Dietro le quinte di "Berserkr": leggende germaniche
Nuovo appuntamento con la rubrica che esplora il "dietro le quinte" del mio romanzo Berserkr. Dopo aver parlato di personaggi (qua), ambientazioni (qua) e delle creature fantastiche che occupano i sette settori in cui è divisa la città (qua), oggi parliamo di folklore e leggende germaniche! Il romanzo è ricco di riferimenti, citazioni, descrizioni o accenni alle tradizioni folkloristiche o, più in generale, alla storia tedesca. Ve ne indicherò qualcuna, giusto per stuzzicare la vostra curiosità! ;)
Ovviamente la storia citata è la versione del romanzo "Berserkr".
WALPURGISNACHT: notte di valpurga. Festa di celebrazione della primavera, si svolge la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio presso la Grande Quercia (Dicke Marie) nella Foresta di Tegel, quando le streghe si riuniscono per rendere onore alla Madre Terra, la loro Dea.
Le origini della festività sono molto antiche (consiglio questi articoli qua e qua) e risalgono al culto della Grande Dea, ancestrale divinità matriarcale. Streghe e creature fantastiche si riunivano ai piedi di Dicke Marie per ballare, rivolgerle canti propiziatori, unirsi nella fertilità e in riti orgiastici, senza freni, aspettando insieme la gloriosa luce del giorno nuovo, in onore della Signora della Fertilità.
Parla Heith: "Gli uomini hanno cercato di imbrigliarla, di sottometterla al loro Dio maschio, ma la Dea è creatrice, è colei che ci ha portato tutti in grembo!"
SIEBENSCHLAFER: i sette dormienti. La tradizione reale si rifa ai sette dormienti di Efeso, venerati come santi dalla Chiesa cattolica e da quella Ortodossa. Da qui la creazione del Siebenschlafer Tag, ovvero il giorno dei Sette Saggi, il 27 giugno,
In "Berserkr" i sette saggi a cui si fa riferimento sono i sette capostipiti delle varie razze sovrannaturali, ovvero Alois, Alfa del Branco della Foresta Verde; Auguste, patriarca dei vampiri; la Belka, la Strega Suprema, e così via. I sette capi delle stirpi che si sono "volontariamente" consegnati alla Divisione, come segno di benevolenza per il mantenimento della pace. La Divisione li tiene nell'Asse, una struttura super protetta nel cuore della Spirale, la sede dell'organizzazione, e le altre stirpi possono fare loro visita solamente il 27 giugno.
«La tua città? Berlino non è tua, non degli esseri umani, non soltanto. È delle streghe, dei lupi, dei silfi, di tutte le potenze che vivevano libere in natura finché non le avete piegate, finché non le avete strappate alle loro esistenze per confinarle in sette prigioni.
Fieri e soddisfatti, avete tagliato le teste dell’idra, mettendole in bella mostra nella vostra Spirale e permettendo ai loro fedeli, ai loro figli, di far loro visita una sola volta l’anno. Il giorno dei Sette Saggi. Non lo chiamate così il 27 giugno? È ridicolo! Il giorno della vergogna lo definiscono le stirpi oltraggiate.»
WUTENDES HEER (esercito furioso): la caccia selvaggia. Anziché Odino, in "Berserkr" viene indicato Erlkonig come colui che la guida. Una battuta di caccia di creature sovrannaturali, cavalieri che cacciano, cavalli furiosi, segugi che latrano e lampi di luci lontane. Spesso i cavalli e i cavalieri sono feriti e mutilati, l'ombra di se stessi; a qualcuno manca un braccio, ad altri la testa, o vomitano vermi e serpi dai loro corpi.
Sono lo strumento usato da Erlkonig per spargere terrore e dare il via alla Guerra Calda.
HEILIGE LANCE: la lancia sacra. Un'asta lunga dalla punta lanceolata. Secondo la leggenda, fu usata da numerosi potenti individui nel corso della storia. Erlkonig se ne è impossessato e minaccia di usarla contro il Branco della Foresta Verde e contro il Protettore di Berlino.
«Per Odino! Quella lancia!» esclamò Alois. «Ora che la vedo bene… non può essere!»
«Heilige Lance!» tuonò Erlkönig.
«La lancia sacra. Ogni volta che è stata usata sciagure indicibili si sono verificate. Dobbiamo togliergliela! Lupi della Foresta Verde, attaccate!» gridò, scattando avanti, presto affiancato da Sergej, Lukas e dal resto del branco.
Anche Markus si unì all’attacco frontale, ma bastò che Erlkönig roteasse l’arma per spingerli tutti indietro, ricoperti di tagli e ustioni.
KNECHT RUPRECHT: Ruprecht il servo. Una creatura del folklore germanico. In origine un aiutante di Babbo Natale (San Nicola, nei territori tedeschi), lo seguiva e puniva i bambini cattivi. Poi si è fatto prendere la mano e ha iniziato a punirli in maniera pesante. In "Berserkr" è asservito a Erlkonig, che ne fa il suo galoppino nella caccia all'Orso di Berlino; viene lasciato intendere che abusi dei bambini, prima di ucciderli.
ULFHEDNAR: "casacche di lupo". Sono i leggendari guerrieri lupo, fedelissimi a Odino, in grado di mutare da uomo a lupo e viceversa (senza bisogno della luna piena!). Vivono nella Foresta del Grunewald, amano la birra, la ciccia e correre liberi tra gli alberi.
Piccolo SPOILER su "Berserkr": in realtà, nel romanzo viene spiegato che si tratta di lupi che si sono evoluti e sono diventati uomini. Lo considerano un dono della Madre Terra, motivo che li porta a scontrarsi con i vampiri, in quanto esseri morti.
Una curiosità: Markus, Alois, Sergej sono gli stessi personaggi della mia saga "Ulfhednar War", anche se calati in un contesto diverso! ;)
A presto, con nuovi aggiornamenti!
Se siete incuriositi da "Berserkr", ricordo che lo trovate su tutti gli store di libri e ebook (Amazon, Ibs, Kobo store).
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