IL CALIBRARIO DELL'AVVENTO - GIORNO 10: IL DEMONE DI FUOCO
Grande evento oggi sul blog "I mondi fantastici": per il decimo giorno del Calibrario dell'Avvento, ospitiamo Gianluca Malato, autore fantasy italiano, con un'intervista inedita e soprattutto con la presentazione del suo nuovissimo (è uscito ieri!) racconto fantasy sword & sorcery "Il demone di fuoco", edito da Nativi Digitali. Come ricorderete, Gianluca ha pubblicato "Il cuore di Quetzal", un'avventuroso romanzo ispirato alla mitologia nordica (già recensito qui sul blog) con protagonista Baltak. Ecco, adesso Baltak, questo spregiudicato mercenario, ritorna in una nuova entusiasmante avventura, che promette fuoco e fiamme! Scopriamo qualcosa di più su "Il demone di fuoco".
Titolo: Il demone di fuoco
Autore: Gianluca Malato
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Genere: Fantasy (sword & sorcery)
Formato: Digitale
Pagine: 35
Prezzo: 0,99 euro
Il romanzo è disponibile sui principali store di ebook.
Su Amazon possibilità di leggere un estratto.
Sito di Gianluca Malato.
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Sito di Nativi Digitali Edizioni.
Figa la copertina, eh?
Trama: Baltak, mercenario dal passato misterioso, è di nuovo nei guai:
questa volta tre briganti gli stanno dando la caccia. Cercando di
eludere il loro inseguimento, si troverà in una valle innevata, popolata
da bizzarre creature. Ma, nel sottosuolo di quelle lande, il ghiaccio e
la neve celano una minaccia fatta di fuoco e fiamme. Il sesto senso di
Baltak gli suggerisce che in quel luogo si possa celare una traccia del
malvagio Loki, il suo più terribile nemico. Qual è il senso di tutto
ciò, e quali scontri e pericoli attendono il nostro guerriero solitario?
Ancora una volta, il tenebroso Baltak vi accompagnerà in un mondo fatto di culti segreti, creature demoniache e scontri... all'ultima runa.
Secondo l'autore, questo racconto è a tutti gli effetti un prequel de Il Cuore di Quetzal. Vedremo Baltak combattere contro nemici soprannaturali ma, soprattutto, contro un’ombra che lo perseguita dal passato.
***
INTERVISTA A GIANLUCA MALATO
Ciao Gianluca, iniziamo
parlando di te: quali sono le tue passioni, i tuoi interessi e, nello
specifico, com’è stato il tuo approccio alla scrittura?
Ciao Alessio, grazie per
l'ospitalità sul tuo blog. La mia passione principale è ovviamente la
scrittura, ma mi piace tantissimo anche la musica, in particolare suonare il
pianoforte. Inoltre, avendo una formazione scientifica, mi piacciono le sfide
analitiche ed è per questo che di recente mi sono avvicinato al mondo del
trading. Il mio approccio con la scrittura è stato una sorta di fulmine a ciel
sereno. Un bel giorno mi sono svegliato e mi sono detto “sarebbe bello scrivere
un romanzo”. Da allora non ho più smesso.
Quali sono le tue letture
preferite? Che generi preferisci leggere? Se tu dovessi scegliere il romanzo
della tua vita, qual è?
Mi piace immensamente il lavoro
di Valerio Evangelisti. In generale, tutto ciò che ha a che fare con il
fantastico è ben accetto tra le mie letture. Non c'è un romanzo più bello di un
altro, ma alcuni capolavori di Jules Verne mi hanno letteralmente rapito. Cito,
tra i tanti, Ventimila leghe sotto i mari e Viaggio al centro della Terra.
Capolavori assoluti. Adoro anche il noir di Massimo Carlotto, del quale più
volte ho letto interi libri in una sola sera poiché non riuscivo proprio a
staccare gli occhi dalla pagina. Anche lui è un autore che mi ispira
tantissimo.
Passiamo ai tuoi lavori. Il
tuo genere è sicuramente il fantasy, nel senso più esteso del termine, anche se
ho notato che ti piace molto giocare con la mitologia, anzi con le mitologie.
Ad esempio in “Il cuore di Quetzal”, per quanto la mitologia principale sia
quella nordica, compaiono accenni anche ad altre culture. Ti piace, da
scrittore, giocare con la storia e i miti, mescolandoli e creando un tuo
proprio stile, un tuo personale universo narrativo?
Si, assolutamente. Mi piace
prendere elementi dal mondo reale, anche molto diversi, e mescolarli tra loro
per creare un mondo completamente diverso. Questo vale anche con le mitologie
di culture molto differenti. È quello che ho fatto con le storie che hanno
Baltak come protagonista ed è ciò che farò ancora.
A proposito di Baltak,
protagonista di “Il cuore di Quetzal” e di “La maschera d’oro”, come è nata
l’idea di un protagonista anti-eroe? Ci saranno altre storie da raccontare con
Baltak?
Volevo creare un personaggio
diverso dal classico eroe senza macchia e senza paura. Baltak è un protagonista
cattivo, scontroso e, in generale, un personaggio negativo. Penso che il
lettore si affezioni maggiormente a personaggi più realistici che a idoli
stilizzati e decisamente fuori della realtà. Con Baltak mi sono concentrato sui
suoi conflitti interiori, sul suo passato e sulla sua metamorfosi umana. Spero
di esserci riuscito.
Passando ai tuoi lavori
recenti, sei approdato al (sotto)genere “steampunk”. Puoi spiegare in breve, ai
profani, cosa significa “Letteratura steampunk”? Come ti sei trovato? È molto
diverso dallo scrivere fantasy più classico? È più difficile?
La letteratura steampunk è un sotto
genere della fantascienza nel quale la tecnologia è governata prevalentemente
dal vapore e da dispositivi meccanici. Non esistono circuiti elettrici, ma solo
dispositivi azionati dal vapore o da altre forme di energia precedenti la
rivoluzione industriale del silicio. Non è difficile da scrivere, anche perché
ha dei canoni molto gestibili all'interno dei quali si può costruire qualsiasi
storia. È sicuramente diverso dal fantasy classico, ma tutto dipende dal tipo
di storia che si vuole raccontare.
In “Vapore nero”, oltre ad
avventura e amore, affronti un tema importante, e anche attuale, ovvero la
ricerca di nuove fonti di energia “pulite”. La trovo un’ottima scelta, non solo
educativa, ma anche un modo per dire a chi critica spesso il fantasy di essere
letteratura di serie B, o di puro edonismo, che così non è e che è possibile
usare “il fantastico” anche per affrontare tematiche più serie. Cosa ne pensi?
Sicuramente il fantastico non è
letteratura di serie B. Si presta, infatti, ad affrontare tematiche più serie
come la ricerca di fonti di energia alternative. C'è molta serietà nel mio
romanzo, che sicuramente non va letto solo nell'ottica di una novella di
intrattenimento.
Infine “Il sogno di Icarus”,
una bonus track inserita nell’ebook di “Vapore Nero”. È indiscutibile, anche
qua, l’influenza mitologica, stavolta della mitologia greca, sebbene si tratti
di un racconto distopico. Come è nato questo lavoro? Hai scelto prima il
(sotto)genere, ossia il distopico, e poi hai inserito gli elementi (simil)mitologici
o viceversa? O l’idea è nata già spontaneamente?
Con Il sogno di Icarus tutto è
nato dalla voglia di scrivere un racconto steampunk con un protagonista di nome
Icarus. Poi, da lì ho scelto la tematica (il mito originale) e infine
l'ambientazione distopica, che è venuta fuori completamente in automatico. Non
ho deciso di scrivere un racconto distopico, semplicemente è così che ho
cominciato a pensarlo fin dall'inizio.
Puoi raccontarci, inoltre,
qualche aneddoto su come lavori, su come procedi quando scrivi un racconto, o
un romanzo? Sei uno scrittore preciso, metodico, che realizza prima una
scaletta degli eventi oppure ti capita di scrivere di getto, lasciando scorrere
le dita sulla tastiera (o su carta)?
Quando scrivo, di solito butto giù
alcune idee sparse, lasciando viaggiare la fantasia intorno all'idea portante
della storia. Poi comincio a scrivere qualche brano, improvvisando senza un
particolare schema. La scrittura è un mestiere ricorsivo; più scrivi, più
stimoli la fantasia a creare nuovo materiale da scrivere e questo circolo
virtuoso continua fino a quando non ho le idee abbastanza chiare per buttare
giù una prima stesura. Nel caso dei romanzi, dove tanti pezzi eterogenei devono
incastrarsi bene tra loro, scrivo sempre una scaletta degli eventi e alcune
schede che caratterizzano i personaggi. A volte lo faccio anche con i racconti,
ma non sempre. Poi procedo con la prima stesura, che fluisce di getto. Una
volta terminata, la lascio riposare qualche giorno e poi comincio una revisione
di tutto, correggendo le imprecisioni, sistemando lo sviluppo della trama, il
ritmo e quant'altro. Dopo diversi cicli di revisione, il lavoro è completo e
pronto per essere inviato a un editore.
Progetti per il futuro? A cosa
stai lavorando? Puoi anticiparci qualcosa?
Ho appena finito di scrivere la
prima stesura di un racconto legato alla letteratura di Lovecraft. È il mio
primo esperimento di scrittura a mano libera. Di solito scrivo sempre con il
computer, ma questo racconto l'ho scritto interamente con carta e penna. Sono
decisamente incuriosito dal risultato. Anche la forma narrativa che ho scelto è
abbastanza nuova per me. Vediamo come va!
Infine, se tu dovessi
consigliare un libro da regalare a Natale, quale sarebbe? E perché?
Consiglierei di andare il libreria
e lasciarsi guidare dal proprio istinto. Non ha importanza quale libro leggi.
L'importante è leggere.
Grazie per essere stato ospite
del blog “i mondi fantastici”.
Grazie a te per avermi ospitato e
un grazie di cuore ai tuoi lettori.
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