domenica 10 aprile 2016

Recensione: "Maze runner - la rivelazione"

RECENSIONE "MAZE RUNNER - LA RIVELAZIONE"

Finalmente ho finito di leggere la trilogia di "Maze Runner". Se non la conoscete, è una trilogia young adults di carattere distopico, ambientata in un futuro imprecisato in cui l'umanità è, come al solito, nei guai, a causa di radiazioni solari e di un virus (creato dagli umani stessi!) noto come Eruzione, che ha decimato la popolazione, fatto impazzire i superstiti e dando vita a scelte molto complicate, che hanno portato alla creazione della CATTIVO (una società internazionale di ricerca scientifica) e del Labirinto e all'avvio delle prove. Ossia all'inizio delle avventure di Thomas e dei suoi amici.


Si tratta di una serie di tre libri: "Maze runner - Il labirinto", "Maze runner - La fuga" (tradotto anche come "La via di fuga") e "Maze runner - La rivelazione", dell'autore americano James Dashner. Esiste inoltre un quarto volume antecedente agli eventi narrati nella trilogia (un prequel, quindi) intitolato "Maze Runner - La mutazione". Personalmente non l'ho letto e al momento non ho in programma di leggerlo, in futuro chissà. In Italia la serie è pubblicata da Fanucci. Per gli appassionati, la serie è stata trasposta in una trilogia cinematografica, di cui sono usciti i primi due film con Dylan O'Brien (Styles, di Teen Wolf). Il terzo film è in produzione.

Detto ciò, passiamo al libro. Una veloce premessa: il primo libro "Il labirinto" (recensito qua) mi era piaciuto assai, più che altro per l'idea e per il ritmo vertiginoso con cui si succedevano gli eventi che, di fatto, attirava la curiosità del lettore, spingendolo a non voler mollare mai il libro. Una tecnica molto commerciale ma che funziona. Il secondo libro "La fuga" (recensito qua) non mi aveva appassionato, al pari del film, in particolare perché in alcuni punti mi era sembrato davvero sconclusionato con eventi che accadevano... perché sì, senza che ci fosse una spiegazione. A ciò si aggiunge uno stile molto asciutto (probabilmente adatto al tipo di narrazione, ma che di certo non permette molte riflessioni o introspezioni sui personaggi, ad eccezione di Thomas, il protagonista nonché narratore della vicenda) che alla fine mi aveva portato a pensare che il libro non mi avesse lasciato nulla. Ebbene, sono felice di dire che il terzo libro ha stemperato le critiche al secondo volume e all'intera saga. "La rivelazione" infatti mi è piaciuto, non solo come libro in sé (che ho trovato, se possibile, scritto meglio, e forse anche più logico) ma anche come conclusione di una saga che adesso acquista un senso. I misteri vengono tutti risolti: l'Eruzione, la CATTIVO, gli Sbandati, il ruolo di Thomas e Teresa, le varie prove e così via. Indizi ne erano già stati seminati ma adesso vengono tirate le fila e alla fine tutto ha (più o meno) un senso.

Il punto di forza di questo terzo libro è, secondo me, quello di essere più conciso, di non perdersi in situazioni troppo assurde (come nel secondo libro) e di concentrarsi su un numero ristretto di personaggi (essenzialmente Thomas, Mihno, Brenda e Jorge), evitando quella dispersione/confusione che a volte ho riscontrato nei libri precedenti. Anche il fatto che le vicende si svolgano in un paio di posti ben precisi (anziché in una vaga Zona Bruciata), a mio parere, aiuta a percepire gli eventi più chiaramente. Non voglio entrare troppo nel dettaglio, ma ho apprezzato il recupero di un personaggio dal primo libro e il suo miglioramento. Triste la fine di un amico di Thomas, ahimè, infettato dall'Eruzione; una fine drammatica che spinge Thomas a una decisione ancora più drammatica. I colpi di scena, come immaginate, non mancheranno, fino al gran finale, che mi è piaciuto perché è stato bello combattivo: una sana scazzottata vecchio stile che tira fuori il lato animale degli uomini, ma che, in quel contesto, secondo me ci voleva proprio. Lieto che l'Uomo Ratto faccia una finaccia! :P Il finale, non lo racconto, ma sono contento sia così; del resto i nostri Radurai avevano già sofferto anche troppo, per cui un lieto fine ci voleva. La mia unica curiosità rimane nella lettera finale della cancelliera Paige (mai vista, tra l'altro) con il suo riferimento a due infiltrati nel gruppo di Thomas... immagino si riferisca a Brenda e a... forse Jorge? Resterò con questa curiosità! :)

Comunque, nel complesso, l'ho trovata una lettura piacevole e meno assurda di "La fuga", che mi permette di dare una valutazione positiva all'intera saga. Attendo adesso il terzo film, previsto per l'inizio del 2017, anche se, va detto, le differenze con il libro (soprattutto nel secondo volume) sono state notevoli. A voi è piaciuto il libro? Quali sono i vostri personaggi preferiti? Thomas, a volte, è insopportabile, un po' troppo protagonista; a me è sempre stato simpatico Mihno e anche Newt. :)

Ah, una notizia che ho appena trovato in rete! E' prevista per quest'anno l'uscita di un altro libro prequel alla trilogia di Maze Runner. Si intitolerà, in inglese, "The fever code" e sarà ambientato prima che i Radurai entrino nella radura. Fonte MTV. Speriamo non diventi la storia infinita! :)


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