lunedì 10 dicembre 2018

Dietro le quinte di "Anime contro": le ambientazioni

Dietro le quinte di "Anime contro": le ambientazioni

Viareggio è l'ambientazione di molti miei racconti e romanzi, come "Anime contro" (NPS Edizioni, 2018). Città costiera, affacciata sul Mar Tirreno (o Mar Ligure, come dicono i geografi), vive di turismo, cantieristica e Carnevale. Ecco alcuni luoghi citati nei romanzi in cui si muovono Jonathan e gli altri personaggi.

La Passeggiata. Il salotto buono della città: i Viali a Mare, in parte pedonali, in parte aperti al traffico, sono costellati di negozi, caffè e punti di incontro per giovani in giro per sfoggiare la marca del momento, turisti attratti dalle accattivanti vetrine o fotografi e sognatori in cerca di uno scorcio perduto. 

Tobino, in “Sulla spiaggia e di là dal molo”, li misura in due chilometri, dalla Fossa dell’Abate, tra Lido e Viareggio, e le spallette del molo, da cui si può ammirarne la lunga fila di luci perdersi verso nord.

Proprio in Passeggiata si trova la boutique "E' tempo di noi", in cui lavora Laura.

Leonardo passeggiò per una buona mezz’ora lungo le vie di Viareggio, arrivando in Passeggiata e fermandosi sul molo a guardare i pescatori sistemare le canne. 
Avrebbe voluto una vita semplice come la loro, solo il mare e nessun altro per cui dannarsi l’anima, ma immaginò che anche in quel caso non gli sarebbe andata bene. Magari sarebbe finito come quel vecchio di un romanzo di Hemingway, e tornato a ca-sa con soltanto una lisca. 
Sbuffò, sedendosi sulle spallette di marmo, a guardare la spiaggia deserta battuta dalle onde, le Alpi Apuane che parevano proteggere Viareggio e la costa versiliese da nord, il grande Orologio al centro dei Viali a mare che segnava il tempo. Il tempo della sua frustrazione. (Estratto da "Anime contro").

Piazza Mazzini. Un tempo un’ampia distesa di sabbia ed erbe selvatiche che si estendeva davanti all’allora Ospizio Marino, oggi Palazzo delle Muse, ai margini meridionali della Pineta di Ponente. Questa costruzione fu voluta dal medico fiorentino Giuseppe Barellai per la cura marina dei bambini affetti dalla scrofola. Progettato dall’architetto Giuseppe Poggi, i lavori per erigere il Palazzo delle Muse iniziarono nel 1861 con la posa della prima pietra alla presenza dei principi di Savoia, Amedeo e Umberto, il futuro re d’Italia. L’edificio fu intitolato a Vittorio Emanuele II. Attualmente ospita la Biblioteca cittadina e l’Archivio storico del Comune di Viareggio.

Il Piazzone. La “grande piazza” (attualmente Piazza Cavour), paradiso degli amanti dello shopping, si trova nel centro di Viareggio e un tempo era un arioso spazio verde cinto di platani, definito in questo modo per le sue notevoli dimensioni. Oggi è la sede del nuovo mercato, dei suoi banchi e dei suoi negozi, ed è celebre per aver ospitato la casa del massimo scrittore cui Viareggio abbia dato i natali: Mario Tobino. La finestra della sua casa si affacciava infatti, in Via Battisti, sul Piazzone, ed è adesso ricordata da una targa alla sua memoria.

Se siete al mercato, non può mancare una visita a Pensieri sparsi, la più fornita (nonché fittizia!) libreria di Viareggio.

Torre Matilde. La tozza torre cinquecentesca fu costruita dalla Repubblica di Lucca per difendere Viareggio, allora un piccolo scalo marittimo, dalle incursioni di pirati e nemici. Svolse efficacemente i suoi compiti, anche quelle di prigione, fino in epoca contemporanea, quando il ritirarsi del mare di parecchi chilometri dal luogo in cui sorge le fece perdere la sua funzione principale. Un tempo era rifinita di un orologio pubblico e di una campana, che scandivano il tempo nel vecchio borgo, ma, distrutti dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, non furono più ricostruiti. Ai suoi piedi si svolge, a fine marzo, la Fiera del Ciottorino.


Piazza del Mercato Vecchio. Si apre davanti alla Torre Matilde, che agli inizi del Novecento era delimitata da lunghe file di platani e gremita di banchetti per la vendita della frutta e della verdura e di chioschi per lo smercio della carne suina e per la rivendita del pesce. Celebri le figure delle rivendugliole, le erbivendole che stazionavano intorno ai banchetti della piazza.
Veronica decise di non porsi troppe domande e continuò a pedalare, arrancando sulla salita del cavalcavia. Scesa sull’altro lato, tirò un bacio alla statua di Sant’Antonio, vecchio patrono di Viareggio, e alla Torre Matilde. 
Le somigliava: piccola e compatta, ma resistente. Potevano farla a pezzi, illuderla, deluderla, ma non si sarebbe arresa. Come l’antico monumento attendeva chi l’avrebbe restaurato, per portarlo a nuovo e meritato splendore, ugualmente avrebbe fatto lei. (estratto da "Anime contro")
Darsena. Quartiere che sorge nella parte meridionale di Viareggio, ospita il porto e i cantieri navali, il Viale Europa, con tutti i suoi locali e gli stabilimenti balneari, e il Molo Marinai d’Italia, meglio noto ai viareggini come “muraglione”. La scritta ivi dipinta: “Viareggio in te son nato, in te spero morir”, è presa da una poesia di Mario Tobino, poeta per eccellenza della città. Spesso Jonathan e gli altri si recano a camminare sul muraglione, per riflettere, liberare la mente o bere una birra tra amici.


Delafia: storico locale di ritrovo di Jonathan e dei suoi amici, in realtà non esiste! Nei libri è situato in centro, in una traversa vicino a Piazza d'Azeglio, non lontano da casa di Leo. Viene presentato come un locale su un angolo, con le vetrate a specchi, il bancone sulla sinistra, a destra la pista con i tavoli, il soppalco, il palco per il dj e sul retro i bagni e la stanza fumatori. Come dice Jonathan, è il cuore dell'impero, dove i ragazzi si ritrovano e si confrontano, complice involontario della loro amicizia.

Per una galleria fotografica di Viareggio, sulla pagina dell'autore "I mondi fantastici - Alessio Del Debbio", trovate un po' di foto da sbirciare. "Anime contro" è disponibile sul sito NPS Edizioni.

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