Intervista a Gianluca Malato
Bentrovati, lettori. Oggi ho il piacere di ospitare Gianluca Malato, più volte presente sul blog con i suoi racconti e romanzi fantasy. La sua ultima creatura è "Venuti dal mare", pubblicato da NPS Edizioni, di cui vi ho parlato qua.
Benvenuto Gianluca.
Parlaci un po’ di te. Chi sei? Cosa fai? Dove vai?
Sono uno scrittore/compositore laureato in Fisica, siciliano di nascita ma romano da ormai 13 anni. Per mestiere lavoro nel settore informatico.
Come sei approdato alla scrittura? E cos’è per te la scrittura?
Sono approdato per puro caso. Un bel giorno mi sono detto: “ehi, sarebbe interessante scrivere un romanzo fantasy!”. Da allora non ho più smesso. Per me la scrittura è ciò che mi definisce, ciò che mi rappresenta. Alla gente dico sempre: “sono uno scrittore che per arrivare a fine mese fa l'impiegato, non un impiegato che fa lo scrittore per hobby”.
Hai un genere preferito o ti piace spaziare, sperimentare nuovi stili e nuovi generi?
Mi piace sperimentare. Preferisco, da qualche anno, scrivere noir. Il fantasy devo ammettere che comincia a non soddisfarmi più, anche se non si può dire nulla.
Parliamo del libro che hai pubblicato con NPS Edizioni: "Venuti dal mare".
Come è nata questa storia?
Avevo 18 anni, abitavo in Sicilia e mi piaceva il mare. Ho pensato a una storia in cui la musica potesse sconfiggere il male. Il resto è… storia!
Quali sono gli elementi che la rendono, a suo modo, originale?
La diversità dei vari personaggi, per esempio. Sono davvero complessi nelle loro interazioni e hanno personalità distinte. In più, l'elemento mitologico e leggendario.
A chi la consiglieresti?
A tutti. È un romanzo senza età.
Chiudiamo con un consiglio di lettura. Quale libro ci consigli per affrontare l’inverno?
In quest'epoca di razionalismo sfrenato, consiglierei un bel poema epico. La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso sarebbe perfetta!
Grazie per essere stato con noi.
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