Blogtour "Death is not the worst" di J. Sienna e H. Cornell - Intervista
Bentrovati, viaggiatori. Ricordate il libro "Death is not the worst", di Julia Sienna e Helena Cornell, segnalato qualche settimana fa sul blog? Oggi sono felice di ospitare una tappa del blogtour, dedicata a Dwight Andrews, uno dei personaggi del romanzo, che si svelerà ai lettori tramite un'intervista. Pronti per scoprirlo?
AUTORE: Julia Sienna & Helena Cornell
GENERE: urban fantasy SUB: newgothic, fanta-thriller, paranormal romance.
PAGINE: 496
ISBN: 978-88-99437-21-3
FORMATO: brossura con ali
TARGET: contenuti espliciti, +16.
PREZZO: 20.00 euro
Disponibile su tutti gli store di libri.
Intervista al personaggio più votato: Dwight Andrews
La
porta dello studio si apre, lasciando entrare la figura incuriosita e
impacciata di un ragazzo.
Alto,
capelli scuri e occhi verdi, smarriti. Indossa una giacca antracite, ma non
sembra abituato a portarne.
«Scusate,
per l'intervista?»
Un
tecnico del suono scrolla la spalle, indicandogli sommariamente la poltrona in
mezzo al set.
Perfetto,
cominciamo bene.
Il
ragazzo si avvicina alla seduta in pelle bianca e appena la sfiora, dalle
quinte emerge una signora di mezza età con una cartellina in mano. «Il signor
Dwight Andrews?»
«Sì,
sono io... ero qui per...»
«L'intervista,
sì» lo interrompe la donna, con fare sbrigativo. «Si accomodi, tra poco
inizieremo.»
«Ok...»
Stranito, Dwight si siede sulla poltrona.
Dura,
scomoda. Ma che diavolo, guarda cosa mi tocca fare per promuovere quel
dannato libro... Potevano votare Tris, no? O quel fighetta svalvolato del
Vampiro, almeno si sarebbero sentiti a loro agio. No, votiamo il povero Dwight!
Le
luci del set si accendono all'improvviso, abbagliandolo.
«Ma
porc...»
«Dwight,
che piacere!»
Una
voce allegra emerge dalla luce come un'apparizione celestiale, anche se di
angelico il viso che si materializza davanti ai suoi occhi ha davvero ben poco.
Trucco abbondante, ciglia finte e una chioma platino cotonata da almeno due
chili di lacca, completano la figura tirata della conduttrice, Starla Meyer,
regina del pomeriggio di Channel 9.
Forse
dovrei chiederle un autografo per Nonna, alla fine la guarda sempre...
«Signora Meyer» si alza per stringerle la mano.
«Chiamami
Starla, tesoro.» E si siede a sua volta, accavallando le gambe. «Qualche minuto
e iniziamo le riprese, vedrai ti divertirai un sacco.»
Dwight
si passa una mano dietro al collo. «Lo spero.»
La
donna si immobilizza di colpo, paralizzando il viso in un sorriso tirato, e
Dwight comprende che le telecamere stanno per accendersi.
Tre.
Due.
Uno.
Parte
la sigla musicale.
Bello,
sono finito in una telenovela messicana.
«Bentornati
a tutti ed eccoci finalmente al momento della nostra intervista quotidiana»
esordisce la Meyer come se stesse realmente parlando con qualcuno. «Il nostro
ospite di oggi è Dwight Andrews, uno dei personaggi più amati del libro “Death
is not the Worst”...»
«Più
amati, sottolineiamolo bene» conferma lui. Ogni traccia di timore sembra
svanita e anche la poltrona pare meno scomoda del previsto.
La
donna ride. «Ovvio, se no non saresti qui con noi! Anzi, possiamo dire che al
momento sei addirittura Il Preferito.»
Dwight
sogghigna. «E non sai quanto ci goda ad aver battuto tutti, soprattutto Tris!
Si starà mangiando le mani.»
Starla
prende una busta e la mostra alle telecamere. «Qui abbiamo raccolto tutte le
domande che ci sono arrivate in redazione da parte dei tuoi sostenitori e devo
dirti... che sì, sono tutte ragazze!»
«Beh,
mica male... quindi tutte queste signore interessate solo ed esclusivamente a
me?»
«Tutte
per te, Dwight» conferma la donna. «Vogliamo iniziare subito? Partiamo a
bomba?»
Dwight
si accomoda meglio contro lo schienale, accavallando anche lui una gamba. «Vai
con la prima.»
Starla
Meyer apre la busta e rivela l'elenco. «Sembrano tante...» commenta per creare
suspense. «Ma la prima è... “Dwight, perché sei single?”»
«E me
lo chiedo anch'io, dico, avete visto che superfigo sono?» Si finge indignato,
suscitando le risa della sua interlocutrice. «A parte gli scherzi, partiamo
veramente con una domanda semplice, eh? Non sembra, lo so, ma non sono proprio
il tipo da grandi conquiste. C'è anche un po' di timidezza in me e, a parte
fare il cretino ogni tanto, le battutine, ecc... devo proprio passare fuori di
testa per legarmi a qualcuno in modo più profondo. Semplicemente, ora come ora,
non ho trovato nessuna per la quale valga la pena provare.»
Starla
pare soddisfatta della risposta. «Bene, passiamo alla due... oho, sempre tema
amoroso...»
«Cos'è
tutta questa attenzione alla mia vita privata? Devo iniziare a preoccuparmi o
stappare una bottiglia?» Dwight si sporge in avanti. «Sentiamo, sono curioso.»
«”Dwight,
ma sei vergine vero?”»
Risate.
«Ehi,
ma per chi mi avete preso?» Scuote la testa. «Guardate che sono stato io a
insegnare a Tristan tutti i migliori trucchi per conquistare le sue
pollastrelle, intesi?» Sorride, lisciandosi la giacca. «Comunque mi conoscete,
sono un po' irresponsabile e tutto il resto, d'accordo, ma non così sfigato...
almeno credo, dopo queste domande non ne sono più così sicuro.»
«Non
sei uno sfigato, per il semplice fatto che sei qui con noi, oggi» replica
Starla, bonaria.
Dwight
annuisce. «Diavolo sì, sono il Personaggio Preferito! Alla facciaccia di tutti
gli altri.»
«La
terza... bene, una domanda più seria e profonda, ti farà piacere.»
Dwight
spalanca gli occhi. «Spero non troppo seria, perché non saprei cosa
rispondere.»
«Pronto?
Allora... “Caro Dwight, dicci
qualcosa di te che nessuno sa”.»
«Da
piccolo mangiavo i pastelli...»
Momento
di silenzio.
«I
pastelli?»
«Sì...
i pastelli a cera per disegnare. Avevo tipo 3 o 4 anni, era come una droga, ce
li scambiavamo anche tra amici. Sai i colori più rari... “Ehi, hai un
arancione? Te lo scambio con due blu” Cose così. E non mi scoprirono mai perché
li nascondevo nella cuccia del cane.»
Starla
scuote il capo, ridendo di gusto. «Un piccolo racket della cera...»
«Grossomodo.»
«Bene,
dopo averci rivelato questo tuo passato nella malavita... ci vuole un'altra
domanda. La numero quattro.»
Dwight
assume un'espressione tra il divertito e l'intimorito, fissando la telecamera.
«Sono pronto.»
«Tre
cose che non sopporti dei tuoi amici, tre ciascuno.»
«Ah
questa è facilissima... iniziamo da Tristan. Non sopporto quando andiamo da
qualche parte e attira subito l'attenzione di tutti, “Eccomi qui, adoratemi”
no, non è assolutamente giusto che una sola persona attiri così tanti sguardi.
Beh, anch'io li attiro, ma per altri motivi, soprattutto quando sono sbronzo...
che ecco, lasciamo stare. Poi non sopporto la sua faccia da schiaffi quando
vuole sottolineare che aveva ragione su qualcosa e... terzo, ho già detto la
sua faccia da schiaffi?»
«E
Jake, invece?»
«Oddio,
Jake... non sopporto quando fa la mamma del gruppo. Mi fa imbestialire. Anche
se... dovrei ringraziarlo per avermi salvato le chiappe diverse volte.»
«Fallo
pure, ringrazialo, ti starà di sicuro ascoltando»
Dwight
guarda il monitor. «Ehi, megamito, grazie per quella volta... e anche quell'altra.
Beh, tu sai a cosa mi riferisco.»
La
donna si sposta sulla poltroncina, sedendosi sul bordo della seduta. «Altri
difetti di Jake?»
«Mhmm...
pensa troppo e non sa lanciarsi al momento giusto» conclude infine.
Starla
trattiene a stento una risatina. «Torniamo all'ambito sentimentale con la
quinta domanda... un po' di gossip direi.»
«Aiuto...»
«“Caro
Dwight, parlaci di te e Judy. Vi abbiamo visto fare follie in preda all'alcool
e, grazie a questo, ci siamo assicurati qualche risata spensierata. Ma quello
che tutti vogliamo sapere è una cosa sola: è amore?”»
Dwight
si passa una mano dietro alla testa. «Ma lo sanno che è morta, vero?» sussurra
e Starla si affretta a cambiare domanda: «Passiamo alla quinta, adesso!»
Le
labbra della donna si stringono in un musetto perplesso. «Non che questa sia
poi tanto più semplice...» mormora e poi ad alta voce aggiunge: «Dwight, ma
tu, da uno a dieci, quanto ti senti scemo?»
Dwight
scoppia in una risata fragorosa. «Finalmente qualcuno che riconosce i miei
sforzi! Dopo anni di impegno e pratica, posso dire che mi merito un bell'otto
pieno.»
«Procediamo?»
continua la donna, con fare complice.
«Sono
tutt'orecchi, Starla» sorride Dwight, ormai a suo completo agio. «Devo
aspettarmi qualcosa di peggio delle ultime domande?»
«Chissà,
vediamo» cinguetta la conduttrice, sbattendo le lunghe ciglia. «Le tue fan
vogliono sapere... “Com'è nata la tua amicizia con Tristan?”»
«Oh,
beh all'asilo. Devo dire che le cose più importanti della mia vita sono
accadute tra quelle quattro mura. Mi stavo esibendo in una delle mie migliori
imitazioni di Suor Mary, quando il fenomeno ha iniziato a ridere così forte che
ci ha fatti beccare e siamo finiti in punizione. Bei tempi...» sospira il
ragazzo, ricambiando lo sguardo perplesso di Starla con uno trasognato.
«Beh,
comunque l'ottava domanda? C'è?»
La
donna solleva le guance in un sorrisetto malizioso. «Ci stai prendendo gusto,
eh?»
«Puoi
giurarci.»
«Certo
che c'è l'ottava domanda. Tieniti forte.»
Dwight
si aggrappa ai braccioli della poltrona. «Ci sono.»
«Vediamo
vediamo... “Qual è la tua paura più grande? Ovviamente prima di quanto è
accaduto nel libro.”»
«Devo
proprio rispondere?»
Starla
annuisce con fare solenne. «Devi, è una domanda dei fan.»
«Ok,
ok...» Finge del timore mentre riporta alla mente il ricordo. «Da piccolo
facevo spesso un sogno terribile e credo che mi abbia condizionato per tutta
l'adolescenza, fino ad ora, ovviamente... comunque il sogno era questo:»
«Attenzione,
attenzione... Dwight Andrews sta per svelarci la sua più grande paura dopo i
Predatori!»
Dwight
conferma con un cenno del capo, sollevando le mani come se volesse invitare
l'invisibile pubblico ad ascoltarlo. «Perdevo tutti i capelli nello sforzo di
aprire una bottiglia di birra instappabile.»
Nuove
risate e piccole lacrime che si affacciavano agli occhi truccatissimi della
Meyer. «Cosa?»
«Sì,
sì... era terribile. Due terrori in uno... niente capelli, che per un uomo si
sa, è un punto debole... e niente birra. Non so quale fosse l'aspetto più drammatico
tra i due, ma è stato il mio incubo per molti anni.» Dwight corruccia le
sopracciglia per sottolineare il concetto.
«Le
tue fan non demordono nemmeno con la prossima domanda, vogliono proprio vederti
fidanzato. Con una di loro magari... » Starla ammicca in direzione del ragazzo.
«Beh,
anche più di una, non sono il tipo che a cui piace deludere le signore...»
«Quindi,
dicci, Dwight...“Cosa faresti se incontrassi la ragazza dei tuoi sogni?”»
sogghigna la Meyer, appoggiando il gomito al bracciolo della poltroncina.
«Le
darei il mio numero e poi ovviamente la spalmerei su qualche divanetto per
farle sentire un po' di passione da vero uomo, capisci, no?»
«Abbiamo
un conquistatore fanciulle, state attente lì fuori!» Rumore di carta e un lieve
colpetto di tosse. «Bene, Dwight, questa che sto per porti è una domanda molto
seria. Una tua anonima fan vuole sapere: “Stai combattendo una dura guerra
con te stesso in questo momento, pensi di uscirne più forte o più saggio?”» Lo sguardo di Starla si fa più intenso, tanto
che Dwight riesce quasi a sentire la sua vicinanza.
Il
ragazzo abbassa appena il capo. «Credo entrambe le cose. La guerra non è con me
stesso, però, è là fuori, per i miei amici, contro qualcosa di molto più
grande. E io non posso tirarmi indietro, sia per chi non c'è più, sia per chi
c'è ancora. Gli amici sono una cosa importante, Starla, ma questa volta c'è
molto di più di una questione personale in gioco.» Il tono di Dwight si fa
mesto, mentre i suoi occhi verdi perdono per qualche istante la loro luce
scherzosa.
«Anche
profondo il nostro Dwight» commenta la donna, schiarendosi di poco la voce. «La
prossima per sdrammatizzare... “Hai mai avuto ragazze o ragazzi prima di
Judy?”»
«Parecchie
ragazze e... ragazzi, no direi di no. Niente in contrario, ci mancherebbe, ma
non sono gay. Ma si può dire in un'intervista?» Dwight si gratta la tempia,
visibilmente confuso.
«Molto
schietto, il nostro Dwight Andrews! Bene, caro, eccoci alla penultima domanda. “A
cosa saresti disposto a rinunciare per l'amicizia con Tris e Jake e a cosa
invece rinunceresti per amore?”»
«Ci
teniamo il meglio per ultimo? Alla faccia della domanda, direi molto complessa.
So che morirei per i miei amici, se fosse necessario. L'amore, beh, prima
immagino di doverlo trovare, poi vi prometto che ve lo farò sapere» Il ragazzo
fa un sorriso incerto.
«Suvvia,
cos'è quel muso lungo... No, non ti rattristare, tesoro, perché l'ultima
domanda è perfetta per l'avvicinarsi delle feste, un vero gran finale. “Qual
è stato il regalo di Natale più bello che hai ricevuto e cosa vorresti ricevere
per il prossimo?”»
«Il
regalo più bello mai ricevuto è stato una bandana firmata da Hulk Hogan, un
regalo ti Tris tra l'altro. Quel maledetto sa che sono un fan sfegatato del
Wrestling. Per il prossimo...» Le labbra si assottigliano in un sorrisetto
distante. «Vorrei tanto poter ritornare indietro nel tempo e salvare Judy... ma
visto che non si può fare, mi accontento di quella cosa alla Matrix
dell'apprendimento neuronale tramite spinotto. Sì, voto decisamente per
questo.»
«Apprendimento
facile sotto l'albero per il nostro Dwight?» Starla richiude la busta,
poggiandola in grembo. «Direi che potrebbe essere un buon regalo per molti di
noi, non pensi?»
«Di
sicuro farebbe comodo» conferma.
«Bene,
le domande per oggi sono finite, spero che vi siate divertiti con noi e anche
tu, Dwight...»
«Ah
sì, moltissimo, un'esperienza che consiglio a tutti di provare, prima o poi» la
interrompe.
La
donna scuote la testa e poi sorride. «Un ultimo saluto ai tuoi fan?»
Dwight
si raddrizza al meglio nella poltrona, puntando lo sguardo in camera. «Hasta la
vista, baby! Grazie ancora per i voti... e se c'è qualche bella pollastra in
ascolto, sappiate che sono proprio io quello che state cercando. Forza team
Averhart, ricordatevi che poteva andarci peggio, al posto del bastardo
immortale avrebbe potuto esserci Liam Neeson!»
Stop.
Le
luci si abbassano.
Dwight
assume un'espressione pensosa.
Anzi,
forse dovremmo proprio chiamare il signor Neeson...
E adesso non scappate, perché c'è anche il giveaway a cui potete partecipare! :)
L'intervista è molto divertente XD
RispondiEliminaE la mia curiosità è salita ancora di più XD
Sempre più curiosa degli Averhart.
Ma che bello, sembra proprio interessante.
RispondiEliminaAppena riesco recupero le altre tappe :)
Non conoscevo questo blogtour, l'ho scoperto solo oggi e quindi sto cercando di recuperare tutte le tappe...leggendole una dietro l'altra mi sono resa conto che questo libro mi affascina moltoe non vedo l'ora di poterlo leggere!
RispondiEliminaIn ogni tappa del tour scopro dei personaggi che mi affascinano. Non l'avrei mai detto ma anche Dwight dopo questa intervista mi incuriosisce.
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