mercoledì 26 aprile 2017

Recensione "Legio M Ultima - Sfida all'impero" dei Demiurghi

Recensione "Legio M Ultima - Sfida all'impero" dei Demiurghi

Tornano i Demiurghi sul blog "I mondi fantastici", dopo essere stati ospiti a dicembre con una tappa del blog tour della "Legio M Ultima". Durante lo scorso Lucca Comics avevo acquistato il libro al (bellissimo) stand Astro Edizioni, colpito dalla fighissima copertina (opera di Fabio Porfidia!) e dalla presentazione della storia, un romanzo fantastico ambientato durante l'Impero Romano. Intrigante! Devo dire che le aspettative, per quanto riguarda la trama e l'atmosfera del libro, non sono rimaste deluse.

Siamo alla fine del terzo secolo DC, durante il "Dominato" di Diocleziano, l'imperatore che pose fine alla crisi del terzo secolo, iniziata con l'Anarchia Militare, riportando un certo ordine e stabilità nell'Impero Romano. La storia ruota attorno alla Legio M Ultima, ossia l'ultima legione, un corpo speciale di guerrieri (e non soltanto) della Specula, il suo braccio armato e operativo sul campo. Il libro "Sfida all'impero" segue appunto alcune avventure di questa ultima legione, guidata dal potente (e assai rustico) guerriero Gautighot.

Il libro è diviso in varie parti, ciascuna incentrata su un tema o su una missione particolare. All'inizio scopriamo la storia di Azia, una delle protagoniste del libro. Senza svelare troppo, la sua storia è molto particolare e si mescola con quella di Keres, la Furia di Plutone. Compaiono, infatti, nel corso del libro, vari riferimenti alla mitologia romana (ma non soltanto romano) e all'immaginario fantastico del periodo (furie, lamie, divinità, poteri di chiaroveggenza e quant'altro!). Elementi questi che ho decisamente apprezzato, anche perché, per quanto i romani fossero un popolo pratico, con i piedi per terra, erano comunque profondamente immersi nel sacro e nel fantastico, che permeava le loro esistenze, manifestandosi spesso in riti e cerimoniali particolari. Ammetto che Azia, di tutti i personaggi, è quella che mi è stata più sulle palle, e le avrei dato volentieri tanti calci in culo due volte su tre. :-) 

Il mio personaggio preferito è stato Gautighot, che è come deve essere un vero guerriero, soprattutto un comandante che ha l'onore, e l'onere, di guidare l'ultima legione a difesa di Roma: fiero, potente, deciso, orgoglioso, non accetta rimbrotti né rifiuti. In battaglia diventa un mastino, quasi dominato dal furor, un signor guerriero che si merita di guidare l'ultima legione.

Anche Pendaran è interessante (nome che mi ha ricordato Pendragon, non so se è un caso), mi piacciono i personaggi sciamanici, veggenti ecc. In particolare ho apprezzato, più dei personaggi in sé (che vi invito a scoprire, perché sono tutti diversi, interessanti e con molto da dire), i rapporti e le interazioni tra i personaggi, che oscillano tra rispetto, sudditanza ma anche cameratismo, sfottò, quasi amicizia in alcuni casi. Una varietà di legami, così come una varietà di soggetti.

Non mancano l'azione e le avventure: battaglie, scontri, missioni pericolose, creature fantastiche, intrighi e raggiri (anche politici) sono agli ordini del giorno, per una squadra che deve combattere non soltanto con il ferro, ma anche con la mente. Di sicuro è un libro appassionante, che sarà apprezzato soprattutto dagli amanti dei giochi di ruolo, dei fantasy epici e battaglieri. Una nota finale sul glossario, al termine del libro: utile e pratico per fissare o ricordare alcuni termini latini citati nella storia. 



E presto uscirà, sempre per Astro Edizioni, una nuova avventura della Legio Ultima. Rimanete sintonizzati! :)

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