martedì 2 febbraio 2016

Recensioni di "Danger", Murder, she baked", "Home run" e "Teuto Virus"

RECENSIONI DEI LIBRI DEL "SAD DOG PROJECT"


Due mesi fa vi ho parlato del progetto Sad Dog, un progetto editoriale innovativo e di qualità, messo in piedi da alcuni scrittori italiani, che sono stati, tra l'altro, ospiti anche del blog "I mondi fantastici" durante il Calibrario dell'Avvento. Se non ricordate, correte qua, subito! Finalmente ho avuto il tempo per leggermi i loro racconti e posso quindi confermare che gli obiettivi che il gruppo si è preposto sono stati decisamente rispettati, presentando dei bei lavori, curati e accattivanti, sia da un punto di vista grafico che, soprattutto, contenutistico. 

Andiamo con ordine. I libri del "Sad Dog Project" sono attualmente cinque: "Home run", di Lorenzo Sartori (intervista e articolo qui), "Danger" di Ilaria Pasqua (intervista e articolo qui), "Murder she baked", di Diego Tonini (intervista e articolo qui), "Teuto-Virus" di Mario Pacchiarotti (intervista e articolo qui) e il recentissimo "Il profeta" di Giuseppe Monea, che ancora devo leggere. Per quello che riguarda i primi quattro, l'impressione è stata molto piacevole. Letture veloci e originali, molto diverse l'una dall'altra, ma caratterizzate dalla giusta dosa di mistero e azione, che ho decisamente apprezzato.

"Danger" di Ilaria Pasqua è un raccontino ambientato in una cittadina americana, persa in mezzo al nulla, dove il protagonista, Mark, si ritrova, assieme alla sua inseparabile Sonia, una macchina che è come una figlia, un'amica, una compagna di vita, da tanto che sono inseparabili. "Era tra quei sedili che [Mark] aveva fatto i sogni più belli, passato i momenti più sereni. Se ci fosse stato un bagno, beh, ci avrebbe vissuto, senza ombra di dubbio. Era tutto ciò che gli restava, quella minuscola e all'apparenza inutile macchina." Chi non ha pensato qualcosa di simile verso la propria macchina? Magari la prima, quella acquistata con i primi risparmi? Beh, Mark e Sonia sono inseparabili, ma quando giungono in questa misteriosa cittadina tutto si ammanta di mistero, come una nube di polvere e vuoto che li travolge. Ciò che ho apprezzato particolarmente nel racconto è stata l'ambientazione, anzi direi più l'atmosfera che si respira in questa misteriosa e anonima cittadina americana. Mi è sembrato proprio di essere lì, da qualche parte nel deserto, a camminare con Mark e a scoprire insieme a lui i misteri del luogo.

Di tutt'altro genere, invece, è l'adrenalinico "Home Run" di Lorenzo Sartori. Un uomo si risveglia in un centro ricerche e non ricorda niente di sé e della sua vita. Lo chiamano E10. Cosa significa? Ethan? E ten? E' un esperimento? Cerca di scoprirlo e di fuggire da quel laboratorio. Ma può il suo libero arbitrio salvarlo o si ritroverà condannato a ripetere gli stessi gesti all'infinito, vittima di un sistema più grande di lui? Punto di forza del racconto è decisamente lo stile dell'autore, di cui non avevo mai letto niente ma che ho decisamente apprezzato fin dalle prime righe. Efficace e essenziale, non c'è una parola di troppo, né una che manchi, il linguaggio è studiato e soprattutto ben combacia con il ritmo incalzante dell'azione, fino all'adrenalinico finale. Una storia alla Jason Bourne, decisamente ben studiata.

"Murder, she baked!" di Diego Tonini è, credo, il racconto più ironico, quasi divertente, dei quattro, nonostante la tragedia dei fatti narrati. Con uno stile piacevole, e anche un pò canzonatorio delle mode femminili del momento, l'autore ci presenta le avventure di Lisa che decide di frequentare un corso di cake design, tenuto dalla fascinosa, e misteriosa, Barbie. Un nome che è tutto un programma. Tra lezioni di pasticceria, fiumi di glassa e cup cake, la tragedia si consuma. Ma è una tragedia dolce, come le creazioni di Barbie, e succulenta. 


"Teuto virus" di Mario Pacchiarotti è stata la lettura più sorprendente e inaspettata, basata su un'idea davvero originale, ossia quella di diffondere un virus "teutonico", che, in qualche modo, sfruttando le caratteristiche comportamentali dei tedeschi, riesca a "migliorare" lo stile di vita, più, diciamo, rilassato degli europei meridionali (italiani e greci, in primis). Raccontato con uno stile ben curato, quasi giornalistico a volte, "Teuto virus" segue la creazione e poi il diffondersi di questo virus, analizzando come poi ciò cambi lo stile di vita degli infettati, le condizioni economiche e sociali dei paesi dove questi vivono e, addirittura, gli equilibri mondiali. Da un lato fa riflettere, ovviamente, sull'eticità o meno di certi mutamenti genetici, dall'altro offre un interessante scorcio di futuro che, pur utopistico, non sembra poi così male, soprattutto per gli stati del Mediterraneo. Certo, meglio sperare che non ci voglia un virus per spingere le persone a essere un po' meno "cialtrone" e a rimboccarsi le maniche e impegnarsi un po' di più, ma è comunque una prospettiva che, a me personalmente, da grande ammiratore dei popoli teutonici, non dispiace. :)

Tutti i lavori del Sad Dog Project sono disponibili su Amazon, in formato digitale e cartaceo. Correte a scaricarli, e buona lettura!





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