Intervista a Elena Covani
Bentrovati, viaggiatori di mondi fantastici! Oggi vi porto a Valencia, città dove è ambientato il romanzo urban fantasy "I fuochi di Valencia", di Elena Covani (NPS Edizioni), durante i giorni di Las Fallas, il carnevale cittadino. A presentarci il romanzo, ma anche le sue passioni, il suo approccio al fantastico, è proprio l'autrice, che ho intervistato per voi! Pronti per entrare nel mondo degli Erjes e delle Sentinelle?
Ciao Elena, presentati ai
lettori del blog…
Ciao a tutti, mi chiamo
Elena . La prima cosa che posso dire di me… è che non mi piace parlare di
me! La mia vita si divide tra il mio lavoro, i miei bambini e la mia grande
passione:la ginnastica ritmica. Vivo in Versilia ma amo viaggiare e appena
posso torno in Spagna, che considero la mia seconda casa.
Come è nato “I fuochi di
Valencia”? Cosa volevi raccontare con questo libro?
L’idea è nata durante uno
dei miei viaggi a Valencia, città dove ho vissuto e che amo profondamente.
Volevo scrivere qualcosa per celebrare quell’atmosfera magica, e tutte quelle
sensazioni che provo quando torno “a casa mia”!
Quali sono i personaggi
del romanzo?
Il protagonista è José, un ragazzo che fa parte di una razza
evoluta rispetto agli umani, le Sentinelle. Segretamente li proteggono da un
virus che, contagiandoli, li fa diventare degli esseri privi di vita e volontà
propria: gli Erjes. È insoddisfatto, si sente intrappolato in una vita che non
ha scelto fino al giorno in cui incontra Maria, una ragazza che è stata
contagiata, ma che ha inspiegabilmente mantenuto la sua volontà. Decide di non
ucciderla, e questo porterà a dei cambiamenti radicali nella sua vita e in
quella degli altri della sua specie.
E gli antagonisti? Ci
sono degli antagonisti, vero?
Certo! Galen è il capo del clan degli Erjes di
Valencia, quando scopre la mutazione di Maria cerca di portare la condizione
della ragazza a suo favore, per cercare di distruggere le Sentinelle e prendere
il dominio della città.
Qual è stato il tuo
approccio al fantastico in questo romanzo?
Io amo fin da bambina il genere
Fantasy e Valencia è una città piena di mistero, il binomio era irresistibile.
Mi sono rifatta ad alcune leggende iberiche, che parlano di mostri che
risucchiano la vita delle persone e di laghi misteriosi che dicono siano la
porta per gli inferi. È stato bellissimo giocare con la mitologia e mescolarla
alla mia fantasia.
Perché la scelta di
Valencia come ambientazione? Sei legata a questa città?
Valencia è il luogo che
io sento “casa”, la conosco e la amo profondamente per tutto quello che mi trasmette.
L’ambientazione per me è stata fondamentale, soprattutto in un periodo come
quello di Las Fallas, che è una manifestazione bellissima anche se poco
conosciuta all’estero. In realtà dedicare a Valencia un romanzo è stata la mia
maniera per dirle grazie.
“I fuochi di Valencia” è
un romanzo autoconclusivo? O fa parte di una serie? Nel caso, quando uscirà il
secondo capitolo? E cosa dovremo aspettarci?
Esiste un secondo capitolo, dove
la storia di José e di Maria subirà un’ulteriore evoluzione. Non sarà
ambientata a Valencia, anche se i richiami sono moltissimi, ma in un’altra
città a me molto cara. Si troveranno nuovamente i due schieramenti, Sentinelle
contro Erjes, ma in un'altra chiave di lettura…
Prossimi impegni e eventi
per far conoscere il tuo libro?
Amici lettori, potrete trovare "I fuochi di Valencia" allo stand dell'associazione Nati per scrivere a "Volterra Mistery & Fantasy" il 9 e 10 giugno! E, sempre allo stand NPS, alla festa medievale Mikauria a Nicola di Luni (SP) il 16 e 17 giugno! Non mancate! ;)
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