Visualizzazione post con etichetta eretica edizioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta eretica edizioni. Mostra tutti i post

venerdì 13 luglio 2018

Segnalazione "Incastri distanti" di Alessandro Ebuli


Segnalazione "Incastri distanti" di Alessandro Ebuli

Bentrovati, lettori. Oggi vi presento la raccolta di racconti di Alessandro Ebuli: "Incastri distanti", edita da Eretica Edizioni. Autore già stato ospite del blog, con gli altri suoi lavori ("Le dieci stanze", qua; "Sotterraneo", qua). Pronti per conoscere il suo nuovo lavoro?

Titolo: Incastri distanti
Autore: Alessandro Ebuli
Editore: Eretica Edizioni
Genere: Racconti
Formato: 14 x 21
Pagine: 111
Prezzo: 13,00
ISBN: 9788833440170

È difficile comprendere come sia possibile scoprirsi parte integrante della vita altrui, ritrovandosi coinvolti dalle storie di persone a noi totalmente estranee e provare dolore, inquietudine, angoscia nel venire a conoscenza delle loro stesse sofferenze. Il confine tra il rimanere intrappolato dentro quelle storie oppure restarne indifferente è labile.
Racconti per narrare vicende del presente, del passato, ma anche di un possibile futuro, per immergersi dentro una realtà travolgente, nella quale siamo costantemente imprigionati e che troppo spesso crediamo non ci riguardi di persona.
Storie di sofferenza, storie di esperienza, storie di liberazione. 
“La ferita è ancora aperta, l’orologio fermo e la crepa nel muro saranno per l’eternità la memoria di quella comunità e di tutte le persone coinvolte.Per ricordare il passato e per vivere il presente. Ma soprattutto per cambiare il futuro.”


Alessandro Ebuli nasce nel 1975 a La Spezia, dove vive con la moglie Francesca ed il figlio Iacopo. Collaboratore di numerose testate musicali online, attualmente collaboratore attivo su ilvoloweb.it ed accordo.it, alcune sue poesie sono state inserite all’interno di importanti antologie letterarie. È autore della silloge poetica Sotterraneo (2016), con la quale, ad aprile 2017, ha conseguito un premio nel concorso Cenacolo artistico letterario “Roberto Micheloni” Aulla e Lunigiana, nel XXIX concorso di poesia e narrativa “Cinque Terre, e della raccolta di racconti Le dieci stanze (2017), entrambi editi da Eretica Edizioni.

Contatti
Pagina Facebook Autore.
Pagina Instagram.
Pagina Twitter.


venerdì 2 giugno 2017

Segnalazione "Le dieci stanze" di Alessandro Ebuli

Segnalazione "LE DIECI STANZE" di Alessandro Ebuli

L'articolo di oggi è dedicato a Alessandro Ebuli, che torna sul blog "i mondi fantastici". Dopo l'esordio con la silloge poetica "Sotterraneo" (segnalata qua), l'autore ci presenta una raccolta di racconti, che sono molto felice di ospitare perché amo i racconti e trovo irritante che in Italia se ne leggano/vendano pochi. Considerando il disinteresse dell'italiano medio per la lettura, la forma "racconto" dovrebbe essere quella che incontra maggior interesse, proprio per la sua brevità e immediatezza, e invece no. Vabeh, una delle tante contraddizioni del nostro paese! :-) 

Titolo: Le dieci stanze
Autore: Alessandro Ebuli
Editore: Eretica Edizioni
Genere: Narrativa - Racconti
Formato: 14 X 21
Pagine: 139
Prezzo: Euro 14,00
ISBN: 978-88-99816-50-6


Il libro è acquistabile sul sito di Eretica Edizioni.

Trama: Un percorso fisico e mentale attraverso dieci stati d’animo nascosti dalla paura di emergere. A diversi livelli, afflizione, dubbio, imprevisto, amore, follia, terrore, ambizione, perseveranza, vendetta ed infine rinascita si incontreranno per giungere alla via d’uscita dalle stanze nelle quali sono imprigionati. Stati d’animo dormienti, in attesa che qualcuno si addentri in ogni singola stanza per risvegliarli e renderli reali. Per uscire dal buio e ritrovare la luce della propria vita.
Quel cuore rosso fuoco che sta spiccando il volo non è altro che la rappresentazione dell’amore che ha dovuto soffocare per poter realizzare i propri sogni. Adesso che ha un ruolo importante nel mondo dell’arte comprende quanto sia stata dolorosa quella scelta fatta anni prima.
Contatti:
Pagina Facebook
Blog dell’autore

Biografia dell’autore: Alessandro Ebuli nasce nel 1975 a La Spezia, dove risiede con la moglie Francesca ed il figlio Iacopo. Fin dalla giovane età si interessa alla musica ed alla letteratura, riuscendo a coniugare la passione per entrambe le arti attraverso collaborazioni con numerose testate musicali online. Alcune sue poesie sono state inserite all’interno di importanti antologie letterarie. È autore della raccolta di poesie Sotterraneo (2016), edito da Eretica Edizioni.

venerdì 31 marzo 2017

Segnalazione "La tela del maligno" di Gianpiero Pisso

Segnalazione "La tela del maligno" di Gianpiero Pisso

Titolo: La Tela del Maligno
Autore: Gianpiero Pisso
Editore: Eretica Edizioni
Genere: Mistery storico
Formato: Cartaceo
Pagine: 254
Prezzo:15 euro
ISBN: 978-88-99466-97-8
Link acquisto: sito Eretica Edizioni

Un interesse mediatico senza precedenti si è scatenato, nel 2012, per una scoperta che ha lasciato il mondo dell’arte, la Chiesa cattolica, università, studiosi di costumi, storici e gente comune senza parole. La televisione italiana ne ha parlato diffusamente in rubriche dedicate alla Scienza e al Mistero ma nessuno, ad oggi, è stato in grado di dare una spiegazione esauriente dei fatti.
Dopo più di quattrocento anni una studiosa si è accorta casualmente che nella basilica di San Pietro a Perugia, esiste un quadro colossale, uno dei più grandi d’Europa, che cela un inquietante mistero.
La tela, un dipinto a olio, opera di un artista di scuola veneziana, Antonio Vassilacchi, vissuto attorno al 1600 e contemporaneo di Tiziano, del Tintoretto e di Paolo Veronese, osservata da breve distanza mostra santi, papi, alti prelati attorno a san Benedetto da Norcia, ma scrutata dall’altare maggiore, dove è possibile una veduta d’assieme, mette in luce un volto demoniaco.
Come è possibile che nessuno se ne sia accorto prima? Per quale ragione si è introdotta l’effigie del Maligno in un luogo consacrato? Che significato e quale fine può avere avuto un atto del genere?


Il Trionfo dell’Ordine dei Benedettini di Antonio Vassilacchi (1597) 
Basilica di San Pietro a Perugia

Trama: il romanzo è retroattivo. L'incipit è la fine del racconto. Antonio Vassilacchi, insigne pittore di scuola veneziana, greco di origine, nato sull'isola di Milos ma vissuto sulla laguna ai tempi dei grandi Tiziano, Tintoretto e Veronese e allievo di quest'ultimo prima di diventare uno dei pittori preferiti dai dogi per affrescare le sale di Palazzo Ducale, si sobbarca in diligenza un lungo viaggio da Venezia a Perugia, unicamente per osservare come si comportano i fedeli durante la santa messa domenicale nella chiesa di San Pietro, adiacente al convento benedettino della città. Lì, alcuni anni prima, aveva dato una valida dimostrazione della sua arte, dipingendo ben undici tele della vita del Cristo, commissionate dal priore benedettino del convento.
Lo scopo della sua visita a Perugia è di costatare personalmente come i perugini avessero accolto il suo undicesimo dipinto, il più grande, quello che raffigura San Benedetto da Norcia, attorniato da santi, papi, porporati, che aveva denominato "Trionfo dell'Ordine dei Benedettini" e che faceva bella mostra sulla parete di ingresso alla chiesa. In quella tela aveva portato a termine la sua vendetta, mimetizzando il volto di un demone che si poteva però scorgere solo facendo molta attenzione alla visione d'assieme e non avvicinandosi troppo al dipinto. Altrimenti si sarebbero scorti solo i particolari, una schiera di prelati.
Perugia non aveva reagito come si sarebbe atteso. il suo piano di scandalizzare la città era fallito. Nessuno si era accorto delle sue intenzioni.

Durante il viaggio di ritorno in diligenza alla laguna ripercorre le tappe più significative e anche più dolorose della sua vita che lo avevano portato, giovanissimo, a Venezia: il suo apprendistato alla bottega del Veronese, il suo amore platonico per Marietta, l'infuriare della peste, la sua amicizia con un frate scomunicato nolano, Giordano Bruno, gli amori carnali con Marzia, disinibita perugina, l'incontro con padre Arnold, tutti i suoi tormenti per l'apparizione di una figura misteriosa che lo aveva in varie occasioni spaventato. Il demonio sembra accanirsi in modo particolarmente violento contro di lui. A Perugia, con il suo allievo prediletto, Tommaso, termina i lavori della commessa e consegna al priore benedettino le sue tele, compresa l'undicesima, quella con la quale condanna il Maligno a respirare ogni giorno il fumo delle candele, prigioniero in un luogo consacrato. Ci può essere punizione più grande per un angelo decaduto, causa di tanti mali? Poco importa se sinora i perugini non si siano ancora accorti di nulla.
L’aria era pregna di vapor acqueo, di fumo delle candele e dell’alito puzzolente di centinaia di fedeli, di ogni estrazione sociale, che affollavano, quella domenica, le tre navate della chiesa di San Pietro, edificata attorno all’anno mille sopra la precedente cattedrale, sede vescovile della città di Perugia, che esisteva sin dal sesto secolo. Ora l’edificio religioso aveva annesso un monastero benedettino, che ospitava un’attiva comunità di monaci, dediti ai lavori dei campi e alla preghiera, secondo il motto dell’ordine: Ora et Labora.La mattinata era abbastanza fresca e dalla campagna si alzava dalla terra una densa bruma, che avvolgeva i casolari e le fattorie in un abbraccio intimo e ovattato, quasi volesse proteggere la riservatezza di quei luoghi e dei suoi abitanti, abituati ad alzarsi all’alba a trascinare l’aratro, a liberare le zolle dalle erbacce e a mantenere il terreno costantemente umido, condizione necessaria per un buon raccolto. La terra era la principale risorsa per chi avesse buona salute, robuste braccia e una forte schiena, oltre alla ferrea volontà di voler ricavare dalla natura buona parte del cibo che sarebbe servito ad alimentare l’intera famiglia. Il resto, carne, uova, latte e formaggio, sarebbero venuti dagli armenti, greggi e pollame, che avrebbero assicurato le giuste proteine animali di alto valore nutrizionale.
La domenica mattina, però, così come in ogni altro giorno di festa, i contadini lasciavano i loro campi incustoditi, indossavano il loro abito migliore, abbandonavano i loro attrezzi di lavoro nei magazzini o nei loro capanni e con tutta la famiglia si recavano alla chiesa più vicina, perché santificare le feste comandate era una delle premesse per mantenersi in buoni rapporti con l’Altissimo.
Là, sul sagrato dei luoghi di culto ed entro gli edifici religiosi, si mescolavano con coloro che abitavano entro le mura della città, gli artigiani, i bottegai, i commercianti, i faccendieri, che disponevano in genere di entrate superiori e di un tenore di vita più elevato, come si poteva percepire dalla foggia dei loro abiti e soprattutto dall’eleganza delle loro mogli e madri, dalle acconciature ricercate, che tenevano per la mano giovinetti dai capelli impomatati e dalle movenze contenute e sempre improntate a un certo controllato ritegno che, talvolta, era però scambiato per arrogante freddezza.
Un sommesso brusio, trattenuto a stento, saliva sino al soffitto a cassettoni, intagliati e dorati, della navata principale della chiesa, ma non disturbava più di tanto la funzione di padre Vincenzo, uno tra i benedettini più anziani del monastero, intabarrato nel suo pesante saio e con guanti di lana dalle dite mozzate, per ripararsi dal freddo.
Tutta quell’animazione era diretta alle prime panche della chiesa dove, imperturbabili, sedevano monsignor Innocenzo Malvasia, governatore della città, avvolto in un mantello verde oliva e il cardinale Bonifacio Bevilacqua, legato pontificio di Perugia e di tutta l’Umbria, dopo essere stato, a soli ventotto anni, patriarca di Costantinopoli.
Le male lingue insinuavano che la sua amicizia con il nipote di papa Clemente VIII Aldobrandini, cardinal Pietro Aldobrandini, gli avesse permesso di raggiungere quella posizione così importante e di entrare nelle grazie del clero di Roma. Avvolto nella sua mantellina color porpora, teneva il busto eretto e lo sguardo fisso sull’altare.
Innocenzo Malvasia aveva invece svolto, per il papato, delicati incarichi all’estero: commissario apostolico delle truppe pontificie, che papa Clemente aveva destinato a sostegno della Lega cattolica in Francia, era stato poi nunzio presso l’arciduca Ernesto d’Asburgo, governatore delle Fiandre, prima di essere nominato prima prefetto dell’Annona in Umbria e nella Marca anconetana, poi governatore di Perugia.Appena alle spalle delle due eminenti personalità, tutto il loro codazzo di servitori e aiutanti, in mezzo ai quali sedevano i membri della Confraternita dell’Orazione e della Morte, fondata trent’anni prima da sedici dinamici perugini, la cui missione principale era quella di dare sepoltura a chi non avesse ancora una tomba.Perugia, da sessant’anni, era stata conglobata nello Stato Pontificio e da due anni anche il ducato di Ferrara aveva subito la stessa sorte, essendo il duca Alfonso II d’Este morto senza eredi. 

Chi è l'autore? Scopriamo Gianpiero Pisso:

Nato in provincia di Varese, sul Lago Maggiore, dove attualmente risiede con la sua famiglia, l’autore è laureato in ingegneria aeronautica e ha, per molti anni, lavorato come dirigente industriale in grosse società italiane e multinazionali straniere.
Ama viaggiare e dedicarsi alle sue tre principali passioni: scrivere, leggere e dipingere ad acquarello.
La sua narrativa, sempre attuale e talvolta ironica, rifugge dagli eccessi e vuole proporsi come una lettura spensierata, disinvolta e scacciapensieri.
Vincitore del premio nazionale “Le Porte del Tempo” 2012, categoria Saggistica, con l’opera: La profezia del Cristo Pagano, edita da Eremon Edizioni. Ha pubblicato anche con Kindle l’e-book Rudiobus, il cavallo d’oro e con Eretica Edizioni, nel 2016, il suo romanzo mistery: La Tela del Maligno.

Lo trovate su Twitter per parlare di libri! 

giovedì 1 settembre 2016

Segnalazione poesia "Sotterraneo" di Alessandro Ebuli

Segnalazione poesia "SOTTERRANEO" di Alessandro Ebuli


L'articolo di oggi è dedicato alla poesia, per variare un po' rispetto ai tanti libri fantasy presentati. Si tratta del volume "Sotterraneo", di Alessandro Ebuli, edito da Eretica Edizioni. Buona lettura!

Titolo: Sotterraneo
Autore: Alessandro Ebuli
Editore: Eretica Edizioni
Genere: poesia
Formato: Cartaceo
Pagine: 56
ISBN:  978-88-99816-22-3
Prezzo: 9,90 euro (sul sito della casa editrice) / 13 euro, sugli store
Disponibile sul sito della casa editrice

Contatti autore:
Profilo Facebook
Blog dell'autore
Twitter dell'autore


Sotterraneo è una raccolta di trenta poesie che spaziano tra molteplici argomenti, un viaggio negli anfratti dell’anima per comprendere le proprie emozioni e vincere le più intime sensazioni e paure.  

Sotterraneo è un viaggio negli anfratti dell’anima, un punto di partenza per comprendere le emozioni e la profonda urgenza espressiva che combatte per vincere le più intime sensazioni; così le racconta al mondo nella loro naturale intensità per superare l’inganno del tempo attraverso la forza evocativa delle parole.

“Oltre ogni dolore, oltre ogni fantasia, oltre l’umana percezione, un turbine di emozioni spazza via ogni forma apparente ed ogni anima si consola nel cammino esplorativo. Ora il nuovo mondo non è più un’incognita”.

Chi è l'autore?
Alessandro Ebuli nasce nel 1975 a La Spezia, dove tutt’ora risiede con la propria famiglia. Fin dalla giovane età si interessa alla musica ed alla letteratura, riuscendo a coniugare la passione per entrambe le arti attraverso collaborazioni con numerose testate musicali online. Suona la batteria per passione personale ed è socio dell’Associazione Culturale Giro Di Vento, che organizza serate ed eventi a tema trattando varie argomentazioni, tra le quali musica, letteratura e cinema, con particolare attenzione all’importante valenza storia del territorio spezzino e del suo golfo. Alcune sue poesie sono state inserite all’interno di importanti antologie letterarie. Sotterraneo è il suo esordio.

venerdì 26 febbraio 2016

Presentazione: Come un'onda nel tempo, di Luca Meloni

COME UN'ONDA NEL TEMPO, di Luca Meloni

La segnalazione di oggi è dedicata a un giovane autore italiano, che ha di recente pubblicato la sua prima raccolta di poesie, pensieri e emozioni: "Come un'onda nel tempo", di Luca Meloni, edita da Eretica Edizioni. Scopriamo qualcosa di più!

Titolo: Come un'onda nel tempo
Autore: Luca Meloni
Editore: Eretica Edizioni
Genere: Raccolta di poesie
Formato: Cartaceo
Pagine: 52
Prezzo: 13 euro
Disponibile (scontato a 9,90 euro) sul sito dell'editore
Pagina Facebook del libro

Trama: C’è un momento in cui ti accorgi che tutto ha una data di scadenza: gli anni dell’università, le scommesse infelici degli amori impossibili, l’entusiasmo triviale del caos. Un punto di non ritorno simile alla frontiera surrealista del ponte Do Lung di Apocalypse Now, una linea di confine dove l’orrore non è il colore dominante ma una zona d’ombra che non puoi più permetterti di evitare.


La danza dei fuochi

Surge et ambula dalle ceneri logore
al rintocco che piega il silenzio.
Cambia, todo cambia. Stillicidio
della mente è la coscienza dell'usura.

Ebbro di una primavera inattesa,
Orfeo sussurra volgarità della carne
al sepolcro dell'amarezza.

D'immenso illumina il perdono.



"Come un'onda nel tempo" è il racconto di una solitudine, di un un passato che vuole essere rivissuto e masticato, stanato in ogni luogo abbia cercato di nascondersi, perché per andare avanti è necessario chiudere tutti i conti, nessuno escluso, e poco importa quanto male possa fare. 


Luca Meloni è dottore di ricerca in Culture Classiche e Moderne presso l’Università degli Studi di Torino. Come un’onda nel tempo è la sua prima raccolta di pensieri.

Buona lettura! :)