IL CALIBRARIO DELL'AVVENTO - GIORNO 13: DANGER
E siamo arrivati al giorno 13 del Calendario dei Libri dell'Avvento, dedicato a una giovane scrittrice italiana di letteratura fantastica, Ilaria Pasqua, autrice della trilogia distopica "Il giardino degli aranci", di cui ho parlato in un precedente articolo sul blog. Ilaria, attivissima sui social e prolifica scrittrice, è di recente entrata a far parte del Sad Dog Project, il collettivo di autori già ospite del giorno 3 del Calibrario, e una settimana fa è uscito il suo nuovo lavoro "Danger", un horror davvero particolare che vi presenterò oggi assieme a un'inedita intervista all'autrice.
Titolo: Danger
Autore: Ilaria Pasqua
Sad Dog Project
Genere: racconto horror
Formato: digitale e cartaceo
Prezzo: 0,99 digitale
Pagine: 33
Disponibile su Amazon e sui principali store online.
Su Amazon c'è un estratto del racconto.
Sito del progetto Sad Dog Project.
Sito di Ilaria Pasqua.
Pagina Facebook di Ilaria Pasqua.
Trama: In un giorno qualunque, Mark, a bordo della sua inseparabile auto,
piomba in una sperduta cittadina dove occhi curiosi lo seguono
attentamente. Si ferma solo per una pausa, deve infatti proseguire
perché ha tanto materiale scottante da vendere durante la successiva
tappa, ma non immaginerà di smarrirsi in un labirinto costruito da se
stesso.
Danger è un horror psicologico in cui passato e presente si rincorrono e scontrano senza fine.Se volete conoscere meglio l'autrice, vi invito a leggere quest'intervista rilasciata al blog "I mondi fantastici", in cui Ilaria parla di sé, delle sue letture preferite e ovviamente dei suoi progetti.
INTERVISTA A ILARIA PASQUA
Ciao Ilaria, parlaci un po’ di te, quali sono le tue passioni, i tuoi
interessi e, nello specifico, com’è stato il tuo approccio alla scrittura.
Ciao Alessio, innanzitutto grazie
per l’invito. Amo la scrittura, inutile dirlo, la lettura, disperatamente, e il
cinema, profondamente. Poi sono un’ottima forchetta, vale come interesse? :P
Ho sempre scritto, ma prima di
iniziare davvero a Scrivere con la S maiuscola ho frequentato dei corsi di
scrittura, e poi mi sono buttata con più sicurezza e tranquillità. Si dice
sempre che razionalità e ispirazione debbano convivere, perciò dopo aver
isolato l’idea, dopo averla sviluppata, mi lascio guidare dall’ispirazione. Ma
è sempre una ispirazione guidata dalla ragione, addomesticata, in un certo
senso… cerco di focalizzarla per non perdere di vista la storia e i miei
personaggi.
Quali sono le tue letture preferite? Che generi preferisci leggere? Se
tu dovessi scegliere il romanzo della tua vita, qual è?
Preferisco la fantascienza e il
fantastico in generale, è il genere che stimola di più la mia fantasia come
lettrice ma anche come scrittrice. Adoro in particolare la “fantascienza
sociologica”, Philip K. Dick e George Orwell sopra a tutti, la distopia
classica e non, mi appassiona il realismo magico, soprattutto della narrativa
contemporanea americana, e tutte quelle storie che sfociano anche nel surreale.
Scegliere il romanzo della vita è
troppo difficile… Alessio, che domanda crudele! Posso dirti però che
probabilmente lo scrittore della vita è Calvino.
In Italia ci sono più scrittori che lettori, e non è un modo di dire ma
realtà. Lasciando da parte i problemi, cosa consiglieresti per uscire da questa
situazione critica? Un’idea, una ricetta “natalizia” per incentivare la
lettura, quale potrebbe essere secondo te?
Bella domanda. Secondo me siamo
tutti potenziali lettori, basterebbe aiutare chi non legge e instradarli verso
il genere, il tipo di letteratura che può essere più nelle sue corde. Una
ricetta non c’è, potrei dire ancora sconti e sconti, ma se prima non si crea un
interesse, iniziative sensate e utili per avvicinare i detrattori, vedo
impossibile un cambiamento. Bisognerebbe partire dalla scuola, ma qui
l’argomento diventa un altro.
Come è nato il progetto Sad Dog? Quale pensi che sia il punto di forza
di questa nuova iniziativa editoriale?
L’unione fa la forza. La forza è
questa, l’unione. Sad Dog è un gruppo ben amalgamato di scrittori appassionati.
C’è chi è bravo più in una cosa, chi in un’altra, e ognuno mette a disposizione
le proprie competenze. Ci critichiamo ed elogiamo, ci correggiamo e
miglioriamo. Insieme riusciamo così a creare dei “prodotti” precisi e accurati.
A questo proposito devo chiedervi, chi realizza/sceglie le copertine?
Perché sono davvero fighissime: semplici ma efficaci, catturano l’attenzione
del lettore. E qui mi sorge un’altra domanda: quanto è importante l’aspetto
grafico in un libro, per invogliare il lettore ad aprirlo? Indipendentemente
dalla qualità del testo (ancora ignota a chi si avvicina al libro), quanto
conta la copertina (e magari anche la quarta e l’impaginazione del testo)?
Ci ha pensato perlopiù il nostro
Lorenzo. La mia immagine l’ha scelta proprio lui, idem per il font. Io per le
questioni grafiche sono abbastanza negata :P perciò per fortuna…!
L’aspetto grafico è
importantissimo se non fondamentale, è la presentazione dell’opera, la prima
occhiata. Influisce moltissimo sulla decisione, secondo me.
Parliamo del tuo ultimo lavoro (Danger): come è nato? Cosa volevi
raccontare con questa storia? È stato interessante e produttivo confrontarti
con gli altri colleghi di Sad Dog per migliorare assieme il testo? Cosa hai
imparato?
Sì, moltissimo. Mi hanno aiutato
a migliorarlo, è stato ampliato, alcune cose sono state approfondite, questo
dal punto di vista proprio di trama e struttura, ma sono stati utilissimi anche
per eliminare refusi, ripetizioni, per migliorare frasi e concetti. Lo stesso
ho fatto io con i loro lavori, cercando di essere il più utile e costruttiva possibile.
Confrontarsi con altri scrittori sui propri lavori è davvero stimolate e utile,
sicuramente un modo per migliorare.
Danger è nato
durante il mio viaggio negli Stati Uniti (Che bello! NdAle). Ero appena arrivata a New York e
stavo cercando di raggiungere l’hotel. Seduta in un taxi caldo guardavo fuori
dal finestrino appannato, un po’ assonnata e stordita, pronta a cedere al
sonno. Poi, in mezzo al nulla, ho notato delle luci blu e un gigantesco
cartello “Danger! High Voltage – No trespassing”, ed ecco che la fantasia si è
messa in moto… che ci sarà oltre quella
fila di luci? Mi sono chiesta. Blu poi, di rado in Italia mi capitava di
vederne! Rosse, gialle, verdi, sì, blu no.
Il segnale era
abbastanza esplicativo, ma la fantasia era già partita per un lungo viaggio.
Così è nato Mark, la cittadina e i suoi strani personaggi e infine il pericolo…
La disputa ebook/cartaceo: ha davvero un senso? Non sarebbe forse più
produttivo concentrare le forze su altro? Qual è la tua opinione a riguardo?
Gli ebook possono aiutare gli autori emergenti a farsi conoscere, meglio di
quanto non riescano a fare le piccole case editrici con tutti i loro ovvi
limiti?
Non ha nessun senso. Un libro è
sempre un libro, no? Sì, certamente può aiutare gli autori emergenti, anche
senza editore (purché ci sia attenzione sulla qualità e un
controllo/supervisione di professionisti) ma può anche rendere più accessibile
la lettura, alla fine anche quella è una bella spesa, un libro cartaceo costa
un minimo di otto euro. La carta ci piace, amo la mia libreria, continuerò a
comprare anche libri, ma la comodità di un ebook e del suo supporto non può
essere ignorata.
Progetti per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?
Per Sad Dog abbiamo in mente
tantissime idee… ma per ora ci stiamo concentrando sulle uscite. Per quanto
riguarda gli altri progetti, ho in uscita due romanzi, il terzo capitolo de Il
giardino degli aranci, presumibilmente verso febbraio/marzo, e pubblicherò con
Genesis Publishing un romanzo distopico tutto nuovo, Susan & Susan, anche
questo entro l’estate.
Infine, qual è il libro che consiglieresti da regalare a Natale?
Il tempo è un bastardo di
Jennifer Egan, Cecità di José Saramago, Kafka sulla spiaggia di Haruki
Murakami, Dio di illusioni di Donna Tartt, Ogni cosa è illuminata di Jonathan
Safran Foer, La strada di Cormac McCarthy. Appassionanti.
Grazie per essere stata ospite del blog “i mondi fantastici”.
Grazie a te!
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