domenica 3 giugno 2018

Intervista a Elena Covani

Intervista a Elena Covani


Bentrovati, viaggiatori di mondi fantastici! Oggi vi porto a Valencia, città dove è ambientato il romanzo urban fantasy "I fuochi di Valencia", di Elena Covani (NPS Edizioni), durante i giorni di Las Fallas, il carnevale cittadino. A presentarci il romanzo, ma anche le sue passioni, il suo approccio al fantastico, è proprio l'autrice, che ho intervistato per voi! Pronti per entrare nel mondo degli Erjes e delle Sentinelle? 


Ciao Elena, presentati ai lettori del blog…
Ciao a tutti, mi chiamo Elena . La prima cosa che posso dire di me… è che non mi piace parlare di me! La mia vita si divide tra il mio lavoro, i miei bambini e la mia grande passione:la ginnastica ritmica. Vivo in Versilia ma amo viaggiare e appena posso torno in Spagna, che considero la mia seconda casa.

Come è nato “I fuochi di Valencia”? Cosa volevi raccontare con questo libro? 
L’idea è nata durante uno dei miei viaggi a Valencia, città dove ho vissuto e che amo profondamente. Volevo scrivere qualcosa per celebrare quell’atmosfera magica, e tutte quelle sensazioni che provo quando torno “a casa mia”!

Quali sono i personaggi del romanzo? 
Il protagonista è José, un ragazzo che fa parte di una razza evoluta rispetto agli umani, le Sentinelle. Segretamente li proteggono da un virus che, contagiandoli, li fa diventare degli esseri privi di vita e volontà propria: gli Erjes. È insoddisfatto, si sente intrappolato in una vita che non ha scelto fino al giorno in cui incontra Maria, una ragazza che è stata contagiata, ma che ha inspiegabilmente mantenuto la sua volontà. Decide di non ucciderla, e questo porterà a dei cambiamenti radicali nella sua vita e in quella degli altri della sua specie.

E gli antagonisti? Ci sono degli antagonisti, vero? 
Certo! Galen è il capo del clan degli Erjes di Valencia, quando scopre la mutazione di Maria cerca di portare la condizione della ragazza a suo favore, per cercare di distruggere le Sentinelle e prendere il dominio della città.

Qual è stato il tuo approccio al fantastico in questo romanzo? 
Io amo fin da bambina il genere Fantasy e Valencia è una città piena di mistero, il binomio era irresistibile. Mi sono rifatta ad alcune leggende iberiche, che parlano di mostri che risucchiano la vita delle persone e di laghi misteriosi che dicono siano la porta per gli inferi. È stato bellissimo giocare con la mitologia e mescolarla alla mia fantasia.

Perché la scelta di Valencia come ambientazione? Sei legata a questa città? 
Valencia è il luogo che io sento “casa”, la conosco e la amo profondamente per tutto quello che mi trasmette. L’ambientazione per me è stata fondamentale, soprattutto in un periodo come quello di Las Fallas, che è una manifestazione bellissima anche se poco conosciuta all’estero. In realtà dedicare a Valencia un romanzo è stata la mia maniera per dirle grazie.

“I fuochi di Valencia” è un romanzo autoconclusivo? O fa parte di una serie? Nel caso, quando uscirà il secondo capitolo? E cosa dovremo aspettarci
Esiste un secondo capitolo, dove la storia di José e di Maria subirà un’ulteriore evoluzione. Non sarà ambientata a Valencia, anche se i richiami sono moltissimi, ma in un’altra città a me molto cara. Si troveranno nuovamente i due schieramenti, Sentinelle contro Erjes, ma in un'altra chiave di lettura…

Prossimi impegni e eventi per far conoscere il tuo libro?
Amici lettori, potrete trovare "I fuochi di Valencia" allo stand dell'associazione Nati per scrivere a "Volterra Mistery & Fantasy" il 9 e 10 giugno! E, sempre allo stand NPS, alla festa medievale Mikauria a Nicola di Luni (SP) il 16 e 17 giugno! Non mancate! ;)

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