giovedì 21 febbraio 2019

Segnalazione "Vanthúku – Il risveglio del draghetto rosso" di Burt O.Z. Wilson

Segnalazione Vanthúku – Il risveglio del draghetto rosso, di Burt O.Z. Wilson

Bentrovati, amici lettori. Oggi vi presento un romanzo autopubblicato: "Vanthúku – Il risveglio del draghetto rosso", di Burt O.Z. Wilson. Pronti per affrontare draghi e negromanti?

Titolo: Vanthúku – Il risveglio del draghetto rosso
Autore: Burt O.Z. Wilson
Editore: selfpublishing
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo
Pagine: 254
Prezzo: € 9,90
ISBN: 978-1793293183

Quarta di copertina
Risentimento, egoismo, paura: la sorte alterata da forma umana a mostruosa, volta alla rinascita. Burt O.Z. Wilson presenta un fantasy senza scrupoli di eroi vigliacchi e predatori, dominato da sangue, acciaio, artigli e ossa spezzate, evocazioni di morte da polvere e roccia rossa.
Nessun abitante dell’Impero conosce Vanthúku: le terre rosse oltre le montagne est, un tempo dominate dai grandi draghi estinti e i giganti del Mhòrk, ora avvelenate dai negromanti e infestate dai draghetti.
Ma cosa succederebbe se i due mondi fossero costretti ad incontrarsi?

E mentre antiche leggende raccontano di un errante nell’Impero ovest, e di un popolo delle ombre all'estremo sud, le terre rosse cadono al dominio di un uomo e all’unicità di un essere. Nel risveglio di forze antiche, scontri e tradimenti verso la supremazia di Vanthúku, s’intrecciano ambiguità, solitudine e rabbia di un soldato ripudiato e una donna portatrice di magia pura; di un furbo negromante e una coraggiosa guerriera; trafficanti mossi dalla cupidigia e uomini bestia.
Qual è il vero nemico da combattere?

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Biografia dell’autore:
Il collegamento con l’aldilà, la rinascita, la facoltà di ascoltare le anime: nella sua prima pubblicazione Burt O.Z. Wilson racconta la propria esperienza paranormale attraverso una metafora. Cerca di trasmettere come tali esperienze non siano lo stereotipo di un'attività onirica o creata dalla suggestione o dalla fantasia, ma trascendentale come esperienza possibile a qualsiasi livello e persona, come intuizione e incontro nello spazio e nel tempo reali.

Quante volte, spesso senza volerlo, sentiamo di non essere soli mentre la nostra interiorità è allineata ad un preciso ricordo? E così la possibilità di osservare i segni delle anime è alla portata di tutti - anche se sottovalutata - e spesso sotto ai nostri occhi. È il motivo che spinge Burt O.Z. Wilson a raccontare una storia incentrata su quella piccola parte umana spesso lasciata in ombra, meno razionale e spontanea, che molti hanno vergogna di mostrare. Prende forma nella figura dei negromanti, nella percezione comune sono definiti in modo negativo: praticanti di arti oscure e divinatori della morte. Ma esiste un equilibrio, e in quello il negromante diventa una metafora: quel flusso di coscienza, lasciato nell'oscurità, in basso, riemerge come personaggio che lotta per sopravvivere. Il negromante è in grado di evocare gli spiriti e dargli una forma: è artefice di una rinascita.

Per scoprire di più sull'autore, potete seguire la sua pagina Facebook e Twitter.

Buona lettura!

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