Segnalazione "I Custodi di Dramar − Volume 1 − Arcani Tributi" di Sara Ortolani
Bentrovati, lettori. Oggi vi presento il primo volume della saga dei Custodi di Dramar, scritta da Sara Ortoloni, che vede finalmente la luce. Pronti per scoprire "Arcani tributi"?
Titolo: I Custodi di Dramar − Volume 1 − Arcani Tributi
Autore: Sara Ortolani
Editore: Self published - Amazon
Genere: Fantasy, Dark Fantasy, Grim
Formato: Ebook e paperback
Pagine: 416
Prezzo: ebook 0,99 € − paperback 10,99 €
ISBN: 979-8458903578
Trama: Dramar è un mondo che pullula di magia, ma essa non è a buon mercato. Ha sempre un costo, esige un tributo.
Nella città ribelle di Ruht, ai confini del regno del Sale, il mercato dei tributi è fiorente e pericoloso.
Quando i fornitori di reagenti per incantesimi vengono misteriosamente a mancare, un improbabile gruppo di individui comincia ad indagare. Un prete dispensatore di morte, un monaco ligio alle regole, una schiava dei bassifondi, un’elfa custode di foreste, un mercenario senza ambizioni e un principe irresponsabile col vizio del gioco. Nulla li accomuna, tranne il fatto che, da lontano, gli Shyr immortali li osservano. Forse c’è una pagina già scritta nel rotolo del destino che attende soltanto di essere letta ad alta voce, ma non è detto che a scriverla non possano essere dei semplici mortali.
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“Posso fare un pezzo di strada con te?” gli stava chiedendo Saffie.
“Ci sono possibilità che tu non venga, se dico di no?”
“Assolutamente nessuna!” trillò lei.
Nathan sospirò. Non se la sarebbe scollata di dosso finché lei non avesse deciso di lasciarlo in pace. Cercò di ricordare la parte _non del tutto spiacevole _ del rituale, ma in quel momento non gli veniva in mente niente.
“Pensa un po’” riprese la ragazza. “Praticamente non ti fai vivo per tipo cinque cicli e poi in un giorno ti vedo fare questa strada per ben tre volte”.
“Mi pedini, per caso?”
“Cosa credi, che un convoglio scortato dai monaci del Muro passi inosservato da queste parti? Probabilmente se ti fossi messo a fare le capriole in mezzo alla piazza del mercato con un campanaccio al collo avresti attirato meno attenzioni”.
Nathan tacque, le mani ficcate in tasca.
“Ho visto che avete fatto un bel po’ di spese giù al porto” seguitò lei. “Cos’erano, provviste per l’inverno?”
Nathan la guardò storto. “Regola numero due, Saffie”.
Lei alzò gli occhi al cielo. “Mai fare domande sugli affari della congrega” recito’.
“Brava”.
“È solo che eravate davvero in parecchi, doveva esserci roba per un bel po’ di reali, dentro quelle casse, altrimenti…”
“Se non cambi argomento, la conversazione finisce qui” la interruppe Nathan.
“Eddai, sono solo curiosa”.
“La curiosità accorcia la vita. Sai che significa?”
“Sì, sì, messaggio ricevuto. Chi assaggia troppo, poi fa indigestione”.
“Come?”
“Ma sì, chi ficca il naso non avrà i capelli bianchi, il gatto briccone non mangia un boccone…”
“Che caspita stai dicendo?”
“Lo stesso che hai detto tu. Da queste parti si dice così e in un centinaio di altri modi, più o meno”.
Nathan sbuffò. Ogni tanto Saffie se ne usciva con quel suo dramariano Volgare non solo poco altolocato ma anche sconclusionato. Le parole le uscivano di bocca alla rinfusa, non una di esse veniva usata con il significato che le competeva e la cosa era oltremodo seccante.
_Promemoria per Nathan: stabilire una regola contro il gergo Franco della feccia di Dramar_.
Fecero qualche passo in silenzio, poi Saffie riattaccò: “E adesso dove te ne vai di bello?”
Nathan si limitò ad un’occhiataccia.
“Regola numero due, ho capito […]”
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Biografia:
Sara Ortolani nasce a Umbertide (PG) nel 1987. Laureata in filosofia all’Universita di Perugia, se ne va poi in giro per il mondo tra Germania e USA a farsi le ossa per la sua attività manageriale nel campo della meccanica di precisione, sbocco naturale dopo anni di Fenomenologia dello Spirito studiata in lingua originale.
Ha tuttavia sempre trovato il tempo per le sue passioni, l’arte, la musica, la lettura, i giochi di ruolo e, ovviamente la scrittura, in cui si cimenta con la serietà che riserva a tutte le cose importanti della vita, senza però essere seriosa. Vive e lavora nella provincia umbra con suo marito dopo essere tornata da un lungo periodo negli USA e è molto meno antipatica di come sembra.