mercoledì 31 gennaio 2018

Recensione "Akiko" di Michela Cavaliere

Recensione "AKIKO" di Michela Cavaliere

Bentrovati, viaggiatori dei mondi fantastici! Oggi vi porto... in Giappone! Ma non il Giappone moderno, un Giappone antico, pieno di misteri e magia, di guerrieri invincibili, principesse battagliere e demoni. Un Giappone che si perde nei fumi del tempo, diviso in regni che spesso si fanno la guerra tra di loro, mentre su tutto aleggia lo scontro tra Armonia e Caos.

Protagonista di "Akiko", romanzo di Michela Cavaliere, edito da Astro Edizioni, è proprio Akiko (o forse dovremmo dire Kameyo?), una guerriera tosta, che gira sempre in compagnia della sua bellissima, e pericolosissima, catena Sashimasu (un dono di un fabbro, ma molto di più). Non anticipo niente, perché è scritto nella quarta di copertina, dicendo che Akiko non è soltanto un'assassina, membro del Ryujinja, ma è anche la figlia di re Orochi, sovrano di Shimakaze, nata da un patto scellerato che la regina aveva stretto con un demone. Un demone mooolto particolare.

Costretta a crescere altrove, la piccola Akiko diventa così un'assassina e, caso vuole, che uno dei suoi primi compiti sia proprio uccidere l'erede al trono di Shimakaze, occasione che la riporta... a casa. Qua conoscerà suo padre, re Orochi, e poi Ryuu e Haru, due fratelli guerrieri che si contenderanno la sua mano, il monaco Osamu (anche lui con un bel segreto) e altri personaggi, le cui vite si intrecceranno alla sua, come gli anelli di Sashimasu. Su tutto aleggiano antiche profezie, il soffio vitale dei Kami che trattano gli uomini come pedine. Di fatto, questo sono, pedine in mano agli Dei, che spostano e abbattono a loro piacimento. Che anche Akiko debba incorrere in tale destino?

Il romanzo ha un ritmo molto veloce, le scene e le sorprese si susseguono rapide e non nego che avrei preferito approfondire alcuni aspetti, che invece scivolano via in fretta. Possiamo facilmente suddividerlo in tre parti: in una prima parte, Akiko scopre Shimakaze, e anche noi con lei. C'è spazio per la vita di corte, i rapporti non troppo sereni con Orochi e ovviamente una (doppia!) storia d'amore. Ok, è la parte che mi è piaciuta meno: poco sangue e battaglie! :-) 

Nella seconda parte ci mettiamo in viaggio con Akiko e il buon Osamu e raggiungiamo Munkh, un regno diverso da Shimakaze, più improntato alla guerra. Anche qua Akiko vivrà le sue vicende (che non vi anticipo) ma di nuovo un evento improvviso sconvolge la sua vita, portandola a ritornare a casa. Già, ma dov'è realmente casa per lei? Forse non lo ha ancora capito. Inizia quindi la terza parte della storia, un vero e proprio viaggio, assieme ai compagni storici, ricco di insidie e tranelli, scontri e rivelazioni. Questa parte finale è molto appassionante anche se, come detto sopra, un po' veloce. Avrei preferito fosse più estesa, anche a scapito delle prime due.
"Il tempo non può tornare indietro, non ancora almeno. Piccola guerriera, ti aspettano tante battaglie, ma soprattutto ci saranno dei momenti in cui dovrai fare delle scelte difficili. Allora, non farti influenzare da nessuno, ascolta dentro di te, so che queste parole possono suonarti strane, ma resta in ascolto. Non le dimenticare".
Consiglio questo romanzo a chi ama le storie di avventura. Lasciatevi trascinare dal Kami del Vento e fate rotta per Shimakaze; là vivrete grandi avventure assieme a Akiko, ma non fidatevi di nessuno, il tradimento può essere sempre dietro la porta del vostro vicino di casa! Impugnate la vostra arma (katana, Sashimasu o Spada delle anime che sia) e preparatevi a combattere, perché la vita, nel mondo di Akiko, è questo: una lotta continua per la sopravvivenza. Ce la farete a resistere? ;)



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