lunedì 18 dicembre 2017

Dietro le quinte di Berserkr: le sette stirpi

Dietro le quinte di Berserkr: le sette stirpi

Nuovo articolo di approfondimento su "Berserkr". Dopo quello sui personaggi (qua) e sulle ambientazioni (qua), oggi tocca ad alcune delle creature sovrannaturali che popolano Berlino e dintorni, le cosiddette sette stirpi che da secoli tendano di convivere. A volte ci riescono, altre volte no e nascono conflitti sanguinosi, come la Guerra Calda che ha devastato Berlino e il resto del mondo fino alla firma degli Accordi dell'89. Ecco alcune creature in cui potreste imbattervi uscendo dalla ringbahn e avventurandovi nei territori riservati alle stirpi sovrannaturali.


STREGHE

Le streghe vivono nella Foresta di Tegel (nell'angolo nord-occidentale della città di Berlino). La Divisione ha concesso loro l'uso del castello di Tegel, dove vennero firmati gli Accordi dell'89 proprio con le streghe, con l'idea di rabbonirle, ma le streghe ci hanno sputato sopra. Non amano stare al chiuso, preferiscono i boschi e vivere allo stato selvaggio. 

Come ricorda Ulrik a Fabian: "Le streghe amano stare appollaiate sugli alberi, a cagare in testa ai passanti, o a dormire in qualche buco che si sono scavate con i loro luridi artigli."

Servitrici della Madre Terra, conoscono gli usi delle piante e delle erbe e si dice che sappiano anche lanciare il malocchio. Possiedono anche limitati poteri mutamorfici e psicocinetici, che variano in base alle potenzialità e agli studi delle singole streghe.

Bitia, ad esempio, la strega sciita, induce sensazioni di smarrimento nelle sue vittime, mentre Heith, che si atteggia a strega suprema, è in grado di percepire le emozioni degli altri (empatia, la definisce) e farle proprie, magari mostrando ai suoi avversari le loro paure.

Una cosa è certa: come dice Markus, delle stregacce non c'è da fidarsi.



LICANTROPI

I licantropi sono lupi che si sono evoluti al punto da divenire uomini. Hanno iniziato a camminare a due zampe, poi hanno perso il pelo e hanno acquisito abitudini e comportamenti umani, senza mai rinunciare del tutto alla loro natura animale. Sono entità duplici, che convivono in un solo corpo, vivo e pulsante. Amano la libertà, correre liberi e felici nella Foresta del Grunewald. A volte si spingono fino alle rive dell'Havel, ma non amano l'acqua. Preferiscono gli ampi spazi della Foresta Verde, dove cacciano, si divertono e si abbandonano a grandi abbuffate.

Dall'alto della Torre del Grunewald osservano e ascoltano quel che il vento porta loro.

Come branco, sono fedeli a Alois, il loro Alfa, uno dei Sette Saggi fatti prigionieri dalla Divisione. Come popolo, onorano Odino, di cui si definiscono fedeli guerrieri. Ulfhednar, ossia Casacche di Lupo.

COBOLDI

I simpatici folletti domestici, guidati da Heinzelmann e dalla sua consorte, la dolce Olga. Sono dispettosi, come tutti i folletti, si divertono a fare scherzi, a spostare gli oggetti, a infastidire gli animali, ma lo fanno senza malizia, da eterni ragazzini quali sono. 

Attualmente sono confinati nella reggia di Sans-souci, a Potsdam, un ambiente elegante e raffinato che la Divisione ha ritenuto adatto al loro rango. A Olga piacciono molto le sale da ballo in marmo della Slesia, ma il buon vecchio Heinz invece rimpiange ben più lugubri (ma più libere!) dimore.

Possiedono un'abilità particolare, che viene svelata nel corso del romanzo e che aiuterà Ulrik in un paio di situazioni difficili. 

Allora, finalmente, si ricordò la storia di Heinzelmann e dei coboldi. Suo padre gliel’aveva raccontata, una sera durante la Guerra Calda, per distrarlo e fargli pensare a tempi più lieti. Un loro avo si era preso un coboldo in casa, un gran birbante che chiamavano Arruffagalline.
 
«Faceva scherzi a tutti e spaventava gli animali, divertendosi a intrecciare le loro code. Povere mucche, a volte non facevano neppure il latte da quanto erano spaventate!» 
«E allora perché non lo cacciavano? Perché tenerlo in casa?» aveva chiesto il piccolo Ulrik. 
«Perché i padri tengono i bambini dispettosi? Sono soltanto degli eterni ragazzini soli, dei bimbi sperduti in cerca di una famiglia. Per questo sceglievano grandi castelli e dinastie numerose, perché speravano, in mezzo a quel marasma umano, di trovare un protettore, qualcuno che li accettasse per quello che erano e si prendesse cura di loro.» 
Un protettore, ripeté Ulrik, con gli occhi umidi di lacrime. O un amico?


VAMPIRI

Ok, chi mi conosce sa che non ho simpatia per i vampiri. E infatti giocano un ruolo secondario nelle dinamiche del romanzo. A differenza dei licantropi, i vampiri sono uomini morti che le streghe hanno mantenuto in vita. Da un punto di vista naturale, non sono quindi un'evoluzione della vita (come nel caso dei lupi) bensì un'aberrazione, un controsenso.

I vampiri non brilluccicano, detestano il sole e infatti escono nei giorni nuvolosi o nebbiosi, o la notte, oppure preferiscono starsene nei capannoni e negli edifici abbandonati di Pankow. Attualmente li guida Neuntoter, figlio di Heith (nel senso che è stato creato dalla strega), in attesa del ritorno di Augustine.

SILFI

I geni dei boschi e dell'aria. Piccoli esseri svolazzanti (che a Heinze non stanno molto simpatici) che vivono nei boschi di Müggelberge, ai confini sud-orientali di Berlino. Sono creature riservate, che di rado si fanno vedere. Non amano gli esseri umani e cercano di rimanere fuori dalle loro sciocche guerre. 

Heinze, sghignazzando, suggerisce che somiglino a delle lucciole! :-) Sia come sia, anche loro daranno il loro contributo al mantenimento dell'equilibrio.

ALP

Gli Alp sono delle creature molto particolari, a cui dedicherò un racconto prossimamente. Se ne stanno a Steglitz-Zehelendorf, in un quartiere residenziale (a differenza degli altri che stanno in reggie o foreste), e sono forse i più anonimi.

Nel folklore germanico sono entità simili agli Incubi. Possono rendersi incorporei, diventare invisibili, camminare non visti accanto ad altri soggetti, e poi... si attaccano a un capezzolo e iniziano a succhiare. A succhiare via i sogni delle persone, di cui si nutrono. In qualche modo la loro vita è filtrata dalle vite degli altri.

In "Berserkr" non li vediamo mai, se ne stanno in disparte, anche se lo Spirito Protettore della Città sente di averli al suo fianco.


(Quadro di Fussli, intitolato Nightmare)

E... LA SETTIMA STIRPE?

Qualcuno me lo ha chiesto. Qualcuno è stato disattento. Qualcuno ha indovinato. Nel romanzo c'è la risposta! :) Diciamo che è un'entità che è bene non incontrare, soprattutto quando si è soli e in stato di fragile emotività!

Spero di avervi incuriosito! Appuntamento a dopo le feste con altri articoli sui dietro le quinte di Berserkr! Ricordo che "Berserkr" è disponibile sia in ebook che in cartaceo, su tutti gli store di libri! :)

(Tutte le immagini sono prese da Pixabay)

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