giovedì 24 dicembre 2015

Il Calibrario dell'Avvento - Giorno 24: L'ora del diavolo

IL CALIBRARIO DELL'AVVENTO - GIORNO 24: L'ORA DEL DIAVOLO


Spero che i più religiosi mi perdonini quest'accostamento, che è assolutamente privo di intenti polemici. Semplicemente ho voluto lasciare per ultimo il mio nuovo libro, in uscita proprio in questi giorni: "L'ora del diavolo", antologia di racconti fantastici ispirati a tradizioni locali della Lucchesia e Garfagnana. Il volume ha vinto la terza edizione del concorso "Obiettivo Libro", indetto da Sensoinverso Edizioni. A gennaio inizierò un tour promozionale, in numerose città della Toscana, ma se intanto volete saperne di più ecco un articolo di approfondimento.

Titolo: L'ora del diavolo
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Sensoinverso Edizioni
Genere: Antologia di racconti fantastici
Formato: cartaceo
Pagine: 126
Prezzo: 15 euro

ISBN: 9788867932184

Disponibile sul sito della casa editrice e sui principali store, dal 31 gennaio 2016.

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Quarta di copertina:  
Tredici storie, tredici strade che ci portano dritti nelle tenebre, nei luoghi oscuri e misteriosi delle Alpi Apuane, in Versilia e nella Piana di Lucca. Leggende e antiche credenze sono amalgamate in racconti dalle sfumature inquietanti e fantastiche, con magia e speranza che si intrecciano facendo luce sugli aspetti più crudi della natura umana.

Il diavolo si insinua nelle vite degli uomini, li tenta e li inganna: ma da sempre è l’uomo stesso a invocarne la presenza per godere di favori altrimenti inappagati e impossibili da soddisfare. L’ora del diavolo rielabora l’eterna lotta tra il Bene e il Male: bontà e forza di volontà contrapposte e furbizia e malvagità.


Trama
L’ora del diavolo è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni della zona delle Alpi Apuane, Versilia e Piana di Lucca, rielaborate in forma romanzesca. Si tratta di tredici racconti autonomi, che non si escludono a vicenda e che, anzi, sono ricchi di riferimenti a personaggi o situazioni presentati in altre storie, in modo da creare uno stesso universo narrativo e generare, quindi, un filo conduttore che attraversa l’antologia stessa.


Numerose le leggende locali utilizzate nella creazione dei racconti, prevalentemente incentrati o legati alla figura del diavolo, come corruttore di anime, mercante di sogni, sobillatore e firmatario di patti che impegnano gli uomini in cambio di qualche servizio reso loro dal maligno. Qualche esempio? La storia di Lucida Mansi, della Busdraga di Camaiore, l’edificazione del Ponte del Diavolo (a Borgo a Mozzano), le figure degli streghi, dei Serpenti Volastri, della Serpe Regola, dell’Omo Selvatico, il gigante del Monte Freddone, la mandragola del Procinto, le fate di pioggia, le sirene, il linchetto, i buffardelli, l’ombra di fumo, la grotta del Senicione e via dicendo.


I racconti sono tredici, in quanto, per la triscadeicofobia, è un numero che, secondo la superstizione, porta male. Nello specifico sono dodici racconti legati alle leggende locali della Provincia di Lucca e un tredicesimo che, dai toni più leggeri, vuole rassicurare il lettore, presentandosi come una fiaba di Natale, per chiudere l’antologia.


Questi i racconti presenti:



L’ora del diavolo, racconto di apertura che dà il nome alla raccolta, mette in scena le ultime ore di Lucida Mansi, nobildonna lucchese che strinse un patto col diavolo per rimanere giovane, ma che adesso, poco prima dello scoccare dell’ora fatale, cerca di ritardare la scadenza, correndo per una Lucca nebbiosa, inseguita dal diavolo e dai fantasmi dei suoi amanti assassinati e dei suoi peccati.


Il guardiano degli Oceanini: narrazione curata dal guardiano del faro di Viareggio, il cui compito è sorvegliare il popolo degli Oceanini, sconfitto dalla crociata guidata da Federico II di Svevia e isolato negli abissi sotto la Torre della Meloria. Negli anni però il periglioso popolo di sirene, tritoni e creature marine ha rialzato la testa, circuendo e rapendo bambini e donne, e adesso il guardiano cerca vendetta per i propri figli rapiti.


Quando il diavolo abbaia: racconto horror, legato alla costruzione del Ponte del Diavolo, a Borgo a Mozzano, con il patto stipulato dal diavolo con il capomastro e il tributo di sangue che richiede ogni anno, sguinzagliando i cerberi infernali per riscuoterlo.




La donna di fuoco: racconto lungo incentrato sulla Busdraga di Camaiore, una donna che amava essere circondata di giovani amanti e che ottenne dal diavolo, seducendolo, l’eterna giovinezza. Come contrappasso, però, alla morte, fu costretta a stendere ogni notte una tela di fuoco sul terreno, senza mai riuscirvi.


La luna sul fondo: un pescatore canta e prega la luna (e le sirene che, crede, vi abitino) affinché salvino il figlio da una terribile malattia. 


La guerra del Fatonero: è guerra aperta tra l’esercito del diavolo e le forze degli Streghi, i Signori dei Boschi e della Natura, combattuta duramente lungo le valli e i pendii delle Alpi Apuane, con un’ampia partecipazione di tutte le creature sovrannaturali che dimorano nelle montagne. Dalla parte del diavolo combattono l’Avversieri e i suoi pirati fantasma che terrorizzano la costa Versiliese, i lupi di Compignano (mezzo lupi e mezzo uomini), i linchetti, la Gamba Gialla e la Serpe Regola, dalla parte degli Streghi, i Serpenti Volastri, i boscaioli e gli abitanti delle foreste, i folletti buoni (Giosalpino e i suoi fratelli buffardelli), le fate, Lencio Meo e i pescatori di Viareggio, l’Omo Selvatico e il gigante di pietra del Monte Freddone, risvegliato dalla magia degli Streghi.


Le voci alla Balza: sopra Camaiore, alla Balza, c’è una casa dove ci si sente. Ci sono gli spiriti di coloro che sono morti, anni addietro, in un incendio. Gianni, Gigi e Ax vogliono passarci la notte ma si ritrovano coinvolti in una macabra danza di fiamme e morte.


Il violinista del diavolo: Sandorino trova un misterioso violino, in una grotta presso Levigliani, e inizia a suonarlo senza requie, distraendo, quasi incantando, chi ne ode il suono. Scoprirà, suo malgrado, di essere rimasto truffato dal diavolo, che ne ha fatto uno strumento nella sua lotta contro gli streghi.


Il mercante di sogni: breve racconto incentrato sul diavolo, sul suo ruolo di tessitore di sogni, che innesta nella mente degli uomini, spingendoli poi a trovare un modo per realizzarsi, anche a costo di stringere patti con lui.


Gli uomini della neve: storia e leggenda delle Apuane si mescolano, ricordando le figure degli Uomini della Neve che, da Cardoso, raggiungevano la cima della Pania, per staccare blocchi di ghiaccio e riportarli in paese, nonostante le difficoltà dovute al maltempo e al diavolo, che non esitava a metterci lo zampino.


Le fate di pioggia: a Basati (nelle Apuane meridionali), Fabio vede le fate di pioggia, leggiadre, quasi eteree, scivolano nel vento nei giorni di pioggia. Vorrebbe conoscerle, così si fa tentare dal diavolo a raggiungere la cascata dell’Acquapendente, dove si riuniscono, e a prendere la loro rugiada che il maligno usa per sconfiggere le forze dei Boschi e della Natura. Toccherà a Fabio combatterlo per liberare le fate prigioniere e dimostrarsi degno dell’eredità di suo padre, ultimo degli Streghi.


Il risveglio degli Oceanini: gli Oceanini, popolo abissale che viveva sotto il mare al largo di Livorno, si sono svegliati, risalgono i fiumi, cercando di assumere il potere prendendo il controllo dei centri nevralgici. Spetta ai Dodici fermarli, guidati dal guardiano del faro di Viareggio, ma l’invasione è iniziata e, prima che riescano ad accorgersene, si troveranno a combattere per le vie della loro città.


Che fine ha fatto Babbo Natale?: Daniele non si dà pace. Da quando si è trasferito a Levigliani (sopra Stazzema, LU) Babbo Natale non gli ha più fatto visita e non capisce perché. Scoprirà, suo malgrado, che è stato rapito dalla strega nel bozzo e dal linchetto, suo terribile aiutante, proprio a causa sua.


Buona lettura a tutti! E ovviamente Buon Natale! :)


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