mercoledì 22 marzo 2017

Recensione "Darth Plagueis" di James Luceno

Recensione "DARTH PLAGEUIS" di James Luceno

"Hai mai sentito parlare di Darth Plageuis, il saggio? È una leggenda Sith". Sono le parole del cancelliere Palpatine ad Anakin Skywalker nel film "La vendetta dei Sith" l'unico accenno a questo Sith che, secondo le parole di Palpatine, era talmente potente da riuscire a modellare i midi-chlorian e quindi a impedire che la gente morisse. Ma come? Chi era costui? Come è morto? Che rapporto aveva con Palpatine? Sì, dall'ambiguo sorrisetto del cancelliere, abbiamo tutti intuito che fosse stato il suo maestro (e che lo avesse ucciso proprio lui), ma per il resto non sapevamo niente, finché James Luceno non ha scritto questo bel romanzo intitolato proprio "Darth Plageuis".

L'aggiornamento di oggi del blog è speciale, dato che solitamente ospito autori italiani, giovani in particolare, però, essendo un grande fan di Star Wars, e avendo iniziato a leggere i romanzi dell'universo espanso, non potevo non dedicare un articolo a questo che è decisamente un bel libro. E soprattutto offre un retroscena interessante non solo su Darth Plageuis ma anche su Darth Sidious e sugli eventi che hanno portato allo scoppio della guerra dei Cloni e alle politiche separatiste di alcuni sistemi stellari, eventi visti in "La minaccia fantasma" e "L'attacco dei cloni". Ma andiamo con ordine!

Il romanzo si intitola "Darth Plageuis", scritto da James Luceno e edito in Italia da Multiplayer Edizioni. Si trova facilmente su tutti gli store di libri.  Io l'ho ordinato in libreria e ricevuto in 3 giorni, per cui ottima disponibilità. Una piccola precisazione: da quando la Disney ha acquistato la Lucasfilm, tutti i libri (e gli altri prodotti) dell'Universo Espanso sono diventati non-canonici e sono stati riuniti sotto il nome "Legends", ossia leggende. Anche "Darth Plageuis", purtroppo, ha incontrato questa sorte; dico purtroppo perché il libro è costruito benissimo, incastrandosi alla perfezione con i film della trilogia prequel. Comunque, canon o non canon, leggetevelo se volete scoprire qualcosa di più sul maestro di Palpatine e sui rapporti tra i due Sith.

Sono infatti Darth Plagueis, vero nome Hego Damask, e Darth Sidious, il ben noto Palpatine (il cui vero nome qua non viene mai indicato, ma viene chiamato sempre per cognome o con il nome Sith), i protagonisti del romanzo, in un equilibrio delicato e di tensione, ben costruito, fino ad arrivare al climax finale. Il romanzo inizia con un prologo molto forte, che in realtà è ambientato alla fine del libro, dopo la tragica conclusione delle vicende: Palpatine osserva infatti il misfatto compiuto. Poi il romanzo inizia, proiettando il lettore indietro di una cinquantina d'anni (67-65 anni prima della Battaglia di Yavin) e mettendo in scena Darth Plageuis: anche lui, come ogni Sith da Darth Bane in poi, ha avuto un maestro (Darth Tenebrous) e anche lui ha finito per ucciderlo. La regola dei due, ideata da Darth Bane, viene costantemente citata (se ne era parlato, in misura minore, anche nel film "La minaccia fantasma") e prevede che i Sith siano sempre in due: un maestro, che detiene il potere, e un apprendista, che lo brama. Così è stato per Plageuis e così sarà per Palpatine.
Noi Sith siamo una resistenza invisibile, una minaccia fantasma. Una volta i Sith indossavano delle corazze, e ora noi portiamo dei mantelli. Ma in noi la forza scorre molto più potente quando siamo invisibili. Per adesso, più ci nascondiamo e più possiamo esercitare la nostra influenza. Avremo la nostra vendetta con il contagio, non con la sottomissione.
La prima parte del romanzo è molto politica, possiamo dire. Scopriamo che Hego Damask è un Muun ed è un personaggio importante nel mondo degli affari e del business intergalattico e ha contatti ad alti livelli; il suo piano di dominio dei Sith prevede infatti di controllare anche la politica e l'economia dell'universo, quindi non una conquista basata soltanto sulla forza bruta bensì una presa effettiva di potere. Poi Damask conosce Palpatine e allora entra in gioco l'altro (astuto) protagonista, di cui seguiamo la crescita, prima come diplomatico, poi come senatore, infine l'ascesa al ruolo di cancelliere supremo. Loro due sono i protagonisti, i Sith e il lato oscuro, gli studi che effettuano su questa potente forza oscura. In tutto questo i Jedi sono ai margini, troppo presi dall'eccessiva fiducia nel loro ruolo e nel sistema da non accorgersi di quanto la Repubblica sia corrotta e corrosa alle fondamenta. 

"Ho visto l'oscurità che incombe e gli esseri che la faranno calare sulla galassia. Ho visto il crollo della Repubblica e l'ordine Jedi in subbuglio. All'orizzonte si profila una guerra galattica... un conflitto tra macchine di metallo e macchine di carne, e la morte di decine di milioni di innocenti. Ho visto mondi sottomessi e distrutti, e un nuovo ordine sorgere da quel caos, sostenuto da armi feroci come non se ne vedevano da mille anni. Una galassia al guinzaglio di un despota spietato che serve le forze dell'entropia. E alla fine ho visto che soltanto coloro che sono stati rafforzati da questa ineluttabile verità potranno sopravvivere. Solo coloro che si scaglieranno gli uni contro gli altri e che approfitteranno della sfortuna delle loro vittime".

Una cosa che mi è piaciuta tantissimo: i riferimenti, soprattutto nella parte centrale e finale del romanzo (quando cioè ci avviciniamo agli eventi di "La minaccia fantasma"), a personaggi e situazioni noti agli appassionati dei film. Ad esempio vengono citati i pianeti Mandalore e Kamino, Naboo e i gungan, Tatooine (definito ), e personaggi come Bail Antilles (sì, lo sconosciuto candidato al ruolo di cancelliere in "La minaccia fantasma"), Yoda, il viceré Gunrey (della Federazione dei Mercanti), persino Jocasta (la Jedi bibliotecaria!) e Padmé (appena eletta regina di Naboo!). Molto interessanti i retroscena sulla Profezia dell'Eletto e quelli sul progressivo deterioramento dei rapporti tra Dooku (che vuol recuperare il suo status di Conte!) e i Jedi, la figura del maestro Sifo-Dyas (e il suo ruolo nell'ordinare un esercito di cloni per la Repubblica!) e quella di Qui-Gon, un Jedi che, pur devoto all'Ordine e al lato chiaro, aveva capito che... c'era del marcio a Coruscant. Agli amanti di "Star Wars The Clone Wars" e di "Star Wars Rebels" piaceranno i riferimenti alle streghe (Madre Talzin), a Mandalore e Felucia, l'introduzione del personaggio di Maul e il suo addestramento sotto Palpatine e tante altre citazioni.
"I Jedi in cui la Forza scorre abbastanza potente sono in grado di produrre qualcosa di simile, ma non riusciranno mai a generare i fulmini dei Sith che, ininterrotti, non solo possono paralizzare o uccidere, ma anche trasformare fisicamente la loro vittima. I fulmini della Forza richiedono una potenza che soltanto un Sith può controllare perché soltanto i Sith accettano le conseguenze delle loro azioni e rifiutano la compassione. Per riuscirci è necessaria una sete di potere che non è facile placare. La Forza cerca di resistere al richiamo degli spiriti voraci e perciò deve essere spezzata e trasformata in una bestia da soma. Deve rispondere alla volontà di chi attinge a essa".
Nel complesso, forte anche di uno stile diretto e chiaro, "Darth Plagueis" è un bellissimo romanzo, che consiglio fortemente a chi ama la serie "Star Wars". Non era facile, ma l'autore è riuscito a incastrare tanti eventi, mostrandoci i retroscena dei film della trilogia prequel, la nascita dell'alleanza tra il Clan Bancario, l'Alleanza Corporativa, la Tecnounione e la Federazione dei Mercanti, i prodromi dell'alleanza separatista, svelando che c'era proprio Plageuis dietro gli eventi iniziali, cavalcati poi da Palpatine. 

L'Epilogo poi si colloca dopo "La minaccia fantasma", e la morte di Qui-Gon, e vede la presenza anche del bambino prodigio, il giovanissimo Anakin Skywalker. Profetica la frase finale del cancelliere, a chiusura del romanzo: "Osserveremo la tua carriera con grande attenzione. E ci assicureremo che termini con la distruzione dell'ordine dei Jedi e il ritorno dei Sith". Un maestro e un apprendista. Il ciclo continua.



1 commento:

  1. Bellissima recensione, è un peccato che questo romanzo sia stato confinato nell'universo Legends. Ora sto leggendo la trilogia di Darth Bane...consigliatissima!
    Ciao
    Gianmarco

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