mercoledì 7 febbraio 2018

Recensione "I mondi del fantasy VII" (1)

Recensione "I mondi del fantasy VII" (1)

Torna "I mondi del fantasy" sul blog "i mondi fantastici", una delle migliori antologie di racconti fantastici italiani. Sì, fantastici, perché le atmosfere e i generi dei racconti sono molto vari: si spazia dalla fantascienza al fantasy più onirico, dall'urban fantasy allo steampunk. Personalmente sono molto contento che quest'anno ci siano molti racconti urban fantasy (e basta con 'sto fantasy classico!), segno che, come dico sempre, si possono creare belle storie innestandole su uno sfondo reale, magari italiano. Ma andiamo a scoprire i primi nove racconti dell'antologia. Ai successivi nove dedicherò un altro articolo.

RESPIRO, di Micol Fusca: un fantasy classico, con protagonisti degli elfi e le loro rigide regole. Ho apprezzato lo stile, pacato, educato, ben curato dell'autrice e anche l'idea. Siamo sempre abituati a considerare gli elfi come le creature più nobili, quasi eteree, forti della loro immortalità, potentissimi guerrieri, ma in questa storia vediamo anche un altro lato della loro vita, i rigidi precetti a cui devono sottostare e che porta spesso a scontri anche all'interno della stessa dinastia.

IL TEMPIO DEL DESTINO, di Alessio Del Debbio: il mio racconto è ambientato a Magliano in Toscana, in Maremma, in un'atmosfera quasi fuori dal tempo e segue le vicende di Adele, una giovane sventurata, non maritata, che rimane incinta di Checco il Bello, il Casanova del paese. Disperata, attira le dicerie di tutti, non sa che fare, vorrebbe suicidarsi, poi interviene la nonna, la cara vecchia nonna che la porta a una festa particolare, la Festa della Fortuna, che si svolge durante la notte di San Giovanni. E allora ecco che l'immaginario fantastico della Toscana esplode! :)


(rovine del monastero di San Bruzio, a Magliano in Toscana, il tempio del destino)

STRAGI E POPCORN, di Francesca Cappelli: simpaticissimo racconto di fantascienza ambientato in un super cinema planetario, in cui si ritrovano creature da ogni parte dell'universo. Un racconto ironico, divertente, che strapperà un sorriso a molti lettori.

IL SAPORE DELLA MORTE, di Alberto Pietrantoni: uno dei racconti migliori della raccolta, costruito in modo da dare al lettore il giusto senso di tensione crescente. La componente fantastica è davvero bassa, all'inizio, soprattutto, sembra di essere in un racconto noir, una storia di sicari e malavita, ma poi la storia acquista una dimensione fantastica che travolge il lettore in maniera inaspettata, un po' come accade al "povero" Rabah. C'è da dire che Kristen McMillan è proprio una tosta! :)

IL SETTIMO CUSTODE, di Giuseppe Gallato: i racconti di Giuseppe sono sempre una garanzia. Si tratta di un urban fantasy, dalle tinte paranormali, ambientato in un castello in Scozia. Già l'atmosfera è molto particolare, ma ho apprezzato soprattutto gli scambi di battute tra Terzo, l'ignaro protagonista, e il suo bizzarro interlocutore, l'ultimo Custode, il signor Axiomata, davvero ben costruite. Devo essere onesto, questo racconto non mi basta, voglio sapere di più sui Custodi e sui Cristalli! Potrebbe essere l'inizio di un romanzo! :)
Una lettera firmata "il Custode".Era stata quella ad aver piegato la sua curiosità, ad averlo condannato ad affrontare quel lungo viaggio, ad aver contaminato i suoi pensieri con il dolce veleno dell'avidità.



ANIME COLORATE, di Serena Artuso: un racconto morbido, quasi soffuso a tratti, che punta molto sulle visioni, sulle sensazioni, su immagini di forte impatto emotivo della protagonista. Si parla di Nephilim, di Angeli caduti e del loro rapporto con gli uomini. Ammetto che alcuni passaggi non li ho ben compresi, forse perché il mio approccio è più sulla trama, sull'intreccio, che non sulle emozioni dei personaggi.
La città aveva due anime: la prima era leggera, schietta, solare, era l'anima del giorno, era l'anima della luce. L'altra era oscura, contorta, complessa, era l'anima della notte, era l'anima passionale di un luogo che non voleva dormire mai.
A TUA IMMAGINE E DIFFERENZA, di Alberto Tivoli: un racconto da leggere con calma, riga per riga, senza troppa fretta, o potrebbero sfuggirvi dei passaggi. Siamo durante la Prima guerra mondiale, o comunque una versione del conflitto, ma i protagonisti non sono soldati comuni. Siamo nel campo del cyberpunk/steampunk, una commistione di generi molto particolari.

VANO DOCCIA, di Luca Simioni: un altro bel racconto, a tratti divertente. Una ragazza, Marina, di notte riceve la visita di un fantasma, molto educato e galantuomo, va detto, non un fantasmaccio di quelli che fanno casino e si divertono a spaventare la gente! Nossignore, Guglielmo queste cose non le fa. E' solo una povera anima che per sbaglio si è ritrovata... nel vano doccia di Marina! Consigliatissimo.

L'ALTRA DIMENSIONE, di Alessandra Leonardi: un altro dei miei preferiti. Un urban fantasy ambientato a Roma, e nell'altra Roma, quella nascosta, dove il protagonista smanettone e molto nerd, Fabio Meniconi, si ritrova a finire. Tantissime citazioni da film, libri e cartoni animati, e simpatica ambientazione nostrana, il cuore della città di Roma.

Leggiamo come l'autrice presenta il suo racconto: 

“L’altra dimensione” è un urban fantasy ambientato a Roma, in cui il poco convenzionale protagonista, Fabio Meniconi, si trova a vivere un’avventura nella dimensione parallela alla nostra insieme a un procione gigante, Klin (sì, omaggio al procione di Candy Candy, e omaggio anche a Rocket Raccoon dei Guardiani della Galassia), ove incontra una moltitudine di altri personaggi strampalati. 
L’ispirazione per questo racconto mi è venuta leggendo “Nessun dove” di Neil Gaiman, romanzo che ho anche citato nel racconto; il clou delle vicende si svolge a piazza Vittorio, tra gli storici magazzini Mas e la famosa Porta magica, una misteriosa porta custodita da due Gargoyle che faceva parte dalla villa seicentesca del Marchese Savelli Palombara di Pietraforte, villa che sorgeva nei pressi dell’Esquilino. 
Il Marchese era un noto alchimista frequentatore del salotto della regina Cristina di Svezia; i simboli incisi sulla Porta secondo la leggenda provenivano da un arcano manoscritto e spiegherebbero come creare la famigerata pietra filosofale. Invece nel mio racconto la Porta ha tutt’altro utilizzo! 
La storia ha un lieve collegamento con il mio altro racconto pubblicato in IMDF VI, “I Cosiddetti fantasmi” : fanno infatti parte dello stesso “universo”, magari un giorno i due protagonisti Jessica e Fabio, si incontreranno per una nuova mirabolante avventura… chissà! ;-)
A presto con il commento agli altri nove racconti! Ricordo che il libro "I mondi del fantasy VII" è disponibile sul sito di Limana Umanita Edizioni!

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