giovedì 10 dicembre 2015

Il Calibrario dell'Avvento - Giorno 10: Il demone di fuoco

IL CALIBRARIO DELL'AVVENTO - GIORNO 10: IL DEMONE DI FUOCO


Grande evento oggi sul blog "I mondi fantastici": per il decimo giorno del Calibrario dell'Avvento, ospitiamo Gianluca Malato, autore fantasy italiano, con un'intervista inedita e soprattutto con la presentazione del suo nuovissimo (è uscito ieri!) racconto fantasy sword & sorcery "Il demone di fuoco", edito da Nativi Digitali. Come ricorderete, Gianluca ha pubblicato "Il cuore di Quetzal", un'avventuroso romanzo ispirato alla mitologia nordica (già recensito qui sul blog) con protagonista Baltak. Ecco, adesso Baltak, questo spregiudicato mercenario, ritorna in una nuova entusiasmante avventura, che promette fuoco e fiamme! Scopriamo qualcosa di più su "Il demone di fuoco".

Titolo: Il demone di fuoco
Autore: Gianluca Malato
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Genere: Fantasy (sword & sorcery)
Formato: Digitale
Pagine: 35
Prezzo: 0,99 euro
Il romanzo è disponibile sui principali store di ebook.
Su Amazon possibilità di leggere un estratto.
Sito di Gianluca Malato.
Pagina Facebook di Gianluca Malato.
Sito di Nativi Digitali Edizioni.

Figa la copertina, eh?


Trama: Baltak, mercenario dal passato misterioso, è di nuovo nei guai: questa volta tre briganti gli stanno dando la caccia. Cercando di eludere il loro inseguimento, si troverà in una valle innevata, popolata da bizzarre creature. Ma, nel sottosuolo di quelle lande, il ghiaccio e la neve celano una minaccia fatta di fuoco e fiamme. Il sesto senso di Baltak gli suggerisce che in quel luogo si possa celare una traccia del malvagio Loki, il suo più terribile nemico. Qual è il senso di tutto ciò, e quali scontri e pericoli attendono il nostro guerriero solitario?
Ancora una volta, il tenebroso Baltak vi accompagnerà in un mondo fatto di culti segreti, creature demoniache e scontri... all'ultima runa.
Secondo l'autore, questo racconto è a tutti gli effetti un prequel de Il Cuore di Quetzal. Vedremo Baltak combattere contro nemici soprannaturali ma, soprattutto, contro un’ombra che lo perseguita dal passato.

***

INTERVISTA A GIANLUCA MALATO

Ciao Gianluca, iniziamo parlando di te: quali sono le tue passioni, i tuoi interessi e, nello specifico, com’è stato il tuo approccio alla scrittura?


Ciao Alessio, grazie per l'ospitalità sul tuo blog. La mia passione principale è ovviamente la scrittura, ma mi piace tantissimo anche la musica, in particolare suonare il pianoforte. Inoltre, avendo una formazione scientifica, mi piacciono le sfide analitiche ed è per questo che di recente mi sono avvicinato al mondo del trading. Il mio approccio con la scrittura è stato una sorta di fulmine a ciel sereno. Un bel giorno mi sono svegliato e mi sono detto “sarebbe bello scrivere un romanzo”. Da allora non ho più smesso.


Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?


Mi piace immensamente il lavoro di Valerio Evangelisti. In generale, tutto ciò che ha a che fare con il fantastico è ben accetto tra le mie letture. Non c'è un romanzo più bello di un altro, ma alcuni capolavori di Jules Verne mi hanno letteralmente rapito. Cito, tra i tanti, Ventimila leghe sotto i mari e Viaggio al centro della Terra. Capolavori assoluti. Adoro anche il noir di Massimo Carlotto, del quale più volte ho letto interi libri in una sola sera poiché non riuscivo proprio a staccare gli occhi dalla pagina. Anche lui è un autore che mi ispira tantissimo.


Passiamo ai tuoi lavori. Il tuo genere è sicuramente il fantasy, nel senso più esteso del termine, anche se ho notato che ti piace molto giocare con la mitologia, anzi con le mitologie. Ad esempio in “Il cuore di Quetzal”, per quanto la mitologia principale sia quella nordica, compaiono accenni anche ad altre culture. Ti piace, da scrittore, giocare con la storia e i miti, mescolandoli e creando un tuo proprio stile, un tuo personale universo narrativo?


Si, assolutamente. Mi piace prendere elementi dal mondo reale, anche molto diversi, e mescolarli tra loro per creare un mondo completamente diverso. Questo vale anche con le mitologie di culture molto differenti. È quello che ho fatto con le storie che hanno Baltak come protagonista ed è ciò che farò ancora.


A proposito di Baltak, protagonista di “Il cuore di Quetzal” e di “La maschera d’oro”, come è nata l’idea di un protagonista anti-eroe? Ci saranno altre storie da raccontare con Baltak?


Volevo creare un personaggio diverso dal classico eroe senza macchia e senza paura. Baltak è un protagonista cattivo, scontroso e, in generale, un personaggio negativo. Penso che il lettore si affezioni maggiormente a personaggi più realistici che a idoli stilizzati e decisamente fuori della realtà. Con Baltak mi sono concentrato sui suoi conflitti interiori, sul suo passato e sulla sua metamorfosi umana. Spero di esserci riuscito.


Passando ai tuoi lavori recenti, sei approdato al (sotto)genere “steampunk”. Puoi spiegare in breve, ai profani, cosa significa “Letteratura steampunk”? Come ti sei trovato? È molto diverso dallo scrivere fantasy più classico? È più difficile?


La letteratura steampunk è un sotto genere della fantascienza nel quale la tecnologia è governata prevalentemente dal vapore e da dispositivi meccanici. Non esistono circuiti elettrici, ma solo dispositivi azionati dal vapore o da altre forme di energia precedenti la rivoluzione industriale del silicio. Non è difficile da scrivere, anche perché ha dei canoni molto gestibili all'interno dei quali si può costruire qualsiasi storia. È sicuramente diverso dal fantasy classico, ma tutto dipende dal tipo di storia che si vuole raccontare.



In “Vapore nero”, oltre ad avventura e amore, affronti un tema importante, e anche attuale, ovvero la ricerca di nuove fonti di energia “pulite”. La trovo un’ottima scelta, non solo educativa, ma anche un modo per dire a chi critica spesso il fantasy di essere letteratura di serie B, o di puro edonismo, che così non è e che è possibile usare “il fantastico” anche per affrontare tematiche più serie. Cosa ne pensi?


Sicuramente il fantastico non è letteratura di serie B. Si presta, infatti, ad affrontare tematiche più serie come la ricerca di fonti di energia alternative. C'è molta serietà nel mio romanzo, che sicuramente non va letto solo nell'ottica di una novella di intrattenimento.



Infine “Il sogno di Icarus”, una bonus track inserita nell’ebook di “Vapore Nero”. È indiscutibile, anche qua, l’influenza mitologica, stavolta della mitologia greca, sebbene si tratti di un racconto distopico. Come è nato questo lavoro? Hai scelto prima il (sotto)genere, ossia il distopico, e poi hai inserito gli elementi (simil)mitologici o viceversa? O l’idea è nata già spontaneamente?


Con Il sogno di Icarus tutto è nato dalla voglia di scrivere un racconto steampunk con un protagonista di nome Icarus. Poi, da lì ho scelto la tematica (il mito originale) e infine l'ambientazione distopica, che è venuta fuori completamente in automatico. Non ho deciso di scrivere un racconto distopico, semplicemente è così che ho cominciato a pensarlo fin dall'inizio. 

Puoi raccontarci, inoltre, qualche aneddoto su come lavori, su come procedi quando scrivi un racconto, o un romanzo? Sei uno scrittore preciso, metodico, che realizza prima una scaletta degli eventi oppure ti capita di scrivere di getto, lasciando scorrere le dita sulla tastiera (o su carta)?

Quando scrivo, di solito butto giù alcune idee sparse, lasciando viaggiare la fantasia intorno all'idea portante della storia. Poi comincio a scrivere qualche brano, improvvisando senza un particolare schema. La scrittura è un mestiere ricorsivo; più scrivi, più stimoli la fantasia a creare nuovo materiale da scrivere e questo circolo virtuoso continua fino a quando non ho le idee abbastanza chiare per buttare giù una prima stesura. Nel caso dei romanzi, dove tanti pezzi eterogenei devono incastrarsi bene tra loro, scrivo sempre una scaletta degli eventi e alcune schede che caratterizzano i personaggi. A volte lo faccio anche con i racconti, ma non sempre. Poi procedo con la prima stesura, che fluisce di getto. Una volta terminata, la lascio riposare qualche giorno e poi comincio una revisione di tutto, correggendo le imprecisioni, sistemando lo sviluppo della trama, il ritmo e quant'altro. Dopo diversi cicli di revisione, il lavoro è completo e pronto per essere inviato a un editore.


Progetti per il futuro? A cosa stai lavorando? Puoi anticiparci qualcosa?


Ho appena finito di scrivere la prima stesura di un racconto legato alla letteratura di Lovecraft. È il mio primo esperimento di scrittura a mano libera. Di solito scrivo sempre con il computer, ma questo racconto l'ho scritto interamente con carta e penna. Sono decisamente incuriosito dal risultato. Anche la forma narrativa che ho scelto è abbastanza nuova per me. Vediamo come va!


Infine, se tu dovessi consigliare un libro da regalare a Natale, quale sarebbe? E perché? 



Consiglierei di andare il libreria e lasciarsi guidare dal proprio istinto. Non ha importanza quale libro leggi. L'importante è leggere.


Grazie per essere stato ospite del blog “i mondi fantastici”.


Grazie a te per avermi ospitato e un grazie di cuore ai tuoi lettori.
 

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