domenica 31 luglio 2016

Intervista a Alberto Chieppi, autore di "Il marchio del serpente"

INTERVISTA A ALBERTO CHIEPPI



Cari lettori, se ricordate, qualche giorno fa vi ho proposto un interessante romanzo fantasy italiano: "Il marchio del serpente" (disponibile su tutti gli store), di cui vi ricordo in breve la trama: "Sam è un teppistello quindicenne che vive nei sobborghi milanesi, passando le giornate saltando la scuola e vagando per la città senza meta. Una notte, la sua intera esistenza viene stravolta quando l'avvenente vicina di casa lo salva dal tentativo di rapimento da parte degli Spector. Sam scopre così di essere uno stregone destinato a salvare il Reame Incantato dall'oppressiva tirannia del Cancelliere Magnus Paladin, a cui gli Spector rispondono. Incredulo ma convinto a scoprire la verità sulle proprie origini, Sam attraversa il portale magico che lo catapulta in un mondo pericoloso abitato da maghi e stregoni in perenne rivalità. Sirio Paladin, figlio minore del Cancelliere, vive invece all'ombra del nome della sua potente famiglia e dei fratelli ben più abili e coraggiosi; il giovane mago, durante il suo addestramento, resta coinvolto in un complotto ai danni del padre che cercherà di sventare con ogni mezzo. I due ragazzi scopriranno, ognuno a suo modo, che le loro vite sono in balia di forze oscure e che dovranno lottare per salvarsi e trovare il loro posto in un mondo popolato da goblin pasticcioni, misteriose confraternite e draghi terrificanti, proprio mentre un antico male viene liberato e minaccia di distruggere l'intero Reame Incantato a capo di un esercito di orchi, non-morti e uomini lucertola."
 
Oggi sul blog "I mondi fantastici" ospitiamo l'autore di "Il marchio del serpente", Alberto Chieppi, in una bella intervista in cui parla di sé, dei suoi libri e del suo amore per la scrittura. Buona lettura!
Per altre informazioni vi rimando alla pagina Facebook della saga.




Ciao Alberto,

parlaci un po’ di te. Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni?



Ciao. Mi chiamo Alberto e sono nato e cresciuto vicino Milano. Sono sempre stato molto curioso e, fin da bambino, ho cercato di scoprire cose nuove attraverso i libri; non era raro che i miei genitori mi trovassero in camera con il naso incollato all’atlante o a un’enciclopedia perso per ore a viaggiare con la fantasia. Mi sono sempre appassionato a tutto ciò che mi apparisse fuori dall’ordinario e che, nei miei pensieri, si trasformava in qualcosa di fantastico e magico. Crescendo, sono rimasto folgorato dalla bellezza dell’universo e ho deciso così di studiare Astrofisica, attratto da tutto ciò che ci fosse ancora da scoprire nelle vastità infinite del cielo. Adoro le serie tv e ne guardo a decine contemporaneamente, a patto che ci sia sempre nella trama qualche elemento fantastico o misterioso. Quando famiglia e lavoro assorbivano molto meno tempo, riuscivo a dedicarne una buona fetta alla lettura, soprattutto di romanzi fantasy; anche se ho letto un po’ di tutto nel corso degli anni. Mi diverto a creare mostri, draghi e storie fantastiche per i miei due meravigliosi bimbi.



Com’è stato, e com’è tutt’oggi, il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? Per piacere, per passione, per lavoro? Verso quali generi, o quali tipi di storie, sei orientato?



Ho iniziato a scrivere in modo serio e sistematico soltanto da grande; non sono uno di quegli scrittori maledetti che dichiara ai quattro venti di aver iniziato a scrivere ancor prima di aver imparato a parlare e di non poterlo non fare pena patimenti e supplizi eterni dell’anima. La scrittura mi piace, perché è un’arte che permette di creare; adoro il momento in cui, come in un sogno, ci si perde nei propri pensieri immaginando un luogo, delineandone poco alla volta tutti i dettagli, decidendo in maniera onnipotente quali siano le leggi della fisica che lo determinano, quali personaggi lo popolino e quali avvenimenti vi accadano. Per questo motivo, il mio genere preferito è il fantasy dove, in un certo senso, tutto è concesso, ci sai può sbizzarrire e la fantasia può correre libera a patto che non si perda di credibilità davanti al lettore, cadendo nell’assurdo.



Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?



Leggo un po’ di tutto ma, come detto in precedenza, il mio genere preferito è il fantasy. Mi piacciono in genere tutti i romanzi in cui si possa evadere dalla realtà, mentre mi annoiano quelli in cui non si possa allontanarsi neanche un po’ dalla vita di tutti i giorni.

Fra i romanzi che preferisco, un posto speciale è riservato a quelli che compongono il Ciclo di Death Gate di M. Weis e T. Hickman; trama avvincente e originale e una costruzione dell’intreccio davvero notevole, a mio avviso.



Passiamo al tuo romanzo “Il marchio del serpente”, come è nato? Cosa avevi in mente all’inizio? Che storia volevi raccontare?



Ci sono voluti quasi quattro anni per portare a compimento la stesura de Il Marchio del Serpente. Avevo iniziato altre storie in precedenza ma, per diversi motivi, nessuna di esse ha visto la luce; tuttavia, hanno contribuito ognuna in maniera diversa a fornirmi alcuni dei tasselli fondamentali della trama de Il Marchio del Serpente. Quando ho iniziato a scriverlo, il mio intento era quello di creare qualcosa che fosse divertente; non nel senso di qualcosa di comico, quanto piuttosto di una storia che potesse interessare, intrattenere, catturare il lettore, proprio come i romanzi che più mi erano piaciuti. È stata una sfida per me, volevo a tutti i costi arrivare in fondo, nonostante le difficoltà che si incontrano nella stesura di un romanzo così lungo e articolato. Il momento in cui ho capito che ero riuscito nell’impresa è stato quello in cui mia moglie, una delle persone più colte e intelligenti che conosca, lettrice di centinaia di libri, non amante del fantasy ed ex studentessa di liceo classico, a stesura ultimata dopo aver letto i primi capitoli sul treno tornando dal lavoro mi ha detto: “Alberto, sei bravo!”



Ho notato che il libro è il primo capitolo di una saga, le Cronache del Reame Incantato. Di quanti libri sarà composta la saga? Avevi già in mente fin dall’inizio l’idea di scrivere una saga o l’idea iniziale per un libro solo si è espansa mentre scrivevi?



Il Marchio del Serpente è il primo capitolo delle Cronache del Reame Incantato. Al momento, ho perfettamente in mente lo sviluppo della trama generale e quello che dovranno affrontare i protagonisti delle vicende narrate. Credo che la saga sarà composta da cinque libri; attualmente sono impegnato nella stesura del secondo romanzo e ho da poco superato la metà. Ho sempre amato le saghe che si sviluppano su più libri e, fin da subito, ho deciso che volevo cimentarmi con la scrittura di una di esse. Una delle cose che mi piacciono di più del processo creativo di una saga è che, nonostante l’intreccio generale sia già ben chiaro nella mia mente, procedendo nella narrazione, mi sorprendo nell’immaginare deviazioni o colpi di scena di cui, fino a poco prima, non sospettavo nemmeno l’esistenza; la sfida, sta nel fatto di dover poi trovare il modo di far tornare i protagonisti sul binario sul quale corre la trama principale, altrimenti potrei perderli per sempre in qualche landa desolata.



Nell’oceano di romanzi autopubblicati, perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?



A volte, sorridendo, me lo chiedo anche io. Ad ogni modo, credo che il motivo principale stia nel fatto che, nonostante il romanzo riprenda molti degli elementi tipici del genere fantasy, ne Il Marchio del Serpente ho cercato di intrecciarli in maniera nuova.



C’è un personaggio, o più di uno, a cui ti senti legato particolarmente? Perché?



Non mi sento legato a nessuno dei miei personaggi in particolare; per me sono tutti importanti. Il Marchio del Serpente abbraccia le storie di molti dei personaggi, tanto che è difficile dire quale sia il vero protagonista. Ognuno di essi ha qualcosa in particolare che mi piace, ma ho deciso che tutti, in un modo o nell’altro, dovranno prima o poi evolversi e trasformarsi, alcuni in modo più marcato, altri in maniera inaspettata e sorprendente, altri ancora stravolgendo le credenze del lettore maturate fino a quel punto della storia.



Come scegli i nomi per i tuoi personaggi? Hanno qualche significato? Suonano bene?



Ho voluto che i nomi dei personaggi del mio romanzo avessero un significato; ho passato molto tempo, quindi, a cercare nomi che avessero un legame con le vicende e la storia del personaggio. Thanatos è un letale drago nero; Argo è un amico fedele; Ercole è un guerriero dalla forza micidiale; Grimilde la strega più potente del Reame Incantato; Mephisto uno stregone vendicativo.



In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa situazione critica? Un’idea, una ricetta “estiva” per incentivare la lettura, quale potrebbe essere secondo te?



Domanda da un milione di euro! Non saprei proprio. Tuttavia, quello che mi sento di dire è che mi piacerebbe che anche in Italia, come in altri paesi, i grandi editori avessero più coraggio di rischiare per portare all’attenzione del pubblico anche i giovani scrittori sconosciuti. Attualmente, si assiste, a mio avviso a un momento in cui molti editori italiani pubblicano una marea di titoli stranieri forti del fatto che nei paesi d’origine questi romanzi abbiano venduto tonnellate di copie, soprattutto per quanto riguarda la narrativa di genere. È possibile che tutti i giovani scrittori esordienti italiani non sappiano scrivere? Non credo. Ma sono in ben pochi i grandi editori pronti a rischiare, tanto è vero che i lavori che ricevono in valutazione, probabilmente vengono direttamente cestinati (chi pagherebbe al giorno d’oggi tutti quei collaboratori che servirebbero altrimenti per leggere tanto materiale di cui forse solo una minima parte è di valore?)



Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?



Vorrei riuscire a pubblicare il mio secondo romanzo, il seguito de Il Marchio del Serpente, entro la fine del 2017.



Grazie per essere stato ospite del blog “I mondi fantastici”.



Grazie a te, Alessio, per l’opportunità che dai a uno sconosciuto come me di raggiungere i lettori del tuo blog!

A presto

Alberto




sabato 30 luglio 2016

I libri Panesi Edizioni in promozione fino al 31 agosto!

I LIBRI "PANESI EDIZIONI" IN PROMOZIONE FINO AL 31/8


Una splendida notizia per gli appassionati lettori. Fino al 31 agosto i titoli di Panesi Edizioni saranno in promozione a 0,99 euro per gli ebook  (disponibili su Amazon e su tutti gli store) a 6 euro per i cartacei. Una bella occasione per fare scorta di tanti libri interessanti. Presentare tutto il catalogo della giovane casa editrice ligure non è possibile, per cui mi limiterò a un veloce riassunto dei titoli già stati ospiti del blog "I mondi fantastici".


LA PORTA TRA I MONDI - Artemisia Birch
"La porta tra i mondi", il bellissimo fantasy epico di Artemisia Birch, il primo capitolo della Saga dei Sapienti di Wise, ambientata nel meraviglioso e affascinante mondo della Gabria. Un regno che sembra uscito dalla penna di Marion Zimmer Bradley, con i suoi castelli e le sue corti, i villaggi, le foreste incantate e ovviamente tanta magia. Una magia, però, che non è un semplice "Hoketipoketi" (senza nulla togliere al nostro adorato Merlino, eh!), bensì conoscenza. Della natura e delle sue forze, delle erbe, delle piante e dei loro usi, e anche dello spirito.
Recensione del primo volume qua, del secondo qua

VERONICA E' MIA - Giulia Mastrantoni
Romanzo erotico "Veronica è mia", edito da Panesi Edizioni, un romanzo molto interessante e decisamente istruttivo, con cui denuncia una certa realtà in cui molte donne, purtroppo, si ritrovano a vivere. Qui una bella intervista all'autrice.
Trama: Veronica è una ragazza giovane, timida, innocente. La sua voglia di amare ed essere amata si scontra con quella di possedere di Max, ragazzo impassibile che entra nel suo corpo e nei suoi pensieri. Max di giorno, Max di notte, Max in ogni fibra del suo essere: Max è ossessione e sogno effimero. Veronica, nel tentativo di non dimenticarlo, lo ricerca e rivive nei corpi vuoti e indifferenti di altri uomini. Solo una grande forza interiore sarà in grado di rimettere tutto in discussione. 

E VISSERO? FIABE HORROR E DINTORNI - Aurora Stella
Con "E vissero? Fiabe horror e dintorni" è stato feeling a prima vista, considerando la mia passione per racconti fantastici e leggendari. Di cosa sto parlando? Di un'interessante e molto coinvolgente raccolta di racconti horror e fantastici scritti da Aurora Stella. Ma non racconti horror normali, bensì vere e proprie fiabe pensate in forma horrorifica (per cui, è uno spoiler ma in realtà, se ci pensate bene non lo è, non aspettatevi troppi "lieto fine").
Presentazione: Nella vita, come nelle fiabe, ci si aspetta il lieto fine. Nelle fiabe moderne, il lieto fine è sottoposto al valore della giustizia. Una giustizia che non coincide con il concetto di felicità a tutti i costi, ma spesso e volentieri familiarizza di più con quello di “sacrificio”. Leggendo, entrerete in un labirinto di emozioni contrastanti che coinvolgeranno non solo i vostri sensi, ma anche le vostre coscienze. In queste "fiabe" demoni, mostri vecchi e nuovi, fantasmi e alieni, aiutano i protagonisti a maturare secondo il principio ispiratore della vita del "premio o punizione". Quando costoro non si rivelano all'altezza vengono eliminati. Per i mostri di tutti i generi, la sopravvivenza è affar serio e dovrebbe esserlo anche per i protagonisti, che spesso si rivelano meschini (una splendida giornata) o inadeguati (la lavatrice) e bisognosi di un "deus ex machina" a cui affidare la propria salvezza. Sempre che sia prevista.
Recensione qui.

UN REGALO PERICOLOSO - Manuela Raciti
Recensione qui.
Il libro è, di fatto, un lungo racconto misterioso per bambini, ma credo che, grazie al linguaggio con cui è stato scritto, sia adatto anche per gli adulti. Io, quantomeno, l'ho apprezzato. Il protagonista, come detto, è Tommaso, un ragazzo di buona famiglia, beneducato, che si ritrova all'improvviso in una nuova città e deve fronteggiare gli inevitabili problemi quotidiani, tra scuola, amici, bulletti e una sorella più grande e pestifera. Il tutto si complica quando spunta un regalo misterioso... che porta scompiglio e pericolo nell'armonia familiare e Tommy si ritrova a stringere alleanze inaspettate per contrastare questa forza demoniaca. Un'atmosfera che ricorda "Piccoli brividi" o quelle storie per ragazzi che leggevo alle medie. Un libro quindi che si inserisce in una tradizione già affermata, anche in Italia (basti pensare ai tanti scrittori di storie per bambini/ragazzi, da Collodi a Gianni Rodari), con un taglio fresco, moderno, mettendo da parte (per fortuna!) quelle abusatissime droghe tecnologiche di cui molti ragazzi a quell'età sono affetti (ahimè!), recuperando uno spirito più genuino, di affetti e amicizie. Al di là della trama del mistero in sé, ho apprezzato molto l'intera atmosfera che l'autrice è riuscita a creare attorno a Tommy e alla sua famiglia: i pomeriggi di studio con gli amici, a bere Coca e a ingozzarsi di patatine; le uscite al cinema, le rivalità tra sorella e fratello (che comunque sono più che altro incomprensioni dovute alla differenza di età), le partite al parco con gli amici. Un quadro fresco, vivido, umano, di affetti pulsanti che spesso la nostra società ha messo da parte.


LE ANIME BIANCHE - Frances Hodgson Burnett
"Le anime bianche” è un romanzo breve in cui la celebre autrice dei ben più conosciuti “Il piccolo Lord” (1886) e “Il giardino segreto” (1911) presenta, attraverso gli occhi della propria protagonista, le sue personali considerazioni circa ciò che attende l’uomo dopo la morte. Si tratta di un racconto carico di motivi gotici, di verità e saggezza, in cui emergono non soltanto il talento narrativo dell’autrice ma anche alcuni dettagli che rimandano al personale rapporto con il suo primogenito e con la religione.
"Le anime bianche" è la storia di una giovane donna dotata di uno spirito singolare e di un intuito insolito, contenta della propria vita da semi-reclusa trascorsa prevalentemente nel castello nelle Highlands scozzesi, lontana dalle feste e dagli incontri mondani. Si tratta di un romanzo carico di motivi gotici in cui emergono non soltanto il talento narrativo dell’autrice ma anche alcuni dettagli che rimandano al personale rapporto con il suo primogenito. L’opera è infatti dedicata al figlio Lionel, che morì di tubercolosi nel 1890, all’età di quindici anni. Una perdita dolorosa per la donna, la quale non si abituò mai al pensiero di aver perso la sua creatura in età così prematura.
Segnalazione qui. La traduzione italiana è curata da Annarita Tranfici.
CHUPA CHUPS! - Daniele Pollero
"A grande richiesta della bocciofila di Molazzana (LU), la raccolta di racconti che ha spopolato nei concorsi letterari, tanto che hanno addirittura deciso di aprire il file prima di cestinarlo. Chupa Chups! si propone di accompagnare il lettore sull’ottovolante della quotidianità giovanile, fra beghe universitarie, relazioni sentimentali, umorismo nero, pornosplatter e social network, con piglio trash e scarso fair play”.
In Chupa Chups! la comicità funge da strumento per far riflettere su temi attuali e forti. Pollero spiega: “Penso che la comicità sia il segreto della vita, oltre che un territorio in gran parte sottovalutato e inesplorato nel variegato mondo della scrittura. Credo ci sia un po’ la malsana tendenza a giudicare le emozioni positive come figlie di un dio minore, privilegiando il [melo]dramma e la profonda compostezza del dolore”.
Sui racconti presenti nella raccolta spiega: “Molti racconti trasportano il lettore in atmosfere fiabesche, grottesche e infantili. Sembrano volersi rivolgere al bambino che è in tutti noi. Il bambino la sa lunga. Il punto di vista del bambino è il più vicino a quello di Dio. Lo sviluppo, la crescita, la maturazione, il corso della vita, sono tutte piccoli grandi tappe di una regressione in[de]finita verso l’oblio. Si nasce già perfetti”.

LE FATE DEL TRAVANCORE - Nicola Tenani
Chi sono le fate del Travancore? Sono le donne di questo angolo di tropico indiano. All’interno del romanzo viaggerete in quelle terre attraverso spaccati delle loro vite, delusioni, sofferenze, sogni, disillusioni e successi. In questo percorso letterario sarete non solo viaggiatori, ma soffrirete e gioirete al fianco della vedova Subha e della sua rivincita su un karma in precedenza negativo, al fianco della giovane Sajitha, danzatrice di Mohiniyattam alla scoperta di sé e del legame con la sua insegnante, della povera Judy, cristiana sposata con un marito alcolizzato e violento, del suo dolore sulle rive del mare d’Arabia.
Segnalazione qui.

LIKE LIONS - Giorgia Vasaperna
Romanzo urban fantasy che segna l'esordio della giovane autrice. 
Trama: Per Avril la vita è come un bivio senza indicazioni: non è facile capire cos’è giusto o sbagliato. D’altronde, chi non avrebbe difficoltà con una madre come Tenebra, l’incarnazione del Male? Il Castello Oscuro non dovrebbe essere un posto per ragazzini, eppure lei convive ogni giorno con il dolore dei Servi, le anime degli esseri umani più crudeli mai vissuti sulla Terra. Avril infatti vive su Kyom, il pianeta dei morti, ma non ha mai lasciato le mura del Castello Oscuro. È    persino convinta di non avere un padre, finché un giorno un giovane guerriero le rivelerà una verità che le cambierà la vita per sempre. 
Intevista a autrice qui.

Anche FAVOLA DI UNA FALENA, mio romanzo sull'amicizia, l'amore e la scoperta di sé, ovviamente è in promozione.  Link Amazon qui.
Trama: Viareggio, settembre 2001. Sta per finire l'estate dopo la maturità: tempo di prendere decisioni importanti. Su questa premessa iniziano le avventure del turbolento Jonathan, della timida Francesca, della sognatrice Veronica e del rigoroso Leonardo, un viaggio nell'amicizia e nell'amore, una favola moderna di eroi coraggiosi che sopravvivono alla quotidianità aiutandosi l'un l'altro e credendo nei propri sogni. Falene in cerca di luce, destinate a non trovare mai riposo. 

Con "Favola di una falena", potrete inoltre partecipare al Giveaway dei 500 mondi fantastici, in corso sulla mia pagina autore!
Insomma, una bella occasione per fare scorta di libri in vista dell'estate! Buone letture!



venerdì 29 luglio 2016

Segnalazione fantasy "Il marchio del serpente" di Alberto Chieppi

SEGNALAZIONE FANTASY "IL MARCHIO DEL SERPENTE" di Alberto Chieppi

Nuova segnalazione fantasy oggi, per un romanzo che sembra davvero promettente. Si tratta di "Il marchio del serpente", del giovane Alberto Chieppi, autopubblicato, libro che dà il via alle Cronache del Reame Incantato. Scopriamolo assieme!


Titolo: Il Marchio del Serpente

Autore: Alberto Chieppi

Editore: Selfpublishing

Genere: Fantasy

Formato: epub, mobi, pdf

Pagine: 400

Prezzo: 2.99€

ISBN:9786050435788
Disponibile su tutti gli store di libri.
Su Amazon possibilità di leggere un estratto. 
Altri siti: Google Libri, ITunes, Mondadori Store, La Feltrinelli, IBS.


Trama: Sam è un teppistello quindicenne che vive nei sobborghi milanesi, passando le giornate saltando la scuola e vagando per la città senza meta. Una notte, la sua intera esistenza viene stravolta quando l'avvenente vicina di casa lo salva dal tentativo di rapimento da parte degli Spector. Sam scopre così di essere uno stregone destinato a salvare il Reame Incantato dall'oppressiva tirannia del Cancelliere Magnus Paladin, a cui gli Spector rispondono. Incredulo ma convinto a scoprire la verità sulle proprie origini, Sam attraversa il portale magico che lo catapulta in un mondo pericoloso abitato da maghi e stregoni in perenne rivalità. 


Sirio Paladin, figlio minore del Cancelliere, vive invece all'ombra del nome della sua potente famiglia e dei fratelli ben più abili e coraggiosi; il giovane mago, durante il suo addestramento, resta coinvolto in un complotto ai danni del padre che cercherà di sventare con ogni mezzo. I due ragazzi scopriranno, ognuno a suo modo, che le loro vite sono in balia di forze oscure e che dovranno lottare per salvarsi e trovare il loro posto in un mondo popolato da goblin pasticcioni, misteriose confraternite e draghi terrificanti, proprio mentre un antico male viene liberato e minaccia di distruggere l'intero Reame Incantato a capo di un esercito di orchi, non-morti e uomini lucertola.



Chi è l'autore? Parla Alberto Chieppi.
Sono nato a Vizzolo Predabissi, il 4 febbraio 1981 e attualmente risiedo a Melegnano (MI). 
Ho frequentato le scuole della mia città fino alle superiori quando, nel 2000, ho conseguito la Maturità Scientifica presso il Liceo Scientifico di Melegnano. 
Ho frequentato la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università Statale di Pavia conseguendo nel 2005 la Laurea triennale in Fisica e, in seguito, mi sono iscritto alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Milano dove, nell’aprile 2008, ho conseguito la Laurea Magistrale in Astrofisica con Tesi sperimentale elaborata in seguito ad un lavoro di ricerca della durata di un anno e svolto presso l’Osservatorio Astronomico di Brera. Nel giugno dello stesso anno, sono stato assunto presso un’azienda operante nel settore aerospaziale e avionico.  
Nel maggio 2010 mi sono sposato con Federica e nel 2012 e 2014 sono nati i miei due meravigliosi bimbi Andrea e Tommaso.

Se volete scoprire qualcosa di più su "Il marchio del serpente", visitate la Pagina Facebook dell'autore! Buona lettura! 


mercoledì 27 luglio 2016

Recensione fantasy "Pestilentia" di Stefano Mancini

RECENSIONE "PESTILENTIA" DI STEFANO MANCINI

Finalmente riesco a recensire "Pestilentia" di Stefano Mancini, che ho letto quasi due mesi fa ma di cui, per un motivo o l'altro, ho sempre rimandato l'articolo. Certo non perché non mi sia piaciuto. Una piccola premessa è doverosa: a differenza di tanti scrittori che ho scoperto tramite il blog o internet o che mi hanno inviato i loro lavori, di Stefano Mancini avevo già sentito parlare come un talentuoso autore e una delle più promettenti penne del fantasy italiano. Motivo per cui le aspettative c'erano, mentre a volte mancano con gli scrittori sconosciuti, e sono felice che queste aspettative non siano assolutamente state deluse. Devo ancora leggere la sua trilogia del drago, ma rimedierò quest'estate.


Passando a "Pestilentia", ho già presentato il romanzo in un articolo sul blog. Qua mi limito a ricordare che si tratta di un fantasy epico e sanguigno ambientato in un mondo sull'orlo del collasso, un mondo che potrebbe anche essere il nostro tra qualche secolo, perché no. Di questo mondo conosciamo un paio di città e le foreste dove si svolgono gli eventi salienti del romanzo, ma ciò che è importante sapere, e che emerge dal libro, è come questo mondo sia in putrefazione: gravato da una terribile epidemia che sta falciando le vite di molti, debilitando e impoverendo gli altri, che ormai non vivono più, bensì sopravvivono. Ecco, proprio questa sensazione di sopravvivenza domina il romanzo ed è quella che più mi è rimasta in mente. Sopravvivenza del più forte, perché, ovviamente, in ogni guerra (e la vita non è forse una guerra continua contro tutti?) c'è sempre chi riesce a sopravvivere, in ogni modo che possa imbastire. Voglia di sopravvivere, perché, pur in questo mondo caotico e prossimo al collasso, c'è chi ancora lotta, combatte, stringe i denti, arranca nel fango, fa sacrifici, insomma continua a credere che la vita sia altro, e oltre, e non ci sta a lasciarsi andare, ad arrendersi, non ci sta a essere messo da parte e confida in un futuro. E infine c'è anche chi non vuole sopravvivere, o semplicemente si trascina, chi si rifugia in una caverna per stare da solo (e morire da solo), chi mendica un po' di minestra agli angoli delle strade fredde e nebbiose, chi non ha più la forza, né la volontà, di lottare, o semplicemente non crede possibile un cambiamento.

Sullo sfondo di questo scenario quasi apocalittico, si incrociano le vite di alcuni personaggi, tutti piuttosto solitari. Shree, una ladra, fiera e indipendente, che è venuta per caso in possesso di un manufatto molto prezioso, che la chiesa di Nergal sta cercando. Gleb, uno schiavo, un gha'unt, un servo, un servitore, una figura incerta, balbettante, insicura di sé, che ha sempre vissuto ai margini, facendo quello che Leif, il suo datore di lavoro/padrone, gli ordinava, senza perdersi in perché, e che adesso si ritrova a poter stringere in mano le redini del suo destino. Eckard, un cavaliere tutto d'un pezzo, fedelissimo di Nergal e convinto sostenitore della sua fede (un integralista, in pratica), che però verrà a contatto con una scottante e spiacevole verità che lo costringerà a ripensare la sua intera visione del mondo. E Aelis, forse il personaggio più eroico, e anche più classico, che in un fantasy non può mancare, l'eroina disposta a tutto, anche a dare la vita, pur di proteggere la sua gente e dare loro un futuro.

E' un romanzo che fa riflettere su molti temi: la fede, ad esempio, i suoi eccessi, i suoi dogmi, il modo (diverso) in cui gli uomini vi si rapportano (con coscienza, con sincera convinzione, con un attaccamento radicale, come un'opportunità, anche), l'esistenza o meno di un Dio o di un'entità che sta al di là della vita di tutti i giorni e permea i destini degli uomini. Ma è anche un romanzo sulla diversità, sul rapporto tra i popoli, basta vedere il disprezzo con cui i gha'unt vengono trattati solo perché hanno una struttura fisica diversa (vengono considerati dei demoni, portatori di malattie e morte). Infine è anche un romanzo di scoperta di sé, perché tutti i personaggi, anche inaspettatamente, si trovano a scoprire qualcosa di sé che non sapevano di conoscere, a guardarsi dentro, a migliorarsi, a cambiare: Shree, Gleb, Eckard, tutti alla fine saranno un passo avanti rispetto a dove si trovavano all'inizio. Diversi, sicuramente. Migliori? Difficile dirlo, di certo più consapevoli e fieri della loro individualità.

Nel complesso è stata una bella lettura, complice anche lo stile semplice ma ben curato dell'autore che ha permesso che le pagine scivolassero via in pochi giorni. Un buon lavoro davvero, consigliato a tutti gli amanti del fantasy che vogliono una lettura diversa, da un'angolazione diversa, diciamo così, pur senza rinunciare a intrighi e battaglie. Buona lettura con "Pestilentia"! :)