli adolescenti in calore, siano maghi o re leggendari, non lo toccassero, adoro il suo voler combattere da solo contro i demoni del mondo, soprattutto quelli che stanno dividendo il suo gruppo di amici, e capisco anche il suo carattere, introverso, restio a confidarsi. Forse perché mi rivedo molto in lui. E mi è dispiaciuto un sacco per come Marco l'ha trattato, senza dargli la possibilità di spiegarsi. Ecco, forse in questo siamo diversi, penso che sarei andato da Marco e gli avrei tirato un calcio nel culo per costringerlo a dirmi quel che gli passava per la testa! :) E' anche vero che Marco non ha tutte le colpe, anche Helena, soprattutto all'inizio, ci mette del suo per fargli pesare, in maniera eccessiva, alcune cose, e Deacon con il suo considerare tutto bianco o nero non aiuta. Ma, d'altronde, è una storia di adolescenti, ed è giusto così, che si comportino come tali e non come adulti vaccinati (che poi non è che gli adulti siano tutta 'sta gran saggezza!), ritorniamo al discorso personaggi: Marco è cresciuto da solo, sta imparando adesso cosa significhino amicizia e amore, la sua fama e il suo nome (cognome, direi) lo precedono e a volte lo mettono in difficoltà. Ma ho apprezzato il suo riscatto nel bosco, contro i due bulletti. (E passo oltre per non spoilerare).
Marco, tu sai cos'è la spada? Che cos'è davvero?
E' un'arma, nonno.
Questo pensi?
Sì, uccidi i nemici, con la spada. Quindi è un'arma.
No, Marco. Non lo è.
Concludo, con un cenno al nuovo personaggio introdotto in questo libro: Morgana. Premesso che non mi sta simpatica, la trovo una figura contraddittoria, combattuta e forse persino devastata nel suo animo. Difficile definirla come "buona" o "cattiva", sembra fregarsene della moralità e delle leggi, perseguendo solo i suoi obiettivi, anche se, nel complesso, mi ha dato l'idea di una persona sola e dal cuore distrutto, che sta facendo di tutto (attirare l'attenzione, fare casino ecc) per riempire il vuoto che si porta dentro. Da questo punto di vista, è una figura simile, quasi complementare, a quella di Marco.

E adesso, dopo questa splendida lettura, cosa leggerò? Spero che il nuovo libro di Albion esca presto. Magari nell'attesa potrei rileggere i primi due! :) E voi? Che ne pensate? A presto!






martedì 15 dicembre 2015

Il Calibrario dell'Avvento - Giorno 15: Leggende della tavola rotonda

IL CALIBRARIO DELL'AVVENTO - GIORNO 15: LEGGENDE DELLA TAVOLA ROTONDA


L'appuntamento di oggi con il nostro Calibrario pre-natalizio è dedicato a un libro fresco fresco di stampa, l'antologia realizzata da "I doni delle muse", frutto del concorso annuale che aveva tema, appunto, le leggende arturiane. Presentiamo oggi "Leggende della tavola rotonda", una raccolta di quattordici racconti, tutti di autori italiani, con cui immergerci nelle atmosfere mitiche e cavalleresche di Camelot e di Avalon. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo nuovo e ben curato lavoro.


Titolo: Leggende della tavola rotonda
Autori vari (li scopriremo sotto)
Curatore: Serena Fiandro
Editore: I doni delle muse associazione culturale
Genere: Antologia di racconti fantastici
Formato: Cartaceo
Prezzo: 12 euro
Pagine: 234
ISBN: 978-88-99167-17-2
Il sito di "I doni delle muse"
Acquistabile sul sito della casa editrice e sui principali store online, ad esempio sullo store di IBS, e sul Mondadori Store.
Sorte in un passato in cui storia e mito si fondono insieme in un gioco di specchi reciproco, le leggende dei cavalieri della Tavola Rotonda continuano a esercitare il loro fascino nel corso dei secoli. Perché ogni lettore sa che Artù non è morto. Il suo corpo giace nella mistica isola di Avalon, in una condizione sospesa tra la vita e la morte, fino al giorno in cui la Britannia non avrà ancora bisogno del suo re. Solo allora Artù potrà fare ritorno. Una raccolta che nasce dalle voci più interessanti del panorama letterario italiano.
Questi i racconti presenti nell'antologia, con un link per conoscere meglio gli autori:

Angelo Berti Ogni nome ha un perché  
Marco Bertoli La regina e il cavaliere  
Artemisia Birch La figlia del vento (già apparsa sul blog in precedenti articoli)  
Davide Camparsi Morte di Bedwyr  
Guido Colombo Il sacro catino  
Ilaria Damiani Il destino di Mordred  
Loris Fabrizi Bredbeddle  
Gabriele Magnani Per onore  
Ivano Manera L’apprendista  
Andrea Marinucci Foa L’addio di Merlino  
Anna Gili Cronache di Excalibur  
A. P. Huges Joseph

E voi? Avete già acquistsato questa affascinante raccolta? :)

Appuntamento a domani con un nuovo libro del nostro Calendario natalizio!