"TUTTA COLPA DELLO ZODIACO" - Racconti e autori
Bentrovati,
amici dei mondi fantastici! Nei giorni scorsi vi ho presentato l’antologia
“Tutta colpa dello zodiaco”, adesso entriamo dentro il libro, scoprendo i
dodici racconti che lo compongono, tutti scritti da autori toscani e liguri.
Giovani autori, emergenti, ai più sconosciuti ma con tanta passione e voglia di
fare e di raccontare una bella storia. Dodici racconti per dodici segni.
PROGETTO
HEIMDALLR, di Alessio Del Debbio (Ariete)
“Progetto Heimdallr” è un racconto che
si svolge in una Berlino alternativa (nello stesso universo di “Berserkr”, per chi ha letto il romanzo)
e ha come protagonista Jensen, un operativo del Fronte di Liberazione Animale,
che tenta di liberare alcuni animali usati come cavie nei laboratori della
Divisione. La retata finisce male e il ragazzo scopre ciò a cui stanno
realmente lavorando nel centro ricerche della Flakturm di Berlino, un progetto
rivoluzionario che unisce l’uomo all’animale, per creare una terza entità, un
nuovo Heimdallr, un Dio in terra.
Il
racconto mescola tematiche e ambientazioni a me care. C’è la mitologia nordica
(nella figura di Heimdallr), c’è Berlino (una Berlino cupa, quasi
post-apocalittica) e poi c’è l’universo narrativo di “Berserkr”, che mi piaceva espandere con storie complementari. In
questo caso vediamo il mondo tramite gli occhi di chi si oppone alla Divisione.
IL
TORO DEL REGNO DEI MORTI, di Francesco Balestri (Toro)
Il
racconto parla della speranza di cambiamento. La storia di un ragazzo che cerca
di cambiare la sua vita ma che poi finisce preda delle sue stesse paure. Una
nuova vita, una nuova città, e una fiumana di gente sconosciuta possono
spaventare parecchio e la cosa va gestita nel migliore dei modi.
L'idea inizialmente non veniva e non so come mai, io
che sono sempre pieno di cose da dire. Poi mi son chiesto “cos'è la cosa che in
questo momento mi prende più di tutto il resto?”. La risposta è arrivata mentre
studiavo alcuni verbi in giapponese e visto che l'ambientazione che avevo
scelto era parecchio metropolitana ho optato per il genere thriller, cosa che
non avevo mai fatto prima. Strutturare una trama come ho fatto in questo caso è
stato un altro grande scoglio... ma che è stato divertente imparare ad
aggirare.
L’UNIFORME,
di Chiara Rantini (Gemelli)
Il
mio racconto parla di una giornata di “ordinaria follia” di un ufficiale in una
caserma. Si tratta di una narrazione sospesa tra il genere
psicologico-intimistico e quello fantastico.
“L'uniforme era stata ripulita dal fango e giaceva sopra un tavolino. Manfred indugiò alcuni minuti nel contemplarla. Gli parve allora che una parte di sé fosse rimasta cucita tra le pieghe di quella stoffa e che il suo vero corpo che ancora percepiva sotto le bende fosse in realtà solo un’appendice, un qualcosa di marginale rispetto alla sua vera essenza.”
LA
FARFALLA DORATA, di Daniela Tresconi (Cancro)
Una
storia di amicizia e di cambiamento. Quando la vita ti mette di fronte a delle
scelte, puoi avere moltissime persone intorno a te, quelle che ti amano ti
saranno di grande aiuto ma solo dentro di te potrai trovare la forza per
accettare che non sempre le cose vanno come vorresti e che a volte occorre
cambiare per rinascere.
PECORA,
di Romina Bramanti (Leone)
In
“Pecora” viene raccontata una possibile realtà, palpabile da chiunque. Si parla
delle red room, di uno spietato
serial killer e di messaggini inviati su Telegram, in un mondo dove i cellulari
e internet sono ormai fusi in un inseparabile oggetto di cui nessuno può più
fare a meno. E allora che lo spettacolo abbia inizio!
“Sii padrone delle tue azioni e
ruggisci!”
NEL
SEGNO DELLA VERGINE, di Luciana Volante (Vergine)
L’omicidio
di un signorotto del borgo di Montecarlo (in provincia di Lucca) sconvolge la
quiete del paese. Don Giacomo, fratello del morto, viene informato dal fornaio
del paese che lo trova in preghiera nella sua parrocchia. Le ipotesi formulate
dal medico legale e da un poliziotto zelante sono diverse, ma l’anziana
levatrice del paese, Elisabetta, sembra non esserne convinta. In realtà il
narratore di questa storia ha visto ciò che è accaduto, ma non può parlare. A
voi scoprire il perché.
Le
protagoniste sono le due donne del racconto: la narratrice, che rappresenta il
segno zodiacale della Vergine e la levatrice Elisabetta. Entrambi rappresentano
un lato diverso della donna, la narratrice è la Madre Terra, colei che protegge
e veglia sui cittadini. Elisabetta è la levatrice colei che aiuta a nascere e,
nello stesso tempo, è il lato curioso e indagatore che le fa comprendere la
verità sul delitto.
OSSESSIONE,
di Simone Falorni (Bilancia)
Immaginate
di essere la potenziale vittima di un sanguinario serial killer, di rischiare
la vita in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza. Pensate di riuscire a
sopravvivere, di potervi sottrarre alla mattanza? Che tipo di strategia mettete
in campo per salvarvi la pelle? Ma soprattutto, quali pensieri si annidano
nella vostra mente?
“Non li conoscevo nemmeno, ma li ho
visti e ho sentito che dovevo ucciderli!”
OTTIMO
LAVORO!, di Maria Pia Michelini (Scorpione)
Il
mio racconto si sviluppa in un dialogo tra un uomo e una donna, entrambi del
segno dello Scorpione, che si sono amati tra passione e gelosia, finché le due
forze sono arrivate al culmine. Un esperimento, quello del solo dialogo senza
intermezzi descrittivi o narrativi, su cui ho voluto misurarmi per la prima
volta.
"Non doveva finire così. Nessuno avrebbe capito che ero stato io se tu non avessi rovinato i miei piani. Sei sempre stata testarda come un mulo".
"Come uno Scorpione, piuttosto. Ti ricordo che sei del mio stesso segno. Dovevamo saperlo che non avrebbe funzionato".
TOM
WAITS è DEL SAGITTARIO, di Mirko Tondi (Sagittario)
Due
sconosciuti si incontrano in una stazione di servizio. In macchina fanno
conoscenza e non si stanno affatto simpatici: lui è fissato col sagittario, a
lei non va molto di parlare e quando parla non va per il sottile. Poi i due si
separano, in giro c'è un misterioso assassino che ha appena colpito...
L'atmosfera
della canzone Ol' 55 di Tom Waits mi
richiamava d'istinto una storia on the road, nella quale c'era un
autostoppista. Poi è venuto in mente il film The hitcher. Ho inquadrato i due personaggi e infine ho pensato di
attribuire qualcosa di misterioso a entrambi. E il racconto era fatto.
SNAP!
ZOT! SHOT!, di Leandra Cazzola (Capricorno)
Kate
scrive una rubrica per una testata giornalistica famosa di New York. Possiede
tutte le caratteristiche del suo segno il Capricorno, e in più custodisce un
segreto di famiglia. È affascinante e sensuale. Capelli rossi, occhi verdi.
Possiede uno spiccato sarcasmo e inciampa, di nuovo, nell’uomo che odia di più
nella sua vita fin da quando era bambina. Spero sia un bel cocktail!
E
poi c’è un segreto nella vita di Kate. C’è un uomo che odia. Ha un lavoro che
l’appaga. Magia? Sicuro. E cosa sceglieremo: il suo magico segreto o
l’attrazione che c’è tra Kate e Gray? Beh! Spero tutti e due gli aspetti.
CARONTE,
di Elena Covani (Acquario)
Il protagonista è Caronte, il traghettatore di anime. Però il mio personaggio non è proprio il classico vecchio dagli occhi di brace che attraversa lo Stige sulla sua barca, anzi, lui odia essere associato a lui. Si chiama Chad e è il guardiano di Oniria, un posto popolato dagli incubi degli uomini dove approdano solo alcune anime perse.
L'idea mi è venuta dopo una giornata particolarmente pesante a lavoro. Ho pensato che anche il povero Chad avesse un lavoro particolarmente stressante!
Quando è morto, Chad è stato catapultato in un mondo strano, l’unica cosa che si trova in tasca è un biglietto con su scritto che sarà il custode di Oniria. Odia il suo lavoro, preferisce sbronzarsi in una bettola gestita da una piovra viola, ma non si tira mai indietro.
IL
CANTO DEI PESCI, di Furio Detti (Pesci)
Che
succede quando una storia d'azione incontra la scienza e le antiche tradizioni
di un popolo agli estremi angoli del Pianeta? Per quale motivo un maschio
dovrebbe intenerirsi e venire a patti con la sua debolezza e, viceversa, essere
testimone della forza di una ragazza incapace di combattere e interagire
normalmente col prossimo? "Il Canto
dei Pesci" prova a dare una risposta: pesci fuor d'acqua rischiamo di
diventarlo tutti.
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