Segnalazione "Pirro, il distruttore" di Angelo Berti
Buon weekend, amici dei mondi fantastici! Oggi vi porto "nel bel mezzo delle guerre dei diadochi, periodo nel quale i generali di Alessandro Magno si combatterono per la conquista del suo impero, ormai dissolto", con il romanzo "Pirro, il distruttore", di Angelo Berti, edito da Italian Sword&Sorcery Books, la nuova etichetta digitale dell'associazione culturale Sword&Sorcery, diretta da Francesco La Manno.
A seguire, troverete anche un interessante presentazione del progetto, da leggere per tutti gli appassionati del genere!
Titolo: Pirro il distruttore
Autore: Angelo Berti
Copertina: Francesco Saverio
Ferrara
Curatore: Francesco La Manno
Editing: Annarita Guarnieri e
Francesco La Manno
Grafica e impaginazione: Mala Spina
Editore: Italian Sword&Sorcery
Books
Collana: Polifemo 1
Formato: digitale
Pagine: 220 circa
Prezzo: 4,99 euro
ISBN: 9788894323009
Con un saggio di Francesco La
Manno.
Disponibile in formato digitale (Amazon).
Gratuito per gli abbonati.
Sinossi: Pirro è la Cascata di Fuoco che
distruggerà le genti.
Benvoluto dagli dei e temuto dagli
uomini, imparerà le arti della guerra dai migliori della sua epoca.
Protetto dalla Goeteia e affiancato
dalla misteriosa Lilitu, costruirà pezzo per pezzo il trono sul quale sedersi
per governare il mondo.
Fino all’avversario più ostico.
Roma.
Biografia autore:
Angelo Berti è
nato nel 1963 a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza, vive a Ravenna.
Dopo gli inizi dedicati alla
poesia, raggiunta una presunta maturità, si è dedicato alla narrativa Fantasy,
pubblicando la saga di Jagalor.
A seguito di un romanzo storico
ambientato nel 1943, Le Preghiere di una madre, ha pubblicato un altro Fantasy,
Drow e la saga de I Figli della Geenna, due romanzi ad ambientazione
Fantastorica, di cui il terzo e ultimo episodio è da pubblicare.
Dopo L’Isola del Ghiaccio, un
romanzo Storico Mitologico di ambientazione Norrena, è tornato al Fantasy con
Debito d’Onore, un Urban Fantasy ambientato in Emilia Romagna firmato con lo
pseudonimo A.P.Hughes.
Invitato da Vincent Books a
contribuire alla Collana Miskatonic, riservata ai migliori autori italiani di
fantastico, ha pubblicato il racconto lungo Heterochromia, il suo primo
Horror-Thriller.
Il suo nono romanzo, Nonaroth,
pubblicato con Watson Edizioni è una ambiziosa fiaba Dark-Fantasy che sta
riscuotendo molto interesse.
Pirro il Distruttore è il suo
decimo romanzo.
Ha collaborato con il Blog True
Fantasy, con la Locanda di Mastro Angelo, e ha diretto per un anno il blog
Fantasy Planet.
Ultimamente collabora con Italian
Sword & Sorcery e HFI – Heroic Fantasy Italia, con saggi e interviste ai
più popolari autori di Fantastico nazionale e internazionale.
PRESENTAZIONE
Questo volume sancisce la nascita
ufficiale di Italian Sword&Sorcery Books da una costola dell’Associazione
Culturale Italian Sword&Sorcery, prima etichetta italiana interamente
dedicata alla pubblicazione di opere di fantasia eroica. Coloro che ci seguono sono
a conoscenza del fatto che ormai da anni ci occupiamo di diffondere questo
genere in Italia mediante interviste, saggi, recensioni, articoli, racconti e
romanzi. Hyperborea, sito web
quotidianamente aggiornato, vede la partecipazione
di importanti studiosi e scrittori non solo italiani ma anche stranieri come
Howard Andrew Jones e Seth Lindberg.
Il nostro obiettivo è quello di continuare
il movimento letterario nato quasi un secolo or sono dalla penna di Robert E.
Howard, antesignano dello sword and
sorcery e ideatore di personaggi immortali come Conan il Cimmero, Kull di
Valusia, Solomon Kane e James Allison, e da alcuni suoi colleghi (Clark Ashton
Smith, Henry Kuttner, C.L. Moore e Norvell W. Page), che ebbero grande successo
sulle riviste pulp dell’epoca come Weird Tales e Unknown Worlds.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale c’è
stata una battuta d’arresto a causa della chiusura di queste riviste, ma tra
gli anni ’60 e ’80 l’heroic fantasy è
tornato in auge in America soprattutto grazie allo Swordsmen and Sorcerers’
Guild of America (SAGA), un’associazione di scrittori fondata da Lin Carter,
Lyon Sprague de Camp e John Jakes, i quali avevano in animo di riportare alla
luce questo genere letterario e, dal 1973-1981, sono state pubblicate cinque
antologie con la Ballantine Adult Fantasy.
Altre importanti antologie di sword and sorcery sono state uscite tra
il 1977 e il 1979 da Andrew J. Offutt con il titolo di Swords Against Darkness
(Zebra Books) e hanno visto partecipare autori del calibro di Poul Anderson,
David Drake, Ramsey Campbell, Andre Norton e Manly Wade Wellman.
In questo periodo storico sono
venute anche alla luce opere fondamentali come la saga di Kane, di Karl Edward
Wagner; il ciclo di Elric di Melniboné, di Michael Moorcock; le Cronache di
Ambra di Roger Zelazny e le storie di Imaro, di Charles Saunders (ancora inedite
in Italia).
Dagli anni ’80 in avanti, lo sword and sorcery ha nuovamente perso
terreno, dato che il grande pubblico ha cominciato a prediligere l’high fantasy. Nonostante ciò alcuni
autori hanno continuato a pubblicare opere di questo genere, ottenendo un
grande successo. Tra essi spiccano David Gemmell con la saga dei Drenai, delle
Sipstrassi, dei Rigante e quella sulla guerra di Troia; Harry Turtledove con i
cicli di Videssos e Glenn Cook con The Black Company (mai tradotta in
italiano).
Volgendo lo sguardo al nostro
Paese, dobbiamo rilevare che vi è stato un analogo movimento a quello
americano, che si è fatto notare tra il pubblico per la qualità delle opere
prodotte e anche dai critici d'oltreoceano. Si tratta dell’Italian SAGA la cui
prima apparizione risale al 1979, con la pubblicazione per Fanucci di Heroic Fantasy, un’antologia di racconti
di sword and sorcery curata da
Gianfranco de Turris, Sebastiano Fusco e Gianni Pilo in cui, accanto agli
autori americani più famosi, apparivano le storie di Adalberto Cersosimo, Luigi
de Pascalis, Massimo Pandolfi e Gianluigi Zuddas. A esse ne sono seguite altre
che hanno visto la partecipazione tra gli altri di scrittori come Franco Forte,
Donato Altomare, Mariangela Cerrino, Enzo Conti, Adalberto Cersosimo, Tullio
Bologna, Adolfo Morganti e tra i saggisti Giuseppe Lippi, Domenico Cammarota e
Alex Voglino.
Questo movimento è andato scemando
negli anni e oggi purtroppo le pubblicazioni di sword and sorcery latitano e tra i pochi autori che continuano a
scrivere libri di questo genere letterario vi sono Andrzej Sapkowski con la sua
saga di The Witcher, Howard Andrew
Jones con The Chronicles of Sword and
Sand e Ahmed Saladin con Il Trono della Luna Crescente. Mentre l’opera di
divulgazione viene svolta da siti e blog come Black Gate.
Sul mercato odierno dominano altri
sottogeneri del fantasy come l’urban
fantasy, lo young adult, il paranormal romance, l’high fantasy e ultimamente il grimdark fantasy. In particolare
quest’ultimo è andato a sostituire lo sword
and sorcery, attraendo il pubblico di adulti, senza tuttavia avere le
caratteristiche per esserne all’altezza. Non si può inoltre non evidenziare che
spesso molteplici romanzi pubblicati sotto l’etichetta di fantasy storico in
realtà non hanno alcun elemento fantastico e sono destinati solo una mera
operazione commerciale volta ad acquisire gli appassionati di entrambi i
generi.
Ora, avendo riguardo di quanto
affermato dianzi, la situazione non è rosea. Tuttavia crediamo fortemente che
lo sword and sorcery non sia morto e
che meriti maggiore attenzione da parte dei lettori, atteso che una
preponderante fetta di essi non conosce nemmeno le principali opere, i più
importanti autori e gli elementi distintivi del predetto genere di speculative
fiction.
La rivalutazione della spada e
stregoneria non può avvenire solo attraverso alcune sporadiche pubblicazioni,
poiché qualche libro non ha la forza di modificare i gusti del grande pubblico
e nemmeno di andare a toccare la sensibilità dei palati più raffinati.
Proprio per questo abbiamo fondato
l’Associazione Culturale Italian Sword&Sorcery, il cui obiettivo è quello
di coinvolgere editori, scrittori, critici, giornalisti, intellettuali,
illustratori e comunque appassionati del genere.
Da una costola di essa è nata Italian
Sword&Sorcery Books, etichetta digitale indipendente interamente volta alla
pubblicazione di opere di fantasia eroica, scritte da italiani. Al riguardo, non
vogliamo limitarci a essere dei meri epigoni dei maestri che ci hanno
preceduto, ma vogliamo continuare a percorrere questo sentiero cercando
comunque di innovarlo, attraverso nuovi stili e contaminazioni.
In ogni volume di Italian
Sword&Sorcery Books saranno presenti anche un’introduzione e almeno un
saggio finale che contribuiranno a chiarire meglio agli appassionati la natura
e le caratteristiche dello sword and
sorcery, fornendo degli spunti critici di approfondimento e di riflessione.
La collana Polifemo comprenderà
tutte quelle opere che possono definirsi di fantasia eroica mediterranea, ovvero
racconti e romanzi in cui i nostri eroi, o meglio antieroi, si troveranno ad
affrontare incredibili avventure intrise di mistero e magia perfidi negromanti,
demoni infernali, mostri aberranti in un’ambientazione che richiama i miti, le
tradizioni e i territori del mare Nostrum.
Angelo Berti è il primo ad aprire
le danze. Ha già all’attivo molteplici pubblicazioni e da anni è diventato una
figura di riferimento non solo del fantasy ma di tutta la narrativa
dell’immaginario per la sua attività di divulgatore e di conferenziere. Oltre a
ciò, è da sempre membro di Italian Sword&Sorcery e ha creduto in questo
progetto sin dalla sua nascita.
Ora, veniamo all’ebook.
Pirro il distruttore è un romanzo
con ambientazione storica in cui vengono narrate le gesta del condottiero
Molosso in chiave sword and sorcery, con
elementi ucronici e retrofuturistici.
Angelo ci conduce nel bel mezzo
delle guerre dei diadochi, periodo nel quale i generali di Alessandro Magno si
combatterono per la conquista del suo impero, ormai dissolto. In questo mondo
antico, affascinante e orientaleggiante non è il più forte a prevalere ma il
più scaltro. Infatti non sono sufficienti poderosi eserciti e sagaci strateghi
per vincere le battaglie, dato che valgono molto di più i complotti orditi per
spodestare dei sovrani e per conquistare i regni.
Qui emerge il protagonista, Pirro.
Figlio di Eacide, re dell’Epiro e di Ftia si troverà sin dalla nascita lontano
dalle sue terre, esiliato per le continue lotte di potere e per le sedizioni di
un popolo assai restio al dominio prolungato dello stesso governante. La sua
vita sarà caratterizzata da una continua presenta soprannaturale che gli
permetterà di salvarsi in più occasioni ma lo vedrà diventare un burattino
nelle mani degli dei.
Dotato di un’intelligenza e di
un’ambizione sfrenata, il Molosso apprenderà a menadito l’arte della guerra e
dell’intrigo, ma non solo. Verrà a conoscenza delle segrete tecnologie di
Alessandro Magno. In tale circostanza si palesa l’elemento retrofuturistico,
atteso che questi strumenti bellici non sono mai stati utilizzati in
quell’epoca storica. Gli elefanti non potranno essere messi a confronto con il
dirompente impatto delle Macchine della Morte, le quali, grazie alle loro
poderose lame rotanti, faranno a pezzi gran parte dell’esercito romano durante
la battaglia di Eraclea.
Il soprannaturale giocherà un ruolo
fondamentale nell’economia della storia atteso che Pirro vedrà una presenza
costante del divino e verrà istruito sin dalla giovane età nell’arte della stregoneria da Borea. Peraltro, a seguito del suo
esilio forzato da Tolomeo, verrà affiancato da Lilitu, incantatrice orientale
bellissima e crudele la cui natura rimarrà celata sino alla fine e dotata di
poteri occulti che da soli potranno modificare le sorti delle battaglie.
Detto questo, ritengo che in Pirro
il distruttore siano presenti tutte le valenze tipiche dello sword and sorcery: l’avventura, il
mistero, il combattimento, le battaglie eroiche, la stregoneria, il mito e
l’erotismo. Pertanto, ora, vi consiglio di mettervi comodi e di iniziare a
leggere questo romanzo, lasciando a un maestro come Angelo Berti la possibilità
di condurvi in un mondo antico e meraviglioso.
Grazie mille!
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