mercoledì 14 febbraio 2018

Recensione "I mondi del fantasy VII" (2)

Recensione "I mondi del fantasy VII" (2)


Seconda parte dell'articolo dedicato a "I mondi del fantasy VII" (la prima è qua), l'antologia di racconti fantastici edita da Limana Umanìta, contenente 18 racconti di scrittori italiani. Come già detto, le sfumature del fantastico sono molto varie: si passa dal fantasy più classico all'urban, senza tralasciare la fantascienza, steampunk e contaminazioni di genere. Essendo un prodotto vario, ogni lettore potrà trovare i racconti dell'atmosfera più adatta alle sue esigenze o ai suoi gusti di lettore.


IL VECCHIO OAK, di Marco Losi: un racconto simpatico, dal valore ecologista. Ambientato un po' nel presente, un po' nel passato, che insegna a portare rispetto agli alberi. La foresta mi ha ricordato quella di Fangorn, come atmosfera di ancestrale sapienza.

IL GIORNO DELLA PROTESTA, di Marco Lovisolo: un racconto a tratti umoristico, sulle disavventure burocratiche e legali di un mercante, noto come Knurf il Sapiente. La componente fantastica è minima, ma di sorrisi questa storia ne strapperà molti. Viene quasi voglia di tifare per i rivoltosi, in effetti! ^^

L'ULTIMO BRANCO, di Claudio Lei: la storia di un cane, piuttosto anziano, e di ciò che lo aspetta dall’altra parte. Un racconto da leggere attentamente, per non perdersi alcuni passaggi non immediati.

FRANCO IL NERO, di Mirko Morotti: quasi un noir fantastico, con protagonista un “poliziotto” molto particolare, impegnato in una caccia notturna. All’inizio sembra di leggere un vecchio noir americano, ben reso anche dalle espressioni gergali del protagonista, poi subentra la componente fantastica, fino al colpo di scena finale. Molto descrittivo, forse troppo, mi è sembrato di essere in una puntata di "Supernatural"! :) 

Nebbia, una notte come tante nella città, una sera dove allettati dal buio e dalle condizioni climatiche piccoli delinquenti dai pensieri sudici si permettono di strisciare fuori dalle loro tane in cerca di nettare femminile, facili guadagni e sballo da quattro soldi.

IL DISEGNO GRIGIO, di Sagas Original Works: un racconto particolare, che potrebbe essere l’inizio di un romanzo. Forse l’ho trovato un po’ sbilanciato, lento e fumoso all’inizio, e veloce dopo la rivelazione. Per atmosfera mi ha ricordato alcuni racconti di Martin o Lovecraft, con questo strano idolo misterioso.

SOGNO IN NERO, di Massimo Tivoli: altro racconto particolare. Ammetto che ci ho messo un po’ a capire cosa stesse accadendo, però poi si è rivelato un bel racconto, sostenuto da un’idea originale, questa droga dei sogni che Baltazar (un personaggio a dir poco singolare) vende ai propri clienti, per permettere loro di ottenere ciò che in vita è proibito loro. Un Inception fantastico. Molto carino.


LA VEDETTA, di Marco Scaldini: uno dei racconti che ho apprezzato di più in questa tranche finale, per l’originalità del tema. Pur essendo un fantasy classico, l’autore in qualche modo si prende gioco del genere, regalandoci una prospettiva inedita, quella di una vedetta solitaria, condannata a marcire in cima a una torre altissima (così alta che era necessario un giorno di cammino per raggiungere la sommità!), finché un bel giorno la donna non decide di riprendersi in mano la vita. E fare una scelta. Molto interessante e costruito bene, in termini di rivelazioni progressive.

IL RE PESCATORE, di Alessandro Fresta: il titolo di questo racconto mi ha un po’ ingannato, lo ammetto, mi sarei aspettato una storia ispirata al ciclo Arturiano, con il Re Pescatore, appunto. Si tratta comunque di un racconto piacevole, ambientato in un’ignota cittadina americana, presumo, che coinvolge due poliziotti che si ritrovano davanti un uomo morto. Nel senso, un uomo che dovrebbe essere morto, il signor Cecil. Simpatici gli scambi di battute tra i tre.

RUGGINE, di Marco Bertoli: sono contento che la chiusura dell’antologia sia stata affidata a una penna navigata del fantastico italiano. Già presente in altre edizioni di “I mondi del fantasy”, Marco Bertoli ci regala una storia singolare, di maledizioni, possessioni, ricatti e vendetta, tematiche forti ma affrontate in modo pratico, costruendo una bella storia di avventura con la maestria narrativa che gli è propria.

In conclusione, “I mondi del fantasy VII” si è rivelata una lettura piacevole. Molto varia, ovviamente, come è giusto che sia un’antologia, che sono certo appassionerà chi ama scoprire storie e atmosfere diverse dal solito.

1 commento:

  1. Ti ringrazio di tutto cuore per la bellissima recensione al mio 'Ruggine'! Marco

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