Buon Natale, amici lettori. Spero che possiate trascorrere delle feste serene, in compagnia dei vostri cari. Approfitto di questi giorni di festa per tracciare un riepilogo delle mie letture del 2018! Quest'anno ho letto 85 (un record!), quasi tutti di scrittori italiani, quasi tutti di emergenti, esordienti o comunque giovani autori sconosciuti, alcuni dei quali mi hanno saputo regalare grandi emozioni. Oggi vi presento quelli che mi hanno divertito, intrigato, appassionato di più (in ordine assolutamente casuale).
VICTORIAN HORROR STORY, di Mala Spina
Una bella saga urban fantasy, dai toni un po' dark, un po' steampunk, ambientata nella Londra vittoriana. Si compone di quattro romanzi brevi, tutti editi e tutti disponibili in formato digitale e cartaceo (personalmente vi consiglio la raccolta cartacea che li riunisce tutti): Mostri di Londra, Orrore a Whitechapel, Fantasmi sul Tamigi e Demoni da Highgate (approfondimento qua).
Consiglio questa serie a tutti gli amanti del fantastico. Chi è stufo dei soliti nani, elfi e signori oscuri, qua troverà un fantastico diverso, più urbano, per alcuni tratti più vicino a noi, celato nell'ombra, magari della casa accanto a noi, e tanti personaggi intriganti che vi porteranno nel loro mondo, tra passioni improvvise, imbrogli e false verità. Una Londra nient'affatto turistica, che mostra il suo volto sporco e sporcaccione, ma che mantiene tutto il fascino della città antica e potente. Come già detto in precedenza: la vena horror c'è, ma non disgusta, è vicina al fantastico delle storie di folklore, e permette anche al lettore più refrattario al genere di godersi una bella storia! Buona lettura! ;)
BELLA & BESTIA, di Elena Mandolini (Dario Abate Editore)
Una favola steampunk", un romanzo davvero appassionante, intrigante e con bei personaggi che entrano nel cuore dei lettori. Come si evince dal titolo, il romanzo prende spunto dalla favola classica della Bella e la Bestia, quella di Beaumont del 1756, reinterpretandone ruoli e personaggi, ma mantenendo intatto il messaggio.
Elena Mandolini ambienta la sua storia in Europa futuristica, divisa in cinque regni principali, di cui il più grande, quello di Nesea, governato da un sovrano temibile, Philippe de Coubertin, che i suoi avversari chiamano "Bestia", per il modo con cui impera e combatte in battaglia. In questo contesto, il re d'Anthea, tale Armand, in accordo con gli altri sovrani dell'Est, decide di mandare in sposa la figlia alla Bestia, in segno di pace e di distensione dei rapporti. In segreto, però, chiede alla figlia una cosa: indagare sulla Bestia e scoprire il suo punto debole.
Il romanzo è una favola, ha tutti gli elementi della favola, a partire dalla principessa da salvare, sebbene Mirabella non voglia essere definita tale. E' un soldato, un'amazzone, sempre pronta a sbraitare contro qualcuno o a combattere per le ingiustizie, è un animo buono, misericordioso, ma non una figura stupida, bensì consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti, e soprattutto consapevole di giocare un ruolo cruciale negli equilibri della Nata Europa, che stanno cambiando.
Non mancano i sentimenti: dalla brama di potere dei re, che sfiora nella pazzia, nella tortura, nella depravazione, alla vendetta, alla ricerca di verità per la morte di un genitore, all'amore, sentimento che domina il romanzo. Non un amore stucchevole, bensì genuino, vero, passionale, un amore che smuove i mondi, e fa compiere gesti estremi ai vari personaggi (Savo, Dasio, Humila, ad esempio). Un amore che forse può salvarci, anche quando siamo in preda ai sentimenti più negativi, può aiutarci a ritrovare noi stessi, a ritrovare una luce interiore e una pace. Valori di cui non dobbiamo dimenticarci.
NE' A DIO, NE' AL DIAVOLO, di Aislinn (Gainsworth Publishing)
Non poteva mancare il nuovo urban fantasy di Aislinn: vampiri, metallari e nerd in una cittadina di provincia a ridosso delle Alpi. L'autrice recupera le caratteristiche del vampiro originale, quello di Stoker e della tradizione letteraria gotica: il vampiro è un predatore, è pericoloso. Non che sia necessariamente "cattivo", ma è comunque una creatura che può e sa come fare del male.
Ciononostante, i vampiri mantengono una parvenza di umanità, come se la morte (e la rinascita) non li avesse privati del tutto della loro vita passata, a cui disperatamente anelano. Anche tipi solitari come Lucas (introverso prima e dopo la morte) non rifuggono del tutto il contatto umano, anzi sono ben felici di passare del tempo con qualche irlandese testardo. Anche chi ha sofferto tanto, come Ioan, continua a sperare in un lieto fine, almeno per sé. Del resto, anche il Dracula di Stoker (sicuramente un predatore!) anelava al contatto umano, perso nell'amore che sentiva ancora di provare per la "sua" Mina. La cosa piacevole è che questa ricerca di umanità non sfocia mai in un sentimentalismo smielato alla Twilight, ma rende onore e giustizia ai vampiri.
Una lettura piacevole, fresca, moderna, che cala i vampiri nella società contemporanea, lasciando loro quel fascino diabolico e misterioso tipico dell'Ottocento. Lo stile pulito e diretto di Aislinn e l'ottima cura editoriale ne fanno un volume di pregio, che non può mancare nella vostra fanta-libreria!
(Approfondimento qua)
CUORE DI TUFO, di Giuseppe Chiodi (DZ Edizioni)
Un urban fantasy ambientato a Napoli, sopra e sotto, e intriso di leggende e folklore partenopeo. Un romanzo che non esito a definire "visionario", psichedelico a tratti, allucinogeno, come la strana magia che pervade la casa e la vita di Pietro Cimmino, protagonista del libro. Ce ne vorrebbero di più di libri così originali e coraggiosi, al posto dei tanti romance che infestano le librerie spacciandosi per fantasy!
Partiamo proprio da lui: un protagonista particolare, un po' sfigato, un po' sognatore, di sicuro non molto ardimentoso, quanto meno all'inizio. Un uomo che potrebbe apparire debole, di carne e sangue, vittima della tentazione, del gioco, del peccato; un uomo però che sa guardare oltre, che sa vedere ciò che alla massa sfugge, che conosce le potenze del mondo, le linee di energia che pervadono la Terra e sa attingervi, sa come farle proprie. Una vita vissuta al servizio delle forze arcane, sperando sempre nella buona sorte, ma essa, fascinosa quanto sfuggevole, si è sempre tenuta a distanza da lui, a cui nient'altro è rimasto che una casa-museo, piena di oggetti speciali, manufatti, reliquie e tanti rimpianti. E una figlia, oh sì, un bel peperino di bambina, per cui Pietro farebbe di tutto. E infatti così farà.
Una storia di avventura, che porterà il lettore nel ventre oscuro di Napoli, gli farà incontrare personaggi stravaganti e bizzarri (sì, fa un po' Alice nel paese delle meraviglie, ma in fondo la scoperta del meraviglioso non ci renderebbe tutti un po' Alice?), lo porterà a chiedersi cosa c'è di vero nelle antiche leggende popolari. Uno stile fresco, diretto, immediato, infarcito e rallegrato da espressioni in dialetto napoletano (si capiscono tranquillamente, non fate i pisignetti! In confronto, i libri di Montalbano sono MOLTO più difficili da leggere), una lettura veloce per allietare un pomeriggio autunnale.
LA FURIA DEI DRAGHI, di Stefano Mancini (Linee Infinite Edizioni)
Terzo e conclusivo capitolo delle Cronache di Mhur - l'Età degli Eroi.
Con "La furia dei draghi", appunto, si scatenano la furia dei draghi e, soprattutto, quella dell'Uomo Rosso, mai come in questo momento deciso a tutto pur di avere l'amuleto di Iirn e usarlo per ricreare il mondo a sua immagine e somiglianza. Nonostante il suo delirio, o forse proprio per questo, l'Uomo Rosso è un personaggio interessante, un "cattivo" necessario per imbastire una trama di così ampio respiro, come quella che tiene insieme i tre volumi dell'Età degli Eroi. Finalmente abbiamo un antagonista che sa quello che vuole ed è intelligente a sufficienza da capire come ottenerlo, in barba a tutta la buona volontà degli eroi.
E poi ci sono i draghi! Eh sì, nel volume conclusivo della trilogia i tre draghi al servizio (?) dell'Uomo Rosso li vediamo spesso, più scatenati che mai, e per gli uomini, gli elfi e i nani la situazione non si fa decisamente rosea. Per fortuna, però, che possono contare su quella strana compagnia di mercenari, avventurieri e, adesso, anche amici composta da Bronwen, Athrwys, Theroc e tutti gli altri. Le loro ricerche stanno per giungere alla fine, il viaggio si sta per concludere e tutto ciò per cui hanno lottato e sofferto... sarà davvero servito a qualcosa?
E voi? Cosa avete letto di bello quest'anno? Quali sono state le letture che vi hanno emozionato di più? Un salutone e a presto!