L'ORA DEL DIAVOLO - Racconto "Quando il diavolo abbaia"
Terzo appuntamento con i "dietro le quinte" della mia antologia "L'ora del diavolo", incentrata sulle leggende toscane. Il terzo racconto, "Quando il diavolo abbaia", è ambientato in uno dei luoghi più iconici della valle del Serchio, ovvero il Ponte della Maddalena di Borgo a Mozzano (LU), noto popolarmente come Ponte del Diavolo. Si tratta di un ponte davvero bello, sinuoso ed elegante, che attira l'attenzione di chiunque passi lungo la strada (non è raro, infatti, vedere macchine, anche di turisti, che si fermano per scattare foto, camminare lungo la maestosa arcata a dorso d'asino o rilassarsi un po' guardando il panorama, che è decisamente suggestivo). Come tanti altri luoghi della zona, anche il Ponte del Diavolo ha il suo segreto, che riguarda la sua origine.
Riporto un estratto da www.luoghimisteriosi.it: "La leggenda dice che il capo muratore che avrebbe dovuto seguirne i
lavori, si trovò in difficoltà perché non sarebbe riuscito a terminarli
per il giorno prefissato. Decise allora di chiedere un piccolo aiuto al
Demonio che gli promise la fine del ponte in una notte in cambio
dell'anima del primo passante che avrebbe oltrepassato il ponte la
mattina dopo. L'uomo accettò ma fece in modo che ad attraversare il
ponte fu un maiale. Il diavolo così beffato scomparve lasciando la sua
opera." Un patto con il diavolo, quindi, che però finisce male per il diavolo stesso. Da buon divoratore di storie e leggende delle Apuane e della Garfagnana, so bene che non è l'unico caso di truffe subite dal diavolo stesso. Ci sono altri esempi di resistenza o addirittura di beffe ai danni del diavolo (ricordiamo Lucida Mansi che, nel racconto di apertura, tenta di raggiungere la Torre delle Ore, nel cuore di Lucca, per fermare il tempo e evitare la scadenza del contratto!), che però non sono privi di conseguenze. Infatti, scorrendo la mia antologia "L'ora del diavolo", a metà volume compare il racconto "Il mercante di sogni", in cui il diavolo stesso mette a nudo i suoi pensieri, e brama ovviamente vendetta.
Tornando al racconto "Quando il diavolo abbaia", si tratta di un racconto molto breve, di genere horror, scritto originariamente per un concorso di Alcheringa Edizioni. Infatti il racconto è presente anche nel volume "Racconti da brivido", della casa editrice Alcheringa, assieme ad altre storie dell'orrore. Questa la trama in breve.
Presso Borgo a Mozzano,
nella Mediavalle del Serchio, si erge una delle più ardite e
affascinanti costruzioni medievali, il Ponte della Maddalena,
popolarmente detto Ponte del Diavolo a causa di una leggenda sulle sue
origini. Pare infatti che il capomastro avesse stipulato un patto con il
maligno per riuscire a sollevare il ponte in tempi rapidi,
soddisfacendo così le richieste della Contessa Matilde. Ma il diavolo, è
noto, non dà mai senza chiedere qualcosa indietro. Lo sa bene Gianni,
protagonista di “Quando il diavolo abbaia”, che pensa di trovare riposo
nel tranquillo borgo medievale, sulle sponde del fiume Serchio, e invece
si imbatte in locandieri assenti e silenziosi, misteriosi cani che
ululano a notte fonde e una processione che lo accompagnerà in una
pericolosa discesa verso l’inferno.
Lo svegliò l’abbaiare di un cane. Forse di molti cani.Non seppe dirselo, ma bastò a porre fine al suo sonno inquieto. Era venuto in quel borgo medievale per dimenticare il divorzio in atto, invece aveva trovato solo incubi e fastidi, peggio di quelli con cui Carla era solita asfissiarlo. Il primo giorno c’era stato quel barbone ubriaco che gli aveva sporcato la macchina, palpeggiandola con mani lerce e chiedendogli a gran voce di portarlo via da quel covo di matti.Detto da te! Aveva pensato Gianni, allontanandolo dall’Audi con un calcio.A ripensarci adesso non aveva tutti i torti.
L'antologia "L'ora del diavolo", incentrata su leggende lucchesi, è disponibile su tutti gli store di libri e ordinabile nelle librerie rifornite da Fastbook.
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