INTERVISTA A ANTONIO CARMINE NAPOLITANO
Torna sul blog "i mondi fantastici il "Ciliegino" Antonio Carmine Napolitano, autore del romanzo fantastico "Il mutafavole", edito appunto da Il Ciliegio Edizioni. Dopo aver presentato il libro (qua l'articolo, per gli sbadatoni!), vediamo oggi di approfondire, scoprendo qualcosa di più sull'autore, sul suo approccio alla scrittura e ovviamente sul romanzo stesso, un libro a dir poco originale.
Ciao Antonio, parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le
tue passioni?
Ciao Alessio, e un saluto a tutti i lettori.
Mi chiamo Antonio Carmine Napolitano, classe ’88,
partenopeo con la passione per la lettura, la scrittura, i videogiochi, i film
fantasy e le serie post-apocalittiche.
A tutto questo si aggiunge un’altra grande passione,
il mio lavoro: sono Stylist e Fashion Consultant, mi occupo di Comunicazione e
Marketing Digitale per prestigiose aziende leader nel settore abbigliamento.
Concluderei dicendoti che m’interesso di folklore e
storie popolari e vado pazzo per il Sushi.
Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla
scrittura? Perché scrivi? Quali generi, o quali tipi di storie, senti più
affini (come scrittore)?
Sarò sincero: la scrittura è un’avventura del tutto
nuova e inaspettata per me, ed è per questo motivo che non ho un approccio o un
metodo prestabilito. Ho cominciato a scrivere per me stesso, perché mi
rilassava e mi faceva stare bene. Oggi continuo a scrivere per gli stessi
motivi ma con la speranza che questa passione possa diventare qualcosa di più, che
le mie idee possano far sognare e ispirare tante altre persone.
Il genere al quale sono più affezionato è ovviamente
il Fantasy, in qualsiasi espressione o declinazione. Le mie storie preferite
sono ricche di magia, creature fantastiche e con un pizzico di dramma.
Quali sono le tue letture preferite? Che generi
preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?
E’ complicato stilare una lista delle mie opere
preferite; ne conservo davvero tante nel cuore. Se dovessi, però, sceglierne
una su tutte, direi senza ombra di dubbio la saga di J.K.Rowling. Io e Harry
Potter siamo praticamente cresciuti insieme e la mia fantasia è contaminata da
riferimenti all’universo del maghetto più famoso dell’era moderna.
Passiamo al tuo romanzo “Il Mutafavole”. Come è nata
l’idea di questo romanzo? Cosa volevi raccontare?
Come anticipato prima, lo scrivere, così come il
Mutafavole, sono arrivati inaspettatamente. E’ come se tutta la storia, i
personaggi e i luoghi fossero stati nascosti dentro di me ed un giorno,
d’improvviso, fossero saltati fuori. Vorrei condividere con te e i tuoi lettori
un retroscena simpatico sul titolo della saga. In principio l’opera aveva un
titolo completamente diverso, che ovviamente terrò segreto! La parola
“Mutafavole” è arrivata come un’illuminazione in chiusura del primo romanzo,
nel capitolo trentunesimo. E’ stato uno dei personaggi secondari a “suggerirmelo”, e
sia io che l’editor ne siamo rimasti conquistati. Ed ecco com’è nato il
Mutafavole.
Per quanto riguarda l’obiettivo finale della saga, non
ho la presunzione di voler insegnare qualcosa al lettore. Vorrei soltanto lasciare
in loro un’emozione positiva e le sfumature di quei principi a me cari che ho
cercato di trasferire nel racconto come l’amicizia, la famiglia, l’avventura,
il viaggio, la speranza e il sacrificio.
C’è un personaggio a cui ti senti legato? Perché?
Sarà banale, ma sono legato a ogni singolo
personaggio. In ognuno di loro è nascosta una parte di me. Alcuni personaggi godono
di una mia maggiore simpatia ma non potrei mai scegliere tra di loro. Posso confidarti
però, che ho una grande empatia con uno degli antagonisti della saga. No, non è
il Primo Buio. E’ una donna!
“Il Mutafavole” è un romanzo autoconclusivo o legato
ad altri progetti?
Il progetto del Mutafavole prevede almeno una
trilogia. Ogni romanzo sarà di per sé autoconclusivo ma con un finale che spiana
la strada al capitolo successivo. Mi piacerebbe, in futuro, approfondire
l’universo del Mutafavole con nuove storie incentrate suoi personaggi secondari
o marginali. Anche se il desiderio più grande è quello di vedere il mio lavoro
declinato in un fumetto, una serie tv o un film sul grande schermo. Sognare non
costa nulla!
In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è
un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti
per uscire da questa situazione critica? Un’idea, una ricetta personale per
incentivare la lettura, quale potrebbe essere secondo te?
Purtroppo non ho una ricetta segreta da suggerirti.
Credo che sentirsi “scrittore”, piuttosto che semplice “lettore”, sia più elettrizzante.
Leggere, per me, invece, è di vitale importanza. Apre la mente su nuove idee,
visioni differenti, mondi lontani. Stimola la curiosità e il confronto. Senza tralasciare
che solo leggendo si piò migliorare il proprio modo di scrivere. E partendo
proprio da quest’ultimo punto, suggerirei ai miei colleghi emergenti di leggere
altri emergenti, così da migliorarci e supportarci tutti insieme.
A tutti gli altri… regaliamo un epub?
La disputa ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non
sarebbe forse più produttivo concentrare le forze su altro? Qual è la tua
opinione? Gli ebook possono aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere,
meglio di quanto non riescano a fare le piccole case editrici cartacee con
tutti i loro ovvi limiti?
In questo caso subentrano fattori esterni che sono
dettati dalla società, dalla modernità e dagli sviluppi tecnologici. La disputa
e.book / testo cartaceo, a mio modesto parere, è superflua. La magia della
carta non potrà mai essere surclassata, ma bisogna adeguarsi al mercato e alle
esigenze del consumatore. In conclusione ritengo che una forma di pubblicazione
non escluda l’altra, ma che bensì, attraverso la sinergia delle stesse, il
supporto della casa editrice e di una campagna social solida (e ovviamente una
buona idea alla base), gli autori emergenti possano farsi conoscere e
apprezzare dal grande pubblico.
E’ in cantiere il secondo volume della saga; il 2017
sarà un anno ricco per il Mutafavole. Nel frattempo tutte le mie energie sono dedicate
al sito web ufficiale, attraverso il quale approfondisco diversi aspetti della saga. Sul sito si
possono trovare, infatti, racconti inediti, disegni e grafiche, schede dei
personaggi, curiosità e articoli sull’Universo del Mutafavole.
Grazie per essere stato ospite del blog “I mondi
fantastici”.
Grazie a voi per avermi ospitato ed aver dato spazio
al mio progetto. Spero di aver accesso la fiammella della curiosità nel petto
dei lettori.
Con affetto Antonio.
Ah! E buona lettura!
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