mercoledì 12 giugno 2019

Recensione di "Quando il diavolo ti accarezza" di Luca Tarenzi

Recensione di "Quando il diavolo ti accarezza" di Luca Tarenzi

Bentrovati, lettori. Oggi vi parlo di uno dei miei libri preferiti in assoluto: il bellissimo romanzo "Quando il diavolo ti accarezza", di Luca Tarenzi, urban fantasy ambientato a Milano, con angeli, demoni e quant'altro! Da non perdere. Buona lettura! ;)

SINOSSI:
Un gruppo di fanatici evoca un demone nel sottosuolo di Milano: Arioch, il Principe Leone, allo scopo di uccidere una ragazza. Subito braccato da un angelo, Arioch viene soccorso da Lena, che quella notte è uscita di casa inseguendo l’amica Sofia che, come una sonnambula, vaga in cerca di risposte a visioni che di continuo le affastellano la mente. Caso vuole che Sofia sia proprio colei che Arioch dovrebbe uccidere. Dovrebbe. In quanto l’atto di pietà di Lena nei suoi confronti sta mutando la sua natura demoniaca. 

Nel frattempo gli angeli si muovono. È Khaled, un djinn che vorrebbe soltanto vivere una vita normale, a sentire le loro voci, a comprendere che è in corso una guerra, voluta da uno dei “grandi” del cielo. Una guerra che non vede soltanto gli angeli contro i demoni, ma gli stessi angeli lottare tra di loro, in nome di una ricercata purezza di cui, come emissari di Dio, si sentono responsabili. Nel mirino ci finiscono anche Lena e Sofia, oltre ad Arioch, ovviamente, aiutati da Azazel, un demone che ormai vive da anni sulla Terra, e da Settala, inventore, riparatore (di cose e, soprattutto, di persone!) e collezionista, ad affrontare una minaccia più grande di tutti loro.

Una guerra a colpi di sekhem, la fiammeggiante spada degli angeli, sullo sfondo di una Milano contemporanea.

PERSONAGGI:
ARIOCH, il Principe Leone: noto anche come Eriaku di Ellasar, Arioch delle Sette Tenebre, è uno dei Veglianti, che durante la Prima Guerra si schierò con Lucifero e precipitò dal Primo Cielo. È stato evocato per uccidere una ragazza ed è quindi vincolato a tale rito, a cui non può sottrarsi neppure volendo. Eppure, per il gesto di pietà compiuto da Lena, la sua natura sta cambiando, molto velocemente, e a quel cambiamento deve adattarsi per sopravvivere. È forte, decisamente più forte di un mortale, nello scontro diretto, agile, arguto (i demoni, si sa, sono noti per la loro machiavellica mente!) e possiede un suo senso dell’onore.

LENA: Eleonora. Protagonista femminile del romanzo. È una ragazza tosta, studia, lavora, si impegna nell’aiutare Sofia e sua madre, e per di più trova il tempo di prendersi cura dei demoni feriti raccattati fuori dalla metropolitana. Ha provato ad avere una relazione con un cretino ma non ha funzionato e adesso inizia a provare qualcosa per Arioch. Un po’ per curiosità, un po’ per riconoscenza, forse per il suo fascino demoniaco (ma sotto sotto un po’ umano), di certo per il desiderio di proteggere l’amica dagli Angeli. È ostinata, impulsiva ma molto valorosa. Ha un cugino (Ivan), che nell’occulto ci bazzica (e infatti è il co-protagonista del romanzo “Le due lune” di Luca Tarenzi, che qui fa un breve cameo).

AZAZEL: dimenticate il demone con gli occhi gialli di Supernatural e pensate all’attore che interpretava Azazel in Hex, una serie inglese stile Buffy. Ecco, l’Azazel di “Quando il diavolo ti accarezza” è proprio così, del resto, a detta sua, era il più figo tra tutti coloro che l’hanno interpretato, quindi se ne è preso la faccia. Azazel vive da centottanta anni sulla Terra, affascinato dagli esseri umani, al punto che ormai è quasi diventato umano (“al novanta per cento”, dice lui), e infatti non riesce più a produrre fiamme e a combattere come un demone scatenato. Ciononostante incute ancora timore, soprattutto quando si aggira di notte, vestito come il Conte Dracula, nel Mercato Vecchio di Milano. Per Arioch è quasi un amico, un’affermazione di grande valore, considerando quanto sia difficile per un demone, sempre pronto a mentire e a ingannare il prossimo, farsi degli amici.

Possiede l’apriporta di Iambres, che permette di aprire tutte le porte, o meglio una soltanto: la porta. “Con quel mazzo di chiavi puoi aprire una porta qui e chiudertela alle spalle in qualunque altra parte del mondo”. Comodo, no? Meglio del teletrasporto.

SOFIA: l’amica di Eleonora, colei per cui Arioch è stato risvegliato. Per ucciderla. I motivi diverranno chiari nella lettura del romanzo. Una bella ragazza, dolce, gentile, solare verrebbe da dire, che però dorme male, vittima di incubi a cui non riesce a dare un senso. Perché non sa. Ma la verità potrebbe essere difficile da sopportare. Lena la vede come una sorella e fa il possibile (anche l’impossibile) per proteggerla.

CESARE: Ex di Lena, manesco e facilmente irascibile. Spaccia droga, ha debiti in giro e nessuna prospettiva. Di fatto, è un debole. Forse è per questo che riceve le attenzioni di qualcuno che sta molto in alto in cielo, che lo inonda di iliaster (la fiamma degli angeli) per farne il suo nuovo servitore, un rephaim.

SETTALA: uno dei personaggi più originali del romanzo. È un meccanico, un alchimista, un tuttofare, un collezionista, tra le altre cose. Ripara Arioch e ospita Lena per proteggerli dagli Angeli. Possiede un’officina vicino a Porta Vigentina, dove pure vive e dove si trova la sua wunderkammer, un vero museo, la più grande raccolta dell’estremo che Milano abbia mai avuto. Di fatto, la sua camera delle meraviglie ospita di tutto: “vasi di vetro con animali in formalina”, “animali mostruosi”, “chele di granchio lunghe un braccio, bottiglie piene di zanne, insetti e molluschi pietrificati”, “un cuore enorme, forse bovino”, scheletri umani e quant’altro possa servire a riparare una creatura sovrannaturale. Un personaggio singolare ma di buon cuore, che non esita a schierarsi di fronte a un Angelo per difendere Lena (“la signorina”).

KHALED: il djinn, riesce a sentire le voci degli Angeli nell’etere. Pavido, teme di essere rintracciato e ucciso, ma viene coinvolto da Arioch e Azazel nel loro tentativo di difendersi dall’offensiva degli angeli.

CAETHEL: angelo delle Potenze, appartiene alla schiera di Rehel del Coro degli Angeli, Omael degli Angeli, Dumah dei Principati, Lehaia degli Angeli, al servizio di Hadraniel delle Dominazioni, Guardiano del Secondo Cancello. È il Castiel della situazione (Supernatural docet!). Uno degli Angeli che dovrebbe uccidere Arioch, Lena e Sofia, ma capisce che c’è qualcosa di strano in tutta quella situazione. A differenza di altri suoi compagni integerrimi, Caethel usa il proprio libero arbitrio nel prendere le sue decisioni. Qualunque esse siano.

TRAMA:
La trama di “Quando il diavolo ti accarezza” è decisamente interessata e ben costruita. Nel corso dei capitoli l’occhio si sposta da Lena a Arioch, da Azazel a Khaled, da Cesare agli angeli, imbastendo più sottotrame, ma senza mai divagare. Un’alternanza di punti di vista che non soltanto ha il pregio di non annoiare il lettore con il solito punto di vista del protagonista, ma che riesce a creare una trama fitta che si dipana in tutta Milano, conducendo tutti i personaggi allo scontro finale. Tarenzi non si risparmia nelle battaglie (lo scontro è sempre dietro l’angolo!), alternandole a deliziosi capitoli più “mitologici” che, lungi dall’essere mere spiegazioni dottrinali, servono ad arricchire la storia e a offrire all’affamato lettore sempre più elementi per comprendere i rapporti tra gli angeli, e tra gli angeli e i demoni. La verità è che il romanzo funziona benissimo, tutto si incastra alla perfezione e, prima di quanto vorrebbe, il lettore si ritrova alla fine, a osservare un demone “umanizzato” e una tosta studentessa universitaria (grazie a Dio ben lontana dagli stereotipi di fanciulla in pericolo in stile Bella Swan!) a fronteggiare uno tra gli Angeli più potenti, e tra i più bastardi. Un esempio perfetto e squisito di come anche in Italia possano essere scritti, e ambientati, romanzi urban fantasy.

STILE: Lo stile di Luca Tarenzi è, come in tutti i suoi libri, diretto, chiaro, fresco, pulito, perfetto per una trama così incalzante, e rende il romanzo da leggere tutto d’un fiato. Il romanzo è diviso in ventotto capitoli, più un Prologo e un Epilogo, ciascuno introdotto da una citazione, sia un pezzo di una canzone, di una poesia o un estratto da qualche testo (ad esempio, il Libro dei Segreti di Enoch). Numerose le citazioni presenti nel libro, di film e serie tv (Buffy, Supernatural, Star Trek, giusto per dirne alcuni), ma anche gli approfondimenti storici e religiosi, non soltanto sugli Angeli e sulla Prima Guerra (la Caduta di Lucifero e dei suoi). 

Leggendo il romanzo, scopriamo qualcosa sui djinn, sugli angeli e sui demoni, sulla magia, e su numerose leggende locali, in particolare nei capitoli in cui Azazel si reca al Mercato Vecchio e incontra una sopravvissuta a Piazza Vetra (dove venivano bruciate le streghe a Milano), i Sotterranei, un’aruspicina (che sventra le bambole e vi guarda il futuro), e altri personaggi singolari, costruiti in modo davvero originale. Il punto di forza del romanzo sta proprio nel mescolare Storia (e storie), religione e leggende, creando un unicum solido e veritiero agli occhi del lettore, un mondo fantastico (ma al tempo stesso reale, in quanto si tratta di Milano, la nostra Milano in cui potremmo ritrovarci a camminare ogni giorno) in cui muoversi.

CONCLUSIONE: 

Quando il diavolo ti accarezza” è il romanzo che qualunque scrittore di fantasy vorrebbe aver scritto, perché è perfetto nella sua costruzione della trama, equilibrato nel rapporto tra discorsi e azione, intrigante nel metter su una “mitologia” angelica interna, ancorata agli eventi in corso e arricchita dalle leggende locali (Settala, il Conte Gorani) citate o presentate nel corso della storia. È un romanzo per maschi e per femmine, finalmente, dove c’è tempo per l’azione, le battaglie, il sangue che scorre a fiotti, ma anche per amicizia, affetto, e una storia d’amore e sesso che non ci sta male e non annoia nemmeno il lettore maschile, perché è cruda e reale. È una storia fresca, scritta da un italiano e ambientata in Italia, eppure imbandita di uno spirito americano e moderno, adatta a tutte le età, non soltanto ai ragazzi. È, infine, una storia fantastica ambientata in un mondo reale (infatti, è un romanzo urban fantasy!) ma costruita in modo da sospendere l’incredulità del lettore e portarlo a credere che nella Milano di oggigiorno avvengano davvero scontri simili. Chissà poi che, girando attorno a Porta Vigentina, a qualcuno non venga in mente di cercare l’officina di Settala, o che, guardando in alto, non veda svolazzare ali infuocate sulle cime dei grattacieli…

Concludo con una piccola curiosità: in un capitolo, Lena telefona a Ivan, il cugino che, a suo dire, si intende di occultismo. Eh sì, infatti Ivan è, con Veronica Meis, uno dei protagonisti di “Le due lune”, precedente romanzo urban fantasy di Luca Tarenzi, anche questo ambientato a Milano. Un piccolo ma simpatico cameo che rende i due romanzi, per quanto autonomi e indipendenti l’uno dall’altro, uniti e ambientati nello stesso universo narrativo. E infatti (lo sa bene chi ha letto “Godbreaker”) anche Lena e Arioch faranno un cameo in un successivo romanzo dell’autore.


Articolo originariamente apparso sul sito "Le lande incantate".

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