RECENSIONE "IL GIARDINO DEGLI ARANCI - IL CONFINE DEI MONDI"
Finalmente la recensione di "Il giardino degli aranci - Il confine dei mondi". L'ho
letto già da un mese ma tra svariati impegni non sono riuscito a
scrivere la mia recensione, anche se vi avevo lasciato già un gustoso
aperitivo con degli estratti dal romanzo. Due parole per chi non conosce il libro: "Il confine dei mondi" è il terzo e conclusivo capitolo della trilogia distopica di Ilaria Pasqua, "Il giardino degli aranci", iniziata con "Il mondo di nebbia" (recensito qua) e proseguita con "Il mondo del bosco" (recensito qua). I libri sono editi da Nativi Digitali Edizioni e sono disponibili in formato digitale e, di recente, anche in cartaceo.
Trama: Intrappolata nei mondi paralleli nati dai patti tra persone disperate e
una vecchia misteriosa, la strada di Aria e dei suoi compagni verso il
loro “vero mondo” si rivelerà sempre più complicata e impegnativa:
mancano ancora tre sigilli da aprire, Will si trova sempre intrappolato
nel mondo del bosco e i misteri da svelare dietro a quelle realtà
artificiose e inquietanti sono ancora tanti… chi è davvero la “vecchia”,
e che ruolo ha l’Ombra che si cela dietro di lei? Qual è la vera natura
del giardino degli aranci? Ma soprattutto, Aria sarà abbastanza forte
da sopportare il dolore che si cela in quei mondi di finti oblio e a
portare a termine il suo compito?
“Questo è il tuo destino, non puoi fermarti. Devi proseguire. Devi farlo anche solo per tutte le persone che ti sei lasciata alle spalle. Loro non vorrebbero vederti arrendere”
“Questo è il tuo destino, non puoi fermarti. Devi proseguire. Devi farlo anche solo per tutte le persone che ti sei lasciata alle spalle. Loro non vorrebbero vederti arrendere”
In questo capitolo finale, tutti i nodi vengono al pettine e tutte le situazioni rimaste in sospeso vengono finalmente chiarite. Scopriamo quindi l'origine dei mondi e le figure della vecchia e dell'ombra, che stanno alla base di tutto, oltre che il ruolo di Aria, come, in un certo senso, axis mundi di questo universo. Il libro inizia dove era finito il precedente, seguendo quel che succede a Aria, Henry e alla piccola Mary dopo aver lasciato il mondo del bosco. Il lettore ricorderà certamente quanto accaduto al giardino degli aranci, l'incendio, la morte di due amici di Aria e, soprattutto, la perdita di Will, rimasto con Merrick. Ecco, questa sconfitta, che aveva segnato la conclusione del libro "Il mondo del bosco", la fine di tutti i bei progetti di fuga di Aria, marcherà la coscienza della ragazza, portandola a dubitare delle sue azioni. Per la prima volta, dopo due libri in cui Aria è stata tosta e testarda, decisa e sempre pronta a spaccare il mondo, Aria rivela un lato più umano, complice la sofferenza di cui è stata testimone e, secondo la rancorosa Mary, anche causa scatenante.
Tra
le due si creerà una situazione di tensione, che permette di
scandagliare a fondo i loro sentimenti, soprattutto quelli di Aria. Al
suo fianco, come sempre, l'immancabile Henry, che è stato un po' messo da
parte nel secondo volume per lasciare spazio a Will, mentre adesso
recupera il suo spazio, in un bilanciamento perfetto. Henry è “il simbolo stesso della lealtà e della fiducia, l’essenza dell’amicizia”,
una persona su cui Aria potrà sempre contare. Entrambi sono legati da
questo grande sentimento di affetto che trascende il tempo, e pure i
mondi, come scopriremo.
Ovviamente
la nostra eroina affronterà con determinazione anche questa sua crisi
interiore, diciamo, grazie anche a degli aiuti inaspettati, ma
decisamente molto graditi. In questo romanzo conclusivo rivedremo tutti i
personaggi della trilogia, sia amici che nemici, in una carrellata
finale che accompagna il viaggio del lettore attraverso gli ultimi mondi
rimanenti. In conclusione "Il giardino degli aranci" è una bella
trilogia, fresca, frizzante, piacevole da leggere e da scoprire, non
troppo impegnativa né dispersiva, incentrata su un numero ristretto di
protagonisti, ben costruiti e delineati, soprattutto nelle loro
interazioni. E' una storia d'avventura, di fantasia, di lotta per un
futuro migliore, ma è anche una grande epopea dell'amicizia, dove
nessuno viene lasciato indietro e, se accade, gli altri penseranno di
sicuro a un modo per riportarlo da loro. In vista dell'estate, è
sicuramente un'ottima lettura, da gustarsi sotto l'ombrellone o magari
in un bel giardino pieno di aranci dall'intensa fragranza.
Finalmente riuscì a prendere il controllo e continuò a ridere per un altro motivo, per non farsi sopraffare, rideva in faccia a Eloise e a tutto quello che era certa sapesse. Rideva di Merrick, che nonostante i suoi piani era rimasto indietro, che aveva ceduto per debolezza, per riavere indietro un figlio, l'Ombra poteva anche riportare indietro i morti? Rideva del falso profeta che era fuggito da casa come un bambino capriccioso, dei Cinque che erano schiacciati da un potere talmente profondo da aver desiderato un mondo ovattato, per se stessa perché non era stata abbastanza forte e aveva ceduto alla debolezza quanto tutti loro, e la chiave che bruciava e bruciava insieme al giardino.
Per scoprire di più, vi rimando al sito di Nativi Digitali Edizioni. Buona lettura! :)
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