IL CALIBRARIO DELL'AVVENTO - GIORNO 19: GIADA BAFANELLI
Natale si sta avvicinando e il Calibrario dell'Avvento sta per giungere al termine, non prima di aver presentato gli ultimi sei scrittori. Oggi tocca a Giada Bafanelli, autrice di romanzi urban fantasy e fantasy, già segnalati sul blog "I mondi fantastici": "La figlia della vendetta" (fantasy mitologico recensito qua) e "Alone. Il Solitario", che segue le vicende del cacciatore di licantropi Einar (recensito qua). Di recente Giada è passata al romance, pubblicando un libro dal titolo: "Un altro domani", che presenteremo quest'oggi. Tutti i suoi lavori sono autoprodotti e sono disponibili in formato digitale su Amazon e sulle principali piattaforme di ebook. Se volete scoprire qualcosa di più su di lei e sui suoi libri, questo è il suo sito. E ovviamente vi invito a proseguire nella lettura, ci sarà un'intervista esclusiva in cui Giada parla di sé, delle sue passioni e dei suoi lavori.
Titolo: Un altro domani
Autore: Giada Bafanelli
Editore: Selfpublishing
Genere: romance
Formato: Digitale
Prezzo: 0,99 euro
Disponibile su Amazon.
Possibilità di leggere un estratto su Amazon.
Il sito dell'autrice.
La pagina Facebook dell'autrice.
Trama: Il sogno di Liv è sempre stato quello di diventare una cantante
professionista. Eppure, nonostante gli anni spesi a studiare al
conservatorio, sembra che la sfortuna la perseguiti: ha solo tre
allieve, sua madre la disprezza e la famosa mezzosoprano Elizabeth Night
non sembra affatto colpita dalla sua voce. Dopo che anche il fidanzato
la lascia, il piccolo porto sicuro che Liv si era creata sembra andare
in pezzi. Soltanto Ethan, un ragazzo conosciuto per pura coincidenza, sembra capirla fino in fondo. Tra litigi, parole non dette e incomprensioni, saranno le note di una canzone a decidere il destino di Liv e Ethan.
Della stessa autrice:
"I giardini di Asgard"
"La figlia della vendetta"
"Alone. Il solitario"
"I giardini di Asgard"
"La figlia della vendetta"
"Alone. Il solitario"
***
INTERVISTA A GIADA BAFANELLI
Ciao Giada,
parlaci un po’ di te.
Quali sono i tuoi interessi, le tue passioni? Com’è stato, e com’è tutt’oggi,
il tuo approccio alla scrittura? Perché scrivi? Per piacere, per passione, per
lavoro? Verso quali generi, o quali tipi di storie, sei orientata?
Ciao,
Alessio! Grazie mille per lo spazio che mi stai dedicando. :)
Che dire di
me? I miei interessi sono la narrativa, la musica, la Natura, gli animali e la
mitologia. Scrivo per passione; vorrei che fosse un lavoro ma la vedo molto
difficile! Solitamente scrivo fantasy, è il genere in cui mi trovo meglio, ma
ultimamente sto sperimentando anche altri stili e filoni narrativi differenti.
Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se
tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?
Leggo un po’ di tutto, anche se il mio genere preferito è il fantasy
in tutte le sue sfumature. Il romanzo della mia vita, almeno per il momento, è
“La luce del nord” di Donna Gillespie: si tratta di uno storico con sfumature
fantasy, ambientato durante la guerra tra i romani e le popolazioni germaniche.
Passiamo ai tuoi lavori. La
prima domanda è un po’ scontata, e immagino te l’abbiano già fatta in molti:
come mai hai scelto la strada dell’autopubblicazione? Quali vantaggi offre a un
autore emergente? Come promuovi i tuoi libri?
In realtà ancora non me l’aveva fatta nessuno! :D
Ho scelto questa strada perché mi piace gestire tutti i vari passaggi
della nascita dei miei romanzi, dalla stesura all’editing, dalla scelta della
cover alla promozione e così via. Non so dirti se il self sia effettivamente più vantaggioso rispetto
alla pubblicazione tradizionale, non avendo mai provato quest’ultima. Di sicuro
quella del self è una strada molto impegnativa, ma al momento sono contenta
così.
Per quanto riguarda la promozione, mi affido principalmente ai blog
per le segnalazioni e le recensioni. Molti autori self riescono a farsi
conoscere soprattutto grazie ai gruppi su Facebook, ma io non riesco a seguirli
granché.
Ho apprezzato molto
“Alone. Il Solitario”. Ammetto che, all’inizio, mi aspettavo l’ennesima storia
di amore tra una creatura sovrannaturale e un umano, invece mi hai
piacevolmente spiazzato. È un commento che ti hanno fatto in molti? Forse
perché solitamente le giovani autrici tendono a preferire il cosiddetto
“paranormal romance”? Come è nata invece questa storia? Ci saranno nuove
avventure per Einar?
In realtà
non me lo hanno fatto in molti, generalmente ho ricevuto recensioni con altri
tipi di riflessioni. :) La storia è
nata un po’ partendo dalla base di un romanzo che avevo in cantiere da molti
anni, e che forse a breve riprenderò. Ho voluto puntare sulla storia di Einar,
che è un po’ meno articolata rispetto al romanzo iniziale ma che mi sono
divertita molto a scrivere. Di sicuro scriverò un seguito il prossimo anno, sto
già pensando ad alcune scene iniziali. (Evvai! NdAle)
Sei decisamente una
fan della mitologia norrena, come dimostrato dall’ottima conoscenza che ne hai
e che hai riversato in “La figlia della vendetta”. Come è nato il romanzo? Puoi
raccontarci qualche aneddoto o qualche retroscena? Le Valchirie, tra l’altro,
compiono una scelta molto forte, di rottura rispetto al loro ruolo di emissarie
di Odino; potremmo vederci anche il progressivo raggiungimento della loro
indipendenza, non solo di guerriere, ma anche di donne? Donne che inseguono i
loro sogni e fanno quello che vogliono, senza essere schiave dell’autorità
patriarcale?
Il romanzo è
nato un po’ per gioco: avevo pubblicato da poco il racconto “I giardini di
Asgard”, e visto che ha avuto un buon successo, ho deciso di provare ad
ampliare la storia scrivendo un romanzo sulla mitologia norrena.
Per quanto
riguarda le Valchirie hai ragione, sono personaggi forti e che si discostano
molto dal ruolo classico. Quando si tratta di scrivere fantasy mi diverto molto
a inventare personaggi femminili tosti… Non ti posso dire di più sulle
Valchirie, però: ho paura di fare spoiler sul seguito. :P
Il tuo ultimo lavoro
invece è completamente diverso dal fantasy. Sei approdata al rosa. Ma un
romanzo rosa “realistico”, non fantastico. Come mai questo cambiamento? Avevi
voglia di scrivere qualcosa di nuovo? Avevi già delle idee in testa? Ritornerai
a scrivere fantasy?
Questa è la
prima volta che scrivo qualcosa che si discosta così tanto dal fantasy, e per
me è stato un esperimento. Volevo provare a scrivere qualcosa di diverso, tutto
qui. Le idee in testa purtroppo non ce le ho mai quando scrivo: non seguo
scalette o altro, invento tutto sul momento. Ti assicuro che è un modo molto
faticoso di scrivere, ma non sono capace di seguire le scalette!
Sicuramente
tornerò a scrivere fantasy, sia con il seguito di “Alone” che con quello di “La
figlia della vendetta”, in più sto iniziando a scrivere in questi giorni una
novella fantasy con un pizzico di steampunk. Non credo di poter vivere senza
fantasy. XD
In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma
realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa
situazione critica? Un’idea, una ricetta “natalizia” per incentivare la
lettura, quale potrebbe essere secondo te?
Non credo che esista una ricetta natalizia per risolvere il problema.
Un po’, secondo me, è colpa proprio dell’atteggiamento di molti italiani, per
cui se leggi sei uno sfigato, ma la maggior parte della colpa della crisi
dell’editoria ce l’hanno gli editori stessi. Secondo me, se si evitasse di
dividere i libri in 2 o 3 parti (vedi Martin, ma anche i romanzi della Carey e
di tantissimi altri autori hanno subito lo stesso trattamento) e di far pagare
ogni parte 20 euro, molte persone si avvicinerebbero con più facilità alla
lettura.
La disputa ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non sarebbe forse più
produttivo concentrare le forze su altro? Qual è la tua opinione a riguardo?
Gli ebook possono aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere, meglio di
quanto non riescano a fare le piccole case editrici con tutti i loro ovvi
limiti?
Come ti dicevo prima, non avendo
mai collaborato con nessuna casa editrice, non posso fare il confronto tra self
e editoria tradizionale, ma nemmeno tra ebook e cartaceo, visto che per ora ho
scelto di pubblicare solo in digitale. Di sicuro l’ebook può aiutare gli autori
emergenti a farsi conoscere, visto che non è mai fuori catalogo, lo si può
comprare ovunque con un solo click e che il prezzo decisamente inferiore a
quello del cartaceo invoglia alla lettura. :)
Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?
Di sicuro scriverò il seguito di “Alone” e de “La figlia della
vendetta”, e spero di pubblicarli entrambi nel 2016. Sto scrivendo una specie
di fiaba fantasy/steampunk, ma sono ancora in alto mare e non so se e quando la
pubblicherò, staremo a vedere! E ho in cantiere una specie di urban
fantasy/horror/distopico, ma la trama è molto complicata (o almeno lo è nel mio
cervello XD) e sono anni che sto cercando di scriverlo! Forse il 2016 sarà
l’anno giusto, chissà!
Infine, qual è il libro che consiglieresti da regalare a Natale?
Oddio, questa è difficile! Ci
sono milioni di libri che consiglierei… Diciamo che, sempre in tema mitologico,
consiglio “American Gods” di Neil Gaiman. L’ho adorato, è il mio preferito tra
i romanzi di Gaiman.
Grazie per essere
stata ospite del blog “I mondi fantastici”.
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