mercoledì 28 marzo 2018

Recensione "Vessilli di guerra" di Stefano Mancini

Recensione "Vessilli di guerra" di Stefano Mancini

Bentrovati, amici lettori! Oggi vi porto nel Laomedon, il regno fantastico creato dal mitico Stefano Mancini, dove è scoppiata una super guerra! Eh sì, dopo anni di pace, i musogrigio stanno marciando in massa sul Passo dell'Elmo e, qualora dovessero sconfiggere i nani di guardia, potrebbero invadere il continente e decretare la fine dell'equilibrio. Ma non anticipiamo troppo! Prima le basi: "Vessilli di guerra" è il secondo capitolo della trilogia "Le cronache di Mhur - L'era degli eroi", iniziata con il romanzo "L'erede del mago" (recensito qua), la cui lettura è necessaria per meglio comprendere la trama e i personaggi. Si tratta infatti di una storia divisa in tre volumi, non di tre avventure singole.

Qualche info, per entrare nell'atmosfera: Mhur è la terra leggendaria creata da Stefano Mancini, dove sono ambientati i suoi romanzi epic fantasy, e il Laomedon è uno dei continenti di Mhur, attualmente diviso tra elfi, nani, uomini, musogrigio, minotauri e altre creature. All'inizio del romanzo c'è una bellissima mappa che aiuta a orientarsi negli spostamenti dei personaggi.
"Oltre la porta si materializzò una visione terribile. E ognuno di loro desiderò essere in qualunque altro posto fuorché lì."
Ma bando alle ciance! Passiamo a "Vessilli di guerra", un romanzo fighissimo e gasante. Ecco, sì, direi che "gasante" è proprio l'aggettivo giusto. "L'erede del mago" era un bel romanzo, niente da dire (l'ha scritto Stefano Mancini, del resto, l'erede italiano di Tolkien!), ma era introduttivo, se vogliamo dire, alle vicende, ai personaggi, alle varie sottotrame che si stanno snodando e che in questo volume esplodono. "Vessilli di guerra" tiene fede al nome e regala avventure, scontri, colpi di scena uno dopo l'altro, portando la tensione narrativa in alto. 

Mi è piaciuto molto vedere luoghi "nuovi", scoprire nuove ambientazioni del Laomedon. In ogni romanzo l'autore sposta il centro dell'azione, così, alla fine delle due trilogie, ci ritroveremo ad aver viaggiato più o meno ovunque. In questo romanzo visitiamo finalmente Mynid-yr-gaer, la leggendaria isola degli elfi, dove i ryn si rifugiarono alla fine della Guerra dell'Orgoglio, attualmente guidata da un sovrano cupo, chiuso nel suo mondo e nel suo dolore. Scopriamo qualche retroscena e facciamo la conoscenza di alcune creature leggendarie che vivono sull'isola! :) Poi ci spostiamo nel Kaerlun, il regno dei kharon, di cui scopriamo qualcosa di più, infine arriviamo a Qarash-Tahn, una città misteriosa e affascinante, dove risiede il Consiglio dei Maghi. Ovviamente non vi svelo cosa accade, però in ogni posto c'è una sorpresa.


Di questo romanzo ho apprezzato, oltre alle ambientazioni e all'atmosfera, anche il ritmo, ben sostenuto, il susseguirsi di eventi, sorprese, scontri, che mantiene l'attenzione elevata. E poi un dipanarsi della trama che si estende a coinvolgere l'intero Laomedon. Diventa chiaro, infatti, che la missione della strana compagnia non è più soltanto quella di trovarsi del denaro o un po' d'oro, come gli avventurieri hanno fatto per anni, ma diventa qualcosa di universale, come se dal loro successo dipendessero le sorti dell'intero mondo. Personalmente, sono curiosissimo di sapere come evolverà la vicenda, se il famoso medaglione di Iirn verrà ritrovato, e di scoprire qualcosa di più sui Maghi e sull'Uomo Rosso, perno oscuro della vicenda.
"Chi sei tu per decidere il destino dell'amuleto? Non sei stato e non sarai mai tu a stabilire quale deve essere il suo fato. Forze più grandi hanno deciso che finisse nelle loro mani e molte altre entità hanno stabilito che fossero loro a proteggere il Custode. Se porti avanti questa follia, sarai il solo responsabile di ciò che accadrà!"
Ottima come sempre la caratterizzazione dei personaggi, in una rotazione narrativa che lascia spazio a tutti. Oltre a Athrwys, già apprezzato nel primo volume, in questo libro mi è piaciuto molto Drych, l'elfo oscuro, che poi a ben vedere di oscuro ha soltanto il nome.

Insomma, un romanzo che farà impazzire gli appassionati del fantasy classico, coinvolgendo un sacco di creature fantastiche: elfi, nani, uomini, maghi, troll e orchi, persino gnomi, minotauri, spiriti... e altre! E poi ci sono un sacco di citazioni, che i lettori più nerd coglieranno senz'altro (Emrys!)... Ovviamente adesso aspetto settembre per l'uscita del terzo e conclusivo volume dell'Era degli Eroi! ;)


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