Recensione "Abissi di luce" di Francesco Zamboni
Bentrovati, lettori. Oggi torniamo nel Nidlunor, il mondo fantastico creato da Francesco Zamboni, in occasione dell'uscita del suo nuovo romanzo "Abissi di luce", per DZ Edizioni.
Chi frequenta il blog sa del mio amore appassionato per "Il sommo incantatore", trilogia fantasy uscita negli scorsi anni, sempre per la DZ Edizioni, con cui Francesco Zamboni ha saputo creare una storia intrigante, di crescita e formazione personale, di amicizia e scoperta del mondo e delle proprie potenzialità. Ecco, finalmente, con "Abissi di luce", siamo tornati nelle terre del Nidlunor, per vivere una nuova avventura.
Non si tratta, ahimé, di un seguito, per cui non c'è il mio amato Joras (Sigh!), ma di un prequel della saga, ambientato anni prima i fatti svoltisi in "Il sommo incantatore"; ma attenzione: non è necessario aver letto la trilogia originaria per godersi il libro. "Abissi di luce" è, infatti, un volume totalmente autonomo, che potrà, eventualmente, ispirare i lettori a volerne sapere di più, spingendoli magari a recuperare la bellissima serie di Francesco Zamboni.
La protagonista di "Abissi di luce" è Nur, una giovane incantatrice, che però fatica a esserlo: vorrebbe diventare un'incantatrice, ma ha delle difficoltà fisiche che le impediscono di accedere all'energia di base. Un problema serio, una disabilità vera e propria, in quanto, pur essendo un'abile combattente, onesta e motivata, senza l'accensione dell'energia, le sue capacità sono comunque dimezzate, soprattutto se confrontata con gli altri giovani protagonisti: Sylenio, Ladislaus, Demetrios e gli altri, decisamente più avanti di lei con l'addestramento.
Nur, comunque, non si arrende. Testarda e decisa (come Joras! Magari è sua nonna!^^), prosegue con l'allenamento, e presto si imbatte in serie difficoltà: Nidlun è infatti sotto attacco, da parte di misteriose creature di luce. Chi le ha evocate? Perché? C'è forse lo zampino dei maghi, che magari progettano di invadere la città? Tra maghi e incantatori, si sa, non corre buon sangue, e Nur e i suoi compagni valutano tutte le opzioni.
Il viaggio di Nur si dipana nelle trecento pagine del romanzo, insieme a tutti i personaggi che incontrerà. Alcuni, come Sylenio e Demetrios, saranno noti ai lettori del Sommo Incantatore, ma saranno una piacevole scoperta per i nuovi lettori.
Lo stile dell'autore è sempre molto diretto, immediato, fresco, mai noioso e invoglia a proseguire la lettura, costruita in modo appassionante, fino al climax finale.
Un romanzo consigliato soprattutto agli amanti del fantasy, sia a chi vuole approcciarsi per la prima volta al genere, partendo da una storia autoconclusiva che offre avventura e divertimento, crescita e formazione, e tanta magia! E ora attendiamo nuove storie dei Canti del Nidlunor!
Info sul sito Dark Zone.


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