domenica 25 ottobre 2020

Recensione "Il vortice nero" di Daniele Viaroli

 Recensione "Il vortice nero" di Daniele Viaroli

Bentrovati, amici lettori. Come state, in questo momento difficile? Come sfogate la vostra ansia e incertezza quotidiane? Io oggi vi consiglio un libro, letto negli ultimi giorni d'estate, quando il sole ancora ci baciava e le noie dell'autunno erano lontane, ahimè. Chissà, magari la lettura, e per estensione la letteratura, possono tenerci compagnia e aiutarci, in questi giorni complicati e incerti.

"Il vortice nero", di Daniele Viaroli, è un romanzo di genere fantastico, seguito dell'acclamato "La fiamma azzurra" (già recensito sul blog e super consigliato!). Come sempre edito da Dark Zone, è disponibile in ebook e cartaceo; si tratta, lo sottolineo, della prima parte del romanzo, cui a breve seguirà la seconda e conclusiva, una divisione quindi prettamente editoriale della stessa storia che, nei due volumi, costituisce una parte unitaria.

Personalmente, consiglio la lettura di "La fiamma azzurra" PRIMA di quella di "Il vortice nero", per meglio comprendere situazioni, personaggi e riferimenti, per quanto il volume segua una nuova avventura, anche con nuovi protagonisti, però credo sia utile per non smarrirsi e cogliere tutte le varie citazioni (e poi una saga si inizia a leggere dal primo volume!). 

Dove eravamo rimasti? Jake, Kalena e la sua stramba compagnia di amici eroi hanno salvato il Multiverso, dalle nefaste azioni di Everett, dopo lunghe battaglie e un viaggio di crescita personale. Ma le minacce non finiscono qua, eh no, sarebbe bello se i mondi (sì, più di uno!) potessero vivere in pace, e invece non è così. Ecco che all'orizzonte spunta la minaccia del Collettivo: un gruppo non di artisti, bensì di misteriosi personaggi intenti a distruggere, devastare, conquistare. I mondi cadono sotto la loro furia e adesso anche Crocevia e gli amici di Jake affrontano tale impetuosa forza, a cui nessuno sembra in grado di opporsi.

L'inizio del romanzo è davvero molto avvincente, perché vediamo i "vecchi" protagonisti di "La fiamma azzurra" subito alle prese con i sicari del Collettivo: la temibile Omega e il fascinoso Schiacciasogni, due potenze che nessuno sembra in grado di contrastare. Uno dopo l'altro, eroi e guerrieri, imperatori e robot cadono sotto i colpi del Collettivo, chi mai potrà fermarli? Come se non bastasse il povero Jake, sulla Terra, è vittima di bullismo, e una nuova scalcinata banda di ladri sta cercando di recuperare i rottami della Nova e lo Strixos non sa che pesci pigliare.

Come si legano tutti questi fatti? Chi sono questi misteriosi personaggi? Lo scoprirete leggendo il romanzo, non voglio certo togliervi la sorpresa. 

Quello che mi piace, nei libri di Daniele Viaroli, è prima di tutto l'attenzione ai personaggi: tutti, anche i più apparentemente inutili, hanno un senso, uno scopo, una voce, tutti hanno modo di parlare e mostrare chi sono (nel bene e nel male, componenti che, nei suoi personaggi, tendono ad accompagnarsi per mano). Alcuni sono simpatici, altri misteriosi, altri dei rompipalle insopportabili (qualcuno ha detto Benny?!), ma tutti sono sempre in grado di tenere la scena. In "Il vortice nero", oltre alla strana banda di eroi del primo volume, ne entrano in scena di nuovi, dotati di poteri e qualità originali, come l'impavido Cannonball, il gigantesco e taciturno Khaleros, e Kobalt, con il suo linguaggio strano, e molti altri che scoprirete leggendo il libro.

Tanti personaggi per tante scene diverse, perché l'impianto del romanzo è ben costruito, permettendo al lettore di balzare da una sottotrama all'altra, come in un film, in un montaggio di sequenze anche contemporanee che incuriosiscono e spingono ad andare avanti. Fino alla fine.

Ecco, come anticipato in apertura, la fine non è propriamente tale, in quanto il libro rappresenta la prima parte di "Il vortice nero", come indicato in copertina, per cui sarà necessario attendere l'uscita della seconda parte per poter chiudere la storia e quindi dare un senso a tante situazioni che ancora non ce l'hanno. Uno stacco che, per quanto intuibile, effettivamente lascia un po' l'amaro in bocca, perché avviene sul più bello, come un cliffhanger di finale di stagione, ma che speriamo non duri molto.

Nel complesso, quindi, un altro bel lavoro per Daniele Viaroli che, con il suo stile semplice e diretto, infarcito da tante citazioni nerd e un'ironia di fondo, trascina il lettore nel vortice della lettura, per fargli vivere una grande avventura multi-dimensionale. E voi che aspettate? Allacciate le cinture, la Thunderbird è in partenza! Saltate a bordo, o Ana e Khaleros partiranno senza di voi.



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