ANGELI, DEMONI E LICANTROPI A MILANO -
LE DUE LUNE e QUANDO IL DIAVOLO TI ACCAREZZA, di LUCA TARENZI
L'aggiornamento di oggi è doppio, dedicato a due libri che ho apprezzato (e tutt'oggi consiglio a tutti!) tantissimo. Avevo pensato di scrivere due articoli diversi ma considerato il poco tempo che ho a disposizione e la similarità della trama, e del genere, dei due romanzi (al punto che possiamo, come vedremo, parlare di stesso universo narrativo), ho optato per una soluzione unica. I libri sono due piccoli capolavori del fantasy made in Italy, quello sconosciuto e quasi sempre bistrattato (dalle case editrici italiane che non hanno idea, solitamente, di cosa sia la letteratura fantastica, credendo che si riduca solo a Tolkien) (che magari non hanno neppure letto ma conoscono perché hanno visto i film!) interessantissimo genere che nei paesi anglosassoni spopola tantissimo e di cui, negli ultimi vent'anni, abbiamo assistito a un approfondimento e a un progressivo allargarsi dei suoi confini, con tantissime variazioni al suo interno. Tralasciando la validità o meno di certe etichette, più valide per prodotti da supermercato che non per i libri, è indubbio che "Le due lune" e "Quando il diavolo ti accarezza" rientrino nel genere "fantasy". Nello specifico "Urban fantasy", ovverosia una storia con elementi fantastici ambientata in una città, in questo caso (in entrambi i casi) Milano.
Ho già parlato di Milano nell'articolo su Angelize e Angelize II - Lucifer, i due splendidi romanzi di Aislinn, che però, in termini di uscita editoriale, sono successivi ai lavori di Luca Tarenzi, editi, rispettivamente, da Alacran Edizioni nel 2009 e da Salani nel 2011. Sfortunatamente (credo a causa della chiusura della casa editrice) "Le due lune" è difficile da reperire, anche sui classici store di libri, ma navigando in rete, con molta pazienza, potete trovarlo magari su Ebay, oppure nei mercatini di libri usati o rivolgervi a qualche libraio (non di catena, ovviamente) che compra e vende libri usati. Io ho fatto così, e ringrazio ancora Luca della Libreria Cinquemarzo di Viareggio per avermelo trovato e ordinato in tempi più che rapidi.
Di cosa parla "Le due lune"? Parla di licantropi (e quindi yeah!). In sintesi, la protagonista (Veronica Meis) viene morsa da un licantropo e si trasforma a sua volta. Questa mutazione sconvolge la sua già di per sé complicata vita adolescenziale ed ecco che alle problematiche tipiche di quell'età (rivalità tra compagni/soprattutto compagne, innamoramenti fatui, amori indecisi, difficoltà di comunicazione con i genitori) vanno ad aggiungersi quelle relative alla nuova vita di Veronica, nient'affatto che semplice. Le avventure non mancheranno per la giovane lupa, che dovrà, non soltanto, tenere a bada "il lupo" dentro sé ma anche vedersela con un clan di cacciatori decisi a ucciderla, proprio lì, nell'affollata e cosmopolita Milano. In tutto questo c'è spazio anche per una storia d'amore ma che, grazie a Dio (ossia grazie a Luca Tarenzi!), non diventa un mostro che fagocita qualsiasi altro aspetto e sottotrama (come in tanti nauseanti paranormal romance, dove, ci togli la tragica storia d'amore, non resta altro!), prendendosi il suo tempo, senza niente togliere alle parti più narrative e introspettive e soprattutto all'azione.
Punto di forza del romanzo, oltre che una scrittura molto fluida, che rende la narrazione piacevole e veloce (è raccontata in prima persona da Veronica!), sono i personaggi, ben tratteggiati (soprattutto il Conte Gorani), e il substrato storico/leggendario in cui Veronica si muove. L'autore, infatti, con grande maestria e dovizia di particolari, offre la sua particolare interpretazione della licantropia, un rito che risale a Luperco e ai suoi sacerdoti, appunto detti "Luperci". Tra le figure/eventi citati, fondamentale la storia della bestia di Milano, la cui cronica può essere letta presso la Biblioteca Braidense. Se interessati, per approfondire consiglio il saggio "Storia dei Licantropi" di Luca Barbieri, Odoya, che affronta, in un capitolo, anche questo argomento. Una della figure migliori è sicuramente il Conte Gorani, personaggio ispirato al nobile avventuriero, guerriero, scrittore, vissuto a cavallo tra Diciottesimo e Diciannovesimo Secolo a Milano. Varie gesta lo riguardano, alcune avvolte da un certo alone di mistero. Gian Luca Margheriti, nella guida "1001 cose da vedere a Milano", ricorda che "il conte morì nel 1819 anche se, secondo alcuni, grazie alle conoscenze tramandategli dal padre e al segreto della stanza centrale del palazzo in cui era nato (forse la pietra filosofale che garantisce l'immortalità a chi la usa) semplicemente cambiò nome e continuò a girovagare per l'Europa", giungendo ai giorni nostri a incontrare Veronica.
Punto di forza del romanzo, oltre che una scrittura molto fluida, che rende la narrazione piacevole e veloce (è raccontata in prima persona da Veronica!), sono i personaggi, ben tratteggiati (soprattutto il Conte Gorani), e il substrato storico/leggendario in cui Veronica si muove. L'autore, infatti, con grande maestria e dovizia di particolari, offre la sua particolare interpretazione della licantropia, un rito che risale a Luperco e ai suoi sacerdoti, appunto detti "Luperci". Tra le figure/eventi citati, fondamentale la storia della bestia di Milano, la cui cronica può essere letta presso la Biblioteca Braidense. Se interessati, per approfondire consiglio il saggio "Storia dei Licantropi" di Luca Barbieri, Odoya, che affronta, in un capitolo, anche questo argomento. Una della figure migliori è sicuramente il Conte Gorani, personaggio ispirato al nobile avventuriero, guerriero, scrittore, vissuto a cavallo tra Diciottesimo e Diciannovesimo Secolo a Milano. Varie gesta lo riguardano, alcune avvolte da un certo alone di mistero. Gian Luca Margheriti, nella guida "1001 cose da vedere a Milano", ricorda che "il conte morì nel 1819 anche se, secondo alcuni, grazie alle conoscenze tramandategli dal padre e al segreto della stanza centrale del palazzo in cui era nato (forse la pietra filosofale che garantisce l'immortalità a chi la usa) semplicemente cambiò nome e continuò a girovagare per l'Europa", giungendo ai giorni nostri a incontrare Veronica.
Tanti i luoghi di Milano citati nel romanzo o anche visitati, al punto da essere parte integrante della narrazione; ne cito due, su tutti, vista la loro importanza: il Cimitero Monumentale di Milano (sì, proprio lo stesso dove, qualche anno "editoriale" più tardi, Haniel, Rafale e Hesediel faranno un giretto!) e la Chiesa di San Bernardino delle Ossa. Storia e leggenda, nei romanzi di Tarenzi, vanno sempre a braccetto, mescolandosi in un intingolo coinvolgente e davvero gustoso.
"Quando il diavolo ti accarezza" è ambientato sempre a Milano, ma stavolta la città non è teatro di scontro tra licantropi e cacciatori, bensì tra angeli demoni. Scontri molto violenti, che mettono a ferro e fuoco interi isolati. Tutto ha inizio in una notte di tregenda quando un gruppetto di fanatici dell'occultismo non ha niente di meglio da fare che non... evocare un demone! Ed ecco Arioch, il primo personaggio fondamentale di questo romanzo: un demone spietato, potente e legato alla sua missione omicida. Ma la sua rinascita rischia di interrompersi subito, quando un angelo arriva per ucciderlo. A salvarlo, inaspettatamente, un colpo di borsetta di una ragazza (Elenora, detta Lena, la protagonista del libro), che poi se lo porta a casa per curarlo, bloccandolo in un sigillo ispirato alla serie tv Supernatural! Caso vuole (non troppo il caso in realtà, quanto l'incredibile concatenazione degli eventi) che missione di Arioch sia proprio uccidere Sofia, la migliore amica di Lena, che è inspiegabilmente difesa da una schiera di angeli armati di sekhem fino ai denti. In mezzo a tutto questo, spuntano Khaled, il jinn che può sentire le voci degli Angeli nell'Etere, il fantastico Azazel (non il demone con gli occhi gialli di Supernatural!) con il suo Apriporta multiuso e Settala, personaggio ispirato all'Archimede milanese dell'omonima famiglia.
Segnalo inoltre che "Quando il diavolo ti accarezza" ha vinto il Premio Italia nel 2012, nella categoria Romanzo o Antologia personale Fantasy. Il premio è assegnato all'Italcon, la Convention Nazionale della Fantascienza e del Fantastico italiano.
Una piccola curiosità, per concludere. Dicevo all'inizio che l'universo narrativo di questi due romanzi è lo stesso, in quanto sono entrambi ambientati a Milano ai giorni nostri. Anche se autonomi infatti, questi due libri possono benissimo coesistere, senza scontrarsi, anzi. Prova ne è che all'interno di "Quando il diavolo ti accarezza" si possono trovare alcuni riferimenti a "Le due lune": Lena, a un certo punto, chiama il cugino Ivan, un esperto di occultismo (che guarda caso è l'Ivan co-protagonista di "Le due lune") e Azazel cita il Conte Gorani, tra le figure di cui non si fida. Inoltre, piccolo spoiler sul romanzo successivo (il fantastico "Godbreaker") di Luca Tarenzi: in "Quando il diavolo ti accarezza" vi sono alcuni riferimenti a personaggi/situazioni/leggende che saranno riprese ed esplorate proprio in Godbreaker. Non ve le dico, per non rovinarvi la sorpresa, ma chi vuole può indicarle nei commenti del post! :)
Al prossimo aggiornamento con il fantasy italiano!
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