IL CALIBRARIO DELL'AVVENTO - GIORNO 24: L'ORA DEL DIAVOLO
Spero che i più religiosi mi perdonini quest'accostamento, che è assolutamente privo di intenti polemici. Semplicemente ho voluto lasciare per ultimo il mio nuovo libro, in uscita proprio in questi giorni: "L'ora del diavolo", antologia di racconti fantastici ispirati a tradizioni locali della Lucchesia e Garfagnana. Il volume ha vinto la terza edizione del concorso "Obiettivo Libro", indetto da Sensoinverso Edizioni. A gennaio inizierò un tour promozionale, in numerose città della Toscana, ma se intanto volete saperne di più ecco un articolo di approfondimento.
Titolo: L'ora del diavolo
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Sensoinverso Edizioni
Genere: Antologia di racconti fantastici
Formato: cartaceo
Pagine: 126
Prezzo: 15 euro
ISBN:
9788867932184
Disponibile sul sito della casa editrice e sui principali store, dal 31 gennaio 2016.
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Quarta di copertina:
Tredici storie, tredici strade che ci portano dritti
nelle tenebre, nei luoghi oscuri e misteriosi delle Alpi Apuane, in Versilia e
nella Piana di Lucca. Leggende e antiche credenze sono amalgamate in racconti
dalle sfumature inquietanti e fantastiche, con magia e speranza che si
intrecciano facendo luce sugli aspetti più crudi della natura umana.
Il
diavolo si insinua nelle vite degli uomini, li tenta e li inganna: ma da sempre
è l’uomo stesso a invocarne la presenza per godere di favori altrimenti
inappagati e impossibili da soddisfare. L’ora
del diavolo rielabora
l’eterna lotta tra il Bene e il Male: bontà e forza di volontà contrapposte e
furbizia e malvagità.
Trama:
L’ora del diavolo è un’antologia di
racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni della zona delle Alpi
Apuane, Versilia e Piana di Lucca, rielaborate in forma romanzesca. Si tratta
di tredici racconti autonomi, che non si escludono a vicenda e che, anzi, sono
ricchi di riferimenti a personaggi o situazioni presentati in altre storie, in
modo da creare uno stesso universo narrativo e generare, quindi, un filo
conduttore che attraversa l’antologia stessa.
Numerose
le leggende locali utilizzate nella creazione dei racconti, prevalentemente
incentrati o legati alla figura del diavolo, come corruttore di anime, mercante
di sogni, sobillatore e firmatario di patti che impegnano gli uomini in cambio
di qualche servizio reso loro dal maligno. Qualche esempio? La storia di Lucida
Mansi, della Busdraga di Camaiore, l’edificazione del Ponte del Diavolo (a
Borgo a Mozzano), le figure degli streghi, dei Serpenti Volastri, della Serpe
Regola, dell’Omo Selvatico, il gigante del Monte Freddone, la mandragola del
Procinto, le fate di pioggia, le sirene, il linchetto, i buffardelli, l’ombra
di fumo, la grotta del Senicione e via dicendo.
I
racconti sono tredici, in quanto, per la triscadeicofobia, è un numero che,
secondo la superstizione, porta male. Nello specifico sono dodici racconti
legati alle leggende locali della Provincia di Lucca e un tredicesimo che, dai
toni più leggeri, vuole rassicurare il lettore, presentandosi come una fiaba di
Natale, per chiudere l’antologia.
Questi
i racconti presenti:
L’ora del diavolo, racconto di apertura che dà il nome alla raccolta,
mette in scena le ultime ore di Lucida Mansi, nobildonna lucchese che strinse
un patto col diavolo per rimanere giovane, ma che adesso, poco prima dello
scoccare dell’ora fatale, cerca di ritardare la scadenza, correndo per una
Lucca nebbiosa, inseguita dal diavolo e dai fantasmi dei suoi amanti
assassinati e dei suoi peccati.
Il guardiano degli Oceanini: narrazione curata dal guardiano del faro di
Viareggio, il cui compito è sorvegliare il popolo degli Oceanini, sconfitto
dalla crociata guidata da Federico II di Svevia e isolato negli abissi sotto la
Torre della Meloria. Negli anni però il periglioso popolo di sirene, tritoni e
creature marine ha rialzato la testa, circuendo e rapendo bambini e donne, e
adesso il guardiano cerca vendetta per i propri figli rapiti.
Quando il diavolo abbaia: racconto horror, legato alla costruzione del Ponte
del Diavolo, a Borgo a Mozzano, con il patto stipulato dal diavolo con il
capomastro e il tributo di sangue che richiede ogni anno, sguinzagliando i
cerberi infernali per riscuoterlo.
La donna di fuoco: racconto lungo incentrato sulla Busdraga di Camaiore,
una donna che amava essere circondata di giovani amanti e che ottenne dal
diavolo, seducendolo, l’eterna giovinezza. Come contrappasso, però, alla morte,
fu costretta a stendere ogni notte una tela di fuoco sul terreno, senza mai
riuscirvi.
La luna sul fondo: un pescatore canta e prega la luna (e le sirene che,
crede, vi abitino) affinché salvino il figlio da una terribile malattia.
La guerra del Fatonero: è guerra aperta tra l’esercito del diavolo e le forze
degli Streghi, i Signori dei Boschi e della Natura, combattuta duramente lungo
le valli e i pendii delle Alpi Apuane, con un’ampia partecipazione di tutte le
creature sovrannaturali che dimorano nelle montagne. Dalla parte del diavolo
combattono l’Avversieri e i suoi pirati fantasma che terrorizzano la costa
Versiliese, i lupi di Compignano (mezzo lupi e mezzo uomini), i linchetti, la
Gamba Gialla e la Serpe Regola, dalla parte degli Streghi, i Serpenti Volastri,
i boscaioli e gli abitanti delle foreste, i folletti buoni (Giosalpino e i suoi
fratelli buffardelli), le fate, Lencio Meo e i pescatori di Viareggio, l’Omo
Selvatico e il gigante di pietra del Monte Freddone, risvegliato dalla magia
degli Streghi.
Le voci alla Balza: sopra Camaiore, alla Balza, c’è una casa dove ci si
sente. Ci sono gli spiriti di coloro che sono morti, anni addietro, in un
incendio. Gianni, Gigi e Ax vogliono passarci la notte ma si ritrovano
coinvolti in una macabra danza di fiamme e morte.
Il violinista del diavolo: Sandorino trova un misterioso violino, in una grotta
presso Levigliani, e inizia a suonarlo senza requie, distraendo, quasi
incantando, chi ne ode il suono. Scoprirà, suo malgrado, di essere rimasto
truffato dal diavolo, che ne ha fatto uno strumento nella sua lotta contro gli
streghi.
Il mercante di sogni: breve racconto incentrato sul diavolo, sul suo ruolo
di tessitore di sogni, che innesta nella mente degli uomini, spingendoli poi a
trovare un modo per realizzarsi, anche a costo di stringere patti con lui.
Gli uomini della neve: storia e leggenda delle Apuane si mescolano,
ricordando le figure degli Uomini della Neve che, da Cardoso, raggiungevano la
cima della Pania, per staccare blocchi di ghiaccio e riportarli in paese,
nonostante le difficoltà dovute al maltempo e al diavolo, che non esitava a
metterci lo zampino.
Le fate di pioggia: a Basati (nelle Apuane meridionali), Fabio vede le
fate di pioggia, leggiadre, quasi eteree, scivolano nel vento nei giorni di
pioggia. Vorrebbe conoscerle, così si fa tentare dal diavolo a raggiungere la
cascata dell’Acquapendente, dove si riuniscono, e a prendere la loro rugiada
che il maligno usa per sconfiggere le forze dei Boschi e della Natura. Toccherà
a Fabio combatterlo per liberare le fate prigioniere e dimostrarsi degno
dell’eredità di suo padre, ultimo degli Streghi.
Il risveglio degli Oceanini: gli Oceanini, popolo abissale che viveva sotto il
mare al largo di Livorno, si sono svegliati, risalgono i fiumi, cercando di
assumere il potere prendendo il controllo dei centri nevralgici. Spetta ai
Dodici fermarli, guidati dal guardiano del faro di Viareggio, ma l’invasione è
iniziata e, prima che riescano ad accorgersene, si troveranno a combattere per
le vie della loro città.
Che fine ha fatto Babbo Natale?: Daniele non si dà pace. Da quando si è trasferito a
Levigliani (sopra Stazzema, LU) Babbo Natale non gli ha più fatto visita e non
capisce perché. Scoprirà, suo malgrado, che è stato rapito dalla strega nel
bozzo e dal linchetto, suo terribile aiutante, proprio a causa sua.
Buona lettura a tutti! E ovviamente Buon Natale! :)
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