Recensione "I mondi
del fantasy VII" (2)
Seconda parte dell'articolo dedicato a "I
mondi del fantasy VII" (la prima è qua), l'antologia di
racconti fantastici edita da Limana Umanìta, contenente 18 racconti di
scrittori italiani. Come già detto, le sfumature del fantastico sono molto
varie: si passa dal fantasy più classico all'urban, senza tralasciare la
fantascienza, steampunk e contaminazioni di genere. Essendo un prodotto vario,
ogni lettore potrà trovare i racconti dell'atmosfera più adatta alle sue
esigenze o ai suoi gusti di lettore.
IL VECCHIO OAK, di Marco Losi: un racconto
simpatico, dal valore ecologista. Ambientato un po' nel presente, un po' nel
passato, che insegna a portare rispetto agli alberi. La foresta mi ha
ricordato quella di Fangorn, come atmosfera di ancestrale sapienza.
IL GIORNO DELLA PROTESTA, di Marco
Lovisolo: un racconto a tratti umoristico, sulle disavventure burocratiche
e legali di un mercante, noto come Knurf il Sapiente. La componente fantastica
è minima, ma di sorrisi questa storia ne strapperà molti. Viene quasi voglia di tifare per i rivoltosi, in effetti! ^^
L'ULTIMO BRANCO, di Claudio Lei: la storia
di un cane, piuttosto anziano, e di ciò che lo aspetta dall’altra parte. Un racconto
da leggere attentamente, per non perdersi alcuni passaggi non immediati.
FRANCO IL NERO, di Mirko Morotti: quasi un
noir fantastico, con protagonista un “poliziotto” molto particolare, impegnato in
una caccia notturna. All’inizio sembra di leggere un vecchio noir americano,
ben reso anche dalle espressioni gergali del protagonista, poi subentra la componente
fantastica, fino al colpo di scena finale. Molto descrittivo, forse troppo, mi è sembrato di essere in una puntata di "Supernatural"! :)
Nebbia, una notte come tante nella città, una sera dove allettati dal buio e dalle condizioni climatiche piccoli delinquenti dai pensieri sudici si permettono di strisciare fuori dalle loro tane in cerca di nettare femminile, facili guadagni e sballo da quattro soldi.
IL DISEGNO GRIGIO, di Sagas Original Works: un
racconto particolare, che potrebbe essere l’inizio di un romanzo. Forse l’ho
trovato un po’ sbilanciato, lento e fumoso all’inizio, e veloce dopo la rivelazione.
Per atmosfera mi ha ricordato alcuni racconti di Martin o Lovecraft, con questo
strano idolo misterioso.
SOGNO IN NERO,
di Massimo Tivoli: altro racconto particolare. Ammetto che ci ho messo un po’ a
capire cosa stesse accadendo, però poi si è rivelato un bel racconto, sostenuto
da un’idea originale, questa droga dei sogni che Baltazar (un personaggio a dir
poco singolare) vende ai propri clienti, per permettere loro di ottenere ciò che in vita è proibito loro. Un Inception fantastico. Molto carino.
LA VEDETTA, di Marco
Scaldini: uno dei racconti che ho apprezzato di più in questa tranche finale,
per l’originalità del tema. Pur essendo un fantasy classico, l’autore in
qualche modo si prende gioco del genere, regalandoci una prospettiva inedita,
quella di una vedetta solitaria, condannata a marcire in cima a una torre
altissima (così alta che era necessario un giorno di cammino per raggiungere la
sommità!), finché un bel giorno la donna non decide di riprendersi in mano la
vita. E fare una scelta. Molto interessante e costruito bene, in termini di
rivelazioni progressive.
IL RE
PESCATORE, di Alessandro Fresta: il titolo di questo racconto mi ha un po’
ingannato, lo ammetto, mi sarei aspettato una storia ispirata al ciclo
Arturiano, con il Re Pescatore, appunto. Si tratta comunque di un racconto
piacevole, ambientato in un’ignota cittadina americana, presumo, che coinvolge
due poliziotti che si ritrovano davanti un uomo morto. Nel senso, un uomo che
dovrebbe essere morto, il signor Cecil. Simpatici gli scambi di battute tra i
tre.
RUGGINE, di
Marco Bertoli: sono contento che la chiusura dell’antologia sia stata
affidata a una penna navigata del fantastico italiano. Già presente in altre
edizioni di “I mondi del fantasy”, Marco Bertoli ci regala una storia singolare,
di maledizioni, possessioni, ricatti e vendetta, tematiche forti ma affrontate
in modo pratico, costruendo una bella storia di avventura con la maestria
narrativa che gli è propria.
In conclusione, “I mondi
del fantasy VII” si è rivelata una lettura piacevole. Molto varia, ovviamente,
come è giusto che sia un’antologia, che sono certo appassionerà chi ama scoprire storie e atmosfere diverse dal solito.
Ti ringrazio di tutto cuore per la bellissima recensione al mio 'Ruggine'! Marco
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