RECENSIONE "IL GIARDINO DEGLI ARANCI - IL MONDO DEL BOSCO" DI ILARIA PASQUA
L’articolo di oggi è dedicato
al libro “Il mondo del bosco”, scritto da Ilaria Pasqua e edito (in solo
formato digitale) da Nativi Digitali Edizioni. Ne avevo postato un veloce assaggio martedì, in occasione del Teaser Tuesday. Si tratta del secondo capitolo
della trilogia “Il giardino degli aranci”, una trilogia che mescola elementi
fantastici (come i viaggi tra i mondi) a ambientazioni tipiche della tradizione
distopica (ossia realtà/futuri negativi per il genere umano, stile Hunger Games
praticamente). Il primo libro, dal titolo “Il mondo di nebbia”, uscito due anni
fa, è già stato recensito sul blog “I mondi fantastici”, e adesso finalmente
sono riuscito a terminare la lettura del secondo volume. Una lettura, devo
dire, molto piacevole e nient’affatto faticosa.
Il libro inizia con una nota
di veloce riepilogo, che richiama quanto avvenuto nel primo volume (le
avventure di Aria, Will e Henry nel mondo di nebbia, il varco della porta e
infine il ritrovarsi nel mondo del bosco), molto utile soprattutto se sono passati
mesi dalla lettura dello stesso. Dopodiché la storia inizia e si sviluppa
seguendo essenzialmente tre sottotrame: quella principale, ambientata nel mondo
del bosco, dove Aria e Will cercano di capire come sopravvivere; e due
secondarie legate al mistero dei Cinque, una ambientata nel mondo di nebbia (da
cui Aria e Will sono scappati alla fine del primo volume, e in cui adesso si
ritrovano Wade e Lucas, i loro genitori) e una terza ambientata invece nel
passato, con protagonista Marcus, un personaggio molto interessante che è all’origine
della creazione dei Cinque.
Per gusto personale, proprio
quest’ultima sottotrama è stata quella che ho trovato più interessante, forse perché
inaspettata. Il concentrarsi su un solo personaggio, sviscerandone ogni
aspetto, ripercorrendone il percorso, la vita (anche se a sbalzi),
addentrandosi nelle sue emozioni e scoprendo come pian piano l’ombra gli ha
divorato l’animo è stato molto interessante, e anche ben costruito. Infine l’idea
stessa della nascita dei Cinque è davvero originale, di certo qualcosa a cui
non avrei pensato leggendo il primo libro.
Per quello che riguarda il
mondo di nebbia, in cui Aria e Will sono adesso, è interessante la sua
costruzione, il suo essere bloccato in un punto del tempo (del passato, direi),
con vecchie concezioni riguardo ai rapporti tra i sessi, al posto della donna e
dell’uomo nella società. Riflessioni interessante e attuali. Al tempo stesso,
oltre a ciò, questo mondo, come il mondo di nebbia, si basa sul ripetersi di
azioni, quasi dei cliché, che avvengono senza che nessuno si domandi perché,
tranne i pochi che realmente sanno quello che sta accadendo: Red, con la sua
inseparabile spada, il violento Cliff e il misterioso Merrick. Aria e Will
dovranno scoprire, anche stavolta, come uscire da quel mondo, come ritrovare la
via per la loro vera casa. Nel farlo, dovranno confrontarsi con il lato più
cruento del mondo del bosco, che li spingerà anche l’uno contro l’altro. Tra tensione
crescente e misteri sempre più fitti, i due amici sono rasserenati dal
ritrovare Henry (rimasto ferito alla fine del primo libro), che adesso sta
meglio, e dalle loro nuove amicizie, Mary e sua sorella e il giovane Peter. Al
riguardo, nel finale, l’autrice non si risparmia!
Il finale è, ovviamente,
aperto. Delle tre sottotrame, una si è chiusa e le altre due sono ancora lì,
che aspettano il lettore curioso di sapere cosa accadrà a Aria e i suoi amici,
e speriamo di non dover attendere a lungo! ^_^ Personalmente ho apprezzato più
questo libro del precedente. Di solito il secondo volume di una trilogia è
sempre l’anello debole, proprio perché è un libro di passaggio dove non inizia
e non finisce niente, invece in questo caso ho trovato dei miglioramenti a
livello narrativo. Prima di tutto, una buona struttura del romanzo, più unita,
più compatta, nonostante si trattasse di gestire tre sottotrame diverse; c’è
stata la giusta alternanza di tutte le parti, permettendo al lettore di
seguirle tutte senza perdersi. Molto buoni i capitoli con Marcus, personaggio
che ho apprezzato decisamente, forse più di Aria e Will, e ottimo l’approfondimento
psicologico su di lui. Buona, e diversa anche dal mondo di nebbia, la
presentazione del mondo del bosco, con il suo spirito ottocentesco a permearlo.
Infine, anche lo stile dell’autrice, come accade a tutti continuando a
scrivere, l’ho trovato migliorato, più sicuro di sé, anche se, per gusto
personale, a volte avrei evitato di dare troppe spiegazioni, lasciando più al
lettore il gusto di scoprirle.
Se proprio devo indicare una
cosa che non mi è piaciuta credo che sia stata Aria, il cui caratteraccio,
soprattutto nella parte finale, è stato assai pesante. Al posto di Will, le
avrei dato volentieri un calcio nel culo! Ah ah! ^_^ Ma alla fine è questione
di gusti, di certo è un personaggio ben delineato, ma il suo essere un po’ troppo
“comandina” non me la fa apprezzare troppo, preferendogli Will o, in questo
romanzo, l’ombroso Marcus. Sono curioso però di scoprire, alla luce della
perdita subita nel finale, come evolverà il personaggio di Aria, se si renderà
conto di aver esagerato, se cercherà un modo per ricongiungersi a Will o se
proseguirà per la sua strada.
Nel complesso, cari amici lettori,
un bel lavoro per Ilaria Pasqua, che ci ha regalato un romanzo fantastico che
mette in scena le ombre dell’umanità, il suo eterno spirito di conflitto che
neppure lo scorrere del tempo, o il viaggiare tra i mondi, riesce a sopire. Eppure,
come dimostrato dalla fede con cui Aria, Will e gli altri combattono, ci sono
ancora cuori impavidi che lottano per i loro sogni. Eppure c’è ancora speranza.
Se volete scoprire di più sull’autrice,
visitate il suo sito.
“Il giardino degli aranci – Il
mondo del bosco” è disponibile in ebook su tutti gli store.
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