mercoledì 31 agosto 2016

"La strada incantata", fiaba di Marco Addati

"LA STRADA INCANTATA", fiaba di Marco Addati

Oggi il blog "i mondi fantastici" ospita una lettura per bambini, la bella fiaba illustrata "La strada incantata", di Marco Addati, edita da Cavinato Editore. Una lettura che, comunque, piacerà anche ai più grandi, strappando loro un sorriso. Il libro è impreziosito dai bellissimi disegni di Veve Dada (Veronica Addati) ed è disponibile sia in formato cartaceo che digitale.

Titolo: La strada incantata
Autore: Marco Addati
Editore: Cavinato Editore
Genere: Fiaba illustrata
Illustratore: Veve Dada
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 16 euro, cartaceo / 5,99 ebook
Pagine: 48
Disponibile su tutti gli store di libri (Ibs, Amazon ecc).
Età di lettura: da 4 anni.

Trama
Lilly, elfo buffo e dispettoso viene allontanato, a causa dei suoi modi da egoista impertinente, dai suoi amici della Foresta Arcobaleno. Perso tra i meandri del bosco incontra lo Spirito dell'Albero che gli affida l'arduo compito di trovare la misteriosa Strada Incantata. Quella che sta di qua e di là. In ogni posto e in nessun dove! Nel suo lungo viaggio incontra tanti strani e magici personaggi pronti a suggerirgli la giusta cosa da fare. Il leggiadro Spirito dei Sogni, la vanitosa Principessa dei Corvi, La stramba Strega del Bosco e il solitario Kokkavallo.. Questa favola rappresenta il viaggio iniziatico cui tutti siamo chiamati, ad affrontare almeno una volta nella vita e che è possibile affrontare solo se si utilizza il cuore come bussola. 

***

"La strada incantata" è una fiaba carinissima, ricca di insegnamenti, sia per bambini che per gli adulti che, sempre più spesso, perdono la retta via. Di fatto, è una strada che tutti dovremmo percorrere, almeno una volta nella vita, per ricordarci chi siamo e ciò che vogliamo fare con la nostra vita, per noi prima di tutto.

Tutto inizia con Lilly, un giovane Elfo Senzatempo, birbante e opportunista, che pensa sempre e soltanto a se stessa, anche a costo di causare danni agli altri. Vive nella Foresta Arcobaleno assieme agli altri Elfi, ad esempio Konny, il saggio, e gli amici Milly, Nelly e Mimi. A differenza degli altri, però, Lilly non ha ancora trovato il suo posto nel mondo e combina più guai che altro con la sua noncuranza, tanto che spesso gli Elfi la sgridano o la allontanano. Quest'ultima situazione fa star male la piccola Lilly, che soffre per l'isolamento in cui si trova, e decide di fuggire, abbandonando il villaggio e tutte le sue certezze. Vaga per un po' nella foresta Arcobaleno, imbattendosi in vari personaggi: lo Spirito dell'Albero, prima di tutti, che la rincuora e le dice come può tornare al sorriso, semplicemente trovando e percorrendo "la strada incantata"; poi la Principessa dei Corvi, bizzosa e vanitosa, la Strega del Bosco, sudicia e tutta intenta a preparare intrugli nel suo pentolone, infine il Kokkavallo, dai lunghi orecchi colorati, ultimo e unico della sua specie. 

Sarà proprio l'incontro con questa bizzarra creatura a far nascere in Lilly un sentimento nuovo: l'altruismo, che la spingerà a sacrificare la propria ricerca per riportare l'animale al villaggio e farlo vivere in serenità con i propri amici, quelli che lei crede siano i suoi ultimi giorni. Ecco allora che, con un semplice gesto, la piccola Lilly si ritrova, inconsapevolmente, sulla strada incantata, apprendendo quanto sia bello avere a cuore la felicità degli altri. Un modo per riempire anche il proprio cuore di gioia.
"La strada incantata è quella dorata che parte dal cuore di ognuno di noi e ci accompagna verso il cuore degli altri".
La fiaba è impreziosita dalle bellissime illustrazioni di Veve Dada, davvero ben realizzate, con dei colori vivi, che sembrano farle uscire dal libro. Consigliato a tutti i bambini, e anche ai ragazzi! :)

Chi è l'autore?
Classe 1977. Gioia del Colle (BA) è la sua città. Marco Addati frequenta il Liceo Artistico e dopo consegue la Laurea in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Bari.
Disegna e inventa storie sin da piccolo. Ha sempre amato le fiabe e i grandi libri della letteratura per ragazzi: Il Mago di OzTom SawerAlicePeter Pan. Alcuni suoi scritti sono stati portati in scena a termine di laboratori teatrali con bambini e da alcune compagnie locali: “Federico II in Musical” e “La Strada Incantata”. Quest’ultimo ha vinto il primo posto alla XXI edizione del “Premio Internazionale poesia e narrativa Città di Bitetto” nella sezione “Romanzi e Racconti inediti”. Nel 2015 Cavinato Editore International decide di pubblicarlo in cartaceo, mentre nel 2016 esce nella sua versione ebook sempre con illustrazioni di Veve Dada (Veronica Addati).

domenica 28 agosto 2016

Intervista a Veronika Santiago

INTERVISTA A VERONIKA SANTIAGO


Dopo averci presentato i quattro libri della bella saga fantasy "La guerra degli elementi", Veronika Santiago torna a farci visita con una bella intervista esclusiva per il blog "I mondi fantastici", dove parla di sé, del suo approccio alla scrittura e ovviamente dei suoi libri. Ricordo che sul blog trovate articolo sull'intera saga, composta da "Gli eredi di Atlas" (qua), "Il varco dell'apocalisse" (qua), "La tempesta del tempo" (qua) e "I manoscritti del destino" (qua).



Ciao Veronika,

parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?

Ciao Alessio, innanzitutto ti ringrazio per l’opportunità di scambiare due chiacchiere insieme a te e ai tuoi lettori per di raccontarvi qualcosa di me e della mia saga. Sono nata nella città del Sommo Poeta dove tuttora vivo e lavoro. Grazie ai consigli non richiesti di una zelante professoressa delle scuole medie sono finita al liceo scientifico, con pochissima predisposizione per la matematica e una naturale predilezione per le materie umanistiche. Poco dopo il diploma ho trovato un impiego nel settore bancario. Una vita apparentemente destinata ai numeri, ma in realtà adoro le storie. Mi piace leggerle, guardarle attraverso i film e naturalmente amo scriverle. Sono una specie di dottor Jekyll e mister Hyde: di giorno vesto i panni della contabile pignola che fa le pulci ai centesimi e la sera mi trasformo in scrittrice per creare mondi e raccontare storie.



Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? Per piacere, per passione, per lavoro? Verso quali generi, o quali tipi di storie, sei orientata?

Scrivo per piacere, soprattutto, di sicuro non per lavoro. A volte scrivo anche quando non ne ho molta voglia, quasi fosse un bisogno, un po’ come se non mi sentissi completamente a posto senza aver scritto qualche pagina. Da persona dotata di molta fantasia, per me la scrittura è necessaria. Ho spesso la mente piena di avvenimenti, personaggi, luoghi inesplorati… se non scrivessi credo che alla fine mi scoppierebbe la testa. La maggior parte delle volte non sono neanche io a cercare le storie, sono loro che si presentano nella mia mente e pretendono di essere scritte. Che posso fare se non prendermi la briga di raccontarle?

Scrivo fantasy al momento, il genere che prediligo anche come lettrice.



Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?

Il genere che preferisco in assoluto è il fantasy, senza dubbio, dall’epic all’urban, compresi tutti i suoi mille sottogeneri. Mi piacciono anche i thriller, i paranormal e i romanzi storici.

Il romanzo della vita… Ne devo scegliere uno solo? Posso dirvi che il mio amore per il fantasy è nato quando ero bambina con Tolkien, grazie a una splendida edizione de “Lo Hobbit”, con tanto di illustrazioni e commenti, che mi ha regalato mio cugino a Natale. Da lì ho iniziato a leggere tutto ciò che Tolkien ha scritto. Da allora ho adorato tanti altri libri: la saga di Harry Potter, Percy Jackson, gli Hunger Games, Divergent, le Cronache del ghiaccio e del fuoco. Questo solo per citarne una minima, minima parte. Sceglierne uno solo, vi dico la verità, proprio non ci riesco.



Passiamo ai tuoi libri. Come è nata la saga “La Guerra degli Elementi”? Cosa avevi in mente all’inizio? Che storia volevi raccontare?

La Guerra degli Elementi” è nata assolutamente per caso e senza alcuna pretesa. All’inizio si è trattato solo di una sfida che mi sono lanciata, una sorta di “Vediamo se sono in grado di scrivere un libro”. Ho sempre scritto, ma fino ad allora si era sempre trattato di pagine volanti, scene estrapolate da un qualsivoglia contesto: in poche parole, niente che valesse la pena. Un libro era tutta un’altra faccenda. Non sapevo esattamente dove sarei andata a parare, non avevo in mente niente di preciso.

Dopo le prime faticose pagine, sono stati i personaggi a prendermi per mano per mostrarmi le loro vicissitudini, non ero più io a dettare l’andamento della storia e quando ci ho provato, le pagine scritte sono state cestinate senza neanche passare dal via. Sono stati loro a guidarmi in questa avventura, svelandomi man mano che andavo avanti un tassello in più degli avvenimenti di Atlas, di OgniDove e della SacraScozia. Da qualche parte dentro di me sapevo che la storia esisteva già, nel mondo delle idee, una sensazione vaga che pagina dopo pagina diventava certezza. E ho deciso di fidarmi: un atto di fede, se così vogliamo chiamarlo. Vi sembra una cosa stramba? Figuratevi a me.



Sapevi già che sarebbe stata una saga composta da vari libri o ne avevi in mente solo uno o due all’inizio? Come hai proceduto nella stesura dei vari libri?

All’inizio non sapevo se sarei stata in grado di scrivere un libro, figuriamoci una saga. Mi sembrava già un’impresa titanica buttar giù un libro intero, mai avrei pensato che quella storia nata per caso mi avrebbe accompagnato per così tanto tempo prima di giungere alla parola “fine”.

In un primo momento ho solo rispolverato dalla cassapanca vecchi scritti, poi un giorno si sono presentati alla mia attenzione Duncan e Aisha (chi li conosce converrà con me che sono tipetti testardi) e non mi hanno più lasciata in pace. Intorno a loro si sono stretti amici e mentori, luoghi incantati, leggende e profezie, e una storia del mondo che non è proprio quella che abbiamo studiato. Il contesto intorno a loro si è ampliato, arricchito di particolari, nuovi incanti ed esseri fatati, e di un passato che pretendeva di essere rivelato. Così ho messo la penna sul foglio e mi sono fidata della storia che pian piano si stava affacciando alla mia mente. A un certo punto ho anche provato a fare le cose per benino, sapete, con scalette e tutto il resto, ma proprio non funzionava. Così ho buttato via schemi e tracce per continuare a navigare a vista e la storia vera e propria ha iniziato a chiarirsi man mano che andavo avanti da un libro all’altro.



Perché un lettore dovrebbe leggere questa saga?

Credo che un punto di forza ne “La Guerra degli Elementi” sia la maturazione dei personaggi. Si tratta di ragazzi come tanti che, d’un tratto, si trovano a dover fare i conti con un’eredità magica inaspettata e una responsabilità decisamente scomoda. Nello scrivere mi domandavo spesso “Se fosse successo a me, come avrei reagito?”. Non credo si possa accettare di buon grado e a cuor leggero che la tua vita e le tue aspettative vengano spazzate via di punto in bianco. Loro non l’hanno fatto. Questo li rende molto umani: eroi per destino e non per scelta si trovano a dover accettare un fardello pesante e non sarà un processo facile. Al di là dei poteri che derivano dall’eredità di Atlas, però, i ragazzi scopriranno che la vera forza risiede nell’anima dell’essere umano e saranno le loro scelte e la loro maturazione interiore alla fine a fare la differenza nelle sorti della battaglia.

E poi c’è un’isola che esiste ovunque e in nessun luogo. C’è una storia del mondo che non è proprio quella scritta sui libri di scuola. Ci sono riti magici e leggende, oscuri incanti e realtà parallele. E soprattutto niente è solo ciò che sembra.



Tra i tanti personaggi che compaiono in “La Guerra degli Elementi”, ce n’è uno, o più di uno, a cui ti senti legata particolarmente? Perché?

Sì, ci sono dei personaggi a cui mi sento particolarmente legata, ma solo perché gli ho passato qualcosa di me, purtroppo per loro in molti casi si tratta di difetti. Ad Aurora ho passato la mia insicurezza e la mia pignoleria (oltre alla mania di prendere appunti), a Duncan ho regalato il mio carattere fumino, a Dean gli è toccato il pessimismo. Ad Aisha è andata un po’ meglio e si è presa il mio lato artistico, e come me è sognatrice e testarda. La bravura in cucina, ecco quella Pilar non l’ha presa da me.

E poi, ovviamente, anch’io ho il mio personaggio preferito: Liam. Non sono legata a lui come agli altri, non ha niente di me. Lo adoro e basta.



In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa situazione critica? Un’idea, una ricetta “estiva” per incentivare la lettura, quale potrebbe essere secondo te?

Consigli da dare proprio non ne ho. Fin da piccola ho sempre letto, ora non riuscirei più farne a meno. Penso solo che la passione per la lettura sia un qualcosa da incentivare tra i bambini, una sorta di buona abitudine da coltivare.




Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

Progetti per il futuro tanti… e poco tempo per realizzarli. C’è una storia distopica che mi frulla in testa, ma per ora non è niente di definito: c’è solo l’idea di base ma ancora mi manca il contesto dove svilupparla. Credo che il prossimo lavoro sarà una saga epic fantasy da scrivere a quattro mani con mio marito (il Sant’Uomo). La storia è sua e ne ha buttata giù gran parte ma si tratta di un progetto ampio con diverse ambientazioni da curare, molti personaggi da caratterizzare e microstorie da perfezionare.

E poi chissà, forse un giorno tornerò anche a fare un salto sull’isola di OgniDove.



Grazie per essere stata ospite del blog “I mondi fantastici”.

Grazie a te, Alessio. È stato un piacere poter scambiare due chiacchiere insieme.

Ricordo che i libri della saga "La guerra degli elementi" sono disponibili in digitale e cartaceo su tutti gli store di libri. Buona lettura! ;)


sabato 27 agosto 2016

Segnalazione: la saga di "Mezzanima" di Monica Gatto

Segnalazione: la saga di "MEZZANIMA" di Monica Gatto


Agosto si chiude con una bella doppia segnalazione, dedicata a una giovane e talentuosa scrittrice italiana: Monica Gatto, autrice della saga fantasy di Mezzanima, pubblicata da Eden Edizioni. Al momento sono usciti i primi due volumi: "L'ultima luna" e "Luna d'inchiostro".

Titolo: Mezzanima. L'ultima luna.
Autore: Monica Gatto
Editore: Eden Edizioni
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo
Prezzo: 14,50 euro
Pagine: 414 
ISBN: 9788898971206
Disponibile sul sito dell'editore e sui vari store

Trama:
In un’epoca indefinita, in un tempo ormai lontano, si srotolano le vicende di Arian e Robin, migliori amici quasi per caso, inseparabili dopo tutte le sfide affrontate insieme. Due guerrieri che a diciassette anni si aspetterebbero di tutto… tranne che di venire assorbiti, un giorno, da una realtà parallela e imbevuta di magia. Un mondo chiamato Regno. È in questa realtà nuova che Arian e Robin, con l’aiuto di personaggi difficili da considerare secondari, vengono coinvolti in avventure nuove, fughe improbabili, incubi, paure e battaglie che li metteranno a dura prova. In un’interminabile corsa contro il tempo e contro la Regina, i ragazzi dovranno mettere in gioco tutto ciò che hanno, anima, corpo e magia, per sopravvivere, per restare insieme e per essere liberi. Anche se la libertà, a volte, ha un prezzo veramente alto…


***


Titolo: Mezzanima. Luna d'inchiostro
Autore: Monica Gatto
Editore: Eden Edizioni
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo
Prezzo: 15,50 euro
Pagine: 330
ISBN: 978-8898971299
Disponibile sul sito dell'editore e sui vari store

Trama
Arian e Robin, due ragazzi di 17 anni, uniti da un legame che va ben oltre i poteri che hanno da poco scoperto di avere, si trovano nuovamente a fuggire dalle creature che la Regina continua a sguinzagliare per ucciderli. Infatti, dopo essere riuscita a distruggere la Fortezza dei Custodi, senza catturare i due guerrieri, la sua ira divampa, lasciando una scia di morte e terrore nel Regno. I due ragazzi, accompagnati dall'inseparabile amico Ren, sono rimasti ormai da soli ad affrontare nemici inimmaginabili, che li porteranno sull'orlo dell'impossibile. Ma questa volta non per scappare: la loro fuga si e? trasformata in una battaglia, che arriveranno a combattere insieme, per la loro vita, i loro principi, la loro liberta?... e non solo. Ora, sulle ali piumate di draghi piu? neri del buio, i tre amici proseguono il loro viaggio attraverso il Regno dell'Ovest, terra di fuoco e di ghiaccio, roccia e cieli sconfinati, in una lotta contro il tempo e la Regina. Ma ancora una volta la posta in gioco e? veramente molta alta... 

Entrambe le copertine sono state realizzate dall'autrice, a matita in chiaroscuro e a pastello, assieme ad altre illustrazioni del romanzo.

Chi è l'autrice? 
Monica Gatto è una ragazza di diciassette anni nata in un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia, ama la musica, leggere, scrivere e sognare ad occhi aperti… e non solo. Da un sogno che la mattina, appena sveglia, ricorda ancora Monica prende spunto per realizzare il suo sogno di bambina, quello di scrivere un libro tutto suo… “MEZZANIMA”.

Buona fortuna a questa giovanissima scrittrice! :)

venerdì 26 agosto 2016

Segnalazione fantasy "I manoscritti del destino - La guerra degli elementi 4"

"I MANOSCRITTI DEL DESTINO - LA GUERRA DEGLI ELEMENTI 4"

Ultimo appuntamento (per adesso) con la saga fantasy "La guerra degli elementi", di Veronika Santiago. Oggi parliamo di "I manoscritti del destino", quarto e conclusivo capitolo di questa bella e adrenalinica serie fantastica. Ricordo che tutti i libri sono autopubblicati e disponibili su tutti gli store di libri, sia in formato cartaceo che digitale.

Titolo: I manoscritti del destino
Saga: La guerra degli elementi
Autore: Veronika Santiago
Editore: Selfpublishing
Genere: Fantasy
Formato: cartaceo e digitale
Prezzo: 17,90 euro (cartaceo) / 1,99 euro (digitale)
Disponibile su tutti gli store di libri.
Su Amazon potete leggere un estratto dal prologo.
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Trama:
Per gli Eredi di Atlas un'intera vita è trascorsa in una sola notte: la seconda linea temporale corrotta creata dall'Eletto è stata annullata ma non tutti sono riusciti a tornare indenni dalla SacraScozia e la minaccia rappresentata da Desmond e la Guida grava ancora su OgniDove e su tutto il pianeta. Mentre Dominique e gli abitanti dell'isola cercano di trovare alleati in vista dello scontro imminente, gli Eredi seguiranno le orme dell'ultimo Custode di Atlas alla ricerca dell'unica arma in grado di battere il nemico: i Manoscritti del Destino. Gli antichi volumi tuttavia si riveleranno saturi di potere ma anche colmi di insidie e inganni. Il piano della Guida, ordito per anni nell'ombra, si paleserà nella sua crudele perfezione costringendo gli Eredi ad abbandonare OgniDove per avere salva la vita e riacquisire il perduto dominio sugli elementi. Ma arrendersi non è un'opzione e gli Eredi scenderanno in campo nell'ultima decisiva battaglia quando la creatura fatta d'oscurità solcherà i cieli e i segreti del passato porteranno il mondo a un passo dall'avverarsi della Profezia.
 
 
 Estratto dal prologo de “I Manoscritti del Destino”
(La Guerra degli Elementi – Vol. 4)

Sono l’ultimo Custode di Atlas. Calpesto una terra estranea, un suolo inospitale e arido che sfianca i sensi e grava sul cuore. Il dominio sul Fuoco concessomi anni or sono sta svanendo e non riesco a utilizzare la potestà del mio elemento per dissolvermi tra le fiamme. Devo camminare: un’azione quasi banale, davanti alla quale da troppo tempo non avevo più la necessità di abbassarmi. Non sono più un re, ho distrutto il mio regno: non meritavo uno scranno nel consiglio.
Dinanzi a me, sotto un cielo privo di nuvole, si estendono vastità di sabbia senza fine, sfocate dal riverbero di una luce impietosa. L’aria, torrida e densa, è faticosa da respirare e non rinfranca. I passi affondano tra infiniti, minuscoli grani e la sete in breve tempo mi raschia la gola. Una speranza si materializza all’orizzonte, ma forse è solo un miraggio: costruzioni triangolari e spoglie, lambite da un verde acceso, il colore della Sacerdotessa che mi ha salvato l’anima. Non credo sia reale, tuttavia non ho altra scelta se non camminare. Ho una promessa da mantenere.
Il mio mantello è tornato ad essere solo un pezzo di stoffa cremisi. La scintilla del Fuoco è salva, ma non sono abituato ad esistere senza le fiamme nelle vene. Cosa sono ora, senza il potere elementale che mi ha reso il più grande sovrano della storia del mondo? I Manoscritti pulsano deboli, stretti al mio petto, anche loro alieni alla realtà circostante. Chi sono senza un regno da governare? Chi sono ora che ho ucciso l’amore? Sono solo un uomo comune, benedetto dal perdono, con uno scopo preciso nella vita che mi rimane: celare il Destino agli angoli del mondo. Io sono l’ultimo Custode di Atlas.

Duncan aveva sete. Forse era solo la suggestione di quel sogno desertico, ciò nonostante fu proprio l’arsura a riportarlo nel mondo di veglia. Ma in quale realtà stava riaprendo gli occhi? Le lenzuola erano un viluppo di seta, il materasso comodo e confortevole. Si tirò su dal letto e corse alla finestra per tirare le tende, in cerca di conferme. StoneWall era inviolata. Ce l’avevano fatta: erano tornati alla loro vita.
Ripensò per un attimo agli ultimi momenti trascorsi in SacraScozia e subito riaffiorò il ricordo del dolore provato. Duncan strinse la mano sulla tenda di broccato e allontanò quella sensazione, sradicandola a forza dalla memoria. Aveva perso qualcosa d’importante, anzi, qualcuno l’aveva strappato via da lui con violenza e senza il suo consenso. Ma nonostante l’idea lo irritasse oltremodo, si sentiva più leggero.

 Buona lettura con quest'appassionante saga! :)

mercoledì 24 agosto 2016

Recensione "Il principe spezzato", di Bianca Marconero

Recensione "IL PRINCIPE SPEZZATO", di Bianca Marconero

L'articolo di oggi è dedicato a una delle mie saghe italiane preferite, il ciclo di Albion, di Bianca Marconero, ambientato nel college svizzero dove si svolgono le vicende di Marco Cinquedraghi, Lance e dei loro amici. Di recente (il 18 agosto) è uscito un libro prequel alla saga: "Il principe spezzato", incentrato sulle vicende del fratello di Marco, Riccardo Cinquedraghi, e sul suo rapporto di amore/odio con Morgana. Il libro è scaricabile GRATUITAMENTE in formato ebook e approfondisce alcuni aspetti di questi personaggi. Attenzione! Prima di leggerlo, è fondamentale aver letto "Albion" (recensito qui) e "Albion - Ombre" (recensito qui); non avrebbe molto senso, altrimenti, dato che è chiaramente un libro scritto per approfondire!
Non capivo cosa fosse successo e ancora non capivo cos'eri per me. Non avrei mai immaginato che eri mia madre, mia sorella e la mia amante. Che eri la donna della mia vita. Di tutte le mie vite.

Il romanzo è suddiviso in capitoli che alternano il punto di vista di Riccardo (da 99 minuti prima della fine, alla fine) e quello di Morgana (da 1167 giorni prima dell'inizio, al suo inizio), con un ritmo incalzante e il solito stile ben curato dell'autrice che ci fa arrivare alla fine, quasi dimenticandoci di come finirà (lo sappiamo, ovviamente!), troppo travolti e coinvolti dai drammi dei due personaggi. 

Due personaggi che conosciamo dai libri precedenti, ma che non sono mai stati sotto le luci della penna: di Riccardo sapevamo solo ciò che veniva riportato da Marco o da altri studenti, e dai nastri trovati nell'archivio, e non lo mettevano troppo in buona luce, anzi l'impressione iniziale era che fosse un gradasso ancora più di Marco. Morgana, allo stesso modo, introdotta in "Ombre", è un personaggio complesso, che non si può ridurre al ruolo di "strega nemica di Artù", sarebbe decisamente riduttivo; qualcosa, al riguardo, era già emerso nel finale di "Ombre", con il suo legame con Lance, ma adesso scopriamo altri lati della sua personalità.
Io mi ricordo di quando sono nato, sai? Puoi non crederci ma è così. Non è un momento preciso nel tempo, è più un lungo arco di giorni, durato due anni. Io sono nato, ininterrottamente, per due anni interi. E hai ragione, sai? Venire al mondo fu un abbraccio luminoso. Smisi di nascere quando nacque mio fratello e mia madre morì. Con lei si spense la luce.
Nessuno mi ha più abbracciato come faceva mia madre.
Credo che siano due personaggi in chiaroscuro, assolutamente non inquadrabili in una dicotomia buoni/eroi contro cattivi. Riccardo e Morgana stanno in mezzo, hanno buone qualità da eroi e altre che inquinano quest'ultime, rendendoli di fatto più umani di altri personaggi. E forse così attraenti. Riccardo, come Marco, vive il peso del suo cognome: essere un Cinquedraghi, lo sappiamo, non è facile, con quell'eredità così pesante, sempre sotto l'occhio attento di tutti, soprattutto di quel simpaticone di Tommaso. A ciò, per Riccardo, si aggiunge lo sguardo del nonno, che forse aveva già capito che non sarebbe stato il primogenito a diventare Artù, mostrando una spiccata simpatia per Marco. E' proprio questa gelosia, questa mancanza di attenzioni, a stimolare l'odio di Riccardo per il fratello, che giunge addirittura, in un paio di occasioni, a desiderare di fargli del male, salvo poi pentirsi dei suoi pensieri. Emblematico, al riguardo, è il suo fastidio, poco prima di iniziare l'ultima giostra, per non aver potuto parlare con Marco. Per un ultimo saluto.
Non si può fare, Morgana! Non posso essere Artù ogni tanto, per lenire la tua nostalgia di un fratello, per appagare il mio desiderio di essere lui. Non posso. Perché rischio di morire. L'unica cosa che posso fare è aspettare. E sperare che, alla morte del nonno, l'eredità del re tocchi davvero a me.
Cerco di farmi coraggio, ma ho il timore che non accadrà. Si rafforza la sensazione che non sarò mai il tuo re.
Morgana, invece, soffre per la precoce attivazione. Come sappiamo da "Ombre", la strega si attiva da sola, senza bisogno del re, e lei soffre il peso di secoli di eredità, di secoli in cui è stata separata dall'amato fratello, necessitando la sua presenza, lì con lei, al suo fianco. Lo cerca. Morgana cerca Artù ed è disposta a tutto pur di averlo, anche a contravvenire gli ordini del nonno, anche a usare sostanze pericolose, pur di risvegliarlo e averlo al suo fianco. Viene da chiedersi, alla fine, se lei amasse davvero Riccardo o solo l'idea che fosse il re, suo fratello? Il dubbio resta, anche se, vista la reazione catastrofica alla sua scomparsa, credo che Riccardo non sia stato l'unico a spezzarsi quel giorno.
Chi sono? Di chi è quello sguardo folle e affamato? Perché di colpo inseguo ricordi di cui non rammento nulla? Perché ho nostalgia di un fratello che non esiste? Perché fatico a dividere il sogno dalla realtà?
Riccardo e Morgana, così simili, fieri di ciò che sono, fieri di loro stessi, della loro indipendenza, del loro sprezzante senso di non dipendere mai da nessuno. Così incapaci di ammettere quello che provavano, costretti (da loro stessi) a nascondersi dietro storie fasulle, amori incostistenti, notti di sesso con persone che non erano chi davvero amavano, solo per lenire la loro solitudine e l'incapacità di concretizzare sentimenti confusi e contrastanti in una solida relazione. E alla fine, cosa è rimasto di loro? I pensieri di Riccardo vanno a lei, in quell'ultimo momento, e Morgana, spezzata dentro, rimarrà così, destinata all'eterna cerca di qualcuno che la completi. Lo troverà in Marco? Mah, lo scopriremo nei libri successivi. Intanto godiamoci questo splendido regalo dell'autrice, che, ricordo, è distribuito gratuitamente, nonostante sia un romanzo (breve, sì, ma non certo un raccontino). Un pensiero squisito che Bianca Marconero ha rivolto a tutti i suoi fan, desiderosi di saperne di più!
Aver bisogno di una persona, Morgana, fa così paura che diventiamo bugiardi!
Il principe è morto. Lunga vita al re! E adesso, tutti pronti per "Eredità"! :)