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giovedì 12 dicembre 2024

Segnalazione “Fronte Zero” di Edy Giraldo e Daniele Biacchessi

 Segnalazione “Fronte Zero” di Edy Giraldo e Daniele Biacchessi

Bentrovati, lettori. Oggi vi segnalo la nuova uscita Delos Digital: “Fronte Zero” di Edy Giraldo e Daniele Biacchessi, un thriller adrenalinico da scoprire!

Delos Digital editore

59 pagine

€ 2,99 (versione ebook)

Link diretto sito Delos Digital


Quarta di copertina: 

Domenica 30 marzo 2024. Andrea e Stella, con Marco e Laura, sono gli ultimi irriducibili rimasti del Fronte Zero, ultima propaggine dei Nuclei combattenti che negli anni Settanta e Ottanta hanno insanguinato l’Italia con attentati terroristici contro il potere.

Il nucleo di irriducibili pianifica un attentato e riesce a uccidere l'ambasciatore americano David Harrison e i suoi quattro uomini della scorta mentre fanno footing a Villa Pamphili, a Roma,

La lotta armata non è mai venuta meno nel cuore dei quattro irriducibili che in tal modo, il solo che conoscono, vorrebbero scuotere le coscienze fin troppo anestetizzate dell’opinione pubblica, assuefatta a un’informazione uniforme e regimentata. Ma ben presto anche loro, così come il commissario Daniele Martini, a capo della Digos, capiscono che il potere cambia pelle ma non forma, e gli interessi economici sono più forti di qualunque ideologia.

Il libro di Daniele Biacchessi descrive minuziosamente i meccanismi del potere, i rapporti tra Italia e Stati Uniti, gli intrighi di palazzo che stanno dietro a un fatto che colpisce l'opinione pubblica internazionale.

Un noir all'italiana ricco di colpi di scena e scritto come la sceneggiatura di un film.

Pensavate di averli presi tutti?


Gli autori

Daniele Biacchessi nasce a Milano nel 1957. È giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, autore e interprete di teatro di narrazione. È direttore editoriale di Giornale Radio, direttore e proprietario di Radio On, responsabile della collana Contastorie di Jaca Book e presidente dell'Associazione Arci Ponti di memoria. È stato caporedattore di Radio24-Il Sole24ore. E ancora prima ha lavorato per Radio Rai, Italia Radio, Radio Regione, Radio Lombardia, Radio Popolare. È autore di quarantadue libri d'inchiesta su terrorismo, ambiente, mafie, Resistenza e Storia contemporanea. È il primo giornalista italiano a trasformare inchieste in spettacoli teatrali. È regista, produttore cinematografico, autore di dieci docufilm tutti finanziati in crowdfunding.  

Edy Giraldo, esperta di marketing per una grande multinazionale, ora in pensione. Appassionata di letteratura nordica e di noir all'italiana. Fronte Zero è la sua prima collaborazione.


mercoledì 19 giugno 2024

Segnalazione "Tanatofobia" di D. M. Goja

 Segnalazione "Tanatofobia" di D. M. Goja

Bentrovati, lettori. Oggi vi segnalo la nuova edizione del romanzo "Tanatofobia" di D. M. Goja, una autopubblicazione.

Titolo: “Tanatofobia”

Autrice: D. M. Goja

Autopubblicazione

Pubblicato il 22/04/2024

Genere: narrativa contemporanea, introspettivo, mistery, noir

Tematiche: ambientazione ospedaliera, rapporto tra generazioni

Numero pagine: 225

Prezzo: 3,50€ ebook, 13€ cartaceo

Disponibile su Amazon.

 

Sinossi

"Tanatofobia", un'opera letteraria che abbraccia le profondità dell'animo umano, intrecciando abilmente due esistenze in fasi opposte della loro vita nel contesto suggestivo di un ospedale nel Nord della Romania. 

Lia, una giovane tirocinante infermiera e Ghiuri, il vecchio becchino dell'ospedale, solitario e segnato dal passato, si incontrano in un momento di sospensione nel tempo, sulle sponde di un lago. Ciò che nasce da questo incontro è un legame che attraversa le barriere generazionali e le cicatrici dell’anima. 

L'autrice, D.M. Goja, dipinge la complessità dei personaggi, rivelando le incertezze e le riflessioni di Lia sul futuro, sulla malattia, sulla vita e sulla morte, mentre affronta la sua formazione nel mondo della sanità. Dall'altra parte c'è il vecchio becchino, etichettato dalla società come un individuo eccentrico, soprattutto dopo aver subito la perdita delle sue amate bambine, il cui sguardo è inchiodato al passato, intrappolato in un mistero doloroso legato a tragedie avvenute anni prima. La trama si dipana rivelando i segreti celati nell'ospedale, evidenziando una serie di insabbiamenti e misteri sepolti sotto strati di silenzio e omertà. 
È attraverso l'amicizia inaspettata tra Lia e il vecchio Ghiuri che emergono le verità nascoste, portando alla luce una storia travagliata e commovente che coinvolge il lettore sin dalle prime pagine. La narrativa del romanzo è determinata da una tensione costante tra il tema universale della morte e della perdita e quello della ricerca della verità e della redenzione.


L’autrice

Daniela Goja, laureata in scienze infermieristiche, ha da sempre coltivato la passione per la lettura e la scrittura. Tanatofobia è la sua opera prima.


mercoledì 7 ottobre 2020

Segnalazione libro "Requiem" di Marco Antonio Abbagnara

 Segnalazione libro "Requiem" di Marco Antonio Abbagnara

Bentrovati lettori. Oggi vi presento il libro "Requiem", di Marco Antonio Abbagnara (edito da PlaceBook), un thriller adrenalinico. Scopriamolo insieme!


Titolo REQUIEM


casa editrice PlaceBook 

Disponibile in formato cartaceo e ebook.

Prezzo copertina flessibile 17,68 euro  

Formato kindle 4,90 euro

Pagine 330

Genere thriller 

Quarta di copertina: Qual è il confine tra il bene e il male?

A New York spariscono degli uomini, violenti e vendicativi. Perché? Chi li ha presi? Che fine hanno fatto? La bellissima Contessa Lucrezia Montecadì, magnate dell’arte e imprenditrice di successo a livello internazionale, si adopera per salvare vite umane attraverso le sua industria farmaceutica, la Radesa. 

Fonda un’associazione no-profit per donne maltrattate, le fa difendere in tribunale, le sostiene economicamente e le aiuta e reinserirsi nella cosiddetta vita normale.Una vera benefattrice. Ma cosa nasconde nel suo container giallo?

Disponibile su tutti gli store di libri e ebook.

mercoledì 27 giugno 2018

Consigli di lettura: noir, avventura, steampunk

Consigli di lettura: noir, avventura, steampunk

Bentrovati, amanti del mondo dei libri! Oggi vi parlo di ben tre letture, molto carine e che potrebbero farvi compagnia in questa calda estate. Ricordo, infatti, che è in corso la promozione della Dark Zone (DZ Edizioni): 3x2 su tutto il catalogo, così ho pensato di riunire tre libri diversi tra loro, per darvi un consiglio ad ampio raggio. Sono tre libri tutti già recensiti sul blog (ho inserito i link per chi desidera approfondire).

PER NON PERDERTI, di Daniel Di Benedetto


Si tratta di un romanzo thriller, un po' noir, incentrato sulla morte di un cantante famoso. La vicenda si snoda in una decina di capitoli, sia nel presente che nel passato, in cui scopriamo le vite di Lorenzo Marrone (il cantante defunto) e di altri personaggi che gli ruotavano intorno: la fidanzata, il manager, una escort, un giornalista ecc.

Il romanzo è molto scorrevole, sostenuto da uno stile fluido e ben curato, che non gira intorno alle parole ma le usa per quello che sono. In questo caso, pugnali. Le parole possono far male: lo scoprono i vari personaggi del romanzo, ognuno perso nella sua vita, ognuno vittima di se stesso. Delle proprie ambizioni, dei propri sogni, delle proprie perversioni, delle proprie debolezze. Non esistono buoni e cattivi, non ci sono santi e diavoli, tutti lo sono, ciascuno a modo suo, ciascuno in momenti diversi. Perché è questo, in fondo, che sono gli uomini, figli imperfetti di Dio o degli Dei, creature che non sanno cosa sia la perfezione e claudicano ogni giorno per sopravvivere.

"Per non perderti" è un romanzo di storie, che mette l'accento sulle luci e sulle ombre delle vite dei personaggi che lo popolano. Un romanzo crudo, che non guarda in faccia a nessuno, e che offre uno spaccato valido e veritiero della nostra società odierna. Una lettura consigliata, non solo e non tanto a chi ama le investigazioni (perché qua, di investigazione, ce n'è davvero poca), quanto a chi ama le storie di vita, che parlano di persone, non di personaggi, e che mettono le emozioni, le meravigliose e contraddittorie emozioni dell'animo umano, al centro della trama.

***

KUNOICHI SEN, di Giusy Moscato

Cambiamo completamente genere e paese. Andiamo in Giappone, nel mondo dei samurai.
La protagonista è Nakagawa Sen, una ragazza, discendente da una delle più importanti famiglie del villaggio di Kakushimura, che vuole diventare un ninja!


Il romanzo ruota attorno alle vicende di una ragazza cresciuta come un uomo, nascosta al mondo esterno da un velo, privata quindi della sua femminilità. Perché? Perché suo padre ha deciso che lei diventasse un ninja, erede del clan, e lei per tutta la vita si allena in vista di questo momento. 
la donna nascosta dal ninja."

"Kunoichi Sen" segue essenzialmente l'allenamento di Sen, la sua giovinezza, dai primi passi mossi durante l'addestramento fino alla prova finale. In questo arco di tempo, Sen cresce, matura, scopre il mondo e si scopre per sé, pur con le ovvie difficoltà dell'essere sempre una persona a metà, una persona che deve nascondere chi è agli altri, anche alle persone a cui comincia ad affezionarsi (parenti esclusi), come il suo amico Jin. Il romanzo pone molto l'accento sulle emozioni provate da Sen, sul suo voler emergere, rendere onore alla famiglia, diventare un ninja, ma anche sulle sue paure, i suoi timori, le bugie che sente di "raccontare" ogni giorno per nascondere la vera sé.

Lo stile è scorrevole, piacevole, ben curato e trasporta subito nell'atmosfera giapponese. 

***

STEAMBROS INVESTIGATIONS - L'ARMONIA DELL'IMPERFETTO, di Alastor Maverick e L.A. Mely

Genere ancora diverso. "L'armonia dell'imperfetto" è un giallo, un giallo classico, dal punto di vista investigativo, con la particolarità di essere ambientato nella Londra vittoriana, in un universo steampunk, che piacerà parecchio agli amanti di questo genere.

Si tratta del primo volume della trilogia "Steambros Investigations", ma può essere tranquillamente letto da solo, in quanto segue un'indagine affidata ai due fratelli Hoyt, Nicholas e Mel, fino alla sua risoluzione. Un po' come i gialli di Sherlock Holmes, che sono tutti autonomi.

In questo libro, Nicholas e Mel vengono chiamati a investigare sulla morte di Lord Bamminton, che qualcuno vuole far passare per un suicidio. La vedova, disperata e annichilita dalla sua assenza, non sa a che santo rifarsi e affida l'indagine ai fratelli Hoyt. E così si sviluppa tutta la vicenda, che chiaramente non vi racconto, fino alla risoluzione finale. Non manca qualche piccolo colpo di scena.

La copertina è carinissima, semplice ma  ben adatta all'atmosfera steampunk del romanzo. Il font usato per il titolo è troppo carino e quel cilindro messo sulla B ci sta benissimo! Anche la parola "Steambros" cade proprio a fagiolo, riferendosi sia ai due fratelli protagonisti della saga sia ai due autori che stanno dietro la sua creazione: Alastor Maverick e L.A. Mely, giovani scrittori che hanno esordito con Dark Zone Edizioni.

Molto ben curati anche i protagonisti, che appaiono diversi e interessanti, ciascuno a modo suo (anche se per sopportare Mel ci vuole un sant'uomo come Nich). Nel piccolo, anche i personaggi secondari sono ben abbozzati, come la grassa e pettegola signora Morris, "il gazzettino" del quartiere. Infine, ultima cosa che mi è piaciuta: il mondo steampunk. Nel corso del romanzi ci sono frequenti riferimenti a questa Londra particolare, al modo in cui la tecnologia del vapore si è fatta strada nella vita dei cittadini, ad esempio il sidecar dei fratelli Hoyt o apparecchi per aprire e chiudere le porte o riscaldare l'acqua, però questo aspetto non è mai invadente, bensì bilanciato con l'introspezione dei personaggi e l'avanzare dell'indagine. In questo modo, anche un neofita, che non sa cosa sia lo steampunk, può entrare piano piano in questo mondo originale e affascinante, senza esserne soverchiato e senza smarrirsi. Un approccio moderato, che non toglie mai spazio al proseguire delle indagini.

Spero di avervi incuriosito con questi libri. Appuntamento alla prossima settimana con nuovi consigli di lettura! Ricordo la promo Dark Zone, con tutte le info sul sito! ;) 

mercoledì 21 febbraio 2018

Recensione "Per non perderti" di Daniel Di Benedetto e "I ragazzi geisha" di Valerio la Martire

Recensione "Per non perderti" di Daniel Di Benedetto

Bentrovati, lettori di mondi fantastici! Oggi vi porto... poco lontano, devo dire, nei dintorni di Torino, dove è ambientato il romanzo breve "Per non perderti", di Daniel Di Benedetto (edito Dark Zone). Niente fantasy, quest'oggi, si tratta di un romanzo thriller, un po' noir, incentrato sulla morte di un cantante famoso. La vicenda si snoda in una decina di capitoli, sia nel presente che nel passato, in cui scopriamo le vite di Lorenzo Marrone (il cantante defunto) e di altri personaggi che gli ruotavano intorno: la fidanzata, il manager, una escort, un giornalista ecc.

Il romanzo è molto scorrevole, sostenuto da uno stile fluido e ben curato, che non gira intorno alle parole ma le usa per quello che sono. In questo caso, pugnali. Le parole possono far male: lo scoprono i vari personaggi del romanzo, ognuno perso nella sua vita, ognuno vittima di se stesso. Delle proprie ambizioni, dei propri sogni, delle proprie perversioni, delle proprie debolezze. Non esistono buoni e cattivi, non ci sono santi e diavoli, tutti lo sono, ciascuno a modo suo, ciascuno in momenti diversi. Perché è questo, in fondo, che sono gli uomini, figli imperfetti di Dio o degli Dei, creature che non sanno cosa sia la perfezione e claudicano ogni giorno per sopravvivere.

Lorenzo Marrone, idolatrato cantante nato dall'ennesimo talent show televisivo, non è l'angioletto caruccio e puccioso che le migliaia di sue ragazzine osannanti vorrebbero che sia. La sua storia d'amore con Marina non è tutto rose e fiori, come mostrato sui rotocalchi. Morena, la escort (vicina di casa di Bruno!), non è solo una cinica mercenaria senza cuore. Tutti hanno un altro lato, un lato nascosto, tutti hanno qualcosa da dire.

"Per non perderti" è un romanzo di storie, che mette l'accento sulle luci e sulle ombre delle vite dei personaggi che lo popolano. Un romanzo crudo, che non guarda in faccia a nessuno, e che offre uno spaccato valido e veritiero della nostra società odierna. Una lettura consigliata, non solo e non tanto a chi ama le investigazioni (perché qua, di investigazione, ce n'è davvero poca), quanto a chi ama le storie di vita, che parlano di persone, non di personaggi, e che mettono le emozioni, le meravigliose e contraddittorie emozioni dell'animo umano, al centro della trama.

***

Recensione "I ragazzi geisha" di Valerio la Martire

Oggi doppia recensione. Di solito il blog tratta romanzi fantastici, ma ogni tanto mi piace variare nelle letture, così, dopo "Per non perderti", vi parlo anche di "I ragazzi geisha", di Valerio la Martire, edito da Bakemono. Anche questo un romanzo breve, un centinaio di pagine, anche questo un romanzo che parla di persone e che mette le emozioni al centro della storia.

Siamo a Roma, ai giorni nostri, in una casa Okiya, dove vive un gruppo di giovani sotto la protezione di Mama-san, che li avvia alla prostituzione. Il romanzo è, in realtà, una raccolta di storie, che di per sé potrebbero quasi funzionare come racconti autonomi, ma che sono tutte collegate tra loro. Ogni storia ha come protagonista uno dei ragazzi della casa, che ci parla di sé, ci racconta di sé, delle sue giornate, di come è approdato nella casa, del suo rapporto con Mama-san, con i clienti e con gli altri ragazzi. Dei suoi sogni, delle sue ambizioni, di ciò che avrebbe voluto fare e di ciò che invece si è ritrovato a essere.

Ho sentito, molto forte, nei racconti dei ragazzi il confronto tra ideale e reale, tra i loro (vecchi? abbandonati? dimenticati?) sogni di infanzia e ciò che la vita li ha portati a essere. Perché, in fondo la vita è così, è un susseguirsi di scelte (a volte volute, altre volte forzate) e di compromessi, è sapersi adattare per sopravvivere, per restare a galla. Questo è ciò che fanno Paolo, Marco, Giuliano e gli altri ragazzi della casa. Non solo marchette, non solo incontri perversi e clandestini con chissà quale uomo voglioso. In loro c'è molto di più e ho apprezzato come questa dimensione intimistica sia venuta fuori nei vari racconti, anche nei personaggi più restii a parlare di sé, anche in quelli che credevano di non aver niente da raccontare.

Lo stile dell'autore è, come sempre, flessibile, in grado di adattarsi alle diverse personalità della casa, di tirar fuori i loro pensieri e segreti, di sviscerare emozioni represse, conflitti, aspirazioni, e dare un senso alla normalità di giorni che sembrano ripetersi, ma che invece sono sempre nuovi. Perché, come scopre il povero Luigi, l'imprevisto è in agguato e niente dura per sempre. Nemmeno i giorni nella casa. Nemmeno Mama-San.

Consigliato a chi vuole una lettura cruda, senza peli sulla lingua, senza pudicizie, di uno spaccato delle vite di questi giovani prostituti romani.

sabato 23 dicembre 2017

Segnalazione "Abissi" di Paolo Cabutto

Segnalazione "Abissi" di Paolo Cabutto

Buon Natale, amici dei mondi fantastici! Il blog non va in ferie, ahimè! E allora approfittiamone per scoprire qualche novità. Ecco "Abissi", l'antologia di racconti neri di Paolo Cabutto, edita da Talos Edizioni. Scopriamola insieme!

Titolo: Abissi
Autore: Paolo Cabutto
Editore: Talos Edizioni
Genere: Horror, thriller, noir
Formato: Cartaceo
Pagine: 185
Prezzo: € 10,00
ISBN: 978-8898838875

"Abissi" è disponibile su tutti gli store di libri (IBS store).


Trama: Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo, macabri incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che sembra sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che diventa realtà, l'ultima giornata di lavoro di un killer professionista. La paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze buie, in cui l'incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la sicurezza della nostra quotidianità. Non resta quindi che chiudere gli occhi, trarre un respiro profondo e gettarsi negli abissi. 
Pensa, rimugina, cammina e intanto il tempo trascorre senza che nessun treno transiti su quei binari. Nella sua mente comincia a maturare l’idea che la metropolitana lo abbia attirato di proposito in quella stazione maledetta. 
Gli pare addirittura che i muri siano vivi al punto tale che per un istante ha la netta percezione di sentirli ansimare. Ma non dà seguito a quell’assurdità e si aggrappa a un appiglio razionale. 
“Si sa che l’aria viziata e il freddo pungente possono confondere la mente di un uomo.” 
Eppure sente come se qualcosa di malvagio, un’occulta energia dal potere mortale, corra lungo quei binari su cui, di contro, gli attesi convogli continuano a latitare.
Biografia dell’autore: Paolo Cabutto nasce a Bra, in provincia di Cuneo, nel 1984. Lettore appassionato sin dalla più tenera età, è perdutamente innamorato di tutto ciò che è arte. Ha l’Inghilterra nel cuore e trascorrerebbe la vita viaggiando. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati in antologie, siti e riviste letterarie. Scrive di libri sul blog culturale “Blog con vista”. “Abissi” è la sua prima raccolta di racconti.

Se volete scoprire di più su "Abissi" e sul suo autore, ecco la sua pagina Fb e Twitter.




mercoledì 13 dicembre 2017

Recensione "Nessun cactus da queste parti" di Mirko Tondi

Recensione "Nessun cactus da queste parti" di Mirko Tondi

Siamo a Porto Rens, una degradata metropoli americana, cento anni da oggi. Una città definita “una moderna Gotham”. Un detective in crisi esistenziale fronteggia i suoi fallimenti, inseguito dal fantasma di una logorante dipendenza alcolica e da quello di Dana, la donna che l’ha mollato ormai da tempo. Il riscatto però è dietro l’angolo, grazie a un nuovo caso per lui, un caso decisamente originale: deve trovare un ladro di nomi. Roba non da poco. Una volta lo chiamavano drago. E ora il drago sta per tornare nel mondo, quantomeno nei rimasugli del mondo. Questo è "Nessun cactus da queste parti", il romanzo di Mirko Tondi (edito da Il Foglio Letterario) che gioca con i generi, mescolandoli.
“Per quanto ne sappia, non si era mai sentito parlare di qualcuno che se ne andava in giro a rubare nomi come se niente fosse. Magari si era sentito dire di ladri di merendine, ladri d’appartamento, ladri d’auto, ladri di gioielli o d’opere d’arte. O al massimo di ladri di biciclette. Ma mai, che io mi ricordi, un ladro di nomi. Per cui la faccenda suonò strana un bel po’, capirete, quando nel mio ufficio (o quella sorta di garage decadente che io avevo adibito a ufficio, e che era anche la mia casa) si presentò quel tizio, che poi, a pensarci adesso, fu l’inizio di tutto”.
Il personaggio principale, la voce narrante e anche gli occhi che permettono al lettore di addentrarsi negli oscuri e malfamati sentieri di Porto Rens sono quelli del protagonista, il leggendario drago, che ci regala continue perle sagaci. Si tratta di un detective che, un tempo, ha anche piazzato dei bei colpi, aveva la sua vita, la sua donna, ma adesso è sprofondato in una grave crisi esistenziale, vive in un garage con pochi soldi (donuts! Questa la nuova moneta in circolazione) e una piantina, ma nemmeno di quella riesce a prendersi cura. Disilluso e disincantato, trova però la forza per (ri)mettersi in gioco quando un ometto basso si presenta alla sua porta con un caso decisamente originale: un furto di nomi. Inizia così una nuova indagine, un viaggio nello spazio e, soprattutto, nel tempo, fino alla scoperta della verità. Un protagonista che non è un eroe classico, anzi forse nemmeno vuole esserlo, forse nella Porto Rens del ventiduesimo secolo gli eroi non esistono più, morti in qualche guerra che ha dilaniato il mondo o fatti uccidere da Don Cazal, eppure il drago trova il modo di rialzare il capo e mostrare il suo orgoglio, la sua determinazione, la sua voglia di sopravvivere.

Attorno al Drago ruotano altri comprimari, tratteggiati in maniera singolare, a volte quasi grottesca, da Don Cazal, il boss della città, a Al, il titolare del banco dei pegni dove il drago si reca per necessità, senza dimenticare Aki, il giapponesino “smanettone” esperto di informatica e tecnologia (quello che resta, quantomeno, della tecnologia dopo il tracollo del ventunesimo secolo), e Dana, la misteriosa, affascinante e insoddisfatta ex ragazza del protagonista.

Il romanzo segue l’indagine del drago di Porto Rens, incaricato di scoprire chi abbia rubato i nomi ad alcune persone. Un’indagine che non è soltanto la risoluzione di un enigma ma anche un viaggio del protagonista verso il recupero di sé e della sua dignità, che Porto Rens e lo sporco ventiduesimo secolo gli hanno portato via. Oltre a questo, apprendiamo come è involuto il mondo nel corso del ventunesimo secolo, come gli stati si sono fatti la guerra, come i mutamenti climatici e ambientali abbiano sconvolto il pianeta, come si siano alternate mode sempre più bizzarre, ad esempio quella del continuo cambio di nomi alle città o agli stati (Porto Rens, infatti, prima era Rens, prima ancora Kalver, e prima ancora New Orleands!). La narrazione è affidata al detective protagonista che la infarcisce spesso di divagazioni, ricordi, lampi dal passato, considerazioni sul mondo e sulla sua vita, riflessioni sull’indagine, citazioni di libri (ormai una rarità), film e canzoni del passato (lui è un vero e proprio passatista e fiero di esserlo!) e quant’altro trabocchi dalla sua mai placida mente, fino a creare una storia che, come un fiume in piena, esonda di continuo, straboccando fuori dagli argini e giungendo in mare con gran fragore.
“Ogni ritorno alla vita dopo che si è tentato di buttarla comporta una ragionevole dose di sofferenza. Come a dire che adesso ti devi riguadagnare il diritto a chiederla indietro. Io l’avevo presa e sbattuta a terra, poi ci ero passato sopra coi piedi. E ora avrei voluto semplicemente raccoglierla e dargli una spiegazzata, oh sì, se fosse stato possibile!”
Lo stile dell’autore è a dir poco delizioso, curato e ben studiato, modellato in base ai pensieri e al modo di esprimersi del protagonista e al suo complicato rapportarsi con gli altri. Sa essere ironico, a tratti malinconico e nostalgico (pur senza sfiorare nel patetico), avventuroso e incalzante nelle sequenze d’azione, e discorsivo quando il drago si perde nelle reminiscenze del passato. Sembra di leggere John Fante o un autore americano del Novecento. È un modo di narrare che si prende il suo tempo, che porta il lettore dentro la storia e non si limita a raccontare i fatti, ma li fa vivere. In mezzo a tanta sciattezza formale moderna, è bello e appagante leggere un libro scritto da qualcuno che sa scrivere, e sa giocare con la scrittura.
“Ma cos’era poi la vita, se non il susseguirsi continuo di quelle fluttuanti condizioni, un saliscendi snervante che ti faceva andare giù nell’abisso, doppio abisso, abisso degli abissi, e poi magari, se eri abbastanza forte o abbastanza fortunato, risalire a metà o fino in cima, addirittura, su una vetta che potevano calpestare in pochi?”
“Nessun cactus da queste parti” è un libro difficile da collocare in una libreria, in quanto mescola elementi appartenenti a generi diversi, in un unicum decisamente originale. L’impianto di base è quello di un’indagine condotta da un investigatore privato, sullo sfondo però di una degradata metropoli futurista, che viene portata a compimento… viaggiando nel tempo! Parlarne senza anticipare troppo sulla trama non è facile, perché ogni pagina racconta qualcosa, del Drago, di Porto Rens, di come il mondo si sia malridotto nel corso dei cento anni che ci separano da questi eventi, di come però la speranza non sia perduta. Non tutta, quantomeno. C’è per il drago la possibilità del riscatto, di superare l’abisso di apatia e di niente in cui si ritrova immerso e rifarsi una vita, una vera, una che non sia soltanto attendere, una che non sia sopravvivere, come un cactus. E c’è molto altro: ci sono scorci di passato e di luoghi diversi, ci sono geniali invenzioni utopistiche, giochi di geopolitica, omaggi e citazioni a libri, film, canzoni e persino a opere d’arte amate dall’autore, e c’è l’inganno. Eh sì, perché anche se siamo curiosi di sapere cosa succederà/sia successo nei prossimi cento anni, anche se siamo affascinati dai personaggi grotteschi che popolano il romanzo, con le loro manie e il loro naufragare fuori dal mondo, siamo comunque nel bel mezzo di un’indagine, che procede, a rilento, con quei pochi elementi di cui il Drago dispone, fino alla rivelazione finale. Un gioco nel gioco. 

“Nessun cactus da queste parti” è un libro da leggere al mare, per rilassarsi sotto l’ombrellone, per convincersi che i nostri problemi sono universali e che magari si ripresenteranno a un nostro discendente tra cent’anni. È un libro che però, pur divertendo, fa anche riflettere su molte cose, dagli eccessi e abusi della tecnologia ai conflitti tra gli stati, dai problemi ambientali a quelli di sicurezza urbana. Spunti di riflessione e brecce di speranza per il Drago, per Porto Rens e forse per l’umanità tutta.

(Mia recensione originariamente pubblicata sul sito "Le lande incantate").



sabato 21 ottobre 2017

Rassegna letteraria "Misteri e magie" - Viareggio

Rassegna letteraria "Misteri e magie" - Viareggio

NATI PER SCRIVERE

presenta

MISTERI E MAGIE

Aperitivi letterari presso il Why not? Book Bar di Viareggio

Sabato 28 ottobre, ore 18.30: Aperitivo del mistero
Sabato 18 novembre, ore 18.30: Aperitivo noir
Sabato 2 dicembre, ore 18.30: Aperitivo magico
Sabato 16 dicembre, ore 18.30: Aperitivo giallo

Why not? Books & Coffee
Via Aurelia nord 129, Viareggio (LU)


In partenza una nuova rassegna letteraria, per animare l’autunno cittadino. L’associazione culturale “Nati per scrivere”, assieme al “Why not?”, il nuovo book bar di Viareggio, propone “Misteri e magie”, un ciclo di quattro aperitivi letterari con scrittori locali, per parlare di romanzi gialli, thriller e fantasy. Un viaggio nel mistero e nel fantastico che circondano il nostro mondo quotidiano.

Ad aprire la rassegna saranno Linda Lercari, con il suo thriller “Invisibile” (Bookabook Edizioni, 2017), e Daniela Tresconi, con il suo mistery storico “La linea del destino” (Panesi Edizioni, 2017), durante l’Aperitivo del Mistero, in programma per sabato 28 ottobre, alle 18.30.  All’evento prenderà parte il gruppo TOF Testo Originale a Fronte, specializzato in letture e sentite interpretazioni di poesie e scritti di ogni genere.


Seguirà l’Aperitivo Noir, sabato 18 novembre, sempre alle 18.30, in cui presenteremo “L’altra metà di Pisa”, nuovissima antologia di racconti noir, ambientati a Pisa e in provincia, curata da Mirko Tondi per Edizioni Il Foglio, che ha visto la partecipazione di una ventina di scrittori toscani.

Terza serata sarà l’Aperitivo Magico, che si terrà sabato 2 dicembre, alle 18.30. Durante l’evento, dedicato al fantastico, scopriremo “Berserkr”, il nuovo romanzo urban fantasy di Alessio Del Debbio (Dark Zone Edizioni, 2017) ambientato in una Berlino alternativa, dove il sovrannaturale è di casa, e “La magia in tavola”, di Eleonora Monti (Dark Zone Edizioni, 2016), tre libri di ricette molto particolari, ispirate a erbe e piante aromatiche e a tradizioni e leggende.


L’ultimo appuntamento sarà l’Aperitivo in Giallo, previsto per sabato 16 dicembre, alle 18.30, alla presenza di ben due autori pisani: Andrea Falchi, che presenterà “Effetto Larsen” (Carmignani Editrice, 2017), il suo ultimo giallo del ciclo degli Effetti, e Chiara Boschi, con il suo “Delitto Rosi”, primo libro della serie “I delitti di Ronvoli” (Dark Zone Edizioni, 2017).

Tutti gli eventi si svolgeranno al Why not? Cafè, in Via Aurelia nord 129, a Viareggio, proprio di fronte all’Esselunga, in un’atmosfera intima, dove sarà possibile bere qualcosa in compagnia e scoprire nuovi libri e giovani talenti toscani. Per rimanere informati sulla rassegna, sono in rete la pagina Facebook di “Nati per scrivere” e il sito.


Contatti:
Sito associazione
Pagina Facebook: Nati per scrivere 

L’associazione:  
L’associazione culturale “Nati per scrivere” nasce nel 2016, da un gruppo di appassionati lettori, decisi a promuovere la cultura del libro e a valorizzare gli scrittori emergenti, soprattutto locali. Organizza eventi e incontri letterari, reading e laboratori di scrittura creativa.




venerdì 1 luglio 2016

"Sonata per violino", di Lorenzo Sartori

"SONATA PER VIOLINO" di Lorenzo Sartori

L'articolo di oggi è dedicato a "Sonata per violino", di Lorenzo Sartori, un racconto lungo che ho scoperto in questi ultimi giorni. Per definizione dell'autore, si tratta di una storia dalle atmosfere cupe, un noir horror ambientato tra Milano e gli Appennini. Una storia che in qualche modo ha a che fare con l'idea di inferno. Così come "Home Run" (ricordate? articolo qua!) aveva a che fare con l'idea di Purgatorio e un suo futuro racconto avrà a che fare con quella del Paradiso. Interessante, no?


Trama: Dado e Paco si conoscono da quando sono ragazzi. Paco ora gestisce un locale e un’avviata attività criminale. Dado è il suo fedele guardaspalle. Da qualche tempo il rapporto tra i due è compromesso dalla presenza di Toni Russo, il Mancino, il nuovo socio di affari di Paco. Dado è convinto che il Mancino sia un infiltrato della polizia e quando Paco gli chiede di accompagnare il nuovo socio in una villa sperduta sugli Appennini, sa che è giunto il momento di regolare i conti.
Quella di Dado sarà una lunga notte.

Titolo: Sonata per violino
Autore: Lorenzo Sartori
Editore: Sad Dog Project (ne abbiamo già parlato più volte)
Genere: racconto noir/horror/thriller
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: cartaceo 3,64 euro, digitale 0,99 euro
Disponibile su Amazon (link) e altri store
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Commento: "Sonata per violino" è stata una piacevole lettura estiva, che mi ha trasportato, assieme a Dado e Janina, in una notte nebbiosa sull'Appennino, un'atmosfera che a tratti mi ha ricordato certi racconti di Poe, in altri momenti invece mi pareva di essere dentro un noir. Eh sì, perché la storia inizia nel retro di un locale, dove Paco e il suo nuovo socio Toni Russo, detto il Mancino, parlano dei loro affari. Affari che a Dado non piacciono molto e quando scopre di dover accompagnare il Mancino, in piena notte, in una villa misteriosa sugli Appennini inizia a subodorare qualcosa. Da allora è un crescendo di mistero e di ansia, soprattutto attorno alla figura di Toni Russo, che sembra catalizzare le attenzioni di Dado e degli altri personaggi coinvolti in quella scampagnata notturna. E' interessante notare, pur senza svelare troppo sulla trama e, soprattutto, sulla sorpresa finale, come, partendo da una base prettamente thriller/noir, l'autore sia riuscito a introdurre elementi sovrannaturali nella storia, permettendo al lettore di scoprirli assieme a Dado e a Janina.

Nota di merito per lo stile, lineare e ben curato. Anche la divisione in capitoletti, spostando il focus da un personaggio all'altro, serve a dare il ritmo, fino al Fottuti sbirri finale.

Lorenzo Sartori ha pubblicato Con l’ultimo respiro (Gainsworth Publishing, 2014), Lo strano caso di Michael Farner e Il ritorno di Michael Farner (Nativi Digitali Edizioni, 2014), Il segreto di Bima (Gainsworth Publishing, 2015), Home Run (Sad Dog 2015). Se volete scoprire di più sull'autore, vi invito a visitare il suo blog.


venerdì 17 giugno 2016

Dentro un libro: "Nessun cactus da queste parti"

DENTRO UN LIBRO: "NESSUN CACTUS DA QUESTE PARTI"

Nuovo appuntamento con la rubrica "Dentro un libro", che ha una cadenza periodica, ossia quando ne ho voglia! Oggi scopriremo le citazioni di film, libri e canzoni presenti nel romanzo "Nessun cactus da queste parti", di Mirko Tondi, un noir ambientato in un futuro distopico ad alto tasso di plasticità (qua l'articolo di presentazione). Una nota: di citazioni questo libro è strapieno, per cui potrei averne saltata qualcuna! Oltre a libri, film e canzoni, sono citati personaggi celebri, gruppi musicali, eventi storici e quant'altro, dato che il romanzo si svolge in epoche diverse. Se siete incuriositi, lo trovate su tutti gli store di libri, fresco di stampa! ;)



Cominciai a prendere la cosa più seriamente di quanto avessi fatto fino ad allora. Strano non significava impossibile. Al massimo improbabile, qualcosa che potevo aver letto in vecchi racconti di Maupassant, di Poe o di Conan Doyle. No, non me ne sarei lavato le mani come gli altri investigatori di Porto Rens; al contrario, avrei accettato il caso, adesso ne ero certo.

Insomma, Porto Rens era, in tutto e per tutto, una moderna Gotham, la caricatura di una degradata metropoli inesistente. Si chiamava così, la città, dopo essersi chiamata soltanto Rens, e prima ancora Kalver e prima ancora New Orleans.

Una volta l'unico boss che esisteva era Bruce Springsteen. Adesso il suo corpo giaceva mummificato al MUR, Museo Universale del Rock, l'unico luogo rimasto al mondo a raccogliere i cimeli di rockeggianti artisti del passato, a New Ork (la Y venne tolta dal nome quando un rappresentante della razza Ork, un action figure di Warhammer 40000 portato in vita grazie a un esperimento di biogenetica applicata ai giochi da tavolo, conquistò la città da solo e spadroneggiò per diversi decenni; la leggenda narra che a ucciderlo fu un carrarmatino del Risiko rimastogli in gola). Potevi stringere la mano al cadavere mummificato di Springsteen per soli due donuts e settantacinque.


A Porto Rens spopolavano band che erano imitazioni di pessime imitazioni di gruppi grandiosi o anche imitazioni di cover e tribute band di gruppi grandiosi (ce n'era una, per esempio, che riproponeva i Genesis seconda maniera, quando in realtà non c'era stato nemmeno il bisogno degli originali, dopo che Peter Gabriel se n'era andato), ed ecco che una sera si esibivano i Beagles oppure i White Sneakers, ma tutto quello che sapevano cantare erano testi storpiati al pari dei loro nomi.

 Avevo soltanto bisogno delle mie bottiglie, le mie candide amanti dal collo allungato, come le donne nei dipinti di Modigliani. Ah, se avessi potuto vedere uno di quei dipinti dal vivo sarei stato l'essere più felice della Terra!, ma tutti i musei erano stati svuotati dalle razzie del 2043 [...] così ora potevi trovare un Van Gogh appeso nella stanzetta fatiscente di un qualsiasi Mario o Jack, oppure un Caravaggio sulla parete a motivi floreali di una casalinga cinquantenne di nome Dolores.

L'idea era stata quantomai romantica: scrivere a macchina, su una vecchia Underwood, insomma una di quelle che avevano usato tipi come Hemingway o Fitzgerald o Faulkner, voglio dire, tutta gente che con l'alcol ci andava giù duro (Faulkner non mi stava mica tanto simpatico, per via di tutti quei punti di vista che ti confondevano la vita da lettore, ma insomma c'era anche lui a usare una di quelle belle macchinette).



John O'Brien aveva scritto in Via da Las Vegas che "Il lavandino è il posto ideale per vomitare", ed ero d'accordo. Però il suo Ben non doveva avere a che fare con un lavandino che crollava ogni volta che ci appoggiava i gomiti! Ecco fatto, quindi dovevo servirmi del meno elegante cesso.

Eri una specie di fantasma, diciamo. Il che non era nemmeno male ma, diciamocelo pure, sarebbe stato di gran lunga più divertente se tu avessi potuto fare due chiacchiere col signor Alfred Hitchcock o, che ne so, stringere la mano a Gandhi o, ancora meglio, inchinarti di fronte al vecchio William Shakespeare! 

La cassetta del Boss era uno dei tesori più preziosi che avessi. Darkness on the edge of town, per l'esattezza. Avevo venduto tutti i miei vinili e mi rimaneva questa, niente di più. Al momento non avevo nemmeno con che ascoltarla, al massimo sarei tornato dal giapponesino e da lui non avrei avuto problemi a trovare uno stereo, che ci voleva.



Non feci in tempo a finire la frase che sentii il tamburellare delle bacchette sulla batteria; giusto qualche colpetto per dare il ritmo e partì una tromba a intonare qualcosa che assomigliava al jazz. Quando si unirono il sassofono, il piano e il contrabbasso, fui certo che si trattava di vero jazz, un quintetto in piena regola, oh sì, l'avevo sentito solo nei vinili che avevo prima di venderli al vecchio Al, o in qualche musicassetta dal nastro rovinato, ma adesso era lì, era roba alla Miles David e alla John Coltrane, o alla Chet Baker e alla Charlie Parker, o forse poteva essere roba alla Dizzy Gillespie e alla Sonny Rollins, non lo so, ma era, in tutto e per tutto, un maledetto, tossico, sfolgorante jazz. Bellissimo!

E poi ancora tante altre citazioni, Tom & Jerry, James Ellroy, addirittura l'Ikea (!), Blade Runner, il robottino Wall-E, Django, Serpico, Moby Dick, lo Schiaccianoci, il Commodore 64, Michael Douglas in Wall Street, la DeLorean di Doc e Marty McFly, Hitler, Napoleone, Dirty Dancing, Francis Bacon e via dicendo. E voi ne avete trovate altre? Segnatele pure qui sotto, oppure (ri)tuffatevi nella lettura di "Nessun cactus da queste parti" per scoprire quali altri simboli del Ventesimo secolo (e precedenti) vengono ancora ricordati, e quindi citati, dal drago di Porto Rens nel 2116! ;)






sabato 21 maggio 2016

Novità: "Nessun cactus da queste parti"

NOVITA': "NESSUN CACTUS DA QUESTE PARTI"
 
Nuova uscita per Mirko Tondi, scrittore fiorentino più volte ospite del blog "I mondi fantastici". Dopo aver pubblicato "Killing Moon", un'appassionante raccolta di racconti noir, e "Nelle case della gente", un romanzo intimistico, questa volta l'autore ci delizia con un romanzo molto particolare, che promette di appassionare lettori amanti di generi diversi. Un po' noir, un po' fantastico (in quanto ambientato in una città del futuro), un po' umoristico e surreale, "Nessun cactus da queste parti" mescola generi diversi, reinventandoli, proprio come piace allo scrittore.

 

Titolo: Nessun cactus da queste parti
Autore: Mirko Tondi
Editore: Il foglio letterario
Genere: Noir/fantastico/umoristico
Formato: Cartaceo e ebook
Pagine: 147
Prezzo: € 12 (cartaceo)
ISBN: 9788876066078

Link acquisto.


Trama: Porto Rens, “una moderna Gotham, la caricatura di una degradata metropoli inesistente”. Qui, a circa cento anni da oggi, un detective in crisi esistenziale fronteggia i suoi fallimenti, inseguito dal fantasma di una logorante  dipendenza alcolica e da quello di Dana, la donna che l'ha mollato ormai da tempo. Il riscatto però è dietro l'angolo, ed ecco un nuovo caso per lui: c'è da trovare un ladro di nomi, non è roba da poco. Una volta lo chiamavano drago. E ora sta per tornare.
Ogni ritorno alla vita dopo che si è tentato di buttarla comporta una ragionevole dose di sofferenza. Come a dire che adesso ti devi riguadagnare il diritto a chiederla indietro. Io l’avevo presa e sbattuta a terra, poi ci ero passato sopra coi piedi. E ora avrei voluto semplicemente raccoglierla e dargli una spiegazzata, oh sì, se fosse stato possibile!

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Twitter dell’autore: @mirkotondi

Biografia dell’autore: Mirko Tondi è nato a Firenze nel 1977. Per i suoi racconti ha ricevuto menzioni speciali e segnalazioni della giuria di importanti premi nazionali (Premio Troisi 2005, Premio Castelfiorentino 2014), oltre all'inserimento in riviste e in varie antologie (fra queste, i Gialli Mondadori nel 2010, Racconti Toscani per Historica Edizioni nel 2014). Le sue ultime pubblicazioni sono i romanzi Nelle case della gente (Porto Seguro Editore, 2015) e Nessun cactus da queste parti (Il Foglio Letterario, 2016). Ha curato rubriche di editoria e cultura per emittenti web e collabora con il blog letterario Sul Romanzo. Oltre a essere autore, è editor e docente di corsi e laboratori di scrittura per adulti e bambini. A Firenze è anche docente di un corso di Blogging & Web Writing.

Per scoprire altro sull'autore, vi ricordo l'articolo su "Killing Moon" e un'intervista all'autore in occasione di "Nelle case della gente".



giovedì 16 luglio 2015

Rassegna letteraria - Un libro al tramonto

RASSEGNA LETTERARIA - UN LIBRO AL TRAMONTO

Il blog "I mondi fantastici" è felice di annunciare la rassegna letteraria "Un libro al tramonto - Aperitivi letterari al Bagno Paradiso", ospitata dal Bagno Paradiso di Viareggio e organizzata (anche) dal blog stesso. Una splendida iniziativa culturale che si terrà durante l'estate a Viareggio.



BLOG “I MONDI FANTASTICI” e BAGNO PARADISO
presentano
“UN LIBRO AL TRAMONTO”
APERITIVI LETTERARI AL BAGNO PARADISO
Ogni giovedì sera, dalle ore 20.00
Dal 30 luglio al 20 Agosto 2015
Bagno Paradiso
Viale Regina Margherita 70, Viareggio (LU)

Gustarsi un libro e un cocktail al tramonto, con il mare alle proprie spalle, e conoscere gli autori del proprio territorio. Questi gli obiettivi, culturali e di intrattenimento, della rassegna “Un libro al tramonto”, promossa dagli scrittori viareggini Alessio Del Debbio e Elena Covani, allo scopo di valorizzare gli autori toscani, noti e meno noti, in serate di forte interscambio culturale. La rassegna inizierà Giovedì 30 Luglio e proseguirà per quattro settimane, sempre il giovedì sera alle 20.00, presso il Bagno Paradiso, nella Passeggiata storica di Viareggio.



Il programma della manifestazione prevede l’alternarsi di vari generi letterari, con uno o più scrittori che presenteranno i loro lavori, recenti e passati, e discuteranno dell’argomento assieme al pubblico. L’inizio è affidato all’Aperitivo in Nero, dedicato al noir e al thriller, con lo scrittore e giornalista fiorentino Mirko Tondi, autore della raccolta “Killing Moon e altri racconti noir” e con Fabrizio de Sanctis, avvocato penalista di Firenze, autore del thriller “Format. Crimine in diretta tv”. Seguirà l’Aperitivo nel Fantasy, giovedì 6 agosto, dedicato alla letteratura fantastica, con lo scrittore viareggino Nicola Cantalupi, autore della serie fantasy La Terra dei Draghi composta da “L’antica stirpe” e “L’ultimo dei Meadaras”.

Giovedì 13 agosto sarà il turno dell’Aperitivo in Rosa, con due scrittrici locali, Elena Covani, che presenterà “Una canzone all’improvviso” e Monica Talea, con il suo nuovo romanzo “Seconda chance a New York”, commedie romantiche contemporanee dal messaggio ottimista e rigenerante. Chiuderanno la rassegna, giovedì 20 agosto, Marco Mezzetti, scrittore lucchese e curatore del romanzo storico “Top Secret. Diario di un ragazzo sulla Linea Gotica”, basato sulle esperienze del padre durante gli anni Quaranta in Lucchesia, e la scrittrice viareggina Leandra Cazzola con “Se son rose… fioriranno”, nella serata dedicata alla Storia e alle storie.

Tutti gli incontri saranno coordinati da Alessio Del Debbio e Elena Covani e si svolgeranno presso il Bagno Paradiso, sul Viale Margherita, uno degli stabilimenti balneari storici della Viareggio liberty, alle ore 20.00, un’occasione per rilassarsi e conoscere qualche scrittore del proprio territorio. Nel corso delle serate, per offrire uno spettacolo originale e diverso dal solito, verranno proposti momenti di intrattenimento, ispirati all’argomento e ai libri della serata stessa, con giochi e premi.

Per rimanere aggiornati sugli eventi, e eventuali modifiche, è in rete la pagina facebook della rassegna “Un libro al tramonto”: http://www.facebook.com/unlibroaltramonto, con il programma e tante curiosità sugli autori e i loro romanzi.



Per conoscere qualcosa di più sugli autori e i loro libri:
 
“Killing Moon” di Mirko Tondi è una raccolta di racconti, in cui il noir è il genere portante. Tuttavia, il testo si pone anche di sperimentare con incursioni in altri generi letterari, come il giallo, una certa letteratura pulp di culto. Alcuni argomenti costituiscono il nucleo centrale dei racconti: la morte, la vendetta, regolamenti di conti e rivalse, e soprattutto il male, insito nella natura umana, si impongono come tematiche forti e totalizzanti. Ma le storie qui contenute sono anche racconti d'amore a loro modo, che sia l'amore per se stessi, per i soldi, per l'alcol, per la musica o per il cinema. Ossessioni e paure completano il quadro di “Killing Moon”, creando un'opera moderna, che intende giocare con le forme e lo stile, cambiando ogni volta. Non mancano riferimenti e citazioni tra il classico e la cultura più pop.

Nato a Firenze nel 1977, per i suoi racconti Mirko Tondi ha ricevuto menzioni speciali e segnalazioni della giuria in importanti premi nazionali (Premio Troisi 2005, Premio Castelfiorentino 2014), oltre all'inserimento in riviste e in varie antologie (fra queste, i Gialli Mondadori nel 2010, Racconti Toscani per Historica Edizioni nel 2014). Tra le sue pubblicazioni, il romanzo sperimentale Come fili che s'intrecciano (Abel Books) e la raccolta di racconti noir Killing moon (Edizioni Epsil). Cura rubriche letterarie per l'emittente web Radio Stonata e collabora con il blog letterario Sul Romanzo. Ha diretto laboratori di scrittura a Firenze (dove è anche docente di un corso di Blogging & Web Writing), Scandicci e Viareggio. Questo è il suo blog: https://mirkotondi.wordpress.com

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FORMAT. Crimine in diretta tv”, di Fabrizio de Sanctis, inaugura la collana di Fratini Editore dedicata alla letteratura thriller: I Calami Neri. Ambientato nella Firenze contemporanea, il romanzo inizia con una misteriosa videocassetta ricevuta dall’emittente locale, Klem Tv, ponendo il direttore di fronte a un dilemma, e prosegue mostrando i crimini commessi dall’assassino seriale Format in diretta televisiva, con la complicità forzata degli spettatori, in quello che va, di fatto, configurandosi come un macabro reality show. Il commissario Siciliano e la sua squadra sono costretti a una corsa contro il tempo per fermare gli omicidi che stanno terrorizzando Firenze, un’atmosfera inquietante in cui l’autore pone cruciali interrogativi sulla responsabilità dei telespettatori nell’esprimere o meno il proprio dissenso, in un’epoca in cui la spettacolarizzazione mediatica degli eventi ha superato il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è.



Fabrizio de Sanctis nasce a Firenze il 3 agosto del 1953. Figlio dell’avvocato Valerio de Sanctis, esercita la stessa professione dal 1980, soprattutto in campo penale. Amante della letteratura e della cinematografia gialla, è anche musicista, suonando attivamente in gruppo blues-rock. La sua squadra di calcio del cuore è la Fiorentina. Nel 2014 arriva finalista al Premio Alberto Tedeschi, organizzato da Giallo Mondadori, con il romanzo inedito “L’ultima corsa”. “FORMAT. Crimine in diretta tv” è la sua prima pubblicazione.


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Nicola Cantalupi è nato a Viareggio il 15 dicembre 1981. Innamoratosi del genere fantasy grazie alla trilogia di Guerre Stellari, pur apprezzando altri generi narrativi e autori quali Pirandello e Maupassant, la sua vera passione esplode con la lettura di Tolkien, suo maestro indiscusso. Dopo avere letto e riletto le sue opere, scopre in una sua biografia che il professore di Oxford iniziò a scrivere per avere modo di leggere ciò che realmente aveva piacere di leggere… È proprio in quel momento che Nicola Cantalupi decide di dedicarsi al progetto della trilogia La Terra dei draghi, con l’intento, proprio come fece Tolkien, di scrivere un romanzo i cui contenuti facciano riflettere il lettore. Nel 2010 pubblica il primo volume della trilogia L’antica stirpe, Giovane Holden Edizioni, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica. 

La terra dei draghi - L'antica stirpe: L’era di pace della ridente Amhonùn sembra giunta alla fine. Dall’oscuro nord giungono freddi venti di guerra e i tamburi dei ripugnanti troll rimbombano nella sconfinata pianura del Nhèt-Nimaron. Riusciranno i giovani Johan ed Elberon a compiere la loro ardua missione? Il saggio Carmas e il suo speciale addestramento forgeranno due guerrieri elfici pronti a tutto, ma il passato è sempre in agguato e l’amore annebbia la mente e incendia, gli occhi della bella Samaire sono dardi infuocati dolci e temibili, una certezza più vera delle mille frecce scoccate a difesa dell’Amhon-dor, la Grande Porta ormai sotto assedio.
L’unica speranza è riposta nell’antica stirpe, mitica progenie dimenticata oltre le bianche spiagge, oltre i potenti fiumi e le gole impervie, un tempo forza vitale, oggi dimenticata per ataviche colpe e orgogli fratricidi. L’ambasciata per rinnovare l’alleanza sarà un’avventura indimenticabile per due ragazzi alle soglie della vita, quella vera. Draghi, stregoni, orripilanti troll e antiche genie umane: un fantastico mondo sulla soglia del declino ma pronto a risorgere. Ogni singolo elfo dovrà vendere cara la pelle per salvare la Terra dei draghi: è il momento del coraggio, il ritorno degli eroi.

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"Una canzone all'improvviso" è una commedia romantica contemporanea. Cassandra è una giovane solare ed indipendente che vive in Versilia in compagnia di Gaspare, un gatto soriano che di felino ha ormai solo il ricordo. Ama la sua quotidianità fatta di canzoni, giornate al lavoro e serate scandite da programmi televisivi o dalla compagnia dei suoi quattro amici e compagni di avventure: Caterina, la donna forte che ha scelto di fare la mamma a tempo pieno; Stella, professionista in carriera per la quale la famiglia è una specie di gabbia nella quale non vuole finire; Margherita, che ha sposato il fidanzato del liceo e Marco, che lavora in un negozio di abiti da sposa e convive felice con il suo Gigi. L'estate e soprattutto la comparsa di Alberto spazza via questa tranquilla quotidianità. Lui, molto più grande di lei con un bagaglio decisamente ingombrante per una ragazza che non vuole diventare adulta. Un evento inatteso, una parola di troppo o una scelta difficile, basta poco a volte per mettere in discussione la visione che abbiamo di un'intera vita, Cassandra, Novella Bridget Jones, lo scoprirà sulla sua pelle. Che cos'è meglio: la tranquillità e la certezza del domani, magari rischiando di rimanere impantanati in una vita priva di emozioni forti o chiudere gli occhi e saltare, senza farsi troppe domande sul domani?

Elena Covani è nata e cresciuta in Versilia. Appassionata di storia e cultura spagnola, ha trascorso un anno universitario a Valencia, le cui atmosfere le hanno ispirato il suo primo romanzo fantasy: Notturni. Trascorre le sue giornate tra lavoro, famiglia, scrittura e la ginnastica ritmica, sua grande passione. Nel 2013 pubblica Notturni, Giovane Holden Edizioni, finalista al Premio Letterario Streghe Vampiri & Co, 2013.


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"Seconda chance a New York": in occasione della sua prima mostra, Jenny, pittrice emergente, incontra a Dublino Peter Anderson, un critico d'arte che le propone di trasferirsi a New York per lanciare ad alti livelli la sua carriera. Qui la sua strada si incrocia, per caso, con quella di Anthony, il padre mai conosciuto con cui la madre Linda ha avuto una relazione troncata bruscamente. Antropologo, impegnato per alcuni giorni nella metropoli in un convegno internazionale, visita, per caso, la galleria con i dipinti di Jenny: due quadri raffiguranti le Cliffs of Moher, spettacolari scogliere irlandesi, risvegliano in lui ricordi mai cancellati della storia d'amore con Linda. Un romanzo sull'imprevedibilità del destino che porta spesso molti di noi ad avere una seconda chance da non sprecare. 

Monica Talea è il nome d'arte di Monica Cucurnia. Nata a Viareggio nel 1976, é laureata in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Pisa. Giornalista professionista dal 2009, ha collaborato con quotidiani ed emittenti televisive private locali, occupandosi anche di comunicazione istituzionale. Ha pubblicato il romanzo “La borsa rossa", Edizioni Cinquemarzo, e adesso "Seconda chance a New York".

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"Top Secret. Diario di un ragazzo sulla Linea Gotica" è un romanzo storico ambientato in Lucchesia e a Valdottavo, nella Mediavalle del Serchio, durante i primi anni Quaranta, raccontato dagli occhi di Gian Piero, un ragazzo che si è trovato a vivere la sua adolescenza in quei tempi di guerra. E', di fatto, un viaggio nella Valdottavo degli anni Quaranta, tramite gli occhi, e la penna, di chi quei giorni li ha vissuti, da ragazzo, trascrivendoli su carta affinché non vadano dimenticati.

Gian Piero Mezzetti (Lucca 30/05/1928-09/05/2009) è vissuto tra Lucca e Valdottavo, frazione del comune di Borgo a Mozzano. Appassionato sia di discipline scientifiche che umanistiche, è stato per trent’anni segretario economico dell’antico Istituto del Real Collegio di Lucca.
Il curatore della collana Remember, Marco Mezzetti, è nato nel 1960 e vive tra Firenze e Lucca. Laureato in Scienze Biologiche e Dottore di ricerca in Etologia, si è interessato anche di Scienze umane. È autore di vari articoli sia specialistici che divulgativi di scienze e storia, tra cui una breve biografia di Odoardo Beccari (Centro studi "Clante", 1996) e il romanzo storico “Carlo Piaggia. L’Africa nel cuore”, Mauro Baroni Editore, 2005, poi ripubblicato da Fratini Editore in digitale nel 2013.

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"Se son rose... fioriranno": Sul filo della “tranche de vie”, si dipana una sorta di diario in cui si animano e prendono vita le presenze del passato, che hanno avuto un ruolo importante nella formazione dei gusti e della personalità dell’autrice. La narrazione si fa a tratti epica e favolosa nel rievocare, con gli occhi di una bambina che matura e cresce, un universo di consuetudini stratificate nel tempo, quasi nella dimensione di un eterno presente, fisso nella memoria. Idealizzata, ma ironica e sorridente la visione dei fatti, che conferma l’importanza di forti legami affettivi all’interno della famiglia, in cui si cresce e si impara, si ricevono stimoli e modelli, esperienze formative da cui l’adulto non può prescindere.   

Leandra Cazzola è nata a Pisa, il 15 gennaio 1966. Di padre pisano, di madre viareggina. Ha donato ventitré dei suoi cromosomi, il suo DNA e due dei suoi ovuli per ben due volte a suo marito, Marco. Ne è venuto fuori un bell'intreccio: Giulia e Alberto. Leandra è bassa un metro e cinquantotto. Occhi belli, azzurri e capelli colorati: attualmente biondi. Completa ipoacusia, ovvero sorda da un orecchio: il destro. Segno zodiacale: Capricorno ascendente Leone. Di tutte le qualità che ha Venere, la dea della bellezza, ne ha presa una sola: lo strabismo. Lavora da marzo a luglio presso un centro di assistenza fiscale. Un CAF. Ama leggere, ascoltare musica, andare al cinema e chiaramente scrivere. Ha partecipato ad alcuni concorsi per racconti. Due pubblicati nelle rispettive raccolte. Si è cimentata nello scrivere un romanzo. Non le piace. Lo sta riscrivendo.




Per informazioni:
Bagno Paradiso, Viale Regina Margherita 70, Viareggio (LU)
Telefono: 0584 45252
Blog “I mondi fantastici”
http://www.imondifantastici.blogspot.it